Quello che non si sa su imola'82

Aneddoti, immagini, informazioni inerenti le vecchie stagioni

da sundance76 » 29/04/2013, 23:20

Beh, però a Imola le Ferrari correvano contro le Renault che erano le auto più veloci del Mondiale (10 pole positions) e più vittoriose della stagione (4 vittorie), e contro le Alfa che nella gara precedente aveva fatto la pole position con De Cesaris.... E' un pò ingeneroso definirla "farsa" o chiamare in causa Indy 2005.
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da Powerslide » 29/04/2013, 23:34

[quote="sundance76"]
Non riesco a capire bene la faccenda del matrimonio nelle parole di Allan. Avevo sempre saputo che Gilles non era invitato. E poi non capisco la frase circa "i rapporti sociali sempre complicati" con Villeneuve.
[/quote]

Con Gil i rapporti sociali, intesi non con Didier, ma con gli eventi di rappresentanza (e il matrimonio di un altolocato può essere considerato tale) erano complicati nel senso che il canadese poteva farti fare "brutta figura" :(
Oggi diremmo che era un anticonformista, 30 anni fa era considerato un barbone da quelli con la puzza sotto il naso. E al matrimonio di Pironi di quel tipo di persone ce n'era in abbondanza :001_rolleyes:

Per il resto Gil era riuscito a catallizzare l'affetto degli appassionati indipendentemente dal fatto che pilotasse una Rossa. La gente tifava il pilota e non la macchina. E questo a Ferrari era accaduto forse solo con Nuvolari. Ed infatti col mantovano non furono rose e fiori.
Di certo il Vecchio era combattuto tra l'affetto sincero che provava per il canadese e l'amore/orgoglio sconfinato per le sue macchine. Con questo non voglio dire che lo ostacolasse a favore di Pironi, ma di certo non lo proteggeva. Ma queste sono solo mie supposizioni personali.
Di sicuro resta il suo dolore immenso per la scomparsa di Gil. La voce non s'incrina spesso ad uno come il Drake, ma parlando di lui gli accadeva.
Io non accetto che per trovare l’effetto suolo si debba strisciare per terra. Secondo me è assurdo, è immorale da un punto di vista tecnico. (Mauro Forghieri)
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da Baldi » 30/04/2013, 7:51

Sul discorso dei "rapporti sociali" non mi sorprende quello che è stato scritto.
Se Gilles era un demonio per tutto ciò che era velocità, era altrettanto timido a livello personale.

Probabilmente il senso dell'amicizia era una cosa seria e altrettanto probabilmente preferiva i "contatti diretti" con poche persone piuttosto che stare ad una mega festa.

Meglio stare con tre-quattro Amici anche a parlar di niente ma intendersi che il "baillamme" delirante che, se vogliamo, spersonalizza i contatti.
(non so se riesco a spiegare quello che intendo dire)



...non so se davvero se Villeneuve sarebbe diventato "Gilles" se non avesse corso per la Ferrari...
Anzi, ne sono più che certo.
Detto questo è altrettanto vero che la passione dei tifosi ferraristi pian piano si era indirizzata verso il pilota.

Posso capire pure Ferrari. Storicamente ha sempre preferito far vincere le sue macchine che i suoi piloti (cosa ben diversa) e la popolarità del canadese non era necessariamente popolarità per la "rossa".
Se Villeneuve domenica sfasciava una monoposto facendosi poi mezzo giro di pista con i rottami penzoloni, i tifosi impazzivano ugualmente, il Drake NON otteneva popolarità, non aveva risultato e sicuramente una bella spesa...

Ciò non toglie che Ferrari amasse Villeneuve perchè sapeva spontaneo e dedito alla velocità, al risultato, a non tirarsi mai indietro.
Ta l'altro non era (forse l'unico) quello che si prendeva mezzo secondo dopo il marimonio e l'altro mezzo secondo con la nascita del figlio. Questo Enzo l'ha capito benissimo.
e quindi... "gli voleva bene..." che pur dicendo poco, dice tutto.
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da Niki » 30/04/2013, 8:10

Per "rapporti sociali" capisco benissimo cosa voglia dire De La Plante. Questo perchè ho avuto modo di avere a che fare personalmente con americani e canadesi, ed è un dato di fatto che siano sottoculturati, questo senza fare di tutta un'erba un fascio ma quasi.
Per cui immagino come potesse vivere Villeneuve eventi che richiedono, per la norma, un comportamento da stoccafisso, come lo chiamo io.
Ma a me bastano tre fatti: 1 - che fosse onesto all'inverosimile in un ambiente di me*da, 2 - che il vecchio avrebbe venduto i genitori pur di dare i meriti delle vittorie esclusivamente alle proprie macchine, 3 - che Pironi fosse amico di quel prete infame, e tanto basta.
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da Niki » 30/04/2013, 8:14

