Generazione Perduta

Aneddoti, immagini, informazioni inerenti le vecchie stagioni

da groovestar » 10/03/2008, 11:42

Risulterà un po' macabro,ma volevo aprire un Topic in cui ricordare alcuni piloti prematuramente scomparti in cui poter discutere sui famosi SE e MA conseguenti alla loro fine,a cosa avrebbero potuto fare

Peter Collins:
Giovane inglese di bellissime speranze,un vero cavaliere del rischio che giovanissimo(per l'epoca)regalò un titolo mondiale al vecchio Fangio,pensando che la sua occasione sarebbe arrivata più avanti nel futuro,ma il destino si mise sulla sua strada al Ring.
Son convinto che sarebbe diventato il primo campione del mondo inglese,più talentuoso di Hawtorn

Wolfang Von Trips:
C'è veramente poco da dire su questo nobile tedesco se non che,senza il terribile incidente di Monza il titolo 1961 sicuramente sarebbe stato suo;sicuramente più veloce di Phil Hill

Lorenzo Bandini:
Che dire,se ne andò quando finalmente sembrava arrivato il suo momento,quando il suo status di prima guida in Ferrari sembrava indiscutibile e in una stagione in cui avrebbe potuto dire la sua;invece come nelle più classiche delle tragedie,l'eroe scompare quando la vittoria finale pare alla sua portata.Chissà,forse non avrebbe mai vinto un titolo,ma credo che avrebbe potuto dir la sua in quel finire di anni 60,in una squadra che conosceva come casa sua

Francois Cevert:
Forse uno dei finali più tristi della storia della F1.
Il francese era bello,bravo e maturo per ambire ai massimi traguardi,ma se ne andò in una sessione di prove dell'ultimo Gp stagionale,a giochi fatti e con uno status di prima guida ormai acquisito,con tanto di benedizione di Stewart.Se non avesse effettuato quel maledetto giro son sicuro che si sarebbe fatto valere nel biennio 74/75,considerando le prestazioni si Scheckter in quell'anno,e avendo dalla sua un'esperienza e una classe considerevolmente maggiori.

Ronnie Peterson:
Un funambolo che tutti conoscono;forse non avrebbe coronato il suo sogno di diventare campione,ma son convinto che con il suo arrivo in McLaren avrebbe potuto ancora dire molto,considerando anche la carriera che fece John Watson

Gilles Villeneuve:
Chissà se il 1982 sarebbe stato il suo anno...La morte l'ha consacrato a mito,ma fosse rimasto in vita ci saremmo ricordati di lui come grande campione o come eterno incompiuto?

Stefan Bellof:
Tedesco dal piede pesantissimo,fenomeno con i potenti prototipi dell'epoca e già campione del mondo.La leggenda vuole che Ferrari lo avesse scelto per il 1986,ma la sua foga lo uccise in un azzardato tentativo di sorpasso all'Eau Rouge.
Un vincente che nn ha mai potuto dimostarsi tale

Ora dite la vostra!
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da echoes » 10/03/2008, 12:19

personalmente me la sento di dire la mia solo su villeneuve: gli altri li conosco di nome, di fama ma non conosco le loro storie nel dettaglio, quindi non ho elementi per dare una mia valutazione...

villeneuve per me non era uno sfasciamacchine, non piu' di molti altri quantomeno: credo che nel 1982 avrebbe potuto farcela, considerando quello che ha fatto pironi (veloce, ma non imprendibile...).

dopo l'82 è un bel mistero: piu' di una fonte lo dava partente dalla rossa per fare un proprio team, con tutti i rischi del caso (vedere alla voce surtees e copersucar...) e di conseguenza non so cosa avrebbe potuto combinare; nel caso di una sua permanenza a maranello (ricordiamo che per gilles il vecchio spese parole importanti, come aveva fatto solo per nuvolari, quindi avrebbe potuto anche trattenerlo) sono convinto di una sua possibile lotta per il titolo (attenzione, ribadisco lotta, non vittoria...) o comunque alti livelli di competitività fino all'85 direi, poi la ferrari resto' troppo indietro per poter essere definita macchina competitiva...

fosse ancora vivo io sono straconvinto che oggi correrebbe ancora, dtm, gt, le mans series...insomma...secondo me, nonostante i 50 e passa anni, sarebbe ancora in pista con la macchina di traverso (o quantomeno..cosi mi piace immaginarlo...)

ciao

echoes
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da Aviatore » 10/03/2008, 12:36

[quote=""groovestar""]

Gilles Villeneuve:
Chissà se il 1982 sarebbe stato il suo anno...La morte l'ha consacrato a mito,ma fosse rimasto in vita ci saremmo ricordati di lui come grande campione o come eterno incompiuto?

