Indycar Series 2009

GP2 Series, Rally, Nascar, Cart, IRL, Superbike, MotoGP etc etc

da Elio11 » 06/05/2009, 21:09

Visto che nel topic su Montoya inevitabilmente si parla di Cart ed Indycar io direi di scrivere qualcosina su questa stagione.
In particolare questo è il mese di Maggio e come ben sapete si corre il mese della 500 Miglia.

Se siete d'accordo vi aggiorno notizia dopo notizia sulle nuove della stagione 2009. Per me sarà un piacere visto che tanto gli articoli li devo scrivere lo stesso   ;)

Parto da quanto dalle origini della stagione 2009, andando indietro di qualche mese.

Inizio con la gara di St Petersburg.
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Indycar - St. Petersburg Libere 1- Dario Franchitti torna e vola
“Dario Franchitti” è il nome che sale per primo in cima alla classifica nella lista dei migliori crono stagionali. L’italo-scozzese , reduce da una stagione di assenza dalle scene del campionato, si impone nelle prime libere del primo evento iridato che si disputa tra le strade cittadine di St. Petersburg, Florida. Nella prima ora di prove infatti il pilota della Ganassi n°10, per l’occasione con una livrea tutta bianco-verde, ha impressionato tutti distanziando gli altri contendenti diretti con un distacco dell’ordine di sei decimi di secondo.

Il campione IRL 2007 ha aspettato nei box per la maggior parte del tempo, novanta minuti totali a disposizione di tutti, uscendo solo quando la pista si stava nel frattempo asciugando vista la pioggia scesa nelle ore precedenti. Tra i dieci giri percorsi, anche quello, il penultimo, grazie al quale ha apposto la sua firma personale sottolineando come la sua presenza sia più viva che mai nonostante un anno sabbatico . Il tempo fato segnare è di 1.04.503 secondi. Il suo compagno di scuderia Scott Dixon è risultato il secondo pilota più veloce con 1.05.148 secondi.

Dietro il duo Ganassi Racing troviamo la soprendente Dale Coyne, che grazie ad un pilota di esperienza come Justin Wilson, ex- pilota della RuSport e della NHL, si è agevolmente issata nelle posizioni alte di questa classifica. Anche il britannico ha beneficiato della pista asciutta.

Ryan Briscoe con la Dallara n°6 è il primo pilota degli altri due top team, quarto in assoluto, l’altra Penske, quella di Will Power è in ottava posizione. Quinto è un buon Dan Wheldon: il campione IRL 2005 quest’anno dovrà abituarsi a posizioni di rincalzo : la quinta posizione negli anni passati sarebbe sembrata una prestazione sottotono, oggi con Panther Delphi rappresenta un buon viatico per il proseguio della stagione. Probabilmente Wheldon potrà essere il valore aggiunto a questa squadra, come lo fu Hornish anni fa e come lo è stato recentemente Thomas Scheckter tra il 2004 ed il 2005. Sesto è il venezuelano EJ Viso con la verde-nera HVM che ha dominato i tempi per gran parte della sessione. Il pilota quest’anno avrà il numero “13″.

Per quanto riguarda l’Andretti Green Racing, Tony Kanaan non ha fatto segnare nessun crono ufficiale, Marco Andretti risulta essere il migliore del quartetto con il settimo posto, ad un secondo e mezzo dalla vetta.

A completare la Top Ten, Mario Moraes con KV Racing, nono e Graham Rahal con la Newman-Haas sponsorizzata dalla McDonald’s. Mario Moraes sfoggia la livrea con i colori che lo scorso anno sono appartenuti a Oriol Servia.

Gli altri attesi : Robert Doornbos è decimo, “Rafa” Matos con Luzco è tredicesimo, Alex Tagliani con Conquest “conquista” la tredicesima posizione.

