da Powerslide » 30/10/2007, 1:07
[quote=""sgarbo""][quote=""Niki""]Con una differenza: McLaren ha vinto sia come pilota che come costruttore, il vecchio come pilota non ha mai vinto una mazza. E poi pretendeva imprese leggendarie dai suoi piloti.
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Ahahah...bhe oggettivamente parlando è vero.....a lui bruciava tantissimo il non essere riuscito a vincere come pilota. Per questo con i veri campioni in Feerari non andava troppo d'accordo, quando si accorgeva che il fulcro dell'attenzione diventava SOLO il pilota, faceva di tutto per dimostrare che in verità era la macchina la migliore, per questo motivo, di piloti dalle parte di Modena ne passarono tanti....[/quote]
Ma, forse anche senza volere, mi sembra siate andati un po' sopra le righe, paragonando Bruce ad Enzo.
Paragonare epoche diverse è già molto difficile, diventa poi praticamente impossibile mettere a confronto due personaggi tanto diversi.
Ferrari, come tutti gli appassionati di corse, ha provato a fare il pilota, ma era già impegnato col lavoro, fosse come dipendente Alfa o come team-maneger della propria scuderia. Diciamo che ha tentato di portare avanti due cose contemporaneamente fin dall'inizio.
McLaren comincia esclusivamente come pilota, per poi tentare anche la strada di costruttore sia delle proprie F1, sia delle Can-Am. Cosa in cui riesce molto bene e certamente meglio di tanti altri che avevano tentato questo passo.
Nei 18 anni di corse, accumula molti più succesi che non Ferrari nei suoi 13, sia perchè (a mio parere) dotato di una classe maggiore, sia perchè ha disputato un numero di gare almeno 50 volte superiore al Drake.
Dire però che Ferrari non ha mai vinto nulla d'importante, è falso: nel '24 giunge 1° assoluto alla Coppa Acerbo (su AlfaRomeo). La Coppa Acerbo alla maggior parte di voi (me compreso) non dirà nulla, ma è stata per 38 anni una classicissima che si svolgeva a Pescara e dintorni (vantava in media 200.000 spettatori lungo il percorso), di una difficoltà e pericolosità degne delle "peggiori" corse dell'epoca. Tanto per citare un dato è la gara in cui trovò la morte nel '34 Guy Moll.
Questo per dire che Ferrari non era certo un campione, ma altrettanto certamente non era una pippa. Non è poi assolutamente vero che pretendesse imprese leggendarie dai suoi piloti, anzi, nel suo intimo, volela dimostrare l'esatto contrario: che anche uno sconosciuto poteva primeggiare per merito delle sue macchine.
Per quanto riguarda la carriera di "costruttori", non mi risulta che la McLaren si sia mai costruita un motore o un cambio in casa.
Quando nel '70 Bruce trovò la morte a Goodwood ne rimasi molto scosso, pur non avendo mai avuto l'occasione di conoscerlo personalmente.Mi rattristò un fato veramente maligno che, nel collaudo della sua nuova Can-Am, l'aveva portato ad uscire nell'unico punto del circuito in cui esisteva una postazione in cemento per i commissari di percorso (contro la quale si schiantò) ed anche il fatto che poche settimane prima aveva presentato un progetto per una GT stradale.
Ecco, lui voleva diventare un vero costruttore, probabilmente voleva imitare Ferrari ed essere "completo".
Non credo che screditando il Vecchio s'interpreti il pensiero di un galantuomo come Bruce, nè si renda un buon servizio alla sua memoria.
Aldilà di ogni considerazione su Ron Dennis, ho sempre apprezzato il fatto che, per molte stagioni, ha presentato le sue nuove F1 con la livrea arancio adottata dal fondatore del team.
Già ultimamente questo non gli è stato più possibile dovendo seguire i voleri dei maggiori azionisti: sperò che un domani il nome McLaren resti e non venga fatto sparire da quello Mercedes.
Io non accetto che per trovare l’effetto suolo si debba strisciare per terra. Secondo me è assurdo, è immorale da un punto di vista tecnico. (Mauro Forghieri)