Il Gran Premio di Germania visto alla TV - di Paolo Baldinotti



Il GP di Germania si apre con il primo piccolo colpo di scena quando Olivier Panis fa interrompere la procdura di partenza per un problema sulla sua Toyota TF104B. Il francese è costretto a partire dalla corsia dei box in ultima posizione. Da segnalare che la griglia di partenza è stata modificata per l'arretramento di Jenson Buton (BAR) di 10 posizioni per la sostituzione del motore prima delle qualifiche. Nonostante il terzo tempo parte dalla 13^ posizione.




Il via viene dato regolarmente (la gara verrà svolta con un giro di meno per i fatti relativi a Panis) e il più rapido alla prima curva è Michael Schumacher che era partito dalla pole position. SegueAlonso, autore di una partena come al solito ottima, Raikkonen e Trulli (anch'esso molto veloce allo start).



Ma già alla staccata del tornantino Barrichello, nel tentativo improbabile di passare Coulthard, arriva lungo e tocca il retrotreno della Mclaren perdendo l'alettone anteriore. Il brasiliano è costretto a raggiungere faticosamente il box per la riparazione. Il mustto resta in pista, dopo essere scivolato sotto l'auto di Montoya che subisce un certo rallentamento. Anche Sato è costretto ad una escursione fuori pista perdendo qualche posizione..



La gara comincia ad infiammarsi subito. aikkonen preme Alonso per la seconda piazza e lo attacca decisamente passandolo con estrema facilità. Al terzo giro la gara vede Schumacher, Raikkonen, Alonso, Trulli, Coulthard, Webber, Montoya e Pizzonia.


 

Montoya passa Webber e l'australiano si vede costretto a esistere agli attacchi dell'altra Williams di Antonio Pizzonia. In realtà la Jaguar è più lenta delle auto che lo seguono e fa un pò da tappo. Pizzonia tuttavia non riesce a sferrare l'attacco vincente e resta accodato.



Al 9° giro iniziano le prime soste. Alonso e Pizzonia. Il giro successivo è la volta di Michael Schumacher, Trulli, Coulthard, Sato e Da Matta. Raikkonen si ritrova in testa alla gara...


...ma per solo un giro in quanto sosta al box all'11 giro (come pure Montoya e Panis). Quando il finlandese riprende la pista è dietro alla Ferrari di Schumacher per pochissimo.


Intanto procede lentamente la Jordan di Pantano per un problema ad un pneumatico sgonfiato.


Montoya supera Trulli che sembra cominciare ad accusare dei problemi. Il ritmo che aveva nei primissimi giri non è più lo stesso.



Dopo le prime soste si trova intanto al comando Jenson Button che è riuscito a risalire posizione su posizione dopo essere partito a metà schieramento. In ogni caso il suo ritmo è tra i migliori. Diero di lui la coppia Schumacher - Raikkonen piuttosto ravvicinata. Il pilota Mclaren sembra avere la possibilità di contrastare realmente il tedesco, come già aveva tentato nel precedente GP di Gran Bretagna. Purtroppo per lui, cede di schianto l'ala posteriore che si spezza negli attacchi e vola via. Alla prima curva l'aderenza è completamente azzerata e la vettura finisce rovinosamente fuori pista per andare a sbattere contro le protezioni. Nulla di rotto per il pilota, ma (ghiotta) occasione sprecata.



Michael Schumacher eredita la prima posizione quando Button si ferma per il pit stop al 14° giro per il pit stop. La sua gara sarà regolare e tranquilla fino al traguardo...



Più indietro invece le lotte sono tante e molto interessanti. Un gruppo è costituito da Alonso, Coulthard e Montoya più arretrato.




Ma in quel momento la lotta più interessante vede un gruppetto ormato da Trulli, Webber, Fisichella e Sato. Fisichella è partito ancora molto carico e non si è ancora fermato, alle sue spalle preme Sato che riesce ad attaccarlo e superarlo dopo qualche iniziale difficoltà. Poco avanti Webber e Trulli sono protagonisti di un duello spettacolare. Il pilota della Renault ha difficoltà di tenuta e l'australiano della Jaguar tenta più volte l'attacco.




Nel frattempo Montoya compie una leggera escursione fuori pista e viene passato da Button.



