MILANO - Il giudice civile di Milano ha confermato una precedente ordinanza del novembre scorso con la quale la Magistratura stabiliva, con un provvedimento d'urgenza, il divieto a svolgere "attività motoristiche a scarico libero" nell'autodromo di Monza..... MILANO - Il giudice civile di Milano ha confermato una precedente ordinanza del novembre scorso con la quale la Magistratura stabiliva, con un provvedimento d'urgenza, il divieto a svolgere "attività motoristiche a scarico libero" nell'autodromo di Monza. Il giudice, allora, accogliendo un ricorso d'urgenza presentato dai legali di tre famiglie che vivono a ridosso dell' autodromo, aveva impedito gare troppo rumorose. Un divieto che - stabiliva il giudice - sarebbe durato "fino a quando non saranno adottate idonee misure di limitazione delle immissioni rumorose lamentate". La sentenza di oggi conferma nella sostanza l'ordinanza emessa dal giudice Manunta, che definiva l' automobilismo come uno sport "voluttuario, pericoloso e di nessuna utilità sociale" e ordinava che le gare si svolgessero con l' applicazione dei silenziatori agli scarichi delle vetture, salvo deroghe da definirsi. Le famiglie ricorrenti si erano dette disposte a chiudere la querelle autorizzando lo svolgimento delle competizioni in un limite massimo di sessanta giorni all'anno, invece dei settantacinque attuali, ma la Sias (società che gestisce l'autodromo) aveva giudicato questo limite troppo restrittivo. Così il procedimento è andato avanti fino alla sentenza di oggi. "Lo svolgimento delle principali competizioni motoristiche è per il momento assicurato - ha dichiarato il direttore del circuito, Enrico Ferrari - Tuttavia sarà necessario un ripensamento sul futuro dell'Autodromo di Monza".