Sid Watkins, il dottore che ha visto la morte in F1

Aneddoti, immagini, informazioni inerenti le vecchie stagioni

da Powerslide » 14/12/2011, 12:19

Non mi sento assolutamente di definire Monza 1978 vergognosa.

La partenza lo fu, ma era la prassi su tutti i circuiti.

Se si vanno a rivedere i numerosi filmati su youtube si può notare come i commissari entrino in pista (nonostante le fiamme veramente alte) pochi secondi dopo l'impatto. Uno addirittura prima dell'arrivo dell'auto di servizio partita in coda al gruppo (trovarne di gente così!).
Gli uomini della CEA spengono l'auto di Petterson in un tempo brevissimo con tre estintori e lo estraggono con l'aiuto dei piloti!
Ronnie è perfettamente cosciente e parla con i soccorritori. Viene correttamente immobilizzato sulla barella e caricato, già con una flebo al braccio, sull'autoambulanza che non è affatto una scatola vuota, ma un'unità dal centro di rianimazione.

Se qualcosa di vergognoso accade non è certo a Monza ma a Milano  :thumbdown:

Curioso poi che oggi si esalti il dr Watkins: all'epoca era da molti considerato un medico di campagna al servizio di Bernie senza alcuna struttura alle spalle.  
Io non accetto che per trovare l’effetto suolo si debba strisciare per terra. Secondo me è assurdo, è immorale da un punto di vista tecnico. (Mauro Forghieri)
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da groovestar » 14/12/2011, 13:31

Beh con lui c'è da dire che il supporto in pista ai piloti è nettamente aumentato, ovviamente per arrivare agli odierni livelli di eccellenza ci son voluti anni.

Anche io non penso che Monza possa essere paragonata a quanto successe in Olanda: certo i mezzi a disposizione dei medici erano diversi rispetto a quegli odierni, ma come giustamente dice Power, Ronnie fu portato via vivo e in buono stato, nonostante una macchina divelta ed in preda ad un incendio davvero grande e, a costo di ripetermi, fu anche messo in salvo e stabilizzato Vittorio Brambilla, colpito da una ruota ed in condizioni critiche.

Ho letto molto sulla fine dello Svedese e la colpa è da dividere sia con i medici, sia con il pilota che volle affrettare i tempi. Gli sconsigliarono di sottoporsi subito a quel tipo di intervento e a Milano, una struttura non certo all'avanguardia in ordine alle fratture.
Negligenza non penso ci fù, tuttavia affrettarono molto una decisione su un paziente che non era in pericolo di vita e, a quanto ho sempre letto, non rischiava nemmeno l'amputazione dell'arto, ma al limite, avrebbe avuto compromessa la mobilità di una caviglia.

Se ci pensate Parkes non ebbe fratture molto diverse
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da bschenker » 14/12/2011, 13:34

Quello delle partenze posso confermare per esperienze fatto in diretto, il piu grave Watkins Glenn 1969.

Per ragioni mai capito, le vetture dopo il giro di rigoniscione sono stato tenuto fermo sulla linea di partenza. Una cosa, con i motori accesi creava parechie problemi. Non era l'unico che rientrava in pista, la nostro vettura scottava e mandava fuori cosi tanto acqua che doveva intervenire. So quando cosi caldo non si dovrebbe aprire il tappo del acqua (non sul radiatore) pero sono riuscitta aggiungere parecchi litri di acqua. Sono apena stato capace a mettere il tappo, con me ancora adossa alla macchina quando veniva datto la partenza. Non era l'unico che doveva ancora allontanarsi.

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Ultima modifica di bschenker il 14/12/2011, 13:36, modificato 1 volta in totale.
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da jerry64 » 14/12/2011, 13:58

[quote="bschenker"]
Quello delle partenze posso confermare per esperienze fatto in diretto, il piu grave Watkins Glenn 1969.

Per ragioni mai capito, le vetture dopo il giro di rigoniscione sono stato tenuto fermo sulla linea di partenza. Una cosa, con i motori accesi creava parechie problemi. Non era l'unico che rientrava in pista, la nostro vettura scottava e mandava fuori cosi tanto acqua che doveva intervenire. So quando cosi caldo non si dovrebbe aprire il tappo del acqua (non sul radiatore) pero sono riuscitta aggiungere parecchi litri di acqua. Sono apena stato capace a mettere il tappo, con me ancora adossa alla macchina quando veniva datto la partenza. Non era l'unico che doveva ancora allontanarsi.

