La nascita dell'effetto suolo.

Aneddoti, immagini, informazioni inerenti le vecchie stagioni

da Niki » 30/11/2009, 12:53

Brabham Alfa BT46B, Gran Premio di Svezia 1978.

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Ho letto che Murray si sia orientato verso il ventilatore già montato sulle Chaparral di cui nei post precedenti, probabilmente dietro suggerimento di Chiti. La differenza con la Lotus 79 era che l'effetto suolo veniva generato appena si collegava il ventilatore. Maggiori informazioni sono nel bel Cdc di Mario che potete trovare nella sezione apposita qui nel sito.
Come si vede dalla seconda foto e dallo schema tecnico, la versione B aveva due labbra molto più pronunciate di quelle che caratterizzavano la versione normale, che in pratica servivano a formare un quadrato che veniva reso stagno dalle minigonne applicate sui quattro lati. La vittoria prima resa sub judice, venne poi approvata con la condizione che fosse la prima ed ultima apparizione di un marchingegno del genere in una corsa. Una delle pericolosità di questo sistema poteva essere intuita da chi vide il Gran Premio: Watson uscì di pista alzando un polverone che oscurò tutto. Anche se la vera pericolosità veniva da un ipotetico blocco improvviso del ventilatore in curva, che avrebbe reso l'auto inguidabile, ma all'epoca potevano rendersene conto solo pochi addetti. Il motivo principale però, come sempre in Formula 1, era che la maggior parte dei costruttori (inglesi), avevano già in cantiere progetti costruiti su auto ad effetto suolo, copiate dalla Lotus 79, e non volevano che le minigonne fossero vietate. Praticamente la Brabham BT46B diede il via al can can sull'argomento. Ma anche in questo caso, come sempre accade, si sarebbe dovuto aspettare il primo morto, Villeneuve, per vietare le minigonne definitivamente.
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da Niki » 30/11/2009, 15:27

Ed ecco la McLaren M26E utilizzata solo nelle prove del Gran Premio di Gran Bretagna svolto a Brands Hatch nel 1978.
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da Aviatore » 30/11/2009, 17:29

[quote="Niki"]
Brabham Alfa BT46B, Gran Premio di Svezia 1978.

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Ho letto che Murray si sia orientato verso il ventilatore già montato sulle Chaparral di cui nei post precedenti, probabilmente dietro suggerimento di Chiti. La differenza con la Lotus 79 era che l'effetto suolo veniva generato appena si collegava il ventilatore. Maggiori informazioni sono nel bel Cdc di Mario che potete trovare nella sezione apposita qui nel sito.
Come si vede dalla seconda foto e dallo schema tecnico, la versione B aveva due labbra molto più pronunciate di quelle che caratterizzavano la versione normale, che in pratica servivano a formare un quadrato che veniva reso stagno dalle minigonne applicate sui quattro lati. La vittoria prima resa sub judice, venne poi approvata con la condizione che fosse la prima ed ultima apparizione di un marchingegno del genere in una corsa. Una delle pericolosità di questo sistema poteva essere intuita da chi vide il Gran Premio: Watson uscì di pista alzando un polverone che oscurò tutto. Anche se la vera pericolosità veniva da un ipotetico blocco improvviso del ventilatore in curva, che avrebbe reso l'auto inguidabile, ma all'epoca potevano rendersene conto solo pochi addetti. Il motivo principale però, come sempre in Formula 1, era che la maggior parte dei costruttori (inglesi), avevano già in cantiere progetti costruiti su auto ad effetto suolo, copiate dalla Lotus 79, e non volevano che le minigonne fossero vietate. Praticamente la Brabham BT46B diede il via al can can sull'argomento. Ma anche in questo caso, come sempre accade, si sarebbe dovuto aspettare il primo morto, Villeneuve, per vietare le minigonne definitivamente.
[/quote]

Oltretutto Ecclestone rottamò la fan car prima di un'eventuale battaglia con federazione/Costruttori.
Barattò la a mio parere sicura rimonta di Lauda nel Piloti 1978 con la sua ascesa al potere.
Tristezza infinita, la vettura era geniale e surclassava la Lotus79
:cursing:
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da Niki » 30/11/2009, 17:36

Mi sa che rottamò, oltre alle sue cornacce, l'auto di Watson o il muletto dato che, come abbiamo visto tutti, quella dell'Immane è nella collezione privata del nano boss. Esposta in Dubai...

