da groovestar » 06/11/2007, 10:40
La cosa che lascia pensare è la reazione del brasiliano nelle ore precedenti la sua scomparsa.
All'epoca era il pilota più esperto e vincente in attività,aveva visto incidenti terribili in diretta quali quelli di Donnely,Berger,Zanardi,Comas,Cecotto e aveva già assaggiato la morte quando purtroppo ci lasciò De Angelis,suo ex compagno di squadra in Lotus;molte volte aveva affermato che la morte era un'eventualità nel suo lavoro e che andava in ogni caso accettata.
Eppure in quel fine settimana rimase sconvolto oltre ogni misura:già dopo l'incidente di Barrichello(pesante,ma non cruento come molti dei precedenti)era palese che il suo stato d'animo era compromesso e,con la morte di Roland,l'impressione era come se qualcosa si fosse spezzato e il suo sconvolgimento andava ben oltre il dispiacere di aver perso un collega e di aver scoperto che la fatalità era assolutamente dietro l'angolo.
La mia idea è che il brasiliano quel maledetto primo maggio non era mentalmente in grado di correre,davvero molto turbato;non aveva riposato e non aveva rispettato i suoi rituali e non appariva concentrato come lo era stato per 10 anni...
Il mio convincimento l'ho espresso nel post precedente ed ancora mi chiedo cosa lo abbia convinto a correre,quando l'abbandono(già solo di quella gara)sarebbe stato più che giustificato.
Probabilmente qui entra in gioco il tema della trasmissione,la consapevolezza di dover seguire il proprio destino che,in quel maggio del 94,sembrò voler dare un grosso,enorme avviso a tutti