Sabotaggio!!

GP2 Series, Rally, Nascar, Cart, IRL, Superbike, MotoGP etc etc

da sundance76 » 17/01/2013, 10:40

Martedì 3 marzo 1970, ore 7,30, mi sto avviando a Sanremo. Amilcare mi aspetta per andare a collaudare la nostra vettura per la gara arrivata nella notte con le altre quattro. Contrariamente al solito mi sento nervoso, per noi domani è un giorno molto importante: il Sanremo è il nostro rally, ed è forse questo il motivo della mia agitazione. Penso però che è sciocco da parte mia essere preoccupato: e di cosa poi? Mai abbiamo preparato un rally così a fondo, e la parte più impegnativa si snoda nel nostro entroterra, a pochi chilometri da casa nostra. Abbiamo rinunciato anche al rally Neige et Glace e si può dire che i nostri allenamenti siano durati un mese. In questo periodo abbiamo fatto prove comparative di pneumatici e prove di regolazione dei fari, molto importanti per tutti i dossi da superare.

Sto ancora pensando alle nostre prove quando finalmente arrivo a Sanremo, giusto in tempo per caricare li «muletto» sulla bisarca. Amilcare è già alle prese con gli uItimi ritocchi, si sta regolando il sedile. Salgo anch'io e ci dirigiamo verso la prova speciale di Civezza per poter saggiare l’assetto della nostra Fulvia HF sullo sterrato. L’accelerazione è migliorata: a 3000 giri e già in piena potenza e fino a 7500-7800 giri non dà segno di cali. Pare che i nuovi carburatori diano i risultati sperati. Anche l'assetto è buono nonostante l’avantreno sia stato alzato di alcuni centimetri per meglio sopportare le terribili sollecitazioni imposte dal percorso della gara. Amilcare mi pare decisamente soddisfatto, non riscontriamo niente di irregolare e rientriamo in garage. La nostra HF viene verificata alle 16, ... 40 litri di benzina ... parco chiuso, e la lasciamo riposare assieme alle altre già verificate. All'orizzonte, nubi nere si profilano minacciose. Infatti nella notte nevica a Sanremo!!!!

Mercoledì 4 marzo, ore 13. Amilcare è appena tornato da un giro di perlustrazione in compagnia del nostro direttore sportivo Cesare Fiorio sulle alture sovrastanti Sanremo.
Ecco la situazione: neve a pochi chilometri dalla partenza; passo Gouta e monte Ceppo ancora chiusi, ma l'organizzazione spera siano aperti per il passaggio del rally.
Alle 14 in compagnia di Munari e di Barbasio prendiamo un taxi. Che ci scarica sul lungomare battuto da un gelido vento. Si può entrare nel parco chiuso solo 10 minuti prima dell'ora di partenza: per noi le 15,09. Entrano intanto i Campioni d'Europa Kallstrom-Haggbom che sono i primi a partire, quindi Vinatier-Jacob e Munari-Bernacchini.
Dal parco chiuso si levano i primi ruggiti mentre si scaldano i motori. Aspettando il nostro turno veniamo attorniati da giornalisti, fotografi e da molti amici; quasi tutti puntano su una nostra affermazione, perfino Nicolas-Therier!

Finalmente giunge il nostro minuto: ci fanno entrare mentre KalIstrom-Haggbom stanno salendo sulla pedana. Siamo ben lontani dal pensare che in quell'istante iniziano i 10 minuti più lunghi e sofferti della nostra vita di rallysti. Le nostre macchine erano state ricoperte da teli protettivi. Amilcare incomincia dal lato guida a togliere i ganci che fissano la copertura alla macchina, io mi chino per fare altrettanto dalla mia, ma vedo che i fermi sono già stati sganciati. Faccio appena caso e questo particolare. Sono impaziente di salire in macchina per sincronizzare i cronometri e tirare fuori dalla borsa il mio prezioso quaderno delle note, con tutti gli appunti e i tempi delle prove.

Amilcare preme la chiavetta della messa in moto: nulla!!!

Altre volte ci era capitato di avere un avviamento un poco difficoltoso. Guardo l'ora. Sono le 15,03, ancora sei minuti. AmiIcare toglie il contatto poi riprova e, al terzo tentativo finalmente il motore scoppietta ma, ahimé, solo qualche colpo, poi silenzio. Intanto un numero considerevole di persone tra concorrenti, commissari e curiosi si accalca attorno alla nostra Fulvia HF sempre muta.

