Tre volte Campione del Mondo di Formula 1 (1959, 1960, 1966), Primo Campione del Mondo con una vettura di Formula 1 dotata di motore posteriore (Cooper), Primo Campione del Mondo a diverntarlo alla guida di una monoposto di propria costruzione, l'australiano John Arthur Brabham detto Jack, è da considerare a tutti gli effetti come uno dei più grandi Campioni di Formula 1 di ogni tempo.

La sua carriera è lunghissima, passa dalla generazione delle vetture a motore anteriore dei primi anni della F1, alla chiave di volta tecnica con l'arrivo delle Cooper col motore posteriore e poi l'escalation delle potenze e dell'incremento della sezione delle gomme, l'arrivo degli alettoni fino quasi a sfiorare l'epoca dell'effetto suolo.

 

"Molti nemici, molto onore" dice il proverbio. L'onore di "Black Jack" può dirsi sicuramente enorme. Ha rivaleggiato con mostri sacri quali Hawthorn, Brooks, Moss, G.Hill, Von Trips, P. Hill, Gurney, Mclaren, Clark, Bandini, Surtees, Hulme, Rindt, Stewart e moltissimi altri; la lista potrebbe proseguire lunghissima con ancora innumerevoli grandi nomi dell'automobilismo di anni eroici, difficili, pericolosi ma... favolosi.

Duro e crudo, coriaceo come pochi, coraggioso e "purista" di un automobilismo veloce e pericoloso come secondo lui doveva essere l'automobilismo da corsa, Jack Brabham riassume in uno sguardo tagliente il coraggio che solo un australiano può dimostrare.
Come il coraggio di far nascere una squadra tutta sua, di farla crescere all'insegna della concretezza fino a trionfare contro l'elite dei teams di F1, e di farla trionfare ancora con alla guida il suo amico/nemico Denis Hulme, altro "orso" coriaceo e duro della storia della F1.

Vecchio, considerato vecchio quasi molto presto, continua imperterrito a lottare e vincere con la forza della perseveranza e continuando a lottare anche oltre, ormai "anziano" per davvero" fino alla stagione 1970, stagione nella quale riuscirà comunque a vincere il Gran Premio del Sudafrica che apre la stagione e sfiorare la vittoria anche al successivo Gp di Monaco.

Spesso "dimenticato" nell'ipotetica ed aleatoria Top Ten dei migliori piloti di tutti i tempi in F1, a nostro giudizio crediamo che in realtà un posto d'onore lo abbia sempre meritato senza ombra di dubbio. Speriamo che adesso, ormai passato a lottare e guidare rasentando le pietre bordopista nel Valhalla degli Indomiti Piloti, possa sempre e per sempre essere ricordato da tutti i veri appassionati del motorsport.