La vettura ala successiva è stata l'Arrows FA-2, che ha seguito la progenitrice FA-1 implicata nel caso più clamoroso di copia tra monoposto di marche diverse.
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da Aviatore » 30/11/2009, 17:43

@Niki: mi sono espresso male, con "rottamò" intendevo dire che la ritirò dalle competizioni senza che fosse stata bannata ufficialmente
;)
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da Niki » 30/11/2009, 18:32

Il ventilatore e altri dispositivi tali, furono vietati in una seduta straordinaria della CSI convocata subito dopo il Gran Premio di Svezia.
Qui il comunicato:

PARIGI - "Il Bureau della CSI si è riunito in seduta straordinaria venerdì 23 giugno sotto la presidenza del signor Pierre Ugeux, presidente della CSI, per esaminare le conseguenze della apparizione di nuovi sistemi aerodinamici sullo sport automobilistico.

In seguito al Gran Premio di Svezia è stata ordinata una inchiesta, nel corso della quale è stato ascoltato il punto di vista dei costruttori e dei piloti, ed è stata sottoposta a perizia la vettura Brabham.

Davanti ai problemi posti da queste tecniche nuove sul piano della sicurezza in generale ed in particolare sulla infrastruttura dei circuiti esistenti, il Bureau della CSI ha deciso la proibizione dei ventilatori con effetto immediato.

D'altra parte la sottocommissione dei regolamenti tecnici è stata pregata di incontrare i costruttori per studiare globalmente i problemi dei dispositivi aerodinamici, e di depositare le sue conclusioni per la data del primo agosto 1978. Viste queste conclusioni il Bureau deciderà se vi sarà ragione di modificare le sue decisioni."

Stesso giorno, il comunicato della FOCA (la ex associazione dei costruttori):

"Avendo considerato la questione nei particolari, la FOCA ha deciso che certi aspetti del nuovo ventilatore Brabham forse non sono in accordo con lo spirito dei regolamenti esistenti.

A parte ciò, le previsioni della FOCA su ulteriori sviluppi di questo principio darebbero come risultato un aumento delle velocità in curva di tale ampiezza che le precauzioni di sicurezza sui circuiti esistenti sarebbero resi inefficaci.

Quale risultato la FOCA ha deciso di stabilire nuove regole, in collaborazione con la sottocommissione tecnica della CSI, le quali renderebbero questi rilevanti aspetti illegali a partire dal 1. agosto 1978.

In accordo i reclami presentati al Gran Premio di Svezia saranno ritirati, ed il campionato mondiale continuerà così ad essere deciso sui circuiti e non nei Tribunali."
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da Jackie_83 » 30/11/2009, 18:57

Non c'entra niente ma non avevo voglia di aprire un'altro topic dato che l'argomento è simile :P

Un paio di mesi fa guardando "Griglia di Partenza" e c'erano Merzario e Gabbiani che parlavano del famoso doppio fondo e delle trovate tecniche dei loro tempi, a un certo punto Merzario inizia a parlare della P34 e la definisce un'auto fantastica (aveva guidato + volte quella dell'amico collezionista Mauro Pane) che se sviluppata a deguatamanete avrebbe sicuramente fatto incetta di titoli....ma venne bruscamente stoppata, perchè?

Perchè tutti i team gommati Good-Year fecero cartello contro la casa americana minacciando di abbandonare la fornitura se avesse continuato a sviluppare le "ruotine" anteriori per la P34, la G.Y. fu quindi costretta a mollare dietro pressioni esterne e non per mancanza di fondi da dedicare allo sviluppo...

Questa decisione decretò di fatto la scomparsa della Tyrrell dai vertici della F1, qualcuno di voi sa qualcosa di + su questa storia?
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da Niki » 30/11/2009, 19:47

Come possa essere simile l'effetto suolo alla P34 devo ancora capirlo :lol:
Cmq... in una intervista, Scheckter raccontava che dopo l'iniziale stupimento alla vista di un'auto del genere, ogni volta che la guidava aveva paura che cadesse in pezzi da un momento all'altro. Merzario invece dice che era un'auto fantastica... Pareri diversi di piloti diversi. Che hanno anche vinto diversamente :asd:
Cmq la P34 fu affossata per paura di favoritismi per quanto riguarda le gomme. come sempre accade in questi casi.
Tornando in tema. Ecco uno spaccato e delle immagini della 79:
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da Jackie_83 » 30/11/2009, 23:42

