Libro: LA SFIDA di Pedro59

Estratti della carta stampata e suggerimenti sui libri relativi al mondo dei motori

da Niki » 15/02/2010, 22:14

Finito. Gran bel libro. Certo che leggere quella roba e vedere quello che ci viene propinato ora, non so se piangere o spararmi.
L'idea principale che mi son fatto leggendo il libro, o per meglio dire l'ho confermata, è che il vecchio era un ******** di prima categoria.
Leggendo il libro di Forghieri ero rimasto molto deluso dal leggere del paventato imbroglio della IBM per favorire la Ford che, nella mia ingenuità, pensavo fosse riuscita a sconfiggere la Ferrari all'epoca senza trucchi. Invece mi sono reso conto che c'è stato di tutto: trucchi, imbrogli, porcate, ecc. ecc.
Ma se si pensa che il gigante americano partecipò per un periodo di tempo cortissimo, paragonato alla partecipazione alle gare della casa di Maranello, si può dire che rimase un allievo che non superò mai il maestro italiano.
Credo anche che Dragoni fosse fatto quasi della stessa pasta del vecchio: posso ben capire l'odio che Shelby nutriva verso Ferrari uomo.
Cmq mi toccherà prendere anche una GT40, magari la Gulf di Ickx.
:D
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da jeanpierresarti » 16/02/2010, 10:14

L'ho finito di leggere ieri sera e devo dire che mi è piaciuto molto, come tutte le buone letture apre diversi scenari e pone diversi interrogativi; un pezzo importante della storia industriale del novecento visto da più parti, quella ipertecnologica e di investimenti milionari degli uomini che sbarcheranno sulla luna, da una parte, e quella intraprendente (quando non si usava ancora il termine "motivato") e ben più snella finanziariamente dall'altra parte, e l'autore del libro è riuscito a ricreare bene il senso di lotta fomentato da tragedie intestine (incidenti, morti) e drammi da operetta ("spionaggio? pre-industriale", divorzi, incomunicabilità aziendale) questi ultimi tipicamente italiani! Come NIki anch'io ne esco convinto che in realtà la Sefac Ferrari non abbia perso "La sfida" visti entrambi i valori in campo, l'ostinazione della Ford a delegare a squadre esterne (aumentando ancor di più la potenza di fuoco) non giocandosi così il nome e visto che poi si è ritirata. Mi associo anche per la GT40 gulf; non l'avremmo avuta se non ci fosse stato tutto questo melodramma, e forse nemmeno una 917 degli stessi colori!
In due parole, fatelo vostro. 
Una röda e un panìn (Arturo Merzario)
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da stepv11 » 15/07/2013, 11:41

[quote="Powerslide"]
.......
Nel maggio del 2007 uscì un CdC intervista a Brenda Vernon. Brenda, già insegnate d'inglese all'inizio degli anni '60 ebbe tra i suoi allievi Piero Ferrari, poi conobbe Parkes e fu la sua compagna fino al giorno della sua scomparsa. Per tutti gli anni in cui io fui in Ferrari lei era la segretaria del Drake.
Era ormai una persona di famiglia, sapeva tutto di tutti, dagli anni '60 fino ai primi '90 e non ha mai lasciato trapelare alcunchè. Anche negli anni succesivi poteva entrare ed uscire da Maranello salutata ed ossequiata da tutti. Poi Donnini l'intervistò. Lei da sempre spiritosa e solare (anche se sul lavoro era un sergente maggiore della peggior specie) concluse raccontando quanto il Veccho apprezzasse la sua presenza femminile. Disse bonariamente che una volta le aveva anche toccato il culo (Mario prudendemente pubblicò il fatto cambiando "toccato" con "fatto apprezzamenti"). Una bella pagina di CdC che, quando verrà pubblicata qui, consiglio a tutti di leggere con attenzione: uno spaccato della Ferrari vista dall'interno.
Dopo quella intervista, a Brenda è precluso non solo l'accesso, ma anche l'avvicinarsi alla Ferrari  :'(
..........
[/quote]

Dai Power, che poi passano gli anni e tutto si dimentica.....e la buona Brenda è stata perdonata..

http://www.ilrestodelcarlino.it/modena/cronaca/2012/05/08/709335-gilles-villeneuve-trentennale-morte-fiorano.shtml

se tu scrivessi un libro/racconto dei tuoi anni in Ferrari faresti felici noi tutti appassionati di corse vere, ci sarebbe da divertirsi un sacco.

