Quello che non si sa su imola'82

Aneddoti, immagini, informazioni inerenti le vecchie stagioni

da sundance76 » 15/05/2011, 2:32

Io non alcun ricordo di quella gara, ero troppo piccolo, e poi vi ho già detto che il primo sfocato ricordo risale a Monaco '82, cioè un mese dopo, quando Gilles era già volato via.
Però, pur non andando ancora a scuola (avrei iniziato le elementari a settembre '82) sapevo già leggere e scrivere, e una domenica mio padre mi portò a passeggio nella piazza del paese dopo avermi comprato un fumetto di Braccio di Ferro, su cui c'era scritto "25 aprile 1982". Ci sedemmo su una panchina, e io gli chiesi di leggerlo assieme, lo facevamo spesso. Ricordo ancora la prima pagina della storia, c'era un'auto che pareva una Rolls Royce (da bambino ero appassionatissimo di auto di serie, non da corsa).
Scusate la digressione, c'entra quasi nulla, lo so..
"Chi cerca di conoscere il passato capirà sempre meglio degli altri il presente e il futuro, e non soltanto nel nostro piccolo mondo di effimere quanto amate frenesie corsaiole." G. C.

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da Norisring » 15/05/2011, 8:36

E' vero prinz e ho sempre pensato al ''simbolo'' della foto: ti dico che in quel pomeriggio questo arrivo non fu salutato da quel ''delirio da doppietta Ferrari '' che avrei vissuto 6 anni dopo a Monza, in quel GP* che solo grazie all'incomprensione Senna-Schlesser non consentì alla Mc Laren di fare l'en plein assoluto di vittorie stagionali.

Qui eravamo tutti un pò rabbuiati: e forse quello che esulat non sapeva nemmeno chi guidava l'altra Ferrari perchè c'è anche di questo tra la folla....una volta sempre a Imola le due Ferrari uscirono subito (Prost nel gior di schieramento e Mansell da lì a poco): noi eravamo arrembati alla rivazza, fu comunque una gran bella corsa, ma in pratica dal terzo gior iniziò un esodo con cadute nel fango di signore coi tacchi stravolte portate via dai mariti perchè la Ferrari non c'era più. Una favola.

* un giorno vi devo raccontare qualcosa di quella corsa vissuta da un tifoso (io..) entrato con il pass del nipote di un pezzo grosso in tribuna, e dal 20° giro finito ai box....giornata davvero irripetibile per me..
''...chi e' stato Flavio Torello Baracchini? ...solo il più micidiale degli Assi dell'aviazione italica nel primo conflitto: Baracca abbattè 34 nemici in tre anni, Torello 31 in sei mesi di volo...''
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da sundance76 » 15/05/2011, 9:10

Prost nel giro di ricognizione, e ahimè Alesi al terzo giro..

Non vedo l'ora di sapere di Monza '88  :o
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da Norisring » 15/05/2011, 9:30

Lo farò,Sun: mi devo sempre organizzare un pò prima, ad esempio devo scannerizzare le foto dei meccanici che sono letteralmente ebbri di gioia al box Ferrari...

Grazie per la precisazione, ho confuso due ricordi assai meno datati, ma anche ben meno ''fissati'', di quelli legati a quell'aprile 1982, vedi com'è la testa....
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da Norisring » 15/05/2011, 9:49

[quote="sundance76"]
Io non alcun ricordo di quella gara, ero troppo piccolo, e poi vi ho già detto che il primo sfocato ricordo risale a Monaco '82, cioè un mese dopo, quando Gilles era già volato via.
Però, pur non andando ancora a scuola (avrei iniziato le elementari a settembre '82) sapevo già leggere e scrivere, e una domenica mio padre mi portò a passeggio nella piazza del paese dopo avermi comprato un fumetto di Braccio di Ferro, su cui c'era scritto "25 aprile 1982". Ci sedemmo su una panchina, e io gli chiesi di leggerlo assieme, lo facevamo spesso. Ricordo ancora la prima pagina della storia, c'era un'auto che pareva una Rolls Royce (da bambino ero appassionatissimo di auto di serie, non da corsa).
Scusate la digressione, c'entra quasi nulla, lo so..
[/quote]

caro Sun!
Mi fa piacere leggere queste tue righe, pensavo di essere matto!

Ho lo stesso ricordo del primo Linus...io ero avvantaggiato, i miei nonni avevano un'edicola e per forza di cose ho imparato a leggere a 4 anni....altrimenti sai che noia!
Così, ricordo di avere sfogliato una domenica mattina di pioggia un giornale nuovo, a fumetti: un pò strani, diversi dal Topolino che collezionavo...c'era scritto sopra:
''LINUS'', anno I, numero I. Aprile 1965.