[quote="Niki"]
Come possa essere simile l'effetto suolo alla P34 devo ancora capirlo :lol:
[/quote]

Il riferimento era al "ban" della Bt46 perchè troppo rivoluzionaria...svegliaaa!!! :001_rolleyes:  :D
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da Powerslide » 30/11/2009, 23:56

Si potrebbe discutere molto su questo argomento e molto sull'effetto suolo è già stato detto.
Che l'effetto Venturi era già conosciuto, ma che la sua applicazione su un veicolo è stata un'intuizione geniale.
Che la sua esasperazione, con il beneplacito della Federazione per ignoranza o connivenva, ha portato danni gravissimi alla F1 ed all'automobilismo in generale: circuiti divenuti pericolosi per le velocità in curva raggiunte; forme delle vetture in cui il pilota trovava posto solo in posizione rannicchiata e completamente esposta agli urti.
Che la sua abolizione ha introdotto un fondo piatto idiota che riusciva a far riprendere in buona parte ciò che si era perso, con ali, alette ed alettoni che portavano il resto di deportanza persa e col risultato di rendere impossibile i sorpassi.

Dipendesse da me lascerei completa libertà al disegno del fondo vettura, imporrei però un'altezza minima dal suolo regolata da un "fermo" per evitare la buffonata dei martinetti e consentirei ali di forma semplice e limitata. Via poi tutte le ali ed alette in qualsiasi parte della vettura.

Come al solito ho detto troppo, certamente più di quanto volessi e trattando argomenti già abbondantemente trattati.

L'unica cosa che invece volevo dire era questa: se aveste mai spinto a motore spento una vettura con le minigonne, avreste sentito lo stesso stridente rumore che può provocare il far strusciare una scivania su un pavimento ruvido. Vi sarebbe bastato questo a capire che non stavate mettendo le mani su di un'auto come l'avevate sempre immaginata.  :'(
Io non accetto che per trovare l’effetto suolo si debba strisciare per terra. Secondo me è assurdo, è immorale da un punto di vista tecnico. (Mauro Forghieri)
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da Niki » 01/12/2009, 11:09

Uno stralcio di un'intervista a Sua Santità in cui parla dell'effetto suolo:

H.V. - Nel 1975 usciva il tuo primo libro sulla tecnica della Formula 1. Molte cose sono cambiate da allora, anche se le basi della guida rimangono le stesse.ù

N.L."Si, nel frattempo c'è stata la moda dell'effetto suolo. Abbiamo avuto la sensazione che le leggi della fisica si fossero ribaltate: le vetture davano quantomeno quell'impressione".

H.V. - Si è molto parlato di questa spinta verticale che aumentava l'aderenza dei veicoli: ha veramente rivoluzionato questa giagntesca impresa di sport-spettacolo che è l'automobilismo?

N.L."Bisognerà certo fare dei distinguo ma, in pratica, è stato proprio così".

H.V. - Tu ti sei impegnato personalmente a fondo per la messa al bando delle minigonne e si può dire che tu abbia avuto partita vinta. Tuttavia si è potuto constatare che, dopo allora, i tempi realizzati sono stati, ovunque, meno buoni. Non si è trattato di un passo indietro? Non è forse lecito attendersi che le Formula 1, stante il progresso della tecnica, siano i mezzi più sofisticati e veloci che si possano trovare su un circuito?

N.L."L'effetto ventosa non ha nulla a che vedere con il progresso tecnico. Si è solo trattato di un vicolo cieco molto interessante. I progettisti ci si sono buttati con entusiasmo e noi non abbiamo potuto che seguirli: Villeneuve ne è morto. In qualche anno abbiamo acquisito precisissime conoscenze di aerodinamica, ma si è trattato, lo ripeto, di un vicolo cieco di cui ognuno ha potuto valutare la pericolosità: lo spiegheremo ampiamente in questo libro".

H.V. - E il fatto di aver perso in velocità non ti disturba propro per niente?