Sato ha passato Webber ed è lui a proporsi negli attacchi a Jarno Trulli. Dopo vari tentativi infruttuosi per l'ostinata resistenza dell'italiano (nonostante un mezzo non certo a posto) ci riesce al tornantino con un attacco deciso all'esterno (e sullo sporco) nel curvone precedente. Il giapponese entra deciso con successo mentre dietro di lui anche Webber comprende il momento propizio e si infila a sua volta.


Attorno al 27° giro è la volta dei secondi stop ai box. Qui vediamo Schumacher e Trulli. Sulla vettura dell'italiano viene sostituito l'alettone anteriore che risulta stato danneggiato da qualche derito ed è reputato la causa del crollo nelle prestazioni della sua Renault. Trulli rientra piuttosto arretrato e, anche se potrà migliorare i suoi tempi, resterà abbastanza invischiato nel gruppo senza possibilità di recupero. La sua gara si spegne nelle retrovie fino alla bandiera a scacchi.



La gara prosegue sempre molto divertente per le continue lotte e i duelli in pista. Il punto più favorevole è soprattutto il lento e largo tornantino alla fine del curvone dove l'attacco è possibile ma anche la replica in accelerazione grazie alla possibilità di diversificare le traiettorie. Pizzonia lotta con Massa... Sato finisce in testacoda ma riprende sena altri problemi. Il giapponese rivelerà poi di avere difficoltà con il collare Hans che si è spostato rendendogli difficile la guida.



Button si ferma al 34° giro.



Rientra appena dietro la Renault di Alonso che si era fermato cinque giri prima. Button sfrutta le gomme nuove per sferrare una serie di attacchi per superare il rivale. I due giovani ed arrenbanti piloti duellano a lungo con grande spettacolarità. Alonso resiste ruota a ruota con l'inglese e alla fine riesce a restare davanti. Pochi giri dopo distacca la BAR facilmente.



Al 38° giro si ritira Cristiano Da Matta (Toyota) per il cedimento di un pneumatico che lo lascia alla staccata del tornantino. Inevitabile l'uscita di pista e il ritiro fortunatamente senza conseguenze per il pilota.


Ottima la gara di Coulthard con la Mclaren superstite. Procede con un ottimo ritmo anche senza essere protagonista di particolari duelli in pista. Il suo team lo tiene in gara nonostante il cedimento strutturale alla vettura gemella. Al 42° giro Heidfeld comincia a procedere lentamente in pista per problemi di tenuta per un'avaria alla sospensione. Guadagna i box faticosamente e si ritira.


Webber si ferma ai box al 45° giro, Schumacher due giri dopo. Per il tedesco nessun problema di sorta e una gara praticamente già in tasca.


Alonso rientra in pista dopo il pit-stop davanti a Montoya e gli resiste per poche curve. Alla fine il colombiano lo passa, per poi sostare pure lui per il rifornimento. Quando riparte si incrocia con una BAR (Sato) in arrivo...


Button esce dai box e si ritrova ancora una volta dietro ad Alonso che sopragiunge. La lotta si riapre spettacolare ma corretta con tentativi di attacco e repliche continue.



Ma all'entrata del Motodron, Button ha lo spunto vincente con una staccata all'interno fortunata quanto abile. E' secondo e la posizione sarà sua fino al traguardo.


Alonso accusa un calo di prestazioni sulla sua Renault e, dopo essere stato distanziato da Button , vede avvicinarsi la Mclaren di Coulthard che comincia a premere. Lo spagnolo però sarà in grado di tenere la posizione e riprendere pochi giri dopo il suo normale ritmo di gara e guadagnare sullo scozzese.


Schumacher continua indisturbato, secondo è l'inglese Jenson Button che però ha avuto una gara senz'altro più travagliata. A parte i duelli in pista, ha dovuto fare i conti con uno strano problema al casco. Inizialmente sembra si tratti del distacco di una vite di fissaggio della visiera; poi si saprà che l'allentamento della cinghia sottogola gli provoca lo spostamento del casco con ovvi problemi di visibilità.


La gara si conclude con l'ennesimo trionfo di Schumacher davanti a Button e Alonso che completano il podio del GP di Germania. In zona punti finiscono Coulthard, Montoya, Webber, Pizzonia e Sato.