"Le ragioni sono state puramente personali. Dopo 30 anni nelle corse volevo dedicare tempo alla mia famiglia e perseguire alcune ambizioni personali che il tempo non mi aveva permesso. Da un lato, sono orgoglioso di dirlo, la Ferrari era dispiaciuta per la mia decisione. Hanno capito le mie ragioni, mi hanno chiesto di discutere con loro le mie opzioni per il futuro quando saro' pronto a tornare nelle corse. Ora abbiamo cominciato queste discussioni per vedere se le esigenze della Ferrari e le mie ambizioni possono incontrarsi e vedere se c'e' la possibilita' di lavorare assieme in futuro. Dopo dieci anni fantastici, la gente e la cultura della Ferrari e dell'Italia fanno parte del mio sangue. La Ferrari e' il mio team. La Ferrari e' la sola squadra o gruppo con cui ho discusso del mio futuro. Ogni notizia che mi accosta ad altre squadre o progetti e' imprecisa o sono speculazioni".
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