Ah, perchè non lo abbiamo tenuto in quegli anni, il numero 1 di ogni nuova rivista...che asini....
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da Niki » 15/05/2011, 18:11

A chi lo dite... (sempre continuando l'OT).
Avevo le quattro testate dei supereroi complete, quando ero bambino, dopo molti anni che non veniva più pubblicato, con un colpo di (_Y_) formidabile, forse l'unico della mia vita, trovai presso la casa editrice la collezione completa del "Corriere della Paura" con tanto di amuleto magico nel numero 1.
Tutto buttato dopo anni dai miei.
Pensandoci ora li avrei ammazzati, specialmente vedendo le quotazioni odierne dei vecchi fumetti.
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da sundance76 » 29/04/2013, 9:26

- di Allan De La Plante (fotografo e amico di Gilles Villeneuve).

Di quello che sto per dire adesso, ci ho riflettuto su per molti anni. A volte è difficile, per quelli come noi che erano lì, rileggere il tempo ma nei fatti, Gilles e Didier erano due buoni amici. Didier era anche protettivo nei confronti di Gilles. Si parla circa il mancato invito al matrimonio di Didier, ma l’invito c’era stato, però i rapporti sociali con Gilles erano complicati e Gilles sentì di dover rifiutare.
C’è molto da considerare se si osserva attentamente la gara di Imola legata a tutta questa vicenda. State con gli occhi aperti e con la mente altrettanto aperta. Il tempo, i media e tutti quelli che non erano lì in quel giorno, hanno tenuto viva, secondo me, una memoria distorta. Sentir dire che Didier deliberatamente tradì Gilles vuol dire credere solo a ciò che la stampa raccontò nei loro articoli. Non c’è dubbio che tirasse una brutta aria a Imola e nei giorni successivi. La stampa prese al volo l’occasione e creò il “dramma” al quale ancora oggi crediamo. Se avete visto le immagini di Didier a Zolder che porta il casco di Gilles, potete vedere questo dramma sul suo volto. Egli aveva appena perso un amico. Molta della rabbia di Gilles era rivolta alla squadra perché si aspettava che la squadra lo sostenesse. Gilles era un ragazzo molto emotivo.
Guardate bene il filmato di Imola. Quando Gilles va in testa dopo che René rompe il motore, naturalmente eredita il comando con Didier subito dietro. Pochi giri dopo, Gilles va leggermente fuori pista dopo aver commesso un errore. A quel punto apre la porta a Didier che lo passa senza alcuna resistenza. Adesso è Pironi in testa e in accordo con lo stesso Gilles: la Ferrari in testa alla gara non deve duellare con il proprio compagno di squadra per evitare di finire fuori entrambe. Gilles era in*****ato con se stesso ed era rimasto dietro a Didier. A Pironi fu esposto il segnale ‘Slow’ dal muretto dei box. Entrambi avevano la necessità di conservare il carburante. Ma Gilles era più veloce quel giorno e così ripassò Didier, contrariamente alle regole che lui stesso seguiva!
E se non avesse rispettato questo ruolo con Jody nel 1979? Didier rallentò mentre era in testa per conservare il carburante? Forse, ma Gilles si riprese il comando. A quel punto Didier pensava che Gilles volesse solo regalare ai fans un po’ di spettacolo. E’ stato scritto da tanti che questo fosse il pensiero di Gilles quando Pironi lo superò dopo che aveva rallentato, così come ordinato dal muretto dei box. Mi sorprende che uno di questi due bravi piloti avesse la possibilità di leggere questo segnale a 240 Km/h mentre tentava di decidere da quale lato passare l’altra macchina rossa.
Di nuovo, guardate il video di questa gara e decidete da voi stessi. Avendo conosciuto personalmente i due uomini e avendoli osservati entrambe da molto vicino attraverso il mio obiettivo, dubito che quel giorno sia stata presa un’azione deliberata, anche se i media e i tifosi hanno crocefisso Didier Pironi da quel momento fino a oggi, dopo una delle più grandi imprese al volante mai vista compiuta da due uomini che si apprezzavano reciprocamente.
Sicuramente i due erano differenti. Didier era un aristocratico, Villeneuve era un “rozzo” con un talento enorme e una guida fatta per essere il più veloce, ma entrambe condividevano la stessa passione per la vittoria. Che razza di piloti da corsa sarebbero stati se non fossero stati così. Io penso che tutta la comunità delle corse e tutta la stampa in particolare debbano rendere, alla memoria di Didier Pironi, delle sincere scuse.