Stefan Bellof:
Tedesco dal piede pesantissimo,fenomeno con i potenti prototipi dell'epoca e già campione del mondo.La leggenda vuole che Ferrari lo avesse scelto per il 1986,ma la sua foga lo uccise in un azzardato tentativo di sorpasso all'Eau Rouge.
Un vincente che nn ha mai potuto dimostarsi tale

Ora dite la vostra![/quote]

Che belli i topic come questo, c'è chi odia i "se" ed i "ma" io invece ci vedo del romanticismo, che quando c'è la F1 di mezzo diventa poesia.

Gilles Villeneuve: tutt'oggi il pilota più amato di tutti i tempi dai ferraristi (basta vedere i sondaggi che ogni tanto AS effettua). L'uomo senza paura che morì inutilmente durante il giro di rientro dopo il suo ultimo giro veloce delle qualifiche di Zolder 1982. Penso che la cosa si commenti da sola, ossia ritengo che la sua chance per il titolo fosse stata il 1979, esaurita la quale quel treno, in un modo o in un altro, non sarebbe più passato. Ed infatti non passò più. E (periodo ipotetico dell'irrealtà) fosse pure scampato a Zolder lui e Didier si sarebbero scannati per tutto il resto del mondiale. A tutto vantaggio della concorrenza che, ironia della sorte, vinse ugualmente il titolo a nostre spese

Stefan Bellof: l'uomo che senza la bandiera rossa di Monaco 1984 si sarebbe messo alle spalle Ayrton e Prost (per poi essere squalificato a causa di una irregolarità sulla Tyrrel). Per me quello (la mancata vittoria a Monaco 1984) più che la sua tragica scomparsa a Spa 1985 fu il momento in cui la sua carriera poteva prendere una piega differente. Un altro treno che, come per Gilles il mondiale piloti 1979, non passò mai più
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da alesiforever » 10/03/2008, 14:18

Veramente un bel topic!

Tutti quelli che hai menzionato li conosco solo attraverso filmati e libri, e probabilmente non sono la persona + adatta per fare confronti: cmq penso che piloti come Collins, Von Trips e Peterson fossero campioni assoluti, e se il destino non si fosse messo in mezzo avrebbero senz'altro vinto uno o più Mondiali. Inoltre hanno un'altra cosa in comune: hanno perso il titolo o cmq la possibilità di giocarsela per strategie di squadra:
- Collins ha ceduto la vettura a Fangio nel '56
- di Von Trips si dice che, benchè fosse in testa alla classifica prima di Monza, gli fosse stato chiesto di favorire Phil Hill, anche per ingraziarsi il mercato nordamericano
- Peterson fu penalizzato in tutto il '78 dalla Lotus che aveva scelto come prima guida Piedone Andretti

Per quanto riguarda Cevert e Bandini, non credo che avrebbero potuto mai vincere il titolo, mi pare fossero due buoni piloti, ma non dei potenziali campioni

Bellof se n'è andato troppo presto: di sicuro aveva talento da vendere, ma è difficile dire se con gli anni si sarebbe mantenuto a quei livelli, magari sapendo gestire la pressione di un top team

Villeneuve? I Miti non si giudicano, si amano :) :wink:
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da guny » 10/03/2008, 14:33

Scrivo solo in merito a Gilles. Secondo me non aveva la testa per gestire la gara, i piazzamenti, i punti; insomma, non era forse un pilota con la vista a lunga gittata ma validissimo solo sulla singola gara. Attenzione, pero', non sto diminuendo il valore della Leggenda, Lui per me rimane un Mito Assoluto ed Eterno, dico solo che a mio piu' che modesto parere non era un pilota da Campionato del Mondo ma, ragazzi, sulla singola gara, era Lui, era Gilles.