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Beat, complimenti per il tuo coraggio, ma ricorderai che invece a Zolder nel 1981 al meccanico Arrows di Patrese, ando' abbastanza peggio, perche' non riusci' a scansarsi dalla zona del motore prima del semaforo verde, e fu centrato dal muso dall'altra arrows di Stohr.  Comunque allo stesso tempo fu fortunatissimo a cavarsela con semplici fratture alle gambe.
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da jackyickx » 14/12/2011, 14:45

Per Peterson lo scandalo maggiore fu che a Milano consentirono di fotografarlo sul tavolo operatorio.
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da Greyeyes 1989 » 14/12/2011, 16:41

Donnelly e Mika devono accendere più di un cero alla madonna dell'incidente di Mika fu impressionante il movimento ad elastico del collo... di Donnelly beh direi che le immagini si commentano da sole...

Senna tecnicamente è come se avesse ricevuto un colpo di pistola in testa (i danni furono simili) è possibile che per qualche secondo abbia ancora avuto un barlume di coscienza ma nulla più purtroppo.... Gilles forse si sarebbe potuto salvare se non ci fossero state le reti e i paletti di sostegno (e qui a Sid non vi è nulla da imputare) ma sono anche convinto che se fosse sopravvissuto ora non avremmo un uomo tra noi ma un vegetale in una stanza di ospedale (scusatemi la cruda realtà); su Monza 78 avendo visto i filmati (io sono dell'89) sono dell'idea che ci sarebbero da prendere a schiaffi un pò di piloti ma quanto ai soccorsi credo che non ci sia stato nulla da eccepire (tesi confermata anche da un mio amico che lavora sulle ambulanze) resta da capire cosa successe dopo..... 
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da Pennywise » 14/12/2011, 16:53

[quote="Greyeyes 1989"]
Donnelly e Mika devono accendere più di un cero alla madonna dell'incidente di Mika fu impressionante il movimento ad elastico del collo... di Donnelly beh direi che le immagini si commentano da sole...

Senna tecnicamente è come se avesse ricevuto un colpo di pistola in testa (i danni furono simili) è possibile che per qualche secondo abbia ancora avuto un barlume di coscienza ma nulla più purtroppo.... Gilles forse si sarebbe potuto salvare se non ci fossero state le reti e i paletti di sostegno (e qui a Sid non vi è nulla da imputare) ma sono anche convinto che se fosse sopravvissuto ora non avremmo un uomo tra noi ma un vegetale in una stanza di ospedale (scusatemi la cruda realtà); su Monza 78 avendo visto i filmati (io sono dell'89) sono dell'idea che ci sarebbero da prendere a schiaffi un pò di piloti ma quanto ai soccorsi credo che non ci sia stato nulla da eccepire (tesi confermata anche da un mio amico che lavora sulle ambulanze) resta da capire cosa successe dopo..... 
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di chi è stata questa trovata ? quando sono comparse per la prima volta ?
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da Greyeyes 1989 » 14/12/2011, 17:12

Intendevo che Gilles da quanto ricordo è morto anche per il colpo preso contro un paletto delle reti a bordo pista se non vado errando  ;) ma potrei anche sbagliarmi
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da Pennywise » 14/12/2011, 17:34

[quote="Greyeyes 1989"]
Intendevo che Gilles da quanto ricordo è morto anche per il colpo preso contro un paletto delle reti a bordo pista se non vado errando  ;) ma potrei anche sbagliarmi

[/quote]

non metto assolutamento in dubbio quanto hai scritto. ho solo preso spunto dall'episodio da te citato per togliermi una curiosità.  :)
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da Greyeyes 1989 » 14/12/2011, 17:43

Ah ok ok nessun problema  :thumbup1: mah da quanto ne so le reti furono introdotte già a partire dai primi '70 con grande discussione sul loro effettivo valore, sicuramente avrebbero salvato la vita a Clark e forse anche a Depailler nell'80 (nell'occasione trattandosi di un test privato erano state tolte o comunque non ancora stese) così facendo la vettura di Depa volò dritta tirata sul Rail a 280 km/h, d'altro canto le reti per stare su hanno bisogno di pali di sostegno che in caso di urto ad alta velocità possono trasformarsi in mazze micidiali (Wheldon quest'anno ad esempio) oppure essere una concausa di eventi tragici come appunto quello di Gilles che nel finale del volo sembra proprio che impatti contro uno di essi ....
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da Baldi » 14/12/2011, 18:16

La teoria delle reti era quella di riuscire a fermare un'auto uscita di pista a gran velocità. In teoria valida la cosa... spesso (quasi sempre) si trasformavano in trappole indistricabili per auto, pilota e soccorritori.

L'incidente a Gilles fu la goccia che fece traboccare il vado evidenziando l'assurdità di certi dispositivi per certe dinamiche di incidente.
Se solo si mettessero paletti "gommosi" si riuscirebbe a tener su le reti ugualmente. Il fatto è che ormai le barriere morbide davanti ai rail o ai muretti sono decisamente migliori.

