Brasile 1981. Su Williams Ford Saudia il prode aussie Alan ''Olion'' Jones vuole confermarsi World Champion.
Come tale,sa di essere il primo pilota designato.
(''Olion'' lo aveva ribattezzato Matitaccia, su AS; in un commento disegnato d'un GP con esplosione del motore e grande perdita d'olio in pista...)
Il suo team mate, Carlos Lole Reutemann, argentino tormentato e tormentoso nella storica definizione del Commendatore Enzo, pensa che tocchi a lui, invece, vincere il titolo: e questo perchè dopo averci provato con la Ferrari negli anni o nel sedile sbagliato; dopo esser salito sulla Lotus campione del mondo che non ri-vincerà il titolo,ritiene sia il caso di essere appunto in lotta non certo da secondo pilota.
In Brazil, gara bagnata, umidiccia, con un gran Marc Surer cha sarà 4° e che staccherà il GPV grazie alla FIA, che lo riporta sul sedile della sua Ensign n° 14 perche' non da la superlicenza al pagante colombiano Ricardo Londono.
In Brasile è primo Reutemann e dai box gli viene sventolato in pratica sotto al casco,sin dentro il cockpit, il cartello del team moooolto chiaro (non certo come le segnalazioni Ferrari a Imola un anno dopo...): 1 JON 2 REU.
Lo sventolio prosegue per giri e giri ma invano: Lole è primo e pure festeggiato, ma non dal team, nè certamente dal suo amico australiano.
La rottura dentro il team proseguirà per tutta la stagione e non sarà secondaria all'atteggiamento incredibilmente rinunciatario che l'argentino avrà nell'ultimo GP, quello decisivo del 1981, a Las Vegas, dove partito in pole, Reutemann finirà solo 8°, e con i due punti del 5° posto Piquet gli strapperà il titolo,il primo dei suoi tre.
La gara è vinta da Jones: poco prima della partenza, Reutemann va da Jones, e forse è sincero, forse vuole un aiuto per la lotta al titolo....''Alan, perchè non seppelliamo l'ascia di guerra?''
Risponde così il buon Alan: ''ma certo amico,se nella tua schiena, anche subito!''