Se ne trovano varie copie in giro per il web.

E' una specie di diario della stagione 1967, in cui ogni Gran Premio di volta in volta viene raccontato dal punto di vista di una singola squadra. Ad esempio, il GP del Belgio viene raccontato dal box Lotus, il GP d'Olanda viene vissuto dal punto di vista della Brabham.
Ovviamente ci sono anche capitoli dedicati alla sintetica storia di un singolo pilota o di una singola squadra.
La cosa che mi ha colpito di più è l'aria apocalittica che si respirava a fine '67. L'ennesimo conflitto arabo-israeliano (la "guerra dei sei giorni") aveva creato una certa crisi politico-economica mondiale. Si erano ritirate dalle corse la Esso, la BP e la Firestone, e sembrava venuta la fine del mondo, un sacco di squadre non sapevano più come mettere insieme un budget per il futuro.
Ecco quindi che per il 1968 la Federazione decide di abolire il divieto di sponsorizzazione sulla carrozzeria delle vetture e permise che ogni macchina potesse ospitare140 cm quadrati per ogni singola "reclame". Ed ecco la Lotus Gold Leaf e così via.
Si parla già all'inizio del 1968 di "diritti TV", con le difficoltà della BBC che diceva di non poter trasmettere il GP inglese perchè una norma vietava qualsiasi pubblicità sui suoi programmi. Si arriva così alla "trovata" di inserire il nome dello sponsor come parte integrante della squadra ("Gold Leaf Team Lotus") e si salva ipocritamente capra e cavoli...