Un mix di cose nuove e cose vecchie.
La nuova Red Bull RB01 non è particolarmente ricercata o rivoluzionaria, anzi per la verità è piuttosto tradizionale e conservatrice; tuttavia spiccano elementi caratterizzanti pur non proprio rispondenti allo "stato dell'arte" della Formula 1.
Bisogna tener presente però che fino a pochi mesi fa non si sapeva nulla del futuro del team; la Jaguar in disarmo e in vendita, senza un futuro certo, stava concludendo ad inerzia la stagione 2004. Le voci sulla sua acquisizione si rincorrevano senza alcuna certezza, ma la squadra ha continuato a lavorare nella convinzione che fosse il solo sistema per sopravvivere.
Ed è in quella situazione particolarmente delicata bisogna ricondurre la genealogia della RB01.
Sotto quest'ottica la vettura non può che essere considerata un piccolo miracolo e le novità introdotte (almeno per questo team) costituiscono già di per se stesse dei motivi di innovazione non trascurabili.



La RB01 si distacca solo in parte dalla "stirpe" delle Jaguar mantenendo inoltre linee ed elementi difformi rispetto ai dettami comuni riscontrabili nelle altre vetture del 2005.
Il muso e il telaio si segnalano per una accentuata altezza da terra; l'alettone anteriore è a cucchiaio con diedro dall'andamento sinuoso in maniera similare a quello della Renault. Le paratie laterali ricalcano lo schema della vecchia vettura, come pure il sistema di deflettori posti dietro le ruote anteriori che si ispirano anche a quelli della Ferrari, soprattutto nei deviatori con lame a dente di squalo nella parte inferiore.
La bocca delle fiancate è molto simile alla vecchia Jaguar (assente qualsiasi tipo di scasso inferiore) mentre appare molto diversa la parte posteriore con l'abbandono del curioso sistema di sfoghi originario, per un disegno più tradizionale con pinne lunghe, camini e carenature degli scarichi.
Questa parte, se confrontata con i concetti similari espressi sulle altre monoposto, risulta particolare ma anche poco pulita aerodinamicamente laddove la concorrenza ha cercato con successo di ridurre gli ingombri per pulire e migliorare i flussi verso l'ala posteriore.



Quest'ultimo presenta un profilo inferiore sinuoso ma tutta l'area non sembra nascondere sorprese.
Il cofano motore è stato leggermente modificato; resta la presa d'aria per il motore di foggia vagamente squadrata ma nella zona del roll-bar è stato inserito un piccolo profilo. Nella parte terminale la carrozzeria non sembra essere particolarmente ristretta, forse per gli ingombri della componentistica interna.
Un'auto onesta, senza fronzoli, che si è adeguata agli ultimi dettami aerodinamici senza arrivarne agli eccessi. Non si può escludere di vedere importanti aggiornamnti prima dell'inizio del Mondiale.