Allan De La Plante

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Ultima modifica di sundance76 il 29/04/2013, 9:36, modificato 1 volta in totale.
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da Baldi » 29/04/2013, 9:53

e ZAC!
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da groovestar » 29/04/2013, 13:09

In parte è condivisibile il racconto che fa. Le colpe furono della squadra, se di colpe si tratta. Gilles si aspettava una reprimenda che non arrivò e poi, purtroppo, venne a mancare per un incidente i cui tragici connotati vennero ingigantiti. Gilles morì forse ***** col mondo, ma non fu quella la causa della sua morte, quanto piuttosto una stupida e banale casualità.
Poi chissà, non fosse morto si sarebbero chiariti, però quante volte (anche ultimamente) i rapporti in squadra si deteriorano, momentaneamente, per un sorpasso, per un podio o vittoria rubata? E quante volte si riesce a chiarire? Gli stessi Hamilton e Alonso adesso si rispettano come se fossero loro ancora gli unici signori indiscussi della F1 dopo tanta animosità.

Pensate a Vettel e Webber e capite come la percezione, forse, viene distorta solo perchè si parla di Gilles, di uno corretto e leggendario. Su Mark, che ha subito un affronto simile, ormai è cambiato il giudizio, tanto più che si parla di azione legittima di Vettel.

Nel 1982 è mancato solo il tempo...forse se Gilles avesse vinto a Zolder e, magari, vinto il titolo, tutto sarebbe finito
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da RoccoL » 29/04/2013, 13:26

Io non sono convinto che Villeneuve,senza quel maledetto incidente,avrebbe avuto vita facile con Pironi,sul piano velocistico.
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da Niki » 29/04/2013, 13:29

Non so da dove Sun ha preso quell'articolo e non so quando è stato scritto.
Mi vengono in mente due domande:

  • perchè De La Plante ci ha pensato per tutti questi anni per tirare fuori la cosa
  • a che scopo lo ha fatto?

Ora non metto in dubbio il fatto che sia stato amico di Villeneuve, ma quello che è uscito dai racconti di qualche meccanico ed, in parte, da qualcosa scritto da Power secoli fà, mostra tutta un'altra storia. Ora credo che i meccanici conoscessero bene Gilles, non so quanto nel lato privato, ma di certo conoscevano i loro polli.
Se hanno detto quello che hanno detto, si vede che una ragione c'era. Sempre confidando che dicessero il vero.
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da sundance76 » 29/04/2013, 19:14

L'ho trovato su Facebook, in un gruppo dove si parla di Villeneuve.

Forse De La Plante vuole solo smussare l'ostilità che in gran parte rimane ancora oggi intorno alla memoria di Pironi.

Non riesco a capire bene la faccenda del matrimonio nelle parole di Allan. Avevo sempre saputo che Gilles non era invitato. E poi non capisco la frase circa "i rapporti sociali sempre complicati" con Villeneuve.
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da Jackie_83 » 29/04/2013, 21:59

Ho sempre pensato che ci fosse qualcosa di più dietro i tragici eventi del 1982, infatti trovo parecchio strano che un simile armageddon abbia preso vita da una vittoria "rubata" in quella che a tutti gli effetti era un'esibizione (o una farsa per dirla in altro modo) non molto dissimile da quella che venne poi a Indy nel 2005...

Rileggendo i vaghi e spezzettati racconti dei protagonisti di quel periodo l'impressione è che la figura di Villeneuve fosse ormai troppo grande rispetto a quella della Ferrari e che il Vecchio (o chi per lui) lo stesse scaricando in favore del nuovo arrivato Pironi...Imola '82 è probabilmente stata solo la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso
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da groovestar » 29/04/2013, 22:26

Lo credo anche io. Probabilmente era il modo di mandargli un messaggio tipo: guarda che non sei solo tu a vincere, guarda che non ci sei solo tu.

Probabilmente stemperata la rabbia col compagno, la battaglia sarebbe stata con la squadra.

Didier voleva il suo momento e se lo prese effettivamente in una gara che, solo a posteriori, ha significato qualcosa. Senza gli accadimenti di Zolder probabilmente sarebbe passata in secondo piano stile Indy 2005 o il precedente GP del Sudafrica 1981 (non più titolato)
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da duvel » 29/04/2013, 22:34

Non so che pensare, De La Plante subito scrive che Gilles e Didier erano due buoni amici e immediatamente dopo scrive che i rapporti sociali erano complicati :confused1: boh?
A mio vedere, amico o no che fosse, quello di De La Plante è un parere come gli altri, compresi i nostri beninteso; ma continuo a mantenere, nello personale ricordo dello svolgimento della gara, tutta la mia comprensione verso Gilles.
Beh certo sarò di parte, anche se verso Didier non ho mai serbato rancore
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