Non sapremo mai se era in grado di vincere il mondiale 1982, mi piace pensarlo, pero', e nl mio personalissimo Albo d'Oro, quel posto è Suo.......
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da groovestar » 10/03/2008, 15:09

Su Gilles mi vien davvero difficile esprimermi.
Da quello che ho potuto vedere(postumo)di lui,si vede un pilota di grandissimo livello,un attaccante puro e uno capace di sopperire da solo alle mancanze del mezzo,come dimostrano le vittorie dell'81;ma per converso,guardando la stessa annata,un pilota capace di perdere le gare alla partenza cercando sempre lo spunto impossibile,anche quando si tratta di testare la vettura.
Personalmente ai miei occhi rimane l'unico pilota grandissimo,nonostante l'albo d'oro non veda il suo nome,tuttavia restando nel mondo dei se...è proprio difficile fare un pronostico,ma sicuramente avrebbe fatto a ruotate con Pironì fino all'ultimo giro dell'82

Su Bandini invece chiamerei a fare una riflessione pensando a cosa fecero le ferrari dal 67 al 70 con Amon e Ickx:Lorenzo(purtroppo nn lo vidi correre)penso che potesse essere superiore ad Amon che,al debutto con un top team,fece ottime cose;in più era un ottimo collaudatore e sicuramente in quel triennio avrebbe potuto farsi valere.

Stesso discorso per Cevert,di cui nn potremo mai giudicare appieno il talento:il suo anno migliore infatti coincide con quello della sua morte,in cui in più di un'occasione(a detta di Stewart)lui si mostrò molto competitivo e superiore a lui,tuttavia lo aiutò a vincere e si accodò rispettando le gerarchie(basta vedere la sintesi del Ring del 73).
L'anno dopo la Tyrrel era ancora molto competitiva e i risultati di Scheckter(in lizza per il titolo)e di Depailler stanno a dimostrarlo e,fidandomi del giudizio di un campione assoluto cone Jackie,mi vien facile intuire che avrebbe potuto vincere molto negli anni 70.

Altro pilota che reputo incompiuto è il povero Revson,un personaggio da romanzo rosa:
Ricco,bello e appassionato di belle macchine,fece un 73 sorprendente vincendo in 2 occasioni e passò poi alla neonata Shadow,scuderia di belle speranze e dall'ottimo passato in Can Am.
Sicuramente non un campione del mondo,ma avrebbe fatto parte di quel gruppone di piloti capaci di vincere in ogni occasione(come spesso capitava in quegli anni a chi sapeva farsi trovar pronto)

Discorso simile per Donohue,asso dell'automobilismo americano che ritornò alle corse dopo il ritiro per seguire l'avventura in f1 dell'amico Roger Penske.Il destino ironico volle che la squadra vincesse la sua unica gara nel circuito che vide la morte del suo pupillo,lasciandomi dell'idea che senza quello scoppio del pneumatico quel giorno del 76 sarebbe stato suo
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da sundance76 » 10/03/2008, 15:51

A parte il '67, Lorenzo Bandini fu fermato da circostanze incredibili in un altro anno che poteva essere molto propizio per lui:
nel 1966 dopo le prime due gare è in testa al campionato mondiale, alla terza gara fa la pole-position e domina, poi cede il filo dell'acceleratore. La vittoria in quel GP gli avrebbe fatto posare una pesantissima ipoteca sul titolo.
Al quarto GP uno sciopero dei metalmeccanici impedisce la partecipazione alla Ferrari, e qui le sue chance vengono quasi definitivamente compromesse.
Se poi si considera che nel prosieguo della stagione perde altri due GP quando era in testa (Italia e Usa), si vede come Bandini avrebbe potuto essere un validissimo pretendente al titolo nel '67...

A Von Trips bastava finire il GP per essere quasi certamente campione '61, invece...

