Niki ha scritto:Hartley non lo conoscevo e non so neanche da dove è sbucato, ma mi piace come pilota. Ha fatto buone gare, mi sembra specialmente a Montecarlo.
Io spero che rimanga in qualche sedile, magari venga ripescato a stagione in corso.
E poi viene dalla terra degli All Blacks...
Non segui il WEC, male!
Brendon Hartley probabilmente, sotto il profilo umano, è il pilota più amabile che ci sia nel motorsport a detta di chi lo ha conosciuto e di chi ne ha avuto a che fare. Sempre disponibile con tutti, sempre pronto ad aiutare le persone con cui lavora e ragazzo assai umile. Quest'ultima qualità è molto apprezzata dai giapponesi che infatti lo hanno ringraziato pubblicamente.
E'sempre stato molto veloce in qualunque categoria abbia mai corso,ma in Formula 1 queste doti purtroppo non bastano.
Ripeto ancora, il problema è che la griglia è molto risicata e per accedervi bisogna sganciare cifre astronomiche oppure rientrare nel programma di sviluppo di un top team. Tanti meritano di correre nella categoria regina così come molti non meritano di essere appiedati quasi senza appello (vedi Vandoorne, Wehrlein ed altri).
La Red Bull ricopre una parte indicativa in questo gioco. Non è possibile che a un solo uomo venga lasciato in mano il destino di ben quattro persone. Da avere decine di piloti a disposizione ora ne hanno appena un paio a furia di promuovere ed esonerare quasi senza criterio,o non appena le prestazioni sono in calo. Licenziano piloti ma al tempo stesso questi piloti restano in orbita dei bibitari, non sono più a loro disposizione ma in qualche modo lo restano. Insomma, Marko li sa prendere (e ci prende) in giro.
Nel 2015 Kvyat venne promosso nel team ufficiale per sostituire Vettel con grandi speranze per il futuro salvo poi venir giubilato, per un eccesso di rigore, dallo stesso Marko dopo una stagione dove ottenne più punti di Ricciardo. A Sainz stava per essere rovinata la carriera da un contratto da cui non vedeva via d'uscita e dove gli fu persino impedito di rescinderlo,salvo poi trovare una scappatoia in Renault.Insomma una gestione quasi dittatoriale che non fa altro che riverberarsi sulle altre caselle del mercato piloti. A questo punto credo che anche Gasly non potrà dormire sonni tranquilli se dovesse accusare distacchi considerevoli da Verstappen, il solo e intoccabile di quella filiera.