Perchè gli italiani non vanno negli USA?

GP2 Series, Rally, Nascar, Cart, IRL, Superbike, MotoGP etc etc

da marcostraz » 15/01/2010, 11:57

Perchè gli italiani non vanno negli USA?

Alcune recenti interviste mi hanno fatto tornare in mente un vecchio quesito: perché nessun italiano và più a correre negli USA?

Tranne alcune recenti e sporadiche apparizioni di Max Papis (che tra l’altro ormai è diventato un italo-americano) alla 500 Miglia di Indianapolis (e nel 2009 in NASCAR), la comparsata di Fabrizio Del Monte in ChampCar o il recente test di Trulli con il team di Michael Waltrip (per la verità più che altro un divertimento), sono anni che non si hanno più notizie di un reale interesse dei piloti italiani ad attraversare l’oceano.

Emblematico il caso di Giorgio Pantano, che in una recente intervista ha dichiarato di essere vicino ad un accordo per correre nel 2010 in Indycar, anche se in realtà il pilota veneto è un po’ di tempo che va ripetendo sempre la stessa storia, che poi puntualmente svanisce nel nulla.

Eppure Pantano è un pilota veloce e spettacolare, come si dice, “bello da vedere”, probabilmente il pilota ideale per andare a correre in Indycar. Eppure lo abbiamo trovato a passare un 2009 a dividersi tra Superleague Formula e Megane Trophy, con tutto il rispetto categorie non certo all’altezza del suo talento.

Eppure il pilota padovano aveva già avuto in passato qualche sporadica esperienza negli USA, di prestigio e con ottimi risultati: nel 2005 aveva disputato due gare in IRL, ottenendo la prima fila in prova ed il quarto posto finale nella gara a Watkins Glen. Poi anche un test con il team PKV (il team di Jimmy Vasser, attualmente impegnato nella Indycar Series con il nome di KV Racing Technology) in ChampCar, e poi più nulla.

Un vero peccato, perché le esperienze erano state più che positive, e lasciavano intravedere un futuro roseo. Purtroppo però per ragioni misteriose, legate a problemi manageriale e di reperimento di sponsor, hanno fatto rimanere queste prospettive solo tali (e qui, nel caso specifico, resta il mistero di come sia possibile che un pilota di questo calibro non sia stato in grado di crearsi un giro anche minimo di sponsor che gli diano una mano).

In questi giorno un altro talento italiano, Mirko Bortolotti, ha perso l’appoggio della Red Bull, che sembrava potergli spianare la strada per la Formula 1. Cosa farà adesso il giovane pilota trentino?

E’ ancora giovane (è un classe ’90), ma farà meglio a cominciare a guardarsi intorno e cercare soluzioni “estreme“ (ma perché mai estreme, poi?), per non commettere lo stesso errore di Pantano e trovarsi fra dieci anni un pilota di talento ma senza una categoria alla sua altezza.

Il paradosso è che attualmente la Indycar è un monopolio italiano, con la presenza della Dallara quale unico fornitore di telai. Eppure nessun italiano sbarca più nella categoria dominata dall’Italia. Perché?

E’ solo mancanza di appeal, o è anche paura di mettersi in gioco?
E’ ignoranza, nel senso di poca conoscenza della categoria, o mancanza di soldi?
Certo, il budget serve, ma le corse americane sono molto meno care che la Formula 1 o altre categorie europee.

Quello della Dallara è poi un caso emblematico, che forse fa pendere la risoluzione del quesito sull’opzione “culturale”: in un periodo in cui in tanti si riempiono la bocca con il Made in Italy, una casa italiana al 100% che da anni e anni vince la corsa americana per antonomasia, la 500 Miglia di Indianapolis (e cancella qualsiasi concorrente, tanto da essere diventata l’unico fornitore di telai), eppure nessun media se ne è occupato. Forse qui una risposta allo scarso interesse dei nostri piloti verso le gare americane: una mancanza di cultura e conoscenza verso quel genere di corse.

Uno dei problemi del nostro automobilismo è che in Italia esiste un grande “mostro” che fagocita tutto l’interesse: la Ferrari.

Questo sarebbe un argomento interessante su cui dibattere: indubbiamente la Ferrari, al contrario di quasi tutti gli altri grandi costruttori, ha fatto poco o niente per tutelare e far crescere i giovani piloti italiani.

Il problema è che in Italia la Ferrari ha un potere tale da calamitare tutte le attenzioni e tutte le risorse, e il fatto che lei si è disinteressata dei piloti italiani è una grave pecca. Dall'Italia è più difficile emergere perchè il suo costruttore più importante vampirizza tutto e non ti aiuta.

Pare che il gruppo Fiat sia interessato ad entrare, col marchio Alfa Romeo o Maserati, in Indycar nel 2012. Cosa succederà? Supporterà un pilota italiano, come fanno un po’ tutti (attualmente l‘Honda supporta Hideki Mutoh e potrebbe appoggiare l‘arrivo di Takuma Sato).

Sia chiaro, supportare non significa raccomandare degli incompetenti, ma aiutare dei giovani di talento a costruirsi una carriera. E comunque, anche senza un supporto di una grande casa, il fagocitamento di interessi e risorse da parte della Ferrari è un altro buon motivo per cui per un giovane pilota italiano deve cercare altre vie per cercare di emergere.