Non so dire se Collins sarebbe riuscito a vincere il titolo 1958: Hawthorn era molto davanti come punteggio, chissà...
"Chi cerca di conoscere il passato capirà sempre meglio degli altri il presente e il futuro, e non soltanto nel nostro piccolo mondo di effimere quanto amate frenesie corsaiole." G. C.

https://www.youtube.com/watch?v=ygd67cDAmDI
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da Niki » 10/03/2008, 18:25

Come al solito preferisco parlare dei piloti che ho vissuto in prima persona: Peterson e Villeneuve non sarebbero mai stati campioni del mondo perchè non ne avevano la stoffa.
Erano veloci e spettacolari ma non erano piloti completi.
Tra gli altri nominati nel post non so se Cevert avesse potuto vincere: probabilmente era talentuoso quanto Stewart, forse anche più veloce, ma è morto troppo prematuramente per vedere cosa sarebbe riuscito a fare.
Se contate poi che avrebbe dovuto vedersela con Fittipaldi, Regazzoni e l'Unico nel '74 e con l'Unico nel '75... penso che sarebbe stato difficile.
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da echoes » 10/03/2008, 20:26

[quote=""Niki""]
Se contate poi che avrebbe dovuto vedersela con Fittipaldi, Regazzoni e l'Unico nel '74 e con l'Unico nel '75... penso che sarebbe stato difficile.[/quote]

beh, all'epoca l'Unico ancora non esisteva, credo ci fosse già il vecchio modulo 740... :lol:

ok...chiedo scusa per l'umorismo decisamente scarso... :oops:
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da groovestar » 10/03/2008, 21:03

Eh già,purtroppo su cevert non potremo mai fare ipotesi,visto che durante la sua vita non mostrò mai a pieno il suo potenziale di pilota,ma morì nel momento esatto in cui aveva la possibilità di farlo.
Tuttavia guardando la stagione 74 della Tyrrel si può dire che sicuramente sarebbe stato in lizza per il titolo fino alla fine,in quanto nn lo considero inferiore ai due piloti che presero il suo posto(e uno si dimostrò più lento e meno esperto di lui nel 73,con una McLaren mondiale l'anno dopo);considerando inoltre la costanza di rendimento del francese e che Fittipaldi vinse quell'anno senza grandi exploit,posso affermare con sicurezza che avrebbe potuto lottare quanto meno alla pari con Fitti,Lauda e Rega nel 1974,mentre nel 75 la Ferrari era,oltre che bellissima,su un altro pianeta
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da jackyickx » 10/03/2008, 21:04

Io, a parte Collins e von Trips, li ho seguiti tutti nella carriera,anche se Bandini solo nell'ultimo anno. Bene allora:
Collins era un signore e un gran pilota, avrebbe potuto vincerlo il suo mondiale e sono d'accordo che forse era un po' più veloce di Hawthorn.
Von Trips il mondiale lo aveva praticamente vinto e solo la tamponata di Clark a inizio carriera lo ha potuto fermare. Anch'egli era un gran signore rappresentante di una f1 che non c'è più.
Bandini aveva costruito la carriera mattone dopo l'altro, non era un fuouriclasse ma man mano era diventato più consistente e certamente il 67 o anche il 68 potevano essere gli anni suoi. se fosse diventato campione del mondo non avrebbe sfigurato nella lista, ricordiamoci che quell'anno vinse Hulme che era un gran pilota ma non un fuoriclasse. [su Bandini c'è un topic dove ho fatto insieme ad altri altre considerazioni].
Cevert era l'erede designato di Stewart e il suo 73, a difesa del caposquadra ricorda il 78 di Peterson con Andretti. Certamente in quell'anno era superiore ancora a Scheckter che sfiorò il mondiale del 74, quindi il mondiale poteva anche starci
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da Jackie_83 » 10/03/2008, 22:16

Io di tutti questi posso solo parlare x ciò ke ho visto, letto e sentito in documentari, libri e riviste...

Saltando Collins e Taffy Von Trips su cui non so molto esprimo un parere sugli altri...

Bandini: non un Campione puro, ma un umile operaio del volante ke dal nulla si era costruito una carriera fino ad arrivare ai vertici della F1...dal '64 in cui era il gregario di Surtees al '67 era migliorato enormemente, credo ke il suo talento unito all'abilità di collaudatore di Amon avrebbe dato alla Ferrari una bella coppia d'assi con cui dare l'assalto ai campionati '67 e '68...

Attenzione...dico dare l'assalto perchè vincere la concorrenza di Lotus, Brabham e Matra con piloti come Clark, Hill, Brabham, Hulme e Stewart era una bella impresa in ogni caso

Cevert: Ritengo ke questo pilota avrebbe potuto portare il titolo in Francia almeno un decennio prima dell'era Prost...se Sir Jackie l'aveva eletto suo erede facendogli da chioccia sulle piste un motivo c sarà stato no?

