Formula 1500Sebastian Vettel lascia tutti senza parole: il quattro volte campione del mondo centra la 37esima vittoria in Formula 1 e l'11esima della stagione. Il tedesco non si concede alcuna rilassatezza e domina con un passo sempre più veloce di quello che gli ordinava il muretto di Milton Keynes per preservare le gomme: si è concesso un secondo pit stop ed è tornato in testa alla corsa, senza che nessuno potesse impensierire la sua supremazia nemmeno per un giro. E ripete anche i donuts dopo il traguardo per festeggiare il successo fuori dalla pista. Il "cacciatore" Sebastian ora ha nel mirino Ayrton Senna che è solo quattro successi davanti a Vettel! (continua...)



La Red Bull racing centra una doppietta portando al secondo posto Mark Webber: l'australiano ancora una volta non riesce a scattare bene al via, ma questa volta non è colpa sua perché si ritrova senza KERS. Mark non riesce a vincere il primo Gp della stagione (anche perché Sebastian non è affatto disponibile a fare dei... regalini) e si becca mezzo minuto dal suo capitano.

Sul podio sale meritatamente Nico Rosberg con la Mercedes che guadagna ancora un punto sulla Ferrari nel mondiale Costruttori: il tedesco non commette errori e dà il suo meglio tenendo il passo di Mark Webber. La W04, data per essere una vettura adatto solo per la qualifica, ha retto perfettamente il passo: Nico Rosberg ha saputo difendersi negli ultimi giri dal ritorno di Romain Grosjean che non è mai stato una seria minaccia.

Il francese rompe la sequenza di Gp sul podio (tre di seguito), ma dà continuità alle prestazioni della Lotus (con il passo lungo), mentre Kimi Raikkonen è uscito di scena subito per un contatto con la Caterham di Giedo Van der Garde. Ci si aspettava di più dalla monoposto nero-oro, dopo le simulazioni di gara nelle prove: la prestazione della Lotus resta dolce-amara.

Sebastian Vettel ha provato a cercare anche il giro più veloce della gara, ma il re della F.1 si è dovuto arrendere a Fernando Alonso che ha disputato l'ultimo stint di gara con le gomme morbide e ha battuto il record della corsa per tre volte negli ultimi tre giri. Lo spagnolo ha centrato il quinto posto che aveva pronosticato prima della partenza, ma la Ferrari rimedia un distacco di oltre un minuto dalla Red Bull di Sebastian, ma soprattutto mezzo minuto da Mercedes e Lotus. Questo è il dato più preoccupante per una squadra che cerca di difendere la terza posizione del mondiale Costruttori, anche se la Ferrari ritrova la piena motivazione di Fernando Alonso che lotta come un leone: il rientro in pista dopo il secondo pit stop è sotto inchiesta perché l'asturiano ha fatto un sorpasso fantastico su Jean-Eric Vergne che non si aspettava di vederlo arrivare in quel punto, ben oltre il limite del tracciato. La Rossa è anche decollata in piena velocità, ma Fernando non ha rinunciato alla battaglia, mostrando la sua voglia di lottare. E questo è il lato più positivo del week end di Abu Dhabi: Alonso ha esorcizzato una pista a lui negativa con una serie di sorpassi da applauso. Adesso si aspetta la decisione dei commissari sportivi che potrebbe far scivolare lo spagnolo all'ottavo posto.

Molto positivo Paul di Resta sesto con la Force India: lo scozzese è stato l'unico insieme al compagno di squadra Adrian Sutil, decimo; a concludere il Gp con una sola sosta ai box, mentre tutti gli altri sono stati costretti alla seconda fermata. In crisi è parso Lewis Hamilton: l'inglese ha accusato un problema al freno posteriore in griglia di partenza e per tutta la gara non ha potuto essere incisivo come è sempre in staccata. La settima posizione ripaga la sua fatica, ma è parso chiaro che l'inglese non aveva il passo per puntare in alto (ha impiegato troppi giri a infilare la Sauber di Esteban Gutierrez perché non aveva velocità massima).