E' un pò come la teoria della sabbia o l'asfalto nelle vie di fuga. La sabbia rallenta (ma non sempre) e può provocare un pericoloso ribaltamento dell'auto e affossamento del roll-bar....

In tutto c'è evoluzione.
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da Steve Orbitax » 14/12/2011, 18:39

letto il post, mi sono rivisto l'incidente di Donnelly in Spagna... mi immagino quando hanno iniziato a mettere le mani su quella specie di burattino che era diventato... deve essere stato tremendo!
per scherzarci un po' sopra e sdrammatizzare, potrei pensare che avessero un foglio istruzioni con il kit di montaggio dei pezzi di ricambio  :-[
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da Jackie_83 » 14/12/2011, 18:41

Su Gilles ho letto che la mazzata fatale alle vertebre cervicali probabilmente giunse già al primo tonneau della sua 126 C2...probabilmente quando la macchina si conficcò in verticale e di muso nella terra della via di fuga
Se non sbaglio il suo casco (il famigerato GPA SJ) venne ritrovato ancora allacciato
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da Roberto82 » 14/12/2011, 18:52

[quote="Jackie_83"]
Su Gilles ho letto che la mazzata fatale alle vertebre cervicali probabilmente giunse già al primo tonneau della sua 126 C2...probabilmente quando la macchina si conficcò in verticale e di muso nella terra della via di fuga
Se non sbaglio il suo casco (il famigerato GPA SJ) venne ritrovato ancora allacciato
[/quote]

quel casco non aveva il cinturino ma un dispositivo che sganciava la mentoniera (o qualcosa di simile). Era davvero molto pericoloso. Comunque concordo con te, sarebbe morto anche se non l'avesse perso, il colpo di frusta fu tremendo. Forse solo con l'hans si sarebbero potuti limitare i danni alle vertebre cervicali
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da Norisring » 14/12/2011, 23:15

[quote="jackyickx"]
Per Peterson lo scandalo maggiore fu che a Milano consentirono di fotografarlo sul tavolo operatorio.
[/quote]

Certamente.

Sul piano medico, la morte sopraggiunse per embolia grassosa (adiposa), attenzione NON gassosa che è tipica di sommozzatori/palombari(cfr ''malattia dei cassoni''), ma proprio furono ''frustoli'' di midollo osseo che entrarono in circolo causando emblie cerebrali e polmonari mortali.

Già all'epoca un farmaco(il Lipostabil) poteva prevenire la complicanza: costava mille lire a fiala credo...o meno.

Gilles e Senna: in entrambi i casi movimenti automatici, meccanici, di corpi in ''decerebrazione'' (sto male a scriverlo); i paletti e le reti , ragazzi , a Zolder non possono esser stati la causa di nulla, fu infatti l'impatto sull'asfalto al primo botto dopo il decollo a ''scollegare'' la normale anatomia del tratto cervicale, trazionare il midollo e rendere in pratica in quel momento impossibile l'equilibrio interno neurovegetativo e poi circolatorio.

Guardate le immagini a velocità reale: spaventosa la energia del colpo.

Senna: se davvero il braccetto della sospensione ha bucato il casco  e il cervello, il sospiro descritto da S.W. è tipico di respiri terminali (detti di Khusmaul, di Cheine Stockes) che sono tipici -ahimè -di chi sta morendo: non c'era speranza alcuna, nemmeno fossimo stati attaccati ad una neurochirurgia, che peraltro a Bologna c'è e già allora era al top, così come l'intero sistema sanitario del Santerno già nel 1994; ed il 118 di Bologna Soccorso.

(Che nel 1993 visitammo per ''apprendere'' le loro strategie organizzative, all'avanguardia in Europa, al punto che c'erano anche equipe sanitarie straniere in pellegrinaggio formativco, come noi liguri)

E con voi mi scuso per i termini,per  la ''secchezza'',ma si tratta della mia vita (professionale) e so cosa dico, ma non voglio assolutamente darvi un'idea di me sbagliata, non c'ero e dunque ''ragiono'' su quel che ho visto come voi, e poi lo rapporto con cio' che ho visto (e ancora vedo, anche se assai meno) nella normalità della mia attività: dal 1980 e dintorni....

abbracci a tutti (e tanti, tanti tristi ricordi)

:(
Ultima modifica di Norisring il 14/12/2011, 23:20, modificato 1 volta in totale.
''...chi e' stato Flavio Torello Baracchini? ...solo il più micidiale degli Assi dell'aviazione italica nel primo conflitto: Baracca abbattè 34 nemici in tre anni, Torello 31 in sei mesi di volo...''
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