Un'Hamilton degli anni '70 cmq...con o senza la Tyrrell secondo me almeno un titolo ci scappava :wink:

Villeneuve/Peterson: Su questi si è detto e scritto di tutto, pazzeschi come controllo del mezzo, leggendari a livello di emozioni regalate, dei veri guerrieri delle piste!...ma inconsistenti sotto tutto il resto

Anzi...x la verità Peterson sul profilo della consistenza si difendeva bene (il ruolo di vicecampione del mondo '71 su quell'obbrobrio della March non è cosa da tutti) ma nessuno dei 2 purtroppo aveva le doti fondamentali di un campione del mondo, ovvero intelligienza tattica e tecnica

Bellof: un talento strepitoso...ma un'unica pecca, dicevano di lui (non mi ricordo se Ickx o Gabbiani...) che non aveva assolutamente il senso del rischio, lui attaccava e basta infischiandosene delle conseguenze...

...purtroppo questa sua caratteristica gli è costata la vita e lo rende il + indecifrabile del gruppo, sarebbe stato il Mansell tedesco o lo Schumacher degli anni '80?

X finire ne aggiungo un'altro ke a me piaceva tantissimo ma che ebbe le ali tarpate da un'incidente a Monaco '94...vi ricordate di Karl Wendlinger? :wink:
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da alesiforever » 11/03/2008, 13:45

Non sono così convinto della forza di Cevert: non dimentichiamo che ha corso 4 anni con la stessa macchina di Stewart (70 March, 71 72 73 Tyrrell) ed ha vinto una sola gara contro le 16 di Sir Jackie negli stessi anni.
Scheckter è salito sulla Tyrrell del 74 (che era una buona macchina, ma non un missile come l'anno prima) con appena 6 gp alle spalle e, da semi-esordiente, ha fatto un Mondiale super, giocandosi il titolo fino all'ultima gara.
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da Die Mensch-Maschine » 11/03/2008, 15:21

[quote=""Jackie_83""]X finire ne aggiungo un'altro ke a me piaceva tantissimo ma che ebbe le ali tarpate da un'incidente a Monaco '94...vi ricordate di Karl Wendlinger? :wink:[/quote]

Allora non sono l'unico a ricordarlo (e a stimarlo) il vecchio Wendlinger. O WendlingLer, per dirlo alla De Adamich. Karl è stato insieme a Scucchia Sr. e doppia H Frentzen uno dei cosiddetti "Mercedes Babies" scovato da quel geniaccio di Jochen Neerpasch, il quale lo considerava addirittura più forte degli altri due. Peccato per quel botto, anche secondo me avrebbe potuto fare grandi cose.
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da jackyickx » 11/03/2008, 15:28

[quote=""alesiforever""]Non sono così convinto della forza di Cevert: non dimentichiamo che ha corso 4 anni con la stessa macchina di Stewart (70 March, 71 72 73 Tyrrell) ed ha vinto una sola gara contro le 16 di Sir Jackie negli stessi anni.
Scheckter è salito sulla Tyrrell del 74 (che era una buona macchina, ma non un missile come l'anno prima) con appena 6 gp alle spalle e, da semi-esordiente, ha fatto un Mondiale super, giocandosi il titolo fino all'ultima gara.[/quote]
Cevert, per molti versi,può essere considerato ilmiglior coequipier di tutti i tempi per un campione. Veloce, corretto, disciplinato. Ha sempre retto il passo di Stewart, cioè uno dei 4-5 migliori piloti da quando c'è la f1. Lo legava a Stewart un rapporto di profonda amicizia e stima, dovuta anche agli insegnamenti ricevuti. A Cevert non occorreva dire di stare a ruota di Stewart e di non duellare con lui,per lui era normale. Sapeva che il 74 poteva essere la sua occasione e aspettava paziente...
Credimi nel 73 valeva ben più di Scheckter, che si era dimostrato sì velocissimo ma anche autore di disastri tremendi come a Silverstone.
se poi confrontiamo Cevert con gli assi del 74, vale a dire Fittipaldi, Peterson e l'emergente Lauda (che nel 73 era solo un giovane di belle speranze) allora possiamo dire che a questinon era superiore ma non li avrebbe certo temuti.
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