[quote="Niki"]
Senti chi parla. Con tutto quello che hai vissuto ci sarebbe da scrivere una enciclopedia

Pedro latita troppo

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Beh, allora cercherò di farmi perdonare.
Questa me l'ha raccontata Nedo Coppini, "il Maestro", fotografo (e che fotografo...) e articolista di AS negli anni eroici.
Inverno del '75. La Ferrari è tornata finalmente a fregiarsi del titolo di Campione del Mondo grazie a un austriaco dagli occhi penetranti e dai denti da coniglio e sta provando all'Autodromo del Mugello la monoposto senza "air-scope". Fa freddo, chi vi scrive è al Correntaio con in mano la fida Canon FTb e uno scomodo 300mm prestatogli da un amico fotografo, Nedo invece col suo inseparabile VW "maggiolino" è ai box, il dito è caldo e Sabbatini non si lamenterà delle foto fatte alla nuova Ferrari "senza mutande".
Sono prove di gnagnera assoluta, mirano a trovare qualcosa che forse manco c'è. Noiose, ripetitive, poi col freddo le gomme vanno in temperatura con difficoltà. Regazzoni ha salutato la compagnia, l'austriaco coi denti da coniglio e il cuore di leone invece è lì che spiega che
"qvando entro in Arrappiata fa di qvesto, no bene ..." e così via. Niki, si chiama così l'austriaco coi denti da coniglietto, dice che racconterà quello che gli succede
"a incegner Fochieri così lui dice cosa tu defe ti fare".
"Incenier Fochieri" però non c'è. E' andato via, forse parla con Maranello, insomma non c'è. Le prove sono sospese.
-"Io defe parlare con lui"- insiste Lauda
- "kosì non può handling *****, kasino" -.
In quel momento arriva un amico di Lauda, diciamo che si chiami Franco per comodità. E' qualcuno, e arriva nel retro dei box con la sua macchina nuova una fiammante, una Fiat 131 Abarth (o something like this).
Non c'è niente da fare, e una bella macchina è sempre un buon diversivo, e allora tutti si avvicinano, compreso Lauda che saluta l'amico.
La macchina è davvero bella, assetto sportivo, "muscoloso", cerchi in lega davvero seri, gomme nuovissime con la marca bianchissima che spicca sulla spalla e promette meraviglie.
Ad un certo punto Niki dice:-
"Pella Franko, tu fai profare ?"-
L'altro incassa bene e accetta, non potendo certo dire di no.
Niki si mette al volante e l'amico, cui prestano un casco da motociclista, gli siede al fianco.
Chi vi scrive poco dopo vede entrare al Correntaio non la Ferrari F1 ma questa Fiat e pensa che Remo Cattini, il Direttore dell'Autodromo, voglia dare un'occhiata al tracciato.
Al giro successivo mi accorgo che non è andatura da tutti, le gomme fischiano nel silenzio del gelido pomeriggio nel quale ogni tanto volteggia un fiocco di neve.
E' un modo di guidare un po' diverso dai soliti
"manici": la ruota interna anteriore tende a sfiorare il cordolo sollevata quel tanto da sormontarlo, ma nessuna derapata, nessun salto, nessun controsterzo. Fluidità pura.
All'uscita della curva la macchina non si raddrizza, ma "buca" la Biondetti in pieno disegnando la "esse" in modo perfetto.
-"Questo è uno bravo"- sentenzia un infreddolito spettatore.
-"Uno di fuori, a Firenze così non c'è nessuno"- dice un altro che nell'ambiente dev'essere ben introdotto.
-"Con questo freddo mi si dev'essere sciupato il cronometro"- si lamenta un terzo che ha provato a prendere il tempo.
Al quarto o quinto passaggio si capisce che sta davvero facendo sul serio, sta chiedendo tutto dopo aver saggiato la risposta del mezzo. La ruota esterna ora appoggia decisamente la spalla, il sibilo è più alto, ma ancora nessuna scodata, nulla che non sia naturale, perfetto.
Poi non passa più.
-"Quando tornò ai box"- racconta Nedo -
"I'Lauda scese di macchina e spiegò al suo amico (un po' provato) che modifiche di assetto avrebbero migliorato la sua macchina, si inginocchiò nei passaruota e aperto il cofano indicò qualcosa inclinando il palmo della mano rivolto verso il basso."-"Mi avvicinai"- è sempre Nedo che parla -
"e mi accorsi che la scritta bianca sulla spalla delle gomme non c'era più... In quel momento arrivò Forghieri e ripresero a lavorare, la ricreazione era finita."