Ognuno dice la sua, parole inutili che servono solo a peggiorare la situazione. Amilcare insiste, le sue dita sono contratte sulla chiavetta: a intervalli sempre più brevi prova con rabbia. Nulla cambia e la batteria è quasi a zero. Chiedo al commissario di gara se possiamo spingere la vettura, ma finché è in parco chiuso solo i due conduttori la possono muovere. Mancano due minuti quando riesco a portare la Fulvia fuori dal parco chiuso. Appena varcato il cancello sono in cento attorno a noi, ci spingono, disperatamente avanti e indietro. Amilcare cerca di farla andare in moto. Sono le 15.09, il nostro minuto.

Esausto salgo a bordo e preparo il carnet per farlo timbrare alla partenza. Ma ancora una volta il tentativo di avviare la Fulvia fallisce.

I nostri amici non desistono, quasi di peso ci depositano sulla ripida pedana il cronometrista mette il visto di partenza e con un'altra piccola spinta «scivoliamo» dall'altra parte.

Immagine

So che siamo squalificati: il regolamento impone che la vetture siano in grado di muoversi con i propri mezzi nel lasciare i vari controlli orari. E lo è anche quello di partenza di un rally.

Non trovo però la forza, per dirlo ad Amilcare. Lo guardo: il sudore gli scende dalla fronte, ha lo sguardo fisso sulla strada, quella strada che avrebbe voluto aggredire, le mani ancora strette al volante. Si gira lentamente verso di me e riesce a dire con voce amara: “Che non siano le candele? Proviamo a cambiarie, chissà che non si arrivi in tempo a Coldirodi”.

Non ho il coraggio di piangere, con tutta quella gente che ci guarda, ma piangerei volentieri. Mentre avvitiamo l’ultima candela si avvicina il dottor Asquini, commissario sportivo: “Fatica inutile, ragazzi; mi dispiace, ma siete squalificati!!!”
Se ad Amilcare avessero dato un pugno nello stomaco, avrebbe sentito meno male! Ormai rasssegnati saliamo in macchina e prova e riprova, scoppiettando e a singhiozzo riportiamo la Fulvia HF in garage. Prendiamo le nostre borse e ci avviamo silenziosi verso casa. Non riusciamo ancora a renderci cento di quanto è successo, ci pare di sognare. Sentiamo una voce: é John Davenport Che ci raggiunge. La sua prima parola: “Sabotage!!!”. Tiene nelle mani il dosatore e il filtro della benzina, che sono pieni di pezzi di plastica o di qualche cosa del genere. Dopo un poco arrivano anche Barbasio e Mannucci; anche loro inspiegabilmente fermi dopo soli 10 chilometri. Telefoniamo alla sala stampa, presso la direzione corsa del rally. Alcuni fotografi si precipitano alla filiale Lancia e iniziamo lo smontaggio del serbatoio della nostra Fulvia HF. I meccanici armeggiano freneticamente. Amilcare infila il braccio nel grosso bocchettone di riempimento ed estrae, tra lo stupore generale, un lungo sacchetto di finissima plastica. Il mistero è svelato: il sacchetto, aspirato dalla depressione della pompa, impediva il flusso regolare della benzina, ostruendo a tratti i condotti di alimentazione.

Chi è stato? E perché? E come? E quando? Ecco cosa ci rimane del “nostro” rally: un pugno di punti interrogativi e un incubo: “Esiste ancora lo sport?”

- Daniele Audetto -

Immagine
"Chi cerca di conoscere il passato capirà sempre meglio degli altri il presente e il futuro, e non soltanto nel nostro piccolo mondo di effimere quanto amate frenesie corsaiole." G. C.

https://www.youtube.com/watch?v=ygd67cDAmDI
Avatar utente
sundance76
Global Moderator
Global Moderator
 
Messaggi: 9484
Iscritto il: 21/05/2006, 23:00
Località: Isola d'Ischia

da Uitko » 17/01/2013, 12:05

Che amara documentazione  :'(
Immagine
"Quando voglio andare più veloce non c'è bisogno che spinga. Basta che mi concentri un pò." (Jim Clark)
Avatar utente
Uitko
Administrator
Administrator
 
Messaggi: 5054
Iscritto il: 15/12/2003, 0:00
Località: Zena


Torna a Mondo Motori

  • Messaggi recenti
  • Messaggi senza risposta
  • Chi c’è in linea
  • In totale ci sono 4 utenti connessi :: 0 iscritti, 0 nascosti e 4 ospiti (basato sugli utenti attivi negli ultimi 5 minuti)
  • Record di utenti connessi: 1429 registrato il 07/03/2025, 22:51
  • Visitano il forum: Nessuno e 4 ospiti