
Sono però molto dispiaciuto per Power, perchè è vero che entrambi si meritavano il titolo, tuttavia l'australiano quest'anno è stato semplicemente fenomenale sia sugli stradali che sui cittadini, dove ha letteralmente dominato (anche a Long Beach e ad Edmonton è stato il migliore, gare che però non ha vinto per motivi diversi). La pecca di Power però sono proprio gli ovali: questo è stato il primo "vero" anno dove ha potuto saggiare questa tipologia di tracciato in condizioni ottimali, visto che nel 2008 era in fase di apprendistato - come d'altronde il suo team di allora, il KV Racing - e nel 2009 ha corso in tutto cinque gare, sostituendo Castroneves nella prima gara ed affiancandosi al duo Penske a Long Beach ed Indianapolis. In occasione di quelle partecipazioni fu messo "in prova" da Roger Penske che decise di firmare un contratto con 'Truck Rental' per fargli correre altre cinque gare fino alla fine della stagione, dopo che risultò decisivo per la vittoria di Castroneves alla 500 Miglia. Vinse ad Edmonton ma poi ci fu il famoso incidente nelle libere di Sears Point con Nelson Philippe: non solo non prese parte alle restanti quattro gare come da contratto, ma quel contatto rischiò di porre fine alla sua carriera.
Quest'anno si è preso una bella rivincita ed anche se è apparso molto timoroso sugli ovali (soprattutto sabato scorso!), sicuramente potrà vincere almeno un titolo negli anni a venire.
Comunque, al di là gli 85 punti di vantaggio persi in quattro gare, la stagione 2010 dimostra come abbia trionfato alla fine il pilota "più completo": a cinque gare dalla fine il destino del campionato sembrava segnato, ma gli ultimi quattro eventi si sono svolti tutti su ovali, e li' Dario ha colpito.
La notizia del giorno è che Kanaan è ufficialmente sul mercato, a seguito del ritiro dello sponsor 7-Eleven dall'Indycar. Non è ufficiale ma ci manca poco. A questo punto gli scenari più vasti: si spera solo che riesca ad assicurarsi un posto da titolare per l'anno prossimo ed il mio ragionamento purtroppo non è "estremo", visto che spesso e volentieri è stato dimostrato che i soldi calpestano la bravura dei piloti. Potrebbe prendere il posto di Wheldon in Panther (divorzio dichiarato pochi giorni fa con tanto di causa giudiziaria), oppure accasarsi in KV Racing (che ha l'appoggio di Lotus per due vetture); oppure avere la terza Penske se ce ne sarà una nel 2011 (Briscoe era il pilota in dubbio ben prima di Homestead); oppure remota, ma non troppo, la possibilità Ganassi.
Note positive della stagione:
- Simona de Silvestro, che con HVM (team che probabilmente si ritirerà) ha mostrato ottime prestazioni sugli stradali surclassando Patrick, mentre è stata tentennante sugli ovali (non ci aveva mai corso prima del 2010).
- il belga Baguette, che ha dato la possibilità alla Conquest di aggiungere una seconda vettura a partire da Barber (terza gara) si è subito ambientato in meglio ed a fine stagione è stato costantemente a ridosso dei primi dieci, se non "fra" i primi dieci nel corso delle gare.
- il numero degli iscritti di media per ogni gara. A dispetto del 2009, nonostante le aspettative, c'è stato quasi un boom in positivo. A Chicagoland c'erano 29 vetture, a Mid-Ohio hanno dovuto modificare il regolamento per permettere la partecipazione di 27 vetture; anche ad Homestead ce ne erano tanti ...
Note negative:
- Tra i piloti scelgo Briscoe, Patrick e Moraes. Su tutti però Sato e Duno. Per la venezuelana non servono spiegazioni; il giapponese invece si è dimostrato una vera catastrofe. Nonostante facesse parte di un team che tra il 2008 ed il 2009 era cresciuto moltissimo (nel 2009 KV Racing e Newman Haas sulla base di un bilancio generale avevano superato Andretti Green Racing nelle gerarchie delle scuderie migliori), è stato autore di prestazioni a dir poco imbarazzanti in gara. Qualcosa si è intravisto nelle qualifiche in occasione delle gare sugli stradali, dove delle volte è riuscito a raggiungere l'ultima fase, la Q3 della F1, ma su diciassette gare ne ha terminate, credo, tre o quattro. Delle volte è stato veramente imbarazzante vederlo in azione.
- Una nota di demerito al pubblico che affluisce sempre meno sugli ovali, parassalmente ora che la serie ha ripreso anche appeal commerciale; ed anche a Barnhart che sta facendo stillicidio di ovali (addio Chicagoland, Homestead e Kansas) e di gare storiche (fuori Watkins Glen). Il prossimo anno ci sarà il rientro di Milwaukee, Loudon (New Hampshire) ed una fra Las Vegas o Fontana, oltre ad un nuovo cittadino a Baltimora. Purtroppo Texas sarà spezzata in due gare da 275 miglia (si fece anche negli anni Settanta con altri ovali), ma spero tanto che questo non accada mai per la F1, a dispetto della volontà di Briatore.