Sarà dura, ma sopravviverò.
Mi resta il tifo per Jarno e per il figlio di Keke e la speranza che è l'ultima dea.
Io, comunque, ferrarismo khomeinista a parte, sono dalla parte dei legalisti: la FIA aveva chiaramente dettato "lo spirito" con cui andava letta e vissuta questa rivoluzione che era un "doloroso ridimensionamento" della Formula 1.
Queste erano le linee guida che avevano ispirato i riformatori:
- aumento dello spettacolo
- riduzione dei costi
La prima scelta era necessaria per uscire dalle soporifere processioni degli ultimi anni (anche se sono stati due Mondiali incerti come non mai...) la seconda per evitare di chiudere bottega.
Inoltre le due cose non erano linearmente indipendenti perchè con meno spettacolo ci sarebbero inevitabilmente stati, prima o poi, meno soldi perché le TV avrebbero versato i loro oboli a nove zeri altrove dando meno visibilità agli sponsor che a loro volta si sarebbero rivolti altrove.
Per far questo l'idea era quella di favorire i sorpassi (da qui l'ideona del KERS e quella di "pulire" le scie dalla turbolenza) e di proibire costosi sviluppi dei propulsori riducendo anche l'emorragia di denaro dei test.
Questo era lo spirito: chi si è attenuto a questo non è stato sciocco, sprovveduto o tecnicamente incapace.
E' stato onesto.
Invece ora si plaude alla trovata di Ross "mangiabanane" ( prendo spunto da Niki: sta bene dove sta) con i suoi estrattori magici mentre invece l'eccellenza tecnica (ma c'era da immaginarselo) è quella di Adrian Newey che ha fatto una macchina competitiva rispettando lo spirito delle regole e non le regole soltanto.
Ed è questa la cosa importante.