[quote="sundance76"]
Beh, però a Imola le Ferrari correvano contro le Renault che erano le auto più veloci del Mondiale (10 pole positions) e più vittoriose della stagione (4 vittorie), e contro le Alfa che nella gara precedente aveva fatto la pole position con De Cesaris.... E' un pò ingeneroso definirla "farsa" o chiamare in causa Indy 2005.
[/quote]

Che però ci fosse una specie di accordo per fare show è un dato di fatto, vista la mancanza degli inglesi.
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da Aviatore » 30/04/2013, 9:03

[quote="duvel"]
verso Didier non ho mai serbato rancore
[/quote]

Sarà stato per il fatto che quando Gilles scomparve avevo solo 10 anni e quindi il dispiacere la faceva da padrone ma pure io non ho mai provato risentimento nei confronti di Pironi. L'idea che mi feci di Imola 1982 fu quella di un guazzabuglio/zibaldone confusionario ove il fraintendimento ha fatto la parte del leone per poi lasciare spazio al risentimento da parte di Gilles
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da guny » 30/04/2013, 9:12

Alla domanda di Zermiani sul cartello "slow", Pironi rispose: "c'era scritto di rallentare, mica di non sorpassare". Non dimentico.

Beh, io resto della mia idea e non la cambio, DIO è stato tradito.

Punto.

LUI vive.
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da Aviatore » 30/04/2013, 9:44

[quote="guny"]
Alla domanda di Zermiani sul cartello "slow", Pironi rispose: "c'era scritto di rallentare, mica di non sorpassare". Non dimentico.

Beh, io resto della mia idea e non la cambio, DIO è stato tradito.

Punto.

LUI vive.
[/quote]

Ma nel racconto della pagina precedente non c'è scritto che uno dei cartelli "slow", forse il primo in assoluto, fu esposto quando era davanti Pironi
per via della sbavatura in staccata di Gilles che favorì il suo sorpasso?
Cito: "Gilles era in*****ato con se stesso ed era rimasto dietro a Didier. A Pironi fu esposto il segnale ‘Slow’ dal muretto dei box"
:confused1:
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da sundance76 » 30/04/2013, 10:42

Sì, ne parlammo, forse proprio in questo topic molte pagine addietro. Ci sono foto che mostrano la scritta "Slow" sia quando era in testa Pironi sia quando lo era Gilles.
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da groovestar » 30/04/2013, 11:22

[quote="Powerslide"]
[quote="sundance76"]
Non riesco a capire bene la faccenda del matrimonio nelle parole di Allan. Avevo sempre saputo che Gilles non era invitato. E poi non capisco la frase circa "i rapporti sociali sempre complicati" con Villeneuve.
[/quote]

Con Gil i rapporti sociali, intesi non con Didier, ma con gli eventi di rappresentanza (e il matrimonio di un altolocato può essere considerato tale) erano complicati nel senso che il canadese poteva farti fare "brutta figura" :(
Oggi diremmo che era un anticonformista, 30 anni fa era considerato un barbone da quelli con la puzza sotto il naso. E al matrimonio di Pironi di quel tipo di persone ce n'era in abbondanza :001_rolleyes:

Per il resto Gil era riuscito a catallizzare l'affetto degli appassionati indipendentemente dal fatto che pilotasse una Rossa. La gente tifava il pilota e non la macchina. E questo a Ferrari era accaduto forse solo con Nuvolari. Ed infatti col mantovano non furono rose e fiori.
Di certo il Vecchio era combattuto tra l'affetto sincero che provava per il canadese e l'amore/orgoglio sconfinato per le sue macchine. Con questo non voglio dire che lo ostacolasse a favore di Pironi, ma di certo non lo proteggeva. Ma queste sono solo mie supposizioni personali.
Di sicuro resta il suo dolore immenso per la scomparsa di Gil. La voce non s'incrina spesso ad uno come il Drake, ma parlando di lui gli accadeva.
[/quote]

Penso che per comprendere la vicenda si debba necessariamente partire da quanto hai detto, così da inquadrare al meglio anche cosa accadde nei giorni successivi.

