-USAC Maggio 14, 1966 Chuck Rodee International 500 Mile Sweepstakes 500 Indy qualifiche
- AAA Maggio 15, 1953 Chet Miller International 500 Mile Sweepstakes 500 Indy libere
- USAC ;Maggio 15 1982 Gordon Smiley International 500 Mile Indy (qualifica)
- USAC/CART 15 Maggio Jovy Marcelo 1992 International 500 Mile Indy libere
Comunque a parte i piloti di Indy a cui bisogna rendere comunque tributo, il 14 e 15 Maggio sono ricordati perchè ricorre il ventiduesimo anniversario dalla morte del nostro Elio de Angelis.. vi posto un paio di brevi articoli che ho scritto proprio oggi e ho messo anche nel mio sito..
In un post recente Niki ha parlato del funerale che si è tenuto qui a Roma e ha visto la partecipazione di circa diecimila persone, poi mi ricordo che l'anno scorso il nostro "Power" aveva postato un bellissimo aneddoto personale di quei giorni.
Chiedo sempre a Power se ha qualche aneddoto circa gli eventi che ho riportato qui sotto, e se magari ce ne può raccontare qualcuno su Elio o su qualcosa che ha avuto a che fare con la sua carriera. Mi piacerebbe saperne qualcuno sul suo test in Ferrari con la 312T3, oppure il rapporto con Alboreto, o qualche altra chicca particolare

Inquietanti coincidenze…
Nel 1985 il pilota francese Francois Hesnault, che disputò la prima parte di stagione con la Brabham, ebbe un incidente proprio al Paul Ricard in alcuni tests privati che si tennero appena dopo il gran premio monegasco. Non si conoscono i dettagli dell’incidente ma la sua Brabham Bt54 risultò totalmente distrutta. Forse l’incidente a quanto dicono le fonti, avvenne proprio alla chicane dopo la “Verriere”, ma di certo il transalpino rimase scioccato dall’accaduto, dopo essere rinsavito senza particolari conseguenze che ne avessero pregiudicato la carriera (tant’ è che corse con una terza Renault il gran premio di Germania al Nurburgring quello stesso anno). La BT54 si incastra tra le barriere protettive, rimanendo in quella posizione per circa un quart’ora, un’eternità, con il pilota immobile nella sua posizione, impossibilitato a compiere il benchè minimo movimento. Di testimoni ce ne sono pochissimi in quel posto isolato lontano dai box, e qualcuno, accortosi dell’accaduto, cerca di far girare la notizia il più presto possibile cosi’ da sollecitare le operazioni di salvataggio . Passa un pò di tempo ma alla fine il personale della sicurezza riesce a portare a termine con successo le operazioni necessarie per liberare il francese. A seguito di questi tests privati, risultati decise di risolvere consensualmente il contratto che lo legava al team allora di proprietà di Bernie Ecclestone.
Nel 1982, la March di Jochen Mass è protagonista di un incidente con tanto di carambole al rettilineo del Mistral, rimanendo incastato anche lui fra i paletti e le reti di protezioni del circuito. La sua vettura prese fuoco, ma il pilota , uscito illeso dai vari impatti, riusci’ a liberarsi in tempo delle cinture di protezione e scappare.
Nel 1983 un evento simile capita a Chico Serra su Arrows, quasi allo stesso punto dell’incidente di Hesnault ed Elio, subito dopo la chicane veloce “Esses de la Verriere” . Anche in questo caso, la dinamica è molto simile, e non vi è princpio di incendio, e diversamente da Elio la vettura esce sul lato sinistro della strada e non sul destro.
Fu proprio durante un test privato della Lotus al Paul Ricard, avvenuto a Giugno 1985 che Elio decise che a fine stagione avrebbe cambiato aria dopo anni di militanza nel team inglese.
A Le Castellet Elio iniziò la sua avventura con la Brabham verso gli ultimissimi mesi del 1985, al volante di una BT54.
Il destino del Paul Ricard dopo Mercoledi’ 14 Maggio 1986
Subito dopo l’incidente di Elio, l’allora presidente Jean-Marie Balestre annunciava una serie di riforme e cambiamenti radicali, la maggior parte dei quali volti a fissare limiti precisi ai propulsori turbo già a partire dal 1987. La morte del pilota romano segna anche l’epilogo del glorioso e storico circuito del Paul Ricard, che venne letteralmente mutilato in due parti, dando cosi’ addio ad uno dei rettilinei più lunghi della storia dei circuiti di questa serie motoristica, il “Mistral”, e anche al tratto incriminato, quello della “S” denominata “Chicane”. Molti tra gli addetti ai lavori e gli appassionati dell’epoca pensarono che le decisioni drastiche da prendere fossero in tutt’altra direzione, e la reazione dura scagliatasi contro Le Castellet, fosse un modo per coprire un malessere più profondo. Non c’era bisogno di cancellare la curva veloce “Verrerie” , la percorrenza della quale era stata la causa dell’accaduto. Il problema vero, il nocciolo della questione da affrontare, era stato completamente trascurato: la disorganizzazione del personale in pista addetto alla sicurezza quel giorno fatale. Probabilmente al giorno d’oggi avremmo cancellato l’evento dal calendario senza troppe remore, allora fu presa una decisione accomodante dopo lunghe e laboriose inchieste ed accertamenti, proseguite fra mille dubbi, questioni e contraddizioni. Non si farà mai completa chiarezza sull’evento, ed in più il gran premio francese , privo ormai di interesse, sarà abbandonato nell’arco di una manciata di anni.
A luglio , ben due mesi dopo la morte del pilota italiano, si corre il gran premio valido per la stagione 1986. Milioni di persone che assistettero all’evento, si scandalizzarono vedendo quello che successe appena dopo che il motore della Tyrrell di Philippe Streiff andò in fumo e prese fuoco all’ uscita della pit lane al 43esimo giro. Dapprima un commissario di pista cerca goffamente da solo di spegnere il principio di incendio. Subito dopo un auto carro di soccorso si fa largo verso la vettura ferma per soccorrere il pilota ed un estintore improvvisamente scoppia, cospargendo completamente quella parte di pista con la schiuma ! Una scena tragicomica, in cui in effetti non ci sarebbe da ridere affatto.
Ironia della sorte , nel 1985 era stata rinnovata nelle infrastrutture , nel 2005 sebbene la F1 non ci corresse più da quindici anni, è stata eletta la pista più sicura nell’intero panorama mondiale dei tracciati. Una curiosità: i tentativi di accorciare la lunghezza della pista erano stati portati avanti fin dal 1982, nel 1986 però i lavori furono accellerati a seguito degli eventi di Maggio. Il gran premio di quell’anno si corse su una versione particolare , di lunghezza pari a 4000 metri, che però non è da confondere con quella che sarà adottata in maniera definitiva per il periodo 1987-1990, di “soli” 3800 metri circa.