Pirelli 174La Pirelli non ha ancora ricevuto l’ok della FIA, ma tre squadre di Formula 1 stanno già preparando una vettura da spedire in Bahrein. Alla fine il test con le gomme 2014 si farà a Sakhir dal 17 al 19 dicembre. E non verranno spedite le macchine del 2011, ma quelle che hanno completato la stagione appena conclusa a Interlagos. (continua...)



Red Bull Racing, Mercedes e Ferrari avranno la deroga al regolamento per utilizzare nell’ordine la RB9, la F138 e W04. La Casa milanese di pneumatici aveva chiesto la disponibilità di una vettura: per il fornitore di gomme sarebbe stato l’ideale, producendo gli pneumatici sperimentali nel minor numero possibile per una logica di costi, ma la scelta non sarebbe stata facile visto che sulla carta erano state molte le squadre a dare la loro adesione (nella lista figura anche la Lotus, che per altro è in una fase di grave crisi economica, come la Toro Rosso).

Chi ha provato a sabotare il test è stata la Red Bull Racing. La squadra campione del mondo si è messa a lungo di traverso, negando il suo assenso al test (la FIA deve dare una deroga al regolamento che deve essere sottoscritta da tutti i team). La ragione? È molto semplice: il team di Milton Keynes è convinto di disporre del migliore sistema di simulazione della Formula 1, per cui la volontà di vietare i collaudi è finalizzata a mantenere un vantaggio tecnico. A tutto questo si aggiunge il fatto che gli uomini di Adrian Newey sono stati gli unici a raccogliere i primi dati delle gomme 2014 ad Interlagos: Sebastian Vettel, infatti, in Brasile è riuscito a completare almeno un giro con le coperture sperimentali 2014 che la Pirelli aveva portato per le squadre. La RB9 era stata dotata di tutte le apparecchiature di rilevazione dei dati, per cui i “bibitari” al momento potevano far valere anche questo vantaggio.

L’intransigenza della Red Bull Racing, però, rischiava di far saltare il lavoro di sviluppo della Pirelli: la Casa milanese non è disponibile ad iniziare la stagione 2014 senza la possibilità di effettuare le necessarie prove di delibera del materiale che è già stata sgrossato.

Siccome la Ferrari e poi la Mercedes avevano dato l’assenso al test, anche la Red Bull Racing si è imbarcata nell’iniziativa, suo malgrado. Non fosse altro che per bloccare altri team. Ad un certo punto sembrava che quella nell’Emirato potesse diventare una sessione collettiva per mettere tutte le squadre sullo stesso piano. Ovviamente la proposta è stata bocciata per due ragioni: primo, sono molte le squadre che non hanno gli spiccioli per gestire una trasferta finanziariamente impegnativa; secondo, la Pirelli non è disposta a moltiplicare i costi: di ogni mescola ci vorrebbero troppi treni, rendendo complicato anche il lavoro di sviluppo nei tre giorni.

Alla fine prevarrà la logica? È difficile da dire perché in Formula 1 poco conta se l’unico fornitore di pneumatici non viene messo nella condizione di svolgere un normale lavoro di analisi del proprio prodotto in funzione delle monoposto che vedremo correre nel 2014 con il nuovo regolamento. Sarà interessante vedere con quali vetture andranno i team in Baherin: l’occasione, infatti, sarà utile per provare alcune soluzioni 2014. E certamente ci sarà qualcuno fra gli esclusi che avrà qualcosa da ridire…

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