Ayrton Senna

Aneddoti, immagini, informazioni inerenti le vecchie stagioni

da echoes » 13/06/2016, 8:31

secondo me non ne uscite piu...

e' come decidere tra bionde o brune o rosse, tra c**o e t*tt*, alte basse, formose e filiformi e cose simili...

Non c'e' il meglio, sono solo diversi punti di vista :)

Per quanto mi riguarda, cerco di godermi il piu possibile lo spettacolo offerto :mrgreen:
"E' l'eterno e sempre presente pericolo della morte a rendere sublimi le corse automobilistiche" (S. Moss)
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da 330tr » 13/06/2016, 9:12

Parliamoci chiaro: dopo il gesto di Suzuka io l'avrei strozzato con le mie mani.
E non mi capacitai di come la federazione lasciò passare, tributando anzi tutti gli omaggi al campione, dopo averlo trattato (Balestre) da criminale paria l'anno prima. Mi rispondo oggi che avevano il c. sporco, e che a quei livelli vige la legge della giungla..chi vince ha sempre ragione.
A rimetterci la Ferrari, che strameritava quel mondiale (almeno il costruttori!!).
Capitolo pessimo, ma che ha fatto di quell'epoca un racconto omerico, mitologico.
Tra molti anni stenteranno a crederci..
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da Powerslide » 13/06/2016, 9:32

Il mio parere personale vale poco, però posso dire cosa si pensava nell'ambiente.
Velocissimi entrambi, ma Senna era più completo perchè sapeva andare anche sul bagnato che Prost non sopportava.
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da groovestar » 13/06/2016, 11:46

Sarebbe stato divertente vederli correre alla stessa età e con la stessa fame.
Prost nel 1989/90 aveva probabilmente poca voglia di andare oltre il limite per dimostrare qualcosa.
Certo che quando lo faceva e voleva rischiare, non era secondo a nessuno.
Ormai la sua propensione era quella di fare i conti a fine campionato in classifica, ben conscio che vincere più GP di tutti non andava bene solo per le statistiche e l'importante era essere in testa al campionato dopo l'ultima bandiera a scacchi.
Nel 1983 e nel 1984 Prost era indubbiamente il più veloce ed il più vincente, ma gli servì poco contro i più redditizi Piquet e Lauda.

La differenza fra i due, e che va valutata in questo bel duello, è che uno era interessato a primeggiare in qualsiasi sessione, mentre l'altro era interessato a primeggiare nella classifica finale.
Ed anche a leggere in questa prospettiva, valutando lo stile di entrambi, sostanzialmente vediamo un pareggio:
più vittorie per Ayrton ma 2 volte in cima alla classifica finale per Prost.

Sinceramente non riesco a non eliminare dal piatto della bilancia quanto accaduto nel 1990.
Eliminare con premeditazione un avversario in una curva veloce ha del criminale e quando vedo i danni provocati dalla botta data dalla McLaren (parte del telaio spaccato) mi sorprendo che nessuno dei due si sia fatto male.
Non si possono trovare giustificazioni nel gesto di Prost dell'anno prima, che in ogni caso nasce da una situazione di gara.
C'è e ci sarà sempre una sostanziale differenza fra un attacco deliberato alle spalle ad una chiusura, pur anche oltre i limiti, di un pilota che sta avanti.
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da Jackie_83 » 13/06/2016, 12:06

Erano 2 mentalità opposte finalizzate allo stesso risultato, a livello di risultati sostanzialmente hanno pareggiato, a livello di gusti personali...è chiaro che lo stile Senna era senz'altro più emozionante

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da 330tr » 13/06/2016, 12:10