Grazie ed a presto

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da Powerslide » 23/07/2013, 0:24

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Dai Power, che poi passano gli anni e tutto si dimentica.....e la buona Brenda è stata perdonata..

http://www.ilrestodelcarlino.it/modena/cronaca/2012/05/08/709335-gilles-villeneuve-trentennale-morte-fiorano.shtml

se tu scrivessi un libro/racconto dei tuoi anni in Ferrari faresti felici noi tutti appassionati di corse vere, ci sarebbe da divertirsi un sacco.

Grazie ed a presto

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Mi fa piacere per Brenda, ma farà ancor più piacere a Mario che si sentiva un po' responsabile  :D
Io non accetto che per trovare l’effetto suolo si debba strisciare per terra. Secondo me è assurdo, è immorale da un punto di vista tecnico. (Mauro Forghieri)
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da Baldi » 24/07/2013, 11:15

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Nel maggio del 2007 uscì un CdC intervista a Brenda Vernon. Brenda, già insegnate d'inglese all'inizio degli anni '60 ebbe tra i suoi allievi Piero Ferrari, poi conobbe Parkes e fu la sua compagna fino al giorno della sua scomparsa. Per tutti gli anni in cui io fui in Ferrari lei era la segretaria del Drake.
Era ormai una persona di famiglia, sapeva tutto di tutti, dagli anni '60 fino ai primi '90 e non ha mai lasciato trapelare alcunchè. Anche negli anni succesivi poteva entrare ed uscire da Maranello salutata ed ossequiata da tutti. Poi Donnini l'intervistò. Lei da sempre spiritosa e solare (anche se sul lavoro era un sergente maggiore della peggior specie) concluse raccontando quanto il Veccho apprezzasse la sua presenza femminile. Disse bonariamente che una volta le aveva anche toccato il culo (Mario prudendemente pubblicò il fatto cambiando "toccato" con "fatto apprezzamenti"). Una bella pagina di CdC che, quando verrà pubblicata qui, consiglio a tutti di leggere con attenzione: uno spaccato della Ferrari vista dall'interno.
Dopo quella intervista, a Brenda è precluso non solo l'accesso, ma anche l'avvicinarsi alla Ferrari  :'(
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Dai Power, che poi passano gli anni e tutto si dimentica.....e la buona Brenda è stata perdonata..

http://www.ilrestodelcarlino.it/modena/cronaca/2012/05/08/709335-gilles-villeneuve-trentennale-morte-fiorano.shtml

se tu scrivessi un libro/racconto dei tuoi anni in Ferrari faresti felici noi tutti appassionati di corse vere, ci sarebbe da divertirsi un sacco.

Grazie ed a presto

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[/quote]

Ecco.

Come già detto in precedenza, credo che raccontare "storia di vita vissuta" all'interno di una squadra/società o qualsiasi aneddoto relativo alle corse, sia qualcosa paragonabile ad un tesoro inestimabile e che spesso viene perso irrimediabilmente con passare del tempo, per ovvii e tristi motivi.

Io credo sia semplicemente un delitto; se consideriamo che il più delle volte non si tratta di cose scabrose ma di fatti davvero interessanti, anche solo perchè ricordi di PERSONE.

Parafrasando qualcosa che avevo letto tempo fa "La pornografia è negli occhi di chi guarda", il raccontare aneddoti simpatici e curiosi ma anche particolari o che servono a meglio capire la realtà dei fatti non ha nulla di sbagliato.

E trovo che quella sorta di "serrata" nei confronti di qualcuno, solo perchè ha "parlato" (ma chissà che capita di rivelazioni da Sacro Graal saranno state...) e solo per creare una sorta di aura di "intoccabilità" (mi verrebbe quasi di chiamarla omertà di stampo quasi mafioso) sia FASTIDIOSO.

Anche perchè, tornando al "La pornografia è negli occhi di chi guarda" credo alla fin fine che gli appassionati e i lettori debbano sempre considerare fatti e persone senza malizia, a prescindere.
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da Niki » 24/07/2013, 11:28

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Nel maggio del 2007 uscì un CdC intervista a Brenda Vernon. Brenda, già insegnate d'inglese all'inizio degli anni '60 ebbe tra i suoi allievi Piero Ferrari, poi conobbe Parkes e fu la sua compagna fino al giorno della sua scomparsa. Per tutti gli anni in cui io fui in Ferrari lei era la segretaria del Drake.
Era ormai una persona di famiglia, sapeva tutto di tutti, dagli anni '60 fino ai primi '90 e non ha mai lasciato trapelare alcunchè. Anche negli anni succesivi poteva entrare ed uscire da Maranello salutata ed ossequiata da tutti. Poi Donnini l'intervistò. Lei da sempre spiritosa e solare (anche se sul lavoro era un sergente maggiore della peggior specie) concluse raccontando quanto il Veccho apprezzasse la sua presenza femminile. Disse bonariamente che una volta le aveva anche toccato il culo (Mario prudendemente pubblicò il fatto cambiando "toccato" con "fatto apprezzamenti"). Una bella pagina di CdC che, quando verrà pubblicata qui, consiglio a tutti di leggere con attenzione: uno spaccato della Ferrari vista dall'interno.
Dopo quella intervista, a Brenda è precluso non solo l'accesso, ma anche l'avvicinarsi alla Ferrari  :'(
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Dai Power, che poi passano gli anni e tutto si dimentica.....e la buona Brenda è stata perdonata..