Felipe Massa raccoglie un ottavo posto: il brasiliano ha deliziato il pubblico con un splendido sorpasso ai danni di Hamilton, mostrando che la sua motivazione è ancora intatta, ma non ha dato strada al capitano del team nonostante le "sollecitazioni". Un plauso al muretto del Cavallino che, soprattutto con Alonso, ha saputo gestire sapientamente le gomme con una tattica molto efficace. Peccato manchi la consistenza della F138 che ha limiti oggettivi!

Sergio Perez continua a infilare punti nel carniere con la deludente McLaren: il messicano è ormai il punto di riferimento della squadra di Woking, visto che Jenson Button sembra orientato verso un ricco pensionamento. L'inglese, invero, è stato subito costretto ai box per l'ala rotta in un contatto, ma non ha mai mostrato un guizzo...

Da segnalare anche il drive through inflitto a Nico Hulkenberg per l'uscita pericolosa dalla piazzuola del pit mentre stava arrivando Sergio Perez in accelerazione...

Pastor Maldonado è arrivato alla soglia dei punti con la Williams che è tornata a molte soluzioni del 2012 (scarichi centrali senza effetto Coanda e ala anteriore): un passo indietro che sta pagando, visto il disastroso comportamento della FW35.

1. Sebastian Vettel - Red Bull-Renault - 55 giri
2. Mark Webber - Red Bull-Renault - +30"8
3. Nico Rosberg - Mercedes - +33"6
4. Romain Grosjean - Lotus-Renault - +34"8
5. Fernando Alonso - Ferrari - +1'07"1
6. Paul di Resta - Force India-Mercedes - +1'18"1
7. Lewis Hamilton - Mercedes - +1'19"2
8. Felipe Massa - Ferrari - +1'22"8
9. Sergio Perez - Sauber-Ferrari - +1'31"1
10. Adrian Sutil - Force India-Mercedes - +1'33"2
11. Pastor Maldonado - Williams-Renault - +1'35"9
12. Jenson Button - McLaren-Mercedes - +1 giro
13. Esteban Gutierrez - Sauber-Ferrari - +1 giro
14. Nico Hulkenberg - Sauber-Ferrari - +1 giro
15. Valtteri Bottas - Williams-Renault - +1 giro
16. Daniel Ricciardo - Toro Rosso-Ferrari - +1 giro
17. Jean-Eric Vergne - Toro Rosso-Ferrari - +1 giro
18. Giedo van der Garde - Caterham-Renault - +1 giro
19. Charles Pic - Caterham-Renault - +1 giro
20. Jules Bianchi - Marussia-Cosworth - +2 giri
21. Max Chilton - Marussia-Cosworth - +2 giri

Nessuna penalità per Fernando Alonso. Così avrebbe deliberato il collegio dei commissari sportivi che si è riunito in direzione gara del Gp di Abu Dhabi dopo aver analizzato con calma i filmati (non solo quelli della messa in onda tv) sul sorpasso che il pilota della Ferrari ha effettuato alla Toro Rosso di Jean-Eric Vergne subito dopo il ritorno in pista dopo il secondo pit-stop.

Lo spagnolo con la F138 è andato oltre il limite della riga che delimita il tracciato, ma ha preferito allargare la traiettoria piuttosto che urtare la monoposto faentina del pilota francese, il quale non si era accorrto che la Rossa stava uscendo dalla corsia di accelerazione dei box.

Fernando Alonso, quindi, conserva il quinto posto conquistato in pista: come ieri, che era stato chiuso un occhio per la pole di Mark Webber, si è soprasseduto anche oggi: in effetti lo spagnolo ha avuto una pericolosa perdita di aderenza quando la sua Ferrari si è alzata da terra oltre il bordo pista, ma non aveva altra alternativa perché Vergne non gli ha lasciato lo spazio necessario per imanere sul manto asfaltato...

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