E’ un po' lo stesso discorso della "fuga dei cervelli" che si assiste in tanti altri campi: anche nel caso delle corse forse sarebbe meglio cercare una "fuga" perchè in Italia quei pochi che anche possono non hanno l'interesse (o la voglia, o la cultura) a darti una mano e una possibilità.

http://www.playitusa.com/articolo.php?id=9949
http://www.eracemotorblog.it/2010/01/14/perche-gli-italiani-non-vanno-negli-usa.html
http://indycaritaly.myblog.it/archive/2010/01/14/perche-gli-italiani-non-vanno-negli-usa.html
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da gelax » 15/01/2010, 19:27

la stessa storia si ripete con qualsiasi sport in italia che si scontra contro il buco nero che si chiama calcio, dove vengono stanzianti soldi dal governo per far giocare squadre, come l'inte, che a dirla alla mourinho "ZERU ITALIANI"......................

morissero calcio e calciofili in italia si potrebbe parlare di sport, la ferrari non è neanche la 1000ma parte dell'ignoranza italiana
Scrolla, scrolla pure fin che vuoi, tanto l'ultima goccia va a finire nella mutanda..............
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da Baldi » 15/01/2010, 20:52

L'analisi è praticamente perfetta.

E analogamente si deve riflettere sui piloti italiani che corrono e vincono nelle gare sport/enrurance/prototipi a dir si voglia.

Ci son voluti sacchi e sacchi di 24 Ore di Le Mans per far parlare un pochetto di Pirro o Capello... ma pochetto proprio.

Forse perchè hanno vinto con l'Audi o la Bentley... se avessero vinto con una Maserati o un'Alfa Romeo del "gruppo" la grancassa avrebbe suonato forte!
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da Jackie_83 » 15/01/2010, 21:34

X il "caso Pantano" penso che il maggior responsabile sia proprio lui...ha fatto provini positivi con tutti i top team di F1 tra il 2000 e il 2002, ma nessuno se lo è filato...penso che anche in America sia andata alla stessa maniera

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da Racer Cek » 15/01/2010, 23:10

[quote="Jackie_83"]
X il "caso Pantano" penso che il maggior responsabile sia proprio lui...ha fatto provini positivi con tutti i top team di F1 tra il 2000 e il 2002, ma nessuno se lo è filato...penso che anche in America sia andata alla stessa maniera

tanto piede ma evidentemente buio pesto una volta sceso dall'abitacolo, peccato davvero...
[/quote]

Purtroppo mi sa che é così..... :( e spiace moltissimo perché Giorgio é uno che va forte e in America farebbe sicuramente la sua parte...cmq sono discorsi triti e ritriti e che si possono "trasferire" anche ad alttre specialità (leggi Rally) Notare cmq che si é parlato di più quest'anno di Le Mans a causa della eventuale "bufala" della Ferrari che dei trionfi di Pirro e Capello in Passato....... :thumbdown:
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da marcostraz » 17/01/2010, 22:36

Come detto nel mio articolo, io credo che la spiegazione principale sia culturale (poca conoscenza e poca considerazione delle gare americane nelle nuove generazioni), di sponsor (pochi sponsor nostrani ti aiutano ad andare di là) e di coraggio a "cambiare vita"...ma anche il fatto che la crisi delle ruote scoperte americane negli anni 2000 (con la famosa scissione), unita all'attuale crisi economica, fanno sì che, mentre prima uno Zanardi andava lì e guadagnava denaro, ora bisogna portarlo, e quindi questo aumenta la paura di fallire...
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da Racer Cek » 19/01/2010, 23:31

sicuramente quanto detto da te é gisto,però neanche ai tempi del Zanna non é che si vedessero poi molti italiani in CART....
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da Jackie_83 » 20/01/2010, 0:10

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da marcostraz » 20/01/2010, 9:38

Ora non c'è più nessuno...e non si danno neanche da fare...faccio un esempio: Pantano è due anni che dice di stare per firmare con il team Panther...ma io non l'ho mai visto in giro per i paddock della Indycar come fanno gli altri piloti che cercano un posto (almeno che ci sia un complotto contro di lui pure negli USA dove non dicono che lui sia presente, ma dubito)...Sato è due anni praticamente che gira per i box, Philippe prima di arrivare si era fatto vedere pure lui, ora ci sono in giro altri piloti che partecipano agli incontri della serie...lui dov'è?

PS: anche Alboreto corse per un anno in IRL...
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da Racer Cek » 21/01/2010, 23:45

[quote="marcostraz"]
Ora non c'è più nessuno...e non si danno neanche da fare...faccio un esempio: Pantano è due anni che dice di stare per firmare con il team Panther...ma io non l'ho mai visto in giro per i paddock della Indycar come fanno gli altri piloti che cercano un posto (almeno che ci sia un complotto contro di lui pure negli USA dove non dicono che lui sia presente, ma dubito)...Sato è due anni praticamente che gira per i box, Philippe prima di arrivare si era fatto vedere pure lui, ora ci sono in giro altri piloti che partecipano agli incontri della serie...lui dov'è?

PS: anche Alboreto corse per un anno in IRL...
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Su Giorgio boh...il mondo dice che gli piace che sta facendo di tutto per tornare dopo l'esperienza con Ganassi...ma nisba... :(
Alboreto corse il primo anno di IRL dopo la separazione dalla Cart se non sbaglio...
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da marcostraz » 22/01/2010, 11:06

[quote="Racer Cek"]Su Giorgio boh...il mondo dice che gli piace che sta facendo di tutto per tornare dopo l'esperienza con Ganassi...ma nisba... :(
Alboreto corse il primo anno di IRL dopo la separazione dalla Cart se non sbaglio...
[/quote]
Pantano starà anche facendo di tutto...ma io non ho mai sentito che si sia visto in un paddock, al contrario di quello che fanno gli altri piloti interessati ad un volante...

Su Alboreto, sì, corse il primo mezzo anno ne(i primi anni di IRL il campionato non era con l'anno solare, ma da maggio a maggio per far sì che la Indy 500 fosse l'ultima gara della stagione)...
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