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se tu scrivessi un libro/racconto dei tuoi anni in Ferrari faresti felici noi tutti appassionati di corse vere, ci sarebbe da divertirsi un sacco.

Grazie ed a presto

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Ecco.

Come già detto in precedenza, credo che raccontare "storia di vita vissuta" all'interno di una squadra/società o qualsiasi aneddoto relativo alle corse, sia qualcosa paragonabile ad un tesoro inestimabile e che spesso viene perso irrimediabilmente con passare del tempo, per ovvii e tristi motivi.

Io credo sia semplicemente un delitto; se consideriamo che il più delle volte non si tratta di cose scabrose ma di fatti davvero interessanti, anche solo perchè ricordi di PERSONE.

Parafrasando qualcosa che avevo letto tempo fa "La pornografia è negli occhi di chi guarda", il raccontare aneddoti simpatici e curiosi ma anche particolari o che servono a meglio capire la realtà dei fatti non ha nulla di sbagliato.

E trovo che quella sorta di "serrata" nei confronti di qualcuno, solo perchè ha "parlato" (ma chissà che capita di rivelazioni da Sacro Graal saranno state...) e solo per creare una sorta di aura di "intoccabilità" (mi verrebbe quasi di chiamarla omertà di stampo quasi mafioso) sia FASTIDIOSO.

Anche perchè, tornando al "La pornografia è negli occhi di chi guarda" credo alla fin fine che gli appassionati e i lettori debbano sempre considerare fatti e persone senza malizia, a prescindere.[/quote]

Che ti straquoti su questo tema l'ho già detto prima. Che ti ami ancora no, senza voler passare per buliccio  :asd:
:P
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da Baldi » 24/07/2013, 11:52

"...son tutti bulicci col c..o degli altri"  :D
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da stepv11 » 25/07/2013, 10:23

Caro Baldi, La Ferrari SEFAC era di fatto una sorta di associazione mafiosa, mi si passi il termine un pò forte.
Basti pensare che il Grande Vecchio era solito ascoltare,  di nascosto ovviamente,  le telefonate dei collaboratori via centralino  :001_rolleyes:..... usava quindi l'intelligence aziendale in tempi in cui non esisteva neanche l'idea di cosa fosse, al solito era un precursore in tutti i sensi.
Aveva una solida rete di informatori in squadra dalla quale ricavava la Sua verità dei fatti, peraltro incontrovertibile.
Mi pare di aver letto nel libro di Gozzi "Alla destra del Drake" uno dei suoi aforismi inconfondibili e pungenti:" la Verità è merce troppo diffusa perchè mi possa interessare". In realtà c'era solo una verità, la Sua.
Da appassionato di anedotti mi sono andato a cercare quanto disponibile in materia di "verità Ferrari"  e ho trovato molto interessanti "La Ferrari in tuta" di Borsari e la raccolta di interviste "Ferrari che gente" (imperdibili entrambi).
E su quest'ultimo, James Caliri soprattutto, non le manda a dire dietro a Forghieri sulla sua presunta incompetenza aerodinamica e su come fosse stato costretto, nel 1968, a far provare ad Amon l'alettone posteriore arretrato, quando Forghieri era assente, con l'avvallo di Ferrari, che al solito faceva il doppio gioco, o come si era soliti dire, "agitava i cervelli"per estrarne il massimo.
Anche altri ex ferraristi lasciano intendere che qualcuno, vedi Forghieri, era molto bravo a prendersi i meriti degli altri ed a scaricare i propri errori sulle loro spalle (interessante sul libro di Borsari il colloquio al banco con Bussi al ritorno dal Canada, quando Bussi gli chiese perchè non avevano montato il serbatoio dell'olio maggiorato che avevano deliberato alla partenza....ed Amon si ritirò perchè rimase senza olio....)

Insomma ringrazio comunque Power che, con grande stile, mi dato una chiara ed esauriente risposta.

