Sid Watkins, il dottore che ha visto la morte in F1

Aneddoti, immagini, informazioni inerenti le vecchie stagioni

da jackyickx » 14/12/2011, 23:39

[quote="Norisring"]
[quote="jackyickx"]
Per Peterson lo scandalo maggiore fu che a Milano consentirono di fotografarlo sul tavolo operatorio.
[/quote]

Certamente.

Sul piano medico, la morte sopraggiunse per embolia grassosa (adiposa), attenzione NON gassosa che è tipica di sommozzatori/palombari(cfr ''malattia dei cassoni''), ma proprio furono ''frustoli'' di midollo osseo che entrarono in circolo causando emblie cerebrali e polmonari mortali.

Già all'epoca un farmaco(il Lipostabil) poteva prevenire la complicanza: costava mille lire a fiala credo...o meno.

Gilles e Senna: in entrambi i casi movimenti automatici, meccanici, di corpi in ''decerebrazione'' (sto male a scriverlo); i paletti e le reti , ragazzi , a Zolder non possono esser stati la causa di nulla, fu infatti l'impatto sull'asfalto al primo botto dopo il decollo a ''scollegare'' la normale anatomia del tratto cervicale, trazionare il midollo e rendere in pratica in quel momento impossibile l'equilibrio interno neurovegetativo e poi circolatorio.

Guardate le immagini a velocità reale: spaventosa la energia del colpo.

Senna: se davvero il braccetto della sospensione ha bucato il casco  e il cervello, il sospiro descritto da S.W. è tipico di respiri terminali (detti di Khusmaul, di Cheine Stockes) che sono tipici -ahimè -di chi sta morendo: non c'era speranza alcuna, nemmeno fossimo stati attaccati ad una neurochirurgia, che peraltro a Bologna c'è e già allora era al top, così come l'intero sistema sanitario del Santerno già nel 1994; ed il 118 di Bologna Soccorso.

(Che nel 1993 visitammo per ''apprendere'' le loro strategie organizzative, all'avanguardia in Europa, al punto che c'erano anche equipe sanitarie straniere in pellegrinaggio formativco, come noi liguri)

E con voi mi scuso per i termini,per  la ''secchezza'',ma si tratta della mia vita (professionale) e so cosa dico, ma non voglio assolutamente darvi un'idea di me sbagliata, non c'ero e dunque ''ragiono'' su quel che ho visto come voi, e poi lo rapporto con cio' che ho visto (e ancora vedo, anche se assai meno) nella normalità della mia attività: dal 1980 e dintorni....

abbracci a tutti (e tanti, tanti tristi ricordi)

:(
[/quote]
Grazie per il tuo racconto.
Per dovere di cronaca i medici di Milano furono anche ampiamente criticati per come gestirono i soccorsi e le cure a Rindt otto anni prima.
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da Niki » 15/12/2011, 9:06

Il caso della partenza di Monza '78 è un capitolo a parte, e non è da giustificare solo perchè anche prima le partenze avvenivano con le auto in movimento.
A monza le auto erano in movimento, si, ma quelle delle ultime file. Che infatti al collo di bottiglia arrivarono quasi al livello delle prime e da lì il casino.
La vergogna è successiva alla pur vergognosa partenza, con poliziotti che menavano a destra e sinistra, un caos immane.
Un altro pianeta rispetto ad Imola negli anni successivi.
Penso che Belgio 1981 sia stato ancora più vergognoso, con la partenza data nonostante ci fosse il meccanico dietro la macchina di Patrese.
Riguardo Villeneuve, anche io ho letto in varie parti che il colpo fatale fu al primo tonneau, che avvenne intorno ai 240-250 orari, quando la macchina si pianto di musò nel terreno.
Le reti all'epoca erano considerate, al pari delle piste di aeroporto ai lati dei tracciati di oggi, il modo più sicuro per rallentare le auto che uscivano fuori pista. Non c'erano neanche i materiali che ci sono oggi.
Infine Senna, come ho scritto altre volte, sarebbe morto comunque anche senza braccetto delle sospensione.
Certo che il mestiere di Watkins, o di Costa, o di altri come loro, non deve essere dei più facili. Vivere in un ambiente in cui, più o meno, si socializza con tutti e trovarsi ad un certo punto davanti ad un incidente in cui quando va male il tizio che conosci ci lascia le penne... non credo che ci si abitui mai.
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da Pennywise » 15/12/2011, 9:12

[quote="Norisring"]
[quote="jackyickx"]
Per Peterson lo scandalo maggiore fu che a Milano consentirono di fotografarlo sul tavolo operatorio.
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Certamente.

Sul piano medico, la morte sopraggiunse per embolia grassosa (adiposa), attenzione NON gassosa che è tipica di sommozzatori/palombari(cfr ''malattia dei cassoni''), ma proprio furono ''frustoli'' di midollo osseo che entrarono in circolo causando emblie cerebrali e polmonari mortali.

Già all'epoca un farmaco(il Lipostabil) poteva prevenire la complicanza: costava mille lire a fiala credo...o meno.

Gilles e Senna: in entrambi i casi movimenti automatici, meccanici, di corpi in ''decerebrazione'' (sto male a scriverlo); i paletti e le reti , ragazzi , a Zolder non possono esser stati la causa di nulla, fu infatti l'impatto sull'asfalto al primo botto dopo il decollo a ''scollegare'' la normale anatomia del tratto cervicale, trazionare il midollo e rendere in pratica in quel momento impossibile l'equilibrio interno neurovegetativo e poi circolatorio.