N.L."No. Abbiamo ricominciato a pilotare delle vetture che si comportano come tali. Un esempio: ora giriamo con delle molle posteriori che hanno una portata di 350 kg e la sospensione continua ad essere estremamente dura. Sulle vetture a effetto suolo avevamo molle da 2250 kg. Non c'erano, per così dire, movimenti di assorbimento: era proprio come girare su delle tavole. Ora le macchine reagiscono in maniera più graduale. Ci si accorge molto bene, ora, che si sta per uscire: prima, dall'effetto di rollio che si propaga dal'asse trasversale, poi, dalla sbandata, dal dèrapage, cioè. Con le minigonne le macchine restavano incollate al suolo come ventose. Non si avvertivano variazioni: si sapeva solo che qualcosa di grave sarebbe potuto succedere se, per una ragione o per l'altra, il sottostante flusso d'aria si fosse interrotto. Questo non era proprio un progesso tecnico, anche se in curva la velocità era molto maggiore che con una vettura normale. Io credo, tuttavia, che in poco tempo saremo altrettanto veloci, solo che ci arriveremo per altre vie. E' soprattutto nell'aerodinamica che si devono trovare strade nuove e sono persuaso che si possa tornare a ottenere, ragionevolmente e con l'esperienza, medie elevatissime."

H.V. - Credi che si scopriranno nuove astuzie?

N.L."Astuzie non è la parola giusta e non si deve creare una nuova ricetta come l'effetto ventosa. Oggi ci si limita allo studio della pressione verticale fornita da alettoni visibili e i progettisti non hanno ancora detto l'ultima parola.  Negli anni scorsi se ne sono preoccupati solo relativamente poichè i dispositivi aerodinamici avevano ben poca importanza rispetto all'effetto suolo. Per adesso, l'evoluzione dei motori turbo e dei pneumatici lascia prevedere che si possa realizzare in un futuro quanto mai prossimo, gli stessi tempi delle "wing car", o anche migliorarli. Per contro, dell'epoca passata, ci resteranno tutte le conoscenze acquisite sulla pressione verticale, la cui importanza non deve certo essere più dimostrata".

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C'è un intero capitolo sull'argomento, inserirlo sarebbe troppo lungo. Un giorno o l'altro magari, con più tempo a disposizione.
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da jerry64 » 01/12/2009, 13:34

Di fatto l'inizio dell'era dell'effetto suolo si e' storicamente sovrapposta all'avvento del turbo: penso che molte delle "inquietudini" di cui si scrive relative alle conseguenze dell'effetto suolo vadano in realta' ponderate in funzione della concomitanza storica con lo sviluppo del sovralimentato. 
Intendo dire che nello stress fisico a cui furono sottoposti - anche in maniera letale - molti piloti dei primi anni `80, c'e' sicuramete una causa da ricercare nelle accelerazioni dovute al fatto di guidare delle wing-car, ma sono pronto a credere che anche guidare vetture turbo - con tutta la relativa "cavalleria" al seguito - piuttosto che le classiche aspirate fosse per niente rilassante ed esente da rischi aggiuntivi.
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da Eagle » 01/12/2009, 13:43

Aggiungiamo che fino a quel momento, la preparazione fisica dei piloti era prossima allo zero. Se facevano sport, lo facevano per diletto, e non in funzione delle prestazioni.
Sotto questo punto di vista, i piloti erano ancora a un livello dilettantistico.
Anche le accelerazioni laterali erano meno elevate di quelle di oggi, eppure arrivavano stremati, segno che la palestra la vedevano raramente.
Poi c'era indubbiamente lo stress derivante dalle brusche accelerazioni verticali, conseguenza della rigidità del complesso del veicolo, per necessità aerodinamiche, ma di certo un Piquet Junior di oggi, non crollerebbe sul podio come suo padre (visto il manico, sul podio neppure ci salirebbe , ma vabbè...).
"mai attribuire alla malizia o alla malvagità quello che è già sufficientemente spiegato dalla semplice stupidità".
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da Niki » 01/12/2009, 17:26

Primi tentativi sulla T3, o studi per la futura T4, a Fiorano, 1978. Qualcuno qui ne sà sicuramente molto di più di chiunque altro.

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x Jerry. L'effetto suolo ed i motori turbo, a parte quello Renault che, storicamente, lo è sempre stato, si sono solo sfiorati. Questo perchè, fortunatamente, le minigonne sono state bandite quando i turbo erano appena apparsi sulla scena. E la differenza di pericolosità tra i due non è neanche lontanamente discutibile. La peggiore sciagura che ti possa capitare con un motore, è un grippaggio improvviso. Con le minigonne invece i piloti erano in balia degli eventi, e troppe variabili non potevano essere calcolate.
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da Mclaren7C » 02/12/2009, 12:04

Ecco un pò di foto della Brabham BT46B utilzzata nel gp di Svezia del '78.

Lauda
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Watson
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