Continuerò sempre a cercare, perchè per me appassionato, "la Verità Ferrari" non esiste, è come un puzzle del quale non hai tutti i tasselli e non potrai mai completarlo, però se ne metti tanti riesci a capire  se il tema è un paesaggio piuttosto che un cavallo o un'automobile.....
Ultima modifica di stepv11 il 25/07/2013, 10:39, modificato 1 volta in totale.
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da Baldi » 25/07/2013, 13:27

Ma guarda...

Anche se venisse fuori che la 312T4 Forghieri se l'è copiata di sana pianta da un progetto di un suo oscuro collaboratore, prendendosene appieno i meriti a suo discapito, la mia (e credo generale) stima per Mauro non si incrinerebbe poi di molto.
Ciò non vuol dire l'avere il salame davanti agli occhi, per carità, ma voler tener sempre conto del "complesso" delle cose.
(scusate se ho fatto un caso limite)

Il discorso è che se qualsiasi fatto e aneddoto fosse tranquillamente tirato fuori, anche nelle vaie versioni che si possono sentire, in tutta buona fede, a seconda della "campana che suona", alla fine tutto questo si tramuterebbe (per come la vedo io) in un libero e franco tavolo di discussione in grado di ricostruire meglio i fatti.
Ultima modifica di Baldi il 26/07/2013, 15:27, modificato 1 volta in totale.
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da stepv11 » 26/07/2013, 10:16

[quote="Baldi"]
Ma guarda...

Anche se venisse fuori che la 312T4 Forghieri se l'è copiata di sana pianta da un progetto di un suo oscuro collaboratore, prendendosene appieno i meriti a suo discapito, la mia (e credo generale) stima per Mario non si incrinerebbe poi di molto.
Ciò non vuol dire l'avere il salame davanti agli occhi, per carità, ma voler tener sempre conto del "compesso" delle cose.
(scusate se ho fatto un caso limite)

Il discorso è che se qualsiasi fatto e aneddoto fosse tranquillamente tirato fuori, anche nelle vaie versioni che si possono sentire, in tutta buona fede, a seconda della "campana che suona", alla fine tutto questo si tramuterebbe (per come la vedo io) in un libero e franco tavolo di discussione in grado di ricostruire meglio i fatti.
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Punto. 1: ho lavorato nell'industria meccanica per lunghi anni e so benissimo che le logiche di potere e di gestione sono queste: c'è sempre qualcuno che è più bravo a gestire ed a prendersi i meriti, senza per questo essere una fxva o un incompetente, però la Ferrari SEFAC la vedo ancora con gli occhi di un ragazzino, 13 anni nel 68, che sognava di essere al posto di Forghieri e l'ho quindi mitizzato. Apprendere negli anni che forse agiva, con le dovute differenze di livello of course,  nello stesso modo del mio capo (Io, e non lui,  dimensionavo tutti i componenti stressati, sceglievo  i materiali e le tolleranze, seguivo i disegnatori, correggevo i disegni, seguivo il collaudo dei prototipi, organizzavo le prove di vita per calcolare il MTBF (Power e Pedro, che bei tempi), parlavo con la fabbricazione per modificare ogni pezzo in funzione della loro ingegnerizzazione, e mi piaceva anche, e Lui si prendeva la paternità complessiva del progetto grazie a qualche riunione con il Capo Divisione, che sapeva a malapena chi fossi) mi ha fatto incaxxare non poco.

Punto.2: Dalla suddetta incaxxatura è nata l'esigenza di conoscere la Verità Ferrari SEFAC, che in gergo voleva dire Sempre Enzo Ferrari Assoluto Comandante, azienda che ha cessato la propria attività nell'estate del 1988.
Rocchi, Bellei, Salvarani e compagnia cantante non erano come i bravi disegnatori  che gestivo io, quelli progettavano per conto loro, Bussi era un grande al banco di prova e oltre, Parkes è stato il primo ingegnere di pista visto in F.1, Caliri rese la 512 una macchina da corsa partendo dal camion che era inizialmente ed ha creato gli alettoni in F.1,  Borsari era capace di rimettere in pristino un telaio piegato ai box senza le dime, etc.
Tutta questa gente ha fatto grande la Ferrari, ma solo uno è passato alla storia. O è giusto così?
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da Niki » 26/07/2013, 11:04

Un thread destinato a passare alla storia.
Quando chiamo i rossi mafiosi, non sbaglio di una virgola. Forse lo saranno anche gli altri, ma tenere presente il fatto che la mentalità nell'industria, nella tecnica, ecc. ecc. è italiana, ecco la quadratura del cerchio.
Riguardo la mitizzazione di Furia, beh l'ho mitizzato anche io e non mi stupirei se in qualche caso si fosse preso i meriti, come accade sempre ed in tutti i campi, di qualcun altro.
D'altronde è come i direttori, manager, senior qui e lì che sono strapagati solo per firmare.
Per non parlare dei parassiti statali 8)
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da echoes » 26/07/2013, 11:20

Scusate ma sono un pochino perplesso: fare funzionare un team è tutto quando, appunto, si lavora in team.

