l'appendice aggiuntiva

Aneddoti, immagini, informazioni inerenti le vecchie stagioni

da TeamLotus » 21/08/2006, 14:38

nel 1969 il mondiale per Rindt non inizia nel migliore dei modi, passato alla Lotus dopo aver gareggiato con la Brabham, incappa subito in un terribile incidente nel circuito spagnolo di Montjuich. Infatti Colin Chapman, proprietario del team dove gareggiava Rindt, per aumentare la superficie portante dell'alettone posteriore utilizza della lamiera supplementare unita all'alettone con del nastro adesivo; i risultati di tale espediente non tardarono ad arrivare: al 9° giro Graham Hill compagno di squadra di Rindt perde l'alettone e distrugge la monoposto, inutile il tentativo dei meccanici di fermare Rindt che non vede le segnalazioni e al 20° giro perde l'alettone nello stesso punto di Hill decollando sui detriti dell'altra monoposto e finendo il suo volo a testa in giù. Fortunatamente per Rindt solo rottura del setto nasale.

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SE NOTATE NEL ALA POSTERIORE SI NOTA L'APPENDICE AGGIUNTIVA.

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HILL

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I ROTTAMI DELL LOTUS 49B DI HILL

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RINDT
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da Roberto82 » 21/08/2006, 15:20

sei un grande TL :D

solo una cosa, l'appendice aggiuntiva è quella specie di nolder oppure quelle due bande bianche ai lati dell'alettone?
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da TeamLotus » 21/08/2006, 19:29

[quote=""upinthesite""]sei un grande TL :D

solo una cosa, l'appendice aggiuntiva è quella specie di nolder oppure quelle due bande bianche ai lati dell'alettone?[/quote]

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quello cerchiato! :wink:
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da Niki » 22/08/2006, 12:09

[quote=""TeamLotus""]Infatti Colin Chapman, proprietario del team dove gareggiava Rindt, per aumentare la superficie portante dell'alettone posteriore utilizza della lamiera supplementare unita all'alettone con del nastro adesivo...[/quote]

E poi dicono che Chapman non era un assassino :lol:
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da Roberto82 » 22/08/2006, 12:39

[quote=""Niki""][quote=""TeamLotus""]Infatti Colin Chapman, proprietario del team dove gareggiava Rindt, per aumentare la superficie portante dell'alettone posteriore utilizza della lamiera supplementare unita all'alettone con del nastro adesivo...[/quote]

E poi dicono che Chapman non era un assassino :lol:[/quote]


il superattack dovevano ancora inventarlo
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da Baldi » 22/08/2006, 13:29

io però avevo sentito che a cedere era stato un montante...
l'appendice quindi non c'entrerebbe direttamente.
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da stefanomazzotti » 22/08/2006, 13:53

[quote=""Niki""][quote=""TeamLotus""]Infatti Colin Chapman, proprietario del team dove gareggiava Rindt, per aumentare la superficie portante dell'alettone posteriore utilizza della lamiera supplementare unita all'alettone con del nastro adesivo...[/quote]

E poi dicono che Chapman non era un assassino :lol:[/quote]

le aveva anche la ferrari........
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da groovestar » 22/08/2006, 14:21

certo che adesso vien male a pensare alla fragilità che avevano quei tubi,soprattutto considerando che dovevano sopportare un discreto carico;già a guardarli sembrano tutt'altro che robusti...

direi che bisognava avere le palle CUBICHE per salire su una macchina del genere e correre su un tracciato simile come quello Spagnolo
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da Roberto82 » 22/08/2006, 15:19

[quote=""stefanomazzotti""][quote=""Niki""][quote=""TeamLotus""]Infatti Colin Chapman, proprietario del team dove gareggiava Rindt, per aumentare la superficie portante dell'alettone posteriore utilizza della lamiera supplementare unita all'alettone con del nastro adesivo...[/quote]

E poi dicono che Chapman non era un assassino :lol:[/quote]

le aveva anche la ferrari........[/quote]

attaccate col nastro adesivo?
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da TeamLotus » 22/08/2006, 21:16

ma non è stato il nastro adesivo la cauda, ma con l'appendice il carico sull'ala è aumentato, di conseguenza i supporti non hanno retto al carico è anno ceduto. una modifica azzardata, il nastro non centra.

