Carlo Chiti

Aneddoti, immagini, informazioni inerenti le vecchie stagioni

da Baldi » 05/07/2013, 21:24

Gira che ti rigira, nel nostro forum non è ancora presente una discussione dedicata al grande (in tutti i sensi) progettista toscano, pur se in tante occasioni abbiamo avuto modo di parlarne.

Cerco di colmare questa lacuna iniziando a trattarne riportando un curioso aneddoto raccontato dall'Ing. Gianni Chizzola, durante una Tavola Rotonda dal titolo: Autodelta, 10 anni di successi avvenuta il 23 ottobre 2004, presso il Museo Alfa Romeo, Arese.


Quando nel 1963, Carlo ha presentato la vettura di Formula 1, costruita all’ATS, all’Hotel Baglioni di Bologna, sono andato alla presentazione. La macchina aveva una caratteristica particolare, evid ente per un occhio esercitato, era estremamente snella e lunga.
Per essere maneggevole una macchina deve avere il m omento di inerzia
attorno all’asse baricentrico verticale il piu’ bas so possibile. Mentre per avere una buona stabilità deve avere il momento re sistente dato dalle ruote il piu’ alto possibile, per cui allungando il passo si ottiene questo risultato. Ma questa teoria di Carlo era un po’ ori ginale, in controtendenza a quello che avveniva normalmente e lui non voleva fa rlo conoscere subito; ha presentato la ATS cercando di non far prestare a ttenzione a questo fatto.
I tecnici più attenti però lo notavano, dicendo: “Qu esta macchina è lunga, come mai?”. E lui: “Ovvìa, è come tutte”. “Ma come, come tutte?”. “La misuri!”. Chiti tira fuori di tasca un metro arroto lato, di quelli in acciaio, e la misura; appariva come tutte le altre. Cosa aveva fa tto? Carlo Chiti si era fatto fare un metro falso!
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da Norisring » 05/07/2013, 21:42

eeeeeeeeeee ma questa è una cosa favolosa...peccato per il Chitone che l'Alfa Alfa che tanto volle non vinse mai....ricordo la galoppata di Brunone Giacomelli (Usa West 1980) al comando a lungo.....ma ahimè...era bravo, comunque!....simpatico.....e nel mondiale Sport capace di creare un team niente male....
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da sundance76 » 06/07/2013, 1:43

Veramente esiste già una discussione sul mitico Chitone.

Il titolo è: "Profili" di P. Casucci: CARLO CHITI
Ultima modifica di sundance76 il 06/07/2013, 1:52, modificato 1 volta in totale.
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da Baldi » 06/07/2013, 8:11

Il bello è che avevo cercato ma non usciva nulla.

Bè, questa "dovrebbe" essere omnicomprensiva della sua carriera, quell'altra (qui il collegamento)
http://www.gpx.it/smf/http://www.gpx.it/forum/viewtopic.php?p=79348#p79348 più specifica dell'articolo.

Comunque l'aneddoto sul metro è davvero favoloso, ricordo che una volta, per lavoro, un geometra di parte avversa volle controllare le nostre rotelle con la sua....  :cursing:  (una volta era stato fregato...)  :scared:
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da Baldi » 06/07/2013, 8:16

E già che ci siamo ne riporto altri due, già conosciuti:

Giorgio Piola ha raccontato (durante una telecronaca di F1) che alla presentazione di una delle sue ultime creature, alla Motori Moderni, alla quale era presente lo stesso Piola, il motore in questione non ne voleva sapere di avviarsi.
I meccanici ne avevano provate di tutte quando l'ing. Chiti fece riaprire il cofano della macchina trovando che i tappi di protezione sui tromboncini di aspirazione non erano stati rimossi.
Accortosi del marchiano errore dei propri collaboratori ed al fine di proteggerne la reputazione si rivolse in perfetto toscano a Piola dicendogli "Ovvìa Piola, lei enn'ha visto nulla, eh!". Piola ha mantenuto il segreto per anni rivelandolo solo ad anni dalla scomparsa del compianto ingegnere.
:D

In un'intervista ad Oscar Orefici, Niki Lauda raccontò anni fa che l'ing. Chiti era un appassionato cinofilo, tantoché lasciava il suo cane girare liberamente per il box.
Una volta, Lauda vide il cane orinare accanto alla sua Brabham-Alfa Romeo e, senza scomporsi, lo disse a Chiti, il quale, anch'egli imperturbabile, gli rispose di lasciarlo fare, che tanto non avrebbe fatto danno.
:001_rolleyes:
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da Norisring » 06/07/2013, 15:13

...........poco fa hanno fatto vedere a perle di sport Imola 1979, e ovviamente Chiti venne intervistato perchè la Brabham Alfa vinse alla sua ultimissima corsa (nella successiva, imminente trasferta nordamericana, la Brabham avrebbe schierato la nuova BT 49, col Ford Cosworth 8V).....ma la Alfa -Alfa del Giacomelli si fermò subito per ''rottura del radiatore bucato da un sasso''....dopo aver letto di questo argomento,beh, non c'ho creduto, ah ah ah!

(E favoloso il cronista che intervista Giacomelli, il quale lamenta di non aver fatto nemmeno un giro causa il buco nel radiatore: ''...e la macchina, come si è comportata?''.....e Bruno: ''ma veramente come le ho detto io non ho in pratica girato...'' )
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da Baldi » 06/07/2013, 21:22

Della serie: Non si finisce mai di imparare!