Io purtroppo sono nato un anno dopo tali fatti, per cui il mio giudizio è meno influenzato dall'emotività di chi ha vissuto dal vivo certe imprese, e sinceramente non penso si debba provare animosità nei confronti di Pironì e non si debba parlare di tradimento dell'amicizia da parte sua. Era un pilota, anche lui ambizioso e anche lui molto bravo. Era iniziata la stagione e non aveva obblighi di fedeltà di alcun genere. Pensando al contrario si potrebbe anche dire, fugando un'argomentazione molto sostenuta, che è vero che Gilles aiutò Jody nel 1979, ma è altrettanto vero che questo fatto non poteva in alcun modo obbligare Didier a restare dietro. Gilles nel 1979 era De Facto un secondo pilota e il sudafricano arrivò in Ferrari con i galloni di capitano e di miglior pilota assieme a Lauda, Gilles era quello che nel 1978 era capace di perdere gare vinte e di non vedere il traguardo, per cui è comprensibile che, nel momento decisivo, venne fatta valere la "ragion di stato" cui il canadese si adeguò. Ma nel 1982 era così? Che io sappia Pironì non arrivò in Ferrari come seconda guida, ma come pilota vincente ed in cerca di affermazione, non certo come gregario. Giusta la sua ambizione di vittoria e giustificata la sua volontà di prevalere. D'altra parte, se non hai questo istinto, non fai il pilota di Formula 1 (sempre che tu non sia un Barrichello o un Irvine).

Io penso che quanto detto da Furia sia emblematico: il muretto sbagliò a dare un segnale ambiguo e la squadra non volle chiarire l'accaduto. Purtroppo, ripeto, non ci fu il tempo di chiarirlo.

Magari poi sul campo, come spesso capita, Gilles avrebbe stabilito le gerarchie mostrandosi più bravo, oppure andando avanti nel mondiale avrebbero deciso le gerarchie, oppure ancora Didier avrebbe dato battaglia a Gilles per dimostrare di non essere li per caso. Non lo sapremo mai, sappiamo solo che fu un'annata drammatica con una delle Ferrari più belle e veloci di quegli anni, che senza i due tragici e troppo simili voli, avrebbe quasi sicuramente regalato il titolo mondiale ad un Ferrarista (cavoli, Tambay senza l'infortunio patito avrebbe potuto battagliare per l'iride, fate un po' voi...)
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da gilles70 » 30/04/2013, 20:23

Boh Pironi è sempre stato descritto come un tipo machiavellico, mentre Gilles era un tipo leale al 100%.
L'articolo di Allan De La Plante mi sembra un po' troppo di parte e di inesattezze a partire dal mancato invito al matrimonio . Johanna disse che Gilles inizialmente la considerava una dimenticanza di Pironi mentre lei lo mise in guardia dal fidarsi troppo di lui.
Mi sembra che nell'81 Gilles surclassò nettamente Pironi come succedeva fino alla metà delo scorso anno tra Alonso e Massa.
Il Drake non si comportò bene con Gilles dopo Imola e Allievi ha ricordato pochi giorni fa di averlo chiamato  il lunedì pomeriggio dopo il fattaccio e dopo il colloquio con Ferrari trovandolo agitatissimo e pieno di rabbia.
A Zolder era ancorda incaxxato nero.
Viene ancora rabbia a pensarci.
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da groovestar » 30/04/2013, 22:24

Nel 1981 di Gilles si ricordano però solo le 3 leggendarie gare di Monaco, Jarama e Montreal, per il resto fu buio pesto in termini di risultati. In tanti dimenticano però anche che Pironì perse il gp di Imola per problemi alla vettura e che risciva spesso a tenersi dietro Gilles in qualifica. La sua annata fu più simile a quella di Berger del 1989 a una di Massa...
In molti pensando alla vittoria "rubata" poi dimenticano che Pironi era tutt'altro che un fermo, capace di andare a punti alla sua seconda gara in F1, di vincere 1 gp più 4 podi e due pole nel 1980 con la Ligier (2 soli punti in meno di Laffitte) e di vincere a Le Mans.

Penso fosse davvero smanioso di dimostrare di poter dire la sua e dimostrare in senso assoluto un valore che si era visto solo in superficie.

Purtroppo ebbe a che fare con Gilles, diventato un eroe postumo dopo essere stato una leggenda in vita, cui sono stati peraltro condonati post mortem gli innumerevoli ritiri e sciocchezze commesse (fosse rimasto in vita invece probabilmente avrebbe, alla lunga, pagato la sua inconsistenza), ma penso che si sia stati in tanti e per tanti anni ingenerosi nei confronti del povero Didier, dipingendolo per quello che non era e rallegrandosi anche del tragico incidente che ebbe in Germania.

