FERRARI
Un cavallo di razza si vede subito. E la nuova Ferrari F2002,
al pari dell Mclaren, rappresenta il "non plus ultra" della tecnologia
applicata ad un auto di Formula 1. Ferrari e Mclaren sono figlie dello stesso
tipo di filosofia: portare al massimo ogni concetto telaistico, aerodinamico
e meccanico in un mix assolutamente integrato.
La Ferrari ha dimostrato una sensibile superiorità rispetto ai rivali lo scorso
anno e, considerando il grosso vantaggio accumulato, ha ritenuto opportuno lanciarsi
in una nuova sfida tecnologica per realizzare una monoposto figlia di
nuovi e arditi concetti costruttivi. Per tutto l'inverno si è fantasticato su
inediti telai con alette inferiori, si è favoleggiato di un blocco motore-cambio
solidali ed integrati a formare un unico elemento, su nuovi concetti aerodinamici
e sulle nuove frontiere dell'elettronica.
Ogni illazione è stata spazzata via dalla presentazione della nuova vettura
che tuttavia, come sempre avviene in questi momenti, riesce a nascondere ancora
molti particolari e verrà sensibilmente modificata prima dell'inizio del campionato.
Ad ogni modo, salta subito all'occhio l'estremo lavoro aerodinamico svolto, prima ancora di verificare quanto c'è di rivoluzionario, dal punto di vista costruttivo, celato sotto la carrozzeria. Ogni elemento è stato modificato, pensato, realizzato sull'idea di innovazione totale.
Il telaio (che grazie a sistemi costruttivi innovativi è ancora più leggero) ha mantenuto dimensioni abbastanza simili in altezza ma il musetto scende in maniera meno arcuata verso il basso e in modo più gradevole. Le fiancate e l'abitacolo sono stati leggermente avanzati per aumentare un poco la capacità del serbatoio di carburante e la parte appena dietro al casco del pilota è più larga tanto da non presentare più le classiche appendici per rientrare nelle dimensioni minime. Le alette sopra le protezioni laterali invece rimangono.
I deviatori di flusso dietro alle ruote anteriori sono praticamente identici a quelli dell'anno scorso ed è logico supporre una loro modifica al pari degli alettoni anteriore e posteriore prima dell'esordio in gara.
Colpiscono le fiancate che hanno un disegno decisamente rinnovato. Nella vista laterale è evidente il disegno molto alto davanti, all'altezza del casco del pilota e il loro marcato abbassamento verso il posteriore. L'ingresso dell'aria è stato rivisto nella forma e ricorda abbastanza quello utilizzato dalla Williams. Sopra le fiancate è presente un altro elemento caratteristico della monoposto italiana; delle alette a periscopio rivolte verso il retro adibite ad sfogo d'aria per i radiatori e che ospitano anche gli scarichi del motore che fuoriescono leggermente dalla carrozzeria. Una stretta appendice di colore scuro, in materiale resistente al calore, prosegue alla fine delle fiancate proteggendo la carrozzeria e i braccetti della sospensione posteriore. Non sono presenti le classiche alette davanti alle ruote posteriori ma, con ogni probabilità verranno introdotte sin dai primi test in pista. Vero è che le pinne con gli sfoghi d'aria rappresentano uno dei principali elementi caratteristici della F2002 e condizioneranno tutta questa importantissima zona.
Altro elemento caratteristico è il nuovo cambio, sempre longitudinale e a sette marce ma costruito in fusione di titanio, secondo il nuovo sistema costruttivo introdotto dalla Minardi, che consente di ottenere ingombri ridottissimi. E' questo l'elemento di maggiore innovazione introdotto che ha permesso di realizzare un retrotreno strettissimo e altamente efficiente, capace cioè di abbattere sensibilmente il blocco aerodinamico che normalmente si viene a creare in questa zona.
La zona dell'abitacolo è rimasta abbastanza similare rispetto alla vettura del 2001 come pure il cofano motore. La presa d'aria del motore torna invece ad avere una forma triangolare più convenzionale e sembra avere dimensioni maggiorate. Il motore è la diretta evoluzione delle unità precedenti e ha beneficiato di un grande lavoro al banco prova e test di singoli elementi montati sul vecchio motore, tanto da costituire uno degli elementi di maggiore sicurezza ed affidabilità della monoposto di Maranello.
Sulla F2002 non ci sono tutte le fantasiose innovazioni e le rivoluzioni tecniche ventilate alla vigilia ma l'auto di Schumacher e Barrichello introduce comunque concetti costruttivi ed aerodinamici d'avanguardia che potranno rappresentare il futuro della F1. Come tutte le altre F1 presentate, beneficierà di moltissime modifiche prima della corsa di Melbourne, sempre che il livello di affidabilità riscontrato ne permetta l'esordio (potrebbe essere ancora usata la vecchia F2001).
La sfida è aperta, una sfida appassionante per vedere la Ferrari primeggiare ancora.
Scheda Tecnica
Auto/Car: | Ferrari F2002 |
Motore/Engine: | Ferrari 051 |
Trasmissione/Transmission: | 7 speed Semi-Automatic Gearbox |
Telaio/Chassis: | Carbon fibre and honeycomb monocoque |
Sospensioni/Suspension: | Push rod with torsion bar front and rear |
Freni/Brakes: | Brembo |
Cerchi/Wheels: | BBS Front: 13 x 12, Rear: 13 x 13.7 |
Pneumaici/Tyres: | Bridgestone |
Passo/Wheel Base: | 3050 mm |
Peso/Weight: | 600 kg with driver |
Lunghezza totale/Total Length: | 4495 mm |
Careggiata anteriore/Front Track: | 1470 mm |
Careggiata posteriore/Rear Track: | 1405 mm |
Larghezza/Width | 1796 mm |
Elettronica/Electronic | Magneti Marelli |
Potenza/Power | circa 850CV/about 850 CV |