Girovagando ho trovato questa: non ne sapevo nulla!
E' riferito al GP d'Italia del 1980 disputato a Imola.


Al venerdì mattina un elicottero che trasportava dei meccanici dell'Alfa Romeo dal loro albergo di Massalombarda all'autodromo fu protagonista di un incidente. Il pilota del veivolo perse il controllo mentre stava scaricando a terra i passeggeri sul terreno del campo sportivo sito all'interno dell'area del circuito, nei pressi del parco delle Acque Minerali. L'elicottero, dopo aver falciato le persone al suolo, riprese quota per poi piombare nuovamente a terra. Vi furono cinque feriti, di cui due in gravi condizioni. Poco dopo un altro incidente vide protagonista la vettura, guidata da Vittorio Brambilla, che portava al circuito anche l'ing. Carlo Chiti e l'altro pilota della scuderia italiana Bruno Giacomelli. La vettura tamponò una altra automobile lungo un tratto della statale nei pressi di Imola, finendo in un fosso, ma senza conseguenze per i tre occupanti.[20]
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da sundance76 » 06/07/2013, 21:50

L'episodio riportato da Baldi mi fa venire in mente il tecnico Roberto Vittone della squadra Lancia nei rallyes: vanta lo strano record di ben cinque incidenti in elicottero...
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da Niki » 07/07/2013, 20:06

Un portatore di jella?
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da sundance76 » 07/07/2013, 20:44

[quote="Niki"]
Un portatore di jella?
[/quote]

Oppure uno molto fortunato, a seconda dei punti di vista  :D
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da Powerslide » 07/07/2013, 22:27

Non voglio assolutamente sfatare l'aneddoto del metro truccato di Carlo Chiti, ma a onor del vero è giusto dire che l'ATS aveva lo stesso passo della Ferrari 156 e che anzi il telaio stesso ne fosse quasi una fotocopia come spesso accade quando il progettista è la stessa pesona.
Pensare però ad un copia-incolla di Chiti tra la 156 e l'ATS100 sarebbe profondamente ingiusto e sbagliato.
Le caratteristiche più importanti erano il frazionamento del motore e la disposizione degli organi di trasmissione.
Infatti per centralizzare le masse, il cambio era stato collocato prima del differenziale, quindi in posizione centrale e non a sbalzo come nelle vetture concorrrenti. Per poter poi far rientrare il tutto nello stesso interasse, compreso il motore più lungo essendo un V8 e non un V6, il posto di guida era stato avanzato rispetto alla 156.
Non fosse in Ferrari accaduta l'epurazione, forse questa sarebbe stata l'impostazione della F1 del Cavallino per la stagione '63.
Allo stesso modo la Bizzarrini 5300 sarebbe stata la Ferrari GTO del '63  :D
Ma allo stesso modo probabilmente Forghieri non sarebbe diventato Furia  :( e non avrebbe inventato 10 anni dopo una T col cambio trasversale per centralizzare le masse  :D
La fisica non si cambia e tutti devono seguirne i comandamenti. Magari con soluzioni diverse :thumbup:
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da Baldi » 07/07/2013, 22:34

Mi sono subito fiondato a vedermi la Bizzarrini 5300... (alla prima non collegavo).
Gran Bella macchina davvero!

E, con quello che hai scritto tu, ho cercato di immaginarmela "Ferrari", magari con certi particolari più aderenti allo stile di Maranello.
Nel frattempo, vedendola così "bassa e larga" m'ha fatto venire in mente una Lamborghini, non so perchè...
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da Powerslide » 11/07/2013, 14:36

Parlare di ATS, Chiti e Bizzarrini richiama subito alla mente la loro sfortunata avventura in F1
Non bisogna però dimenticare un altro aspetto forse ancora più importante: la 2500 GT  :001_wub:

Siamo nel 1963, mancano ancora 5 anni per vedere la nascita della Dino 206, 2 per la Ferrari 250 LM e 1 per la De Tomaso Vallelunga eppure in quell'improvvisata ed improbabile realtà bolognese vede la luce la prima a livello mondiale GT stradale (la Porsche 550 era stata pensata essenzialmente per le competizioni) col motore posteriore centrale  :o

Ne vennero costruite forse 12, prototipi uno diverso dall'altro, e molte neppure complete. Poi il conte Volpi si tirò indietro conscio di aver fatto il passo più lungo della gamba ed il sogno svanì.
Però l'ATS 2500 GT meriterebbe certamente un posto d'onore nella storia delle auto  :thumbup:

http://www.conceptcarz.com/vehicle/z13388/ATS-2500-GT.aspx
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da Niki » 11/07/2013, 17:09

[quote="Powerslide"]
Ma allo stesso modo probabilmente Forghieri non sarebbe diventato Furia  :( e non avrebbe inventato 10 anni dopo una T col cambio trasversale per centralizzare le masse  :D[/quote]

Ed 11 anni dopo la più meravigliosa meraviglia che abbia mai calcato un tracciato da gara.
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da Baldi » 13/07/2013, 18:25

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1959 Gp Portogallo - P. Hill. Bazzi. Chiti, Gurney FerrariD246
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