Era una persona tanto diversa dal Canadese, figlio dell'Europa ricca e con il carattere tipico della società "bene", in netta contrapposizione con il carattere semplice e mite del suo compagno.

Per me è sbagliato farne l'esempio del pilota sleale, approfittatore e intrigante, volutamente all'opposto del buono, ma ingenuo Villeneuve.
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da Baldi » 01/05/2013, 14:35

Il fatto di essere un "aristocratico" non dovrebbe mai essere un elemento negativo di per sè..

Anche De Angelis era "aristocratico" eppure tutti noi lo "amiamo"; forse per il crudele destino che lo ha atteso nel 1986.
E, come Elio, anche Pironi era molto meglio di come lo si dipinge.



Forse l'unica chiave di lettura certa è una sorta di propensione del team, nel 1982, di puntare su Didier perchè potenzialmente poteva portare più concretamente al titolo mondiale (ragionamento giusto o sbagliato che fosse) perchè ormai la squadra un titolo lo voleva vincere di nuovo e sul serio, palesando che occasionali vittorie (seppur mediaticamente ottime) non potevano più bastare.



Che Gilles e Didier si sarebbero prima o poi riappacificati?
Difficile dirlo, anzi è una cosa che sarà impossibile stabilire. Tutto può essere, come avete scritto anche voi. Tante volte un "litigio" anche peggiore è stato ricomposto.

Tuttavia sembra che Gilles fosse uomo dalle "decisioni irrevocabili", e quel che è giurato è giurato.
Inoltre se è vero che per Maranello il canadese aveva ormai i mesi contati; ecco che si potrebbe pensare ad un proseguio di stagione da "confinato" o comunque senza nessun imput di pace.

Se non erro nel tempo trascorso tra Imola e Zolder non ci fu nessun serio tentativo da parte di nessuno, o comunque Gilles tenne ben chiusa la sua porta...
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da gilles70 » 01/05/2013, 15:11

Si sa che andò da Ferrari accompagnato da Jody Scheckter.
Tra i "vertici" Ferrari solo Forghieri gli diede ragione e cercò fino all'ultimo di calmarlo.
Brutto episodio.
De Angelis pur essendo aristocratico era un signore, e purtroppo non trovò ricambiata la sua dedizione alla Lotus.
Il destino fu beffardo anche con lui.
Gilles e Didier se ne discuterà per sempre.
Io ho sempre preferito piloti tipo Gilles o Mansell che anche se potevano apparire come degli spreconi ti davano
delle grandi emozioni a vederli guidare.
Nelle moto per lo stesso motivo ho adorato Stoner mentre adesso guardo le gare solo per vedere Marquez in azione.
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da groovestar » 01/05/2013, 17:18

Io reputo che molta di tale animosità sia stata poi creata dai media. C'era chi da una parte non voleva rassegnarsi all'evidenza che la fine di Gilles fosse dovuta ad un banalissimo errore in un inutile giro di rientro e cercava spiegazioni nella rabbia di una vittoria rubata che aveva reso il canadese "cieco e pazzo" (cosa impensabile in un pilota serio ed esperto e che personalmente escludo) e chi dall'altra invece buttava benzina sul fuoco perchè era una di quelle storie che poteva "far vendere".

Harvey Postlethwaite ad esempio era di questa opinione, tanto da dire che: "Villeneuve was really upset because he felt he should have been handed the race on a plate....They were competitive and either of them could win."

Questo suo giudizio, in parte diverso da quello di Furia, fa forse trasparire una certa "spaccatura" fra una parte della Ferrari "nuova" che forse preferiva il più concreto Pironi ed una "vecchia" che invece parteggiava per il funambolico e corretto Villeneuve (è una mia opinione che, sicuramente, potrebbe essere smetita da chi ha vissuto quegli anni).

Io credo che il grosso della rabbia fosse verso un team che non vedeva il lui il Leader indiscusso e che la stessa fosse ulteriormente fomentata dalla volontà di dimostrare di essere il migliore a tutti costi. Probabilmente, in cuor suo, la rabbia era anche nell'aver creduto, come disse Harvey, di avere la vittoria in mano e non aver invece previsto la possibilità di un sorpasso, lasciandosi così sorprendere.

In ogni caso Villeneuve è una leggenda e rimarrà tale, ma sarebbe bello riabilitare anche Pironi. Penso che quanto fatto dalla moglie dopo la nascita (purtroppo successiva alla morte di Didier) dei propri figli possa essere indicativa di come il francese possa aver vissuto gli anni successivi alla tragedia
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