D'accordo al 100%. Gesto deliberato, Senna poteva ammazzare e ammazzarsi. Omicidio-suicidio non riuscito per poco. Non esiste alcuna attenuante, ma nemmeno una spiegazione razionale: c'è una cosa chiamata "istinto di sopravvivenza" che è stata sopraffatta da una rabbia fredda, assoluta, incontenibile.
Il moto scatenante? La partenza al palo sulla parte sporca, e le richieste ignorate di cambiare la posizione sfavorevole.
L'anno dopo, se non erro, gli organizzatori evitarono furie omicide spostandola (giustamente) sul lato pulito..
C'è da dire che Ayrton era frustrato, nero, per il comportamento vergognoso del "capo" amico del suo arcinemico. Una situazione molto sporca. C'è anche da pensare alla cosiddetta "balance of performance": Senna annichiliva gli avversari in qualifica, e qualche idea di rendere questa supremazia meno totale dev'essere passata per la mente a qualcuno..insomma, l'idea dell'handicap applicata all'uomo anziché al mezzo.
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da groovestar » 13/06/2016, 12:35

E' umanamente comprensibile lo stato d'animo di Senna, frustrante il comportamento di Balestre così come assurda la squalifica inflitta dopo Suzuka (dato che il verdetto dei giudici sportivi per la corsa era già sufficientemente penalizzante), ma a livello sportivo è stato uno dei peggiori gesti mai visti.

Perché quando metti in gioco la vita (come all'epoca) per uno sport è semplicemente inaccettabile una scelta razionale di eliminare il tuo avversario prima ancora che la competizione inizi.
Perché la sua frase "avevo deciso che se fosse passato davanti alla prima curva, allora non l'avrebbe finita" è qualcosa di inconcepibile.
Non c'è concitazione, disperazione o timore che ti spinga ad agire nel modo sbagliato, ma uno scenario previsto e deliberatamente attuato.

Poi ovvio che il suo stile faceva breccia, dato che vederlo padroneggiare la sua McLaren a Monaco o domare la Lotus Renault era pura poesia, ma esistono delle regole.

Questo di Senna non mi piaceva, l'idea che siccome era il migliore, le regole per lui non valessero. Che poi era quello che fece imbestialire Prost ed innescare la faida con Balestre.

Per me resterà un uomo enigmatico, una persona ricca di contraddizioni ed umanità, con un forte senso di giustizia, uno che decise di abbandonare le ricchezze di famiglia per correre in Europa da solo e sostenuto solo dal suo talento, ricco di qualità che però, in pista, era capace di far valere la legge della giungla ad ogni costo.
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da jackyickx » 13/06/2016, 21:44

Powerslide ha scritto:Il mio parere personale vale poco, però posso dire cosa si pensava nell'ambiente.
Velocissimi entrambi, ma Senna era più completo perchè sapeva andare anche sul bagnato che Prost non sopportava.

Questo è vero ma non dimentichiamo che Prost vinse due dei suoi prime tre GP vinti sotto la pioggia, poi ci fu l'incidente con Pironi...
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da 330tr » 15/06/2016, 17:57

Senna vs Palmer.

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da 330tr » 15/06/2016, 18:24

Breve duello (clamorso e dimenticato) con Alesi..che pacco quella Ferrari..

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da 330tr » 15/06/2016, 22:26

Che cosa accadde DOPO.
Tutti ricordiamo le scintille nell'intervista di Stewart.
Pochi credo sappiano che accadde successivamente.
Senna la prese malissimo. Tuttavia dopo qualche tempo fu Senna a richiamare e scusarsi con Stewart, e coinvolgerlo nella sicurezza.
Qui la testimonianza
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da 330tr » 12/11/2016, 0:46

Giusto per tornare sul parallelismo che avevo azzardato tra Clark e Senna.
Ecco la trascrizione di quanto Forghieri diceva di Senna, durante la telecronaca del GP di Imola del 1991.

