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Non riesco a capire bene la faccenda del matrimonio nelle parole di Allan. Avevo sempre saputo che Gilles non era invitato. E poi non capisco la frase circa "i rapporti sociali sempre complicati" con Villeneuve.
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Con Gil i rapporti sociali, intesi non con Didier, ma con gli eventi di rappresentanza (e il matrimonio di un altolocato può essere considerato tale) erano complicati nel senso che il canadese poteva farti fare "brutta figura"

Oggi diremmo che era un anticonformista, 30 anni fa era considerato un barbone da quelli con la puzza sotto il naso. E al matrimonio di Pironi di quel tipo di persone ce n'era in abbondanza

Per il resto Gil era riuscito a catallizzare l'affetto degli appassionati indipendentemente dal fatto che pilotasse una Rossa. La gente tifava il pilota e non la macchina. E questo a Ferrari era accaduto forse solo con Nuvolari. Ed infatti col mantovano non furono rose e fiori.
Di certo il Vecchio era combattuto tra l'affetto sincero che provava per il canadese e l'amore/orgoglio sconfinato per le sue macchine. Con questo non voglio dire che lo ostacolasse a favore di Pironi, ma di certo non lo proteggeva. Ma queste sono solo mie supposizioni personali.
Di sicuro resta il suo dolore immenso per la scomparsa di Gil. La voce non s'incrina spesso ad uno come il Drake, ma parlando di lui gli accadeva.
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Penso che per comprendere la vicenda si debba necessariamente partire da quanto hai detto, così da inquadrare al meglio anche cosa accadde nei giorni successivi.
Io purtroppo sono nato un anno dopo tali fatti, per cui il mio giudizio è meno influenzato dall'emotività di chi ha vissuto dal vivo certe imprese, e sinceramente non penso si debba provare animosità nei confronti di Pironì e non si debba parlare di tradimento dell'amicizia da parte sua. Era un pilota, anche lui ambizioso e anche lui molto bravo. Era iniziata la stagione e non aveva obblighi di fedeltà di alcun genere. Pensando al contrario si potrebbe anche dire, fugando un'argomentazione molto sostenuta, che è vero che Gilles aiutò Jody nel 1979, ma è altrettanto vero che questo fatto non poteva in alcun modo obbligare Didier a restare dietro. Gilles nel 1979 era De Facto un secondo pilota e il sudafricano arrivò in Ferrari con i galloni di capitano e di miglior pilota assieme a Lauda, Gilles era quello che nel 1978 era capace di perdere gare vinte e di non vedere il traguardo, per cui è comprensibile che, nel momento decisivo, venne fatta valere la "ragion di stato" cui il canadese si adeguò. Ma nel 1982 era così? Che io sappia Pironì non arrivò in Ferrari come seconda guida, ma come pilota vincente ed in cerca di affermazione, non certo come gregario. Giusta la sua ambizione di vittoria e giustificata la sua volontà di prevalere. D'altra parte, se non hai questo istinto, non fai il pilota di Formula 1 (sempre che tu non sia un Barrichello o un Irvine).
Io penso che quanto detto da Furia sia emblematico: il muretto sbagliò a dare un segnale ambiguo e la squadra non volle chiarire l'accaduto. Purtroppo, ripeto, non ci fu il tempo di chiarirlo.
Magari poi sul campo, come spesso capita, Gilles avrebbe stabilito le gerarchie mostrandosi più bravo, oppure andando avanti nel mondiale avrebbero deciso le gerarchie, oppure ancora Didier avrebbe dato battaglia a Gilles per dimostrare di non essere li per caso. Non lo sapremo mai, sappiamo solo che fu un'annata drammatica con una delle Ferrari più belle e veloci di quegli anni, che senza i due tragici e troppo simili voli, avrebbe quasi sicuramente regalato il titolo mondiale ad un Ferrarista (cavoli, Tambay senza l'infortunio patito avrebbe potuto battagliare per l'iride, fate un po' voi...)