Guardate le immagini a velocità reale: spaventosa la energia del colpo.

Senna: se davvero il braccetto della sospensione ha bucato il casco  e il cervello, il sospiro descritto da S.W. è tipico di respiri terminali (detti di Khusmaul, di Cheine Stockes) che sono tipici -ahimè -di chi sta morendo: non c'era speranza alcuna, nemmeno fossimo stati attaccati ad una neurochirurgia, che peraltro a Bologna c'è e già allora era al top, così come l'intero sistema sanitario del Santerno già nel 1994; ed il 118 di Bologna Soccorso.

(Che nel 1993 visitammo per ''apprendere'' le loro strategie organizzative, all'avanguardia in Europa, al punto che c'erano anche equipe sanitarie straniere in pellegrinaggio formativco, come noi liguri)

E con voi mi scuso per i termini,per  la ''secchezza'',ma si tratta della mia vita (professionale) e so cosa dico, ma non voglio assolutamente darvi un'idea di me sbagliata, non c'ero e dunque ''ragiono'' su quel che ho visto come voi, e poi lo rapporto con cio' che ho visto (e ancora vedo, anche se assai meno) nella normalità della mia attività: dal 1980 e dintorni....

abbracci a tutti (e tanti, tanti tristi ricordi)

:(
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ma che scuse,  :) è solo la realtà ! grazie della spiegazione. molto interessante !
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da Powerslide » 15/12/2011, 11:42

[quote="Niki"]
Il caso della partenza di Monza '78 è un capitolo a parte, e non è da giustificare solo perchè anche prima le partenze avvenivano con le auto in movimento.
A monza le auto erano in movimento, si, ma quelle delle ultime file. Che infatti al collo di bottiglia arrivarono quasi al livello delle prime e da lì il casino.
La vergogna è successiva alla pur vergognosa partenza, con poliziotti che menavano a destra e sinistra, un caos immane.
Un altro pianeta rispetto ad Imola negli anni successivi.
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C'è anche una colpa dei piloti. Quelli delle ultime file sapendo, che una F1 di quegli anni poteva essere tenuta ferma per un tempo molto breve prima che il liquido di raffreddamento andasse in ebollizione, si attardavano apposta nell'ultimo tratto del giro di schieramento sperando di arrivare alla propria piazzola quando il via era già stato dato.

Purtroppo le forze dell'ordine (sia polizia che carabinieri) sono sempre state un problema.
Spesso formate da ragazzi senza alcuna preparazione il cui unico compito sarebbe stato quello di controllare il pubblico, o si mettevano ad assistere alla corsa in posizione pericolosa  o, in caso d'incidente grave, non sembrava loro vero di potersi erigere a protagonisti. Erano però imposte dal prefetto e l'organizzazione (sia di Monza che di Imola) nulla poteva.
Io non accetto che per trovare l’effetto suolo si debba strisciare per terra. Secondo me è assurdo, è immorale da un punto di vista tecnico. (Mauro Forghieri)
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da Prinz4L » 18/12/2011, 0:54

[quote="Baldi"]
E si, probabilmente quella che noi chiamavamo autoambulanza non era altro che poco più che un mezzo di trasporto. Le autoambulanza attrezzate per noi son roba ben più recente...  >:(
Senza polemica, ma in altri paesi c'è ancora oggi gente non in grado di restare in piedi trasportando una una barella. Più che altro credo si possa dire che l'esperienza dei tragici anni fino a metà '80 ha progressivamente insegnato molto; analogamente a quando non c'erano gli antibiotici e già avere un medico con lo stetoscopio dava l'impressione di un grande passo avanti. Monza fu una vergogna, ma anche un insieme di cause (molto chiare) e coincidenze, come spesso accadde; Ronnie non era il più grave in quel momento.

Relativamente alla morte di Gilles, il fatto che respirasse e muovesse le pupille non la sapevo. E ciò mi fa pensare se non si fosse stati cmq ad un passo dall'averlo ancora vivo.
Scusa, ma il cuore e diverse testimonianze più autorevoli della mia opinione escludono questa ipotesi. Qualche volta mi sono domandato SE il paletto non fosse stato lì, SE il casco non fosse volato via...ma solo Dio ha la risposta.

Per quanto riguarda Senna, il suo racconto mi richiama alla memoria la supposizione che in qualche modo il brasiliano, subito dopo l'impatto, fu per forse qualche istante, semicosciente o quasi... ricordate quello che si disse di quel leggero movimento del casco quando ormai l'auto era già ferma o cmq non ricollegabile all'inerzia del movimento dell'auto ormai terminato?
L'ho già scritto da qualche parte:quel movimento lo vidi nella TV che mi ero portato appresso alle Acque Minerali e lì per lì pensai la stessa cosa. Poi con il passare dei minuti la sensazione buia dal profondo del cuore mi diceva che era lo stesso, identico gesto di Roland e di tanti altri.
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Amo pensare che la Ferrari può costruire piloti quanto macchine. Alcuni dicono che Gilles Villeneuve sia pazzo. Ma io dico: lasciate che provi.
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