Poltronieri (a Forghieri) ...tu non avevi sentito quello che aveva detto Lauda, praticamente lo aveva incoronato come un campione che oggi non ha assolutamente avversari, non c'è nessuno, binomio pilota/macchina che lo possa battere.
Forghieri: Io sono d'accordo con Niki, forse il più grosso campione, dopo Jim Clark, per me. Almeno a mio modo di vedere, poi ci sono tanti modi di vedere le persone, simpatie, antipatie, non lo so.
Poltronieri: Ma secondo te.. Moss come lo collochi, anche se non ha mai vinto il mondiale?
Forghieri: Moss è un grande pilota, però probabilmente spesso non aveva l'intelligenza della gara. Perché si lasciava...un po' come Gilles si lasciava prendere dall'eccitazione della prestazione, però ovviamente un grande pilota. Ma questo (Senna) oltre che a essere un grande pilota porta a casa punti, porta a casa vittorie, pole position, regge una squadra, è lui che fa grande la McLaren oggi, come in passato è stato Prost e prima di lui è stato Lauda, quindi..
Poltronieri: Ecco andiamo ancora più indietro. C'è un altro sudamericano forse che si può paragonare a lui, Fangio.
Forghieri: Troppo diversi i tempi. Troppo diverse le macchine, troppo diverse le condizioni perché io possa dare un giudizio. Io oso fare un confronto con Clark perché già Clark aveva delle macchine moderne, ed è già un confronto tirato per i capelli perché non correva certo in squadre con budget da 150 milioni di dollari il povero Clark, correva in squadre che tiravano la cena, anche se si chiamava Lotus la sua squadra. Quindi cose diverse...
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da sundance76 » 12/11/2016, 11:27

Mi sgomenta pensare che nel 1991, epoca che ho vissuto direttamente e che considero già modernissima e ultratecnologica, erano soltanto 34 anni trascorsi dall'ultimo titolo di Fangio, con motori anteriori, caschi a scodella e tutto il resto.

Oggi, andare indietro di 34 anni significa andare al 1982, dove già si correva come oggi, cioè gomme slick, motori turbo, aerodinamica da effetto suolo, caschi integrali, sponsor a tutto campo....
"Chi cerca di conoscere il passato capirà sempre meglio degli altri il presente e il futuro, e non soltanto nel nostro piccolo mondo di effimere quanto amate frenesie corsaiole." G. C.

https://www.youtube.com/watch?v=ygd67cDAmDI
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da jackyickx » 12/11/2016, 11:47

Se può servire dò qualche statistica. I periodi di riferimento sono quelli della carriera di Clark, cioè da Olanda 60 a Sud Africa 68, e quella di Senna, cioè da Brasile 84 a San Marino 94.
Vittorie: Clark 25, Brabham 11, Hill 10, Surtees 6
PP: Clark 33, Hill 11, Brabham 9, Surtees 7
GPV: Clark 28, Hill 10, Surtees 9, Brabham 6
Podi: Clark 32, Hill 29, Surtees 21, Brabham 20
----------------------------------
Vittorie: Prost 42, Senna 41, Mansell 30, Piquet 13
PP: Senna 65, Mansell 31, Prost 23, Piquet 16
GPV: Prost 33, Mansell 29, Senna 19, Piquet 14
Podi: Prost 89, Senna 80, Mansell 55, Piquet 37.
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da 330tr » 12/11/2016, 12:38

Numeri interessanti, ma in sé sterili...
Non compare nemmeno Dan Gurney, ritenuto dallo stesso Clark il suo più forte avversario!
Poi risulta che Senna ebbe due competitors principali, Prost e Mansell. Ognuno giudichi quanto questi numeri siano affidabili in base alle carriere, auto guidate ecc. E anche qui manca l'autentico rivale, non psicologico, ma quello in grado di contendergli realmente la superiorità in pista in ogni condizione, un giovane tedesco, la cui carriera ha solo avuto breve contatto con quella del brasiliano.

In ogni caso io mi sento di dare piena fiducia alle parole di Furia, uno che di corse ne ha viste, e si è sempre detto supremo ammiratore di Clark e Senna. Mi fa piacere anche l'accostamento, originale, tra Moss e Villeneuve.
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