Dopo una lunga e sfibrante attesa è finalmente arrivato nei cinema "Rush", l'ultima fatica di Ron Howard. Il film è incentrato sul rapporto tra Niki Lauda e James Hunt e, più in particolare, sulla stagione 1976 che vide il pilota britannico aggiudicarsi il Campionato Mondiale per un punto dopo un'annata costellata di peripezie, colpi di scena e cambiamenti di fronte neanche fosse stato un libro giallo scritto da Alfred Hitchcock.
Il film che, come quasi tutti i predecessori che si sono occupati di avvenimenti o personaggi sportivi reali, che fossero essi legati al passato o al presente, aveva destato dubbi e preoccupazioni leciti, si è invece rivelato come un lavoro molto preciso e accurato, seppur con ovvi accenti romanzati, senza coprirsi con una veste documentaristica. Nonostante ciò la ricerca della rappresentazione di un'epoca che fosse la più vicina alla realtà è stata degna di nota: per le auto, solo per citare un esempio, si è preferito utilizzare esemplari originali e copie più o meno fedeli anzichè costruirle con la computer grafica.
Stesso discorso per la rappresentazione delle ambientazioni dei tracciati dell'epoca, come box, tribune, ecc. ecc.
Anche per gli attori scelti, la somiglianza con i personaggi reali è molto vicina, specialmente per quanto riguarda Daniel Brühl, chiamato all'arduo compito di impersonare l'immortale ed immenso pilota austriaco. Compito che assolve con lode. (GPX.it)