Un mio conoscente tornava alla fine d'agosto da una scampagnata insieme ad un suo amico. La macchina una Porsche Cayman era di quest'ultimo, ma la guidava il mio conoscente.
Erano quasi arrivati al casello di destinazione quando improvvisamente e senza alcuna causa apparente la macchina si metteva di traverso, impattava frontalmente contro il guardrail e rimbalzava arrestandosi contro la barriera opposta.
Risultato: Cayman distrutta, il mio conoscente con una frattura ad vertebra cervicale (3 mesi di collare rigido, ma nessuna implicazione al midollo) e ad una caviglia. Il suo amico ricoverato con trauma cranico e dimesso dopo due settimane con una prognosi di 60 giorni.
La polizia stradale non ha riscontrato alcuna violazione: il mio conoscente giura che stava andando a poco più di 100 km/h e che era lui alla guida in quanto essendo astemio aveva cenato senza assumere alcolici.
Subito dopo l'incidente mi aveva contattato per dirmi che voleva far fare una perizia sulla macchina non spiegandosi quanto accaduto e chiedendomi se avessi un nominativo a cui rivolgersi.
Dopo circa un mese mi richiamava per comunicarmi delle novità: l'amico gli aveva detto di aver acquistato la macchina di seconda mano e che gli era stata venduta da un meccanico che l'aveva ripristinata dopo un incidente. Chiaccherando avevo ipotizzato il cedimento di una sospensione o di un braccetto dello sterzo come possibili cause e gli avevo fornito il nome di un tecnico cui rivolgersi non senza averlo avvisato che il costo della perizia sarebbe stato elevato. Poi però non ha fatto nulla di ciò in quanto il suo amico aveva ceduto i resti della vettura allo stesso meccanico che gliela aveva venduta, il quale l'aveva rottamata.
Settimana scorsa è stato convocato in commissariato dove è stato avvisato che veniva aperto a suo carico un procedimento penale per lesioni aggravate. Oggi gli è stata ritirata la patente per un mese in attesa di ulteriori accertamenti.
Rivoltosi ad un legale questi gli ha spiegato (tra la mia incredulità) che la guida di un mezzo è considerata attività pericolosa e che quindi l'onere della prova di responsabilità non spetta all'autorità giudiziaria che in presenza di lesioni con prognosi superiore a 45 giorni agisce d'ufficio. Eventuali prove a discarico debbono essere reperite e presentate dall'accusato.
Chiedo agli esperti in giurisprudenza: mi sono perso qualcosa negli ultimi anni?