X quanto riguarda certe affermazioni, sarei + cauto a pronunciarle.
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da RoscoPC » 23/08/2006, 10:24

[quote=""TeamLotus""]ma non è stato il nastro adesivo la cauda, ma con l'appendice il carico sull'ala è aumentato, di conseguenza i supporti non hanno retto al carico è anno ceduto. una modifica azzardata, il nastro non centra.
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[/quote]
Il carico assiale o a taglio che potrebbero reggere quei tubicini di supporto sarebbe stato anche elevato, ma a flessione è come piegare uno spaghetto impugnandolo alle estremità (tanto per rendere l'idea): dalla foto di Rindt si nota che il tubicino si piega/spezza proprio appena sopra il tirante orizzontale che doveva dimezzare la lunghezza di libera inflessione... peccato che il momento flettente lì sia massimo, e pertanto quello è il punto maggiormente sollecitato.

Diciamo che se oggi in F1 si fanno le pippe per spostamenti delle ali di qualche mm, allora sarebbe bastato appoggiarsi con una mano al profilo alare per spostarlo di qualche cm: il limite tra eroi impavidi e pazzi incoscienti era... labile :lol:
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da Baldi » 23/08/2006, 11:00

Quello che scrivi è PERFETTO dal punto di vista statico...
(geometra?)

purtroppo però la foto è post-impatto per cui è difficile comprendere quali cedimenti sono l'origine dell'incidente e quali sono derivanti dal primo impatto...

Da aggiungere anche che quelle ali folli erano a geometria variabile... bastava che un pilota sbagliasse a mettere l'incidenza (troppa...) in un tratto veloce per originare un carico verticale elevatissimo
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da RoscoPC » 23/08/2006, 11:14

[quote=""Baldi""]Quello che scrivi è PERFETTO dal punto di vista statico...
(geometra?)
purtroppo però la foto è post-impatto per cui è difficile comprendere quali cedimenti sono l'origine dell'incidente e quali sono derivanti dal primo impatto...[/quote]
Ci ho anche pensato mentre scrivevo (ing), ma a prescindere se sia causa o conseguenza dall'impatto è significativo che si sia rotto in quel punto (non è piegato o deformato): un filmatino ci leverebbe il dubbio ;)

Cmq il carico generato doveva essere nell'ordine delle decine di kg, direi massimo un centinaio, neanche minimamente paragonabile a quelli odierni...
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da Niki » 23/08/2006, 11:39

[quote=""stefanomazzotti""][quote=""Niki""][quote=""TeamLotus""]Infatti Colin Chapman, proprietario del team dove gareggiava Rindt, per aumentare la superficie portante dell'alettone posteriore utilizza della lamiera supplementare unita all'alettone con del nastro adesivo...[/quote]

E poi dicono che Chapman non era un assassino :lol:[/quote]

le aveva anche la ferrari........[/quote]

Infatti idem anche per Ferrari.

Il problema di Chapman, come emerge anche in alcuni documentari su qualche pilota che ha corso per lui, è che sapeva perfettamente quanto sarebbero dovute durare le sue auto, ossia fino al traguardo. Il problema è che si sfasciavano prima. Gli alettoni li introdusse lui e non credo che non si rendesse conto dei problemi che avrebbero potuto comportare, solo che gliene fregava fino ad un certo punto, o per meglio dire niente.
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da Baldi » 24/08/2006, 11:50

[quote=""RoscoPC""][quote=""Baldi""]Quello che scrivi è PERFETTO dal punto di vista statico...
(geometra?)
purtroppo però la foto è post-impatto per cui è difficile comprendere quali cedimenti sono l'origine dell'incidente e quali sono derivanti dal primo impatto...[/quote]
Ci ho anche pensato mentre scrivevo (ing), ma a prescindere se sia causa o conseguenza dall'impatto è significativo che si sia rotto in quel punto (non è piegato o deformato): un filmatino ci leverebbe il dubbio ;)

Cmq il carico generato doveva essere nell'ordine delle decine di kg, direi massimo un centinaio, neanche minimamente paragonabile a quelli odierni...[/quote]
ing...

azz...

io solo geom.

cmq anche se il carico era abbastanza limitato, evidentemente era eccessivo per la capacità di resistenza del materiale.

Poi, come hai anche accennato... il carico verticale si sommava al più letale carico di flessione generato dalla velocità...
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