Poi ognuno porta il suo mattoncino, grande o piccolo che sia, tutti ugualmente indispensabili: ci sono poi persone piu carismatiche che per caratteristiche riescono a catalizzare il lavoro di tutti e portarlo all'eccellenza.

La Storia (non solo dell'automobilismo) è piena di personaggi FONDAMENTALI ma passati in secondo piano: scritta come l'avete scritta allora il buon Alfred Neubauer dovrebbe essere un impostore!

Mah...
"E' l'eterno e sempre presente pericolo della morte a rendere sublimi le corse automobilistiche" (S. Moss)
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da stepv11 » 26/07/2013, 11:53

Siamo OT, ma ormai....

Lo ribadisco, non voglio dire che Forghieri fosse un usurpatore, era sicuramente un grande, tuttavia mi sono trovato un pò spiazzato quando ho scoperto che era anche lui , forse e sottolineo forse,  un pò "maneggione" e per un purista come me è stato un duro colpo. Insomma molti dei suoi non lo amavano, Power a parte, of course  ;).
Ma va bene anche questo, i capi non sono quasi mai amati.

Il paragone con Neubauer non quadra, perchè era un DS e faceva il suo lavoro di raccordo e organizzazione, non era DT come Forghieri.

Poniamo questi quesiti amletici ;) che  non potranno mai avere risposta : senza di lui sarebbe stato meglio o peggio? Insomma era davvero il più bravo in Ferrari? Oppure era bravo a passare per il migliore?
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da groovestar » 26/07/2013, 13:41

Bisogna ricordarsi di una bella cosa quando si parla della Ferrari: ovvero che era Enzo Ferrari!

Suo il nome, sua la fabbrica, sua le vetture e sue le decisioni.
Era il Padrone e non ci trovo nulla di sconvolgente nel leggere come gestiva e come erano le cose.
Nessuno era obbligato a lavorare in Ferrari o a condividerne i metodi o le scelte, chi restava e lavorava li sapeva e decideva in piena autonomia.
Con tutto l'ovvio rispetto che si può avere, quando si fa parte di una certa realtà, si può sempre lasciare se non si condividono i metodi (che per altro vanno guardati con un occhio al calendario e non con l'occhio di oggi) o le scelte strategiche.

Parlando anche per mia esperienza, quando lavori per "nomi" di un certo tipo, fai gioco di squadra e accetti a volte anche che la tua intuizione diventi quella del capo (ed i capi a volte sanno ancora riconoscere le buone intuizioni), e se raggiungi il risultato, lo raggiungi come squadra (con o senza gratificazione personale od economica). Se il gioco così non va bene, noi tutti sappiamo dove è la porta e siamo liberissimi di andare, con tanti cari saluti e buona fortuna per il nostro futuro e le idee.
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da stepv11 » 26/07/2013, 13:53

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Parlando anche per mia esperienza, quando lavori per "nomi" di un certo tipo, fai gioco di squadra e accetti a volte anche che la tua intuizione diventi quella del capo (ed i capi a volte sanno ancora riconoscere le buone intuizioni), e se raggiungi il risultato, lo raggiungi come squadra (con o senza gratificazione personale od economica). Se il gioco così non va bene, noi tutti sappiamo dove è la porta e siamo liberissimi di andare, con tanti cari saluti e buona fortuna per il nostro futuro e le idee.
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A parte io, nel mio piccolo ovviamente, in Ferrari ti cito un paio di nomi che hanno propvveduto in tal senso: Gian Paolo Dallara, Giacomo Caliri  e Giancarlo Marmiroli, e prima ancora, pur con motivazioni diverse Carlo Chiti e Giotto Bizzarrini.
Ti paiono perdite leggere?

Edito: ho sempre avuto la sensazione che la storia dell'allontanamento di Chiti e Bizzarrini per la diatriba con la Sig.ra Ferrari sia stata una scusa, in realtà Il Drake sapeva che i due stavano lavorando per creare l'ATS e alla prima occasione fece pulito, ma prima o poi i due se ne sarebbero andati comunque.
Ultima modifica di stepv11 il 26/07/2013, 14:05, modificato 1 volta in totale.
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