[quote="duvel"]
Ecco l'altro articolo di Ickx, apparso su AS n°30 22-29 luglio 1975....lire 350!

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Ecco, riapro questo topic prendendo spunto dalle considerazioni che io e Groovestar andavamo facendo a proposito dell'ottenere una miglior posizione nel campionato Costruttori, ma senza vincere alcun Gran Premio.
Sarà ricordata di più una McLaren che vince 2 Gran Premi e che, poniamo, magari arriva pure quarta nel mondiale ( ma ormai è difficile che non faccia almeno il terzo) oppure una Ferrari che a suon di piazzamenti arriva terza ma senza vittorie??
Vi ricordate gli esempi della Ferrari '96 che fa meno punti del '95 e del '94, eppure la Ferrari '96 ottenne 2 vittorie in più rispetto al '95.
La maggior parte della gente però ricorda la stagione '96 come "migliore" della '95, segno che i "punti" a pallottoliere sono una cosa artificiale che esula dall'avvenimento sportivo. La Ferrari '95 ha ottenuto 1 vittoria e la Ferrari '96 ne ha ottenute 3: per la gente conta questo, non che in realtà abbia fatto meno punti utili.
Altro esempio, puramente esplicativo: ricordo che altri utenti molto competenti e per nulla ultras (per fortuna GPX è un forum di qualità sotto molti punti di vista), nell'inconcludente ( e per me inutile) confronto Alesi-Berger, a fronte del fatto che Alesi avesse fatto più punti, avesse ottenuto un maggior numeri di migliori piazzamenti in qualifica, avesse ottenuto più podi, avesse sopravanzato il compagno nella classifica per 4 volte su 5, avesse percorso più chilometri in testa, più giri in testa, più Gran Premi in testa, ecco che mi tiravano fuori che siccome Berger aveva 2 vittorie contro 1 di Alesi, si poteva dire che Berger era "più consistente" (sic!) perchè era "davanti nella classifica che conta, quella delle vittorie".
Ecco, un ragionamento del genere è stato fatto anche da coloro che reputano il mondiale '89 stra-meritato da Prost, più costante come piazzamenti, pur se egli ha ottenuto 4 vittorie contro 6 di Senna. Eppure, "nella classifica che conta, quella delle vittorie", Senna era davanti...
Una cosa molto più stridente accadde nell'87, dove un pilota che io pur stimo tantissimo, Piquet, vinse il Campionato Mondiale con la metà esatta delle vittorie del suo avversario, 3 contro 6 di Mansell.
Ecco, io sono straconvinto che se i due non fossero arrivati ai primi posti del mondiali, ma poniamo fossero stati alla fine terzo e quarto nella classifica mondiale, oggi tutti ricorderebbero solo e soltanto che Mansell ha demolito 6-3 il suo compagno, e non fregherebbe niente a nessuno della manciata di punti in più ottenuti da Piquet coi secondi, terzi e quarti posti...
Ma appena il discorso col pallottoliere dei punti si sposta a decidere il titolo mondiale, come appunto avvenne nel 1987 tra Piquet e Mansell, ecco che tutti dimenticano di colpo il valore delle vittorie nei Grand Prix, e conta solo chi ha fatto "più punti" e ottiene il titolo mondiale.
Ovviamente tutti i casi che ho citato sono soltanto esempi (cerchiamo di non guardare il dito ma la luna), che non vanno discussi e polemizzati in questa sede (ci sono già gli appositi topic), ma servono solo per riaprire il discorso sul "sistema-Ickx", che propone come campione del mondo colui che ottiene più vittorie.
Il "Grand Prix" è l'Evento, reale, materiale, su cui si basa tutto. Alla domenica sera, colui che ha vinto il Gran Premio è colui che va festeggiato. Il secondo è il primo dei perdenti.
Il "Grand Prix" è fatto di partenze, sgommate, errori, curve da abbordare, sorpassi (se va bene..), sudore, fatica, concentrazione. E' reale, non è un concetto astratto o virtuale come la "classifica mondiale" fatta coi punti, punti che cambiano e possono cambiare a seconda del legislatore.
Invece le posizioni "primo", "secondo", "quinto" ecc. sono e saranno sempre le stesse in eterno, la proporzione di valore tra di esse varrà per sempre.
La classifica mondiale è qualcosa che viene "dopo", anche temporalmente. Nell'articolo quotato, si legge di come essa fu creata per favorire una maggiore e più costante partecipazione da parte dei piloti a ogni evento della stagione, visto che a volte in alcuni GP c'erano meno concorrenti.
Insomma, oggi per fidelizzare un cliente a una pompa di benzina, si danno i "punti" da accumulare per ottenere un premio finale, una borsa, un telefonino, un atlante..
Allo stesso modo, (oltre che per decretare il migliore dell'anno) per fidelizzare i concorrenti e indurli a arricchire le griglie di partenza di tutti gli eventi dell'anno, nel '50 si creò la classifica mondiale, così i piloti, come i clienti, ottenevano "punti" in vista di un premio finale, il titolo mondiale.
Il fatto che con qualunque sistema "a punti" si possa, in ipotesi, diventare campioni del mondo, o comunque sopravanzare in classifica qualcun altro, senza aver ottenuto alcuna vittoria, per me è un assurdo.
Un assurdo che supera qualunque obiezione al "sistema-Ickx". Sempre a mio parere, beninteso. ;)