[quote=""Niki""]Piquet è stato un grande.
Fino al tamburello nelle prove di Imola 1987 :wink:
Usava il nome della madre come spesso hanno fatto i piloti brasiliani, vedi anche Senna.
Già
Ebbe la fortuna di trovarsi in una squadra che sarebbe diventata vincente di lì a poco, la Brabham Alfa del '79. E la parte più grossa della sua fortuna fu di trovarsi insieme al Massimo dei Massimi nell'anno del suo ritiro, per cui ebbe un Maestro che lo formò bene. Non male dopo neanche un anno di Formula 1. Probabilmente nella formazione del pilota influì anche il fatto che a fine '79 si trovò con la Brabham sulle proprie spalle dopo il ritiro di Lauda, e dovette maturare velocemente tant'è che la portò quasi a vincere il mondiale nell'80, se nonchè il titolo gli fu rubato da Jones che lo buttò addosso al muro nel Gran Premio del Canada.
come accadde a Prost nel 1984 in Mclaren......un anno in squadra col "Santo" e via verso la gloria
Il brasiliano si rifece nell'81 e nell'82 ci fu la transizione al motore turbo BMW che negli anni successivi arrivò a toccare i 1000CV in prova. Nell'83 vinse di nuovo con la Brabham dopodichè passò alla Williams con la quale sfiorò il titolo nell'86 e lo vinse l'anno successivo. Cambiò ancora squadre passando prima a Lotus e poi a Benetton, squadra con cui chiuse la carriera in F1.
negli ultimi 2 anni in benetton aveva il contratto a gettone, lo pagavano a punti, era diventato un pò pigro.........
Piquet era un'ira di dio per gli scherzi che aveva l'abitudine di fare. Era una continuazione quando veniva intervistato da Zermiani prima della partenza, e spesso prendeva per il (_Y_) il giornalista. Ricordo una volta durante un gran premio, non ricordo che anno fosse e neanche la gara, Nelson si fermò ai box all'improvviso per farsi cambiare le gomme facendo agitare i meccanici come pazzi, e solo quando questi finirono il pitstop spense la macchina e scese dicendo che aveva una rottura per cui non poteva continuare.
era Hockheneim 1983 :wink:
Ma la serie di scherzi è quasi infinita. Piquet però non si poteva vedere con Senna, forse perchè lui è carioca ed Ayrton era paulista, c'è una sorta di contrasto tra i nativi di quelle città come succede spesso e dappertutto. I due si odiavano, altro che Senna e Prost. Probabilmente era anche dovuto al fatto che quando Senna arrivò in F1 Piquet era nella parabola discendente della carriera. Una volta ricordo che intervistato come al solito da Zermiani sulla griglia di partenza di non ricordo quale gran premio, rispose a qualcosa che il giornalista aveva detto su Senna dicendo letteralmente:"Senna deve andare a cagare..."
rispetto ad Ayrton a cagare ci è andato lui........voglio dire stesso numero di mondiali vinti ma neanche a paragonarli come piloti e come seguito di tifosi........
Certo che il brasiliano era dotato anche lui di un carattere particolare; ricordo quando prese a pugni Eliseo Salazar, il pilota messicano che mentre era doppiato lo speronò nel gran premio di Hockenheim del... '80 o '81.
Hockheneim 1982, il weekend maledetto di Pironi. Vinse poi Tambay
Poi credo anche che se non ebbe completamente il merito, lo ebbe almeno in parte, di portare lo scontro mentale con gli avversari a bassi livelli, come quando iniziò ad insinuare nell'ambiente che Senna fosse gay dato che non lo si vedeva mai con donne al seguito. Il contrario di Nelson che ha figli sparsi in tutto il mondo
bel pirla........prese pure per il culo Ferrari chiamandolo "gagà" in brasiliano, i rossi ad Imola esposero lo striscione "Piquet, il tamburello ti aspetta"
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