Pos. Pilota              Team                   Tempo
1. Dario Franchitti      Ganassi            1:04.503
2. Scott Dixon           Ganassi            1:05.148
3. Justin Wilson         Dale Coyne         1:05.184
4. Ryan Briscoe          Penske             1:05.206
5. Dan Wheldon           Panther            1:05.339
6. EJ Viso               HVM                1:05.397
7. Marco Andretti        Andretti-Green     1:05.637
8. Will Power            Penske             1:05.650
9. Mario Moraes          KV                 1:05.741
10. Graham Rahal          Newman/Haas        1:05.820
11. Robert Doornbos       Newman/Haas        1:06.089
12. Vitor Meira           AJ Foyt            1:06.269
13. Raphael Matos         Luczo Dragon       1:06.304
14. Alex Tagliani         Conquest           1:06.387
15. Ryan Hunter-Reay      Vision             1:06.421
16. Mike Conway           D&R                1:06.534
17. Hideki Mutoh          Andretti-Green     1:06.773
18. Danica Patrick        Andretti-Green     1:07.313
19. Ed Carpenter          Vision             1:08.542
20. Darren Manning        D&R                1:08.673
21. Stanton Barrett       3G                 1:10.644
22. Tony Kanaan           Andretti-Green     nessun tempo

Indycar - St Petersburg Libere 2 - Rahal al comando
Nelle seconde libere del venerdi’ disputatesi nel pomeriggio, Graham Rahal fa segnare il miglior crono con un vantaggio di due decimi di secondo sul suo diretto inseguitore, il soprendente Justin Wilson. Il figlio di Bobby Rahal, di origini libanesi, lo scorso anno ha debuttato proprio qui nel campionato Indycar Series, portando la sua vettura addirittura alla vittoria iridata. Il suo crono è di 1.03.4078 secondi.

“Questa mattina appena usciti dai box siamo saliti subito fra i primi dieci e questo è stato un buon segno dal momento che abbiamo preso coscienza delle nostre qualità velocistiche. Nella prima sessione non abbiamo potuto migliorare, e per noi è stato  meglio concentrarci sulle prove della sera. A rigor di logica e con il senno di poi avevamo ragione. C’era soltanto da aggiustare due o tre piccole cosucce  e queste ci hanno permesso di fare  prestazioni eccellenti” - le parole del pilota Newman-Haas.

Dietro il ventenne c’è il suo ex-compagno di scuderia lo scorso anno, Justin Wilson con Dale Coyne : per lui trentasette tornate, tre in meno di Rahal, prima di far segnare il secondo miglior crono delle libere 2.

“Sono veramente contento per i progressi ottenuti finora. L’andamento delle prestazioni durante questo pomeriggio però non riflette appieno le nostre vere potenzialità, e lo stesso discorso vale per gli avversari. Stiamo cercando tutti di arrivare al miglior compromesso che possa garantire equilibrio fra efficienza della vettura e velocità adeguate. Noi ci sentiamo pronti, in forma per affrontare le qualifiche di domani, dove confidiamo di poter arrivare veramente in alto”.

Dario Franchitti, il più veloce nelle prime prove, ha percorso diciotto giri aggiuntivi con la sua Dallara n.10 ereditata da Dan Wheldon, innalzandosi cosi’ in terza posizione nella lista dei migliori crono.

Dietro di loro la HVM di EJ  Viso, quest’anno ancora unica guida del team, nonostante i reiterati tentativi di aggiungere una seconda macchina al team di Wiggins, poi le Penske in sesta ed ottava posizione rispettivamente con Briscoe e Power. In quinta posizione troviamo il primo pilota della AGR, Tony Kanaan, in settima il campione Indycar 2008, Scott Dixon.

“Per il team 7-Eleven è stata una giornata fruttuosa contando che di mattina non siamo riusciti a percorrere neanche un metro di pista. Sono fiducioso per il futuro imminente e guardo con ottimismo alle qualifiche di domani” - le parole del campione IRL 2004.

Gli altri piloti della Andretti Green sono Danica Patrick, decima, e più attardati Marco Andretti e Hideki Mutoh in quattordicesima e quindicesima piazza.

Danica Patrick - “Avrei voluto rassicurare la stampa dicendo ‘Siamo in forma, stiamo facendo tutto per il verso giusto, possiamo lottare per i posti che ci competono in alto’… Bè la realtà è leggermente diversa anche se siamo sulla stessa lunghezza d’onda: la Dallara Motorola è stata molto veloce per tutta la giornata, credevamo di poter ambire a qualcosa di più ma ci dobbiamo accontentare. Però rimango ottimista e speranzosa e cercheremo di agguantare una posizione alta in griglia”.

Per quanto riguarda i quattro debuttanti della serie, troviamo Mike Conway davanti a tutti in dodicesima posizione, Robert Doornbos in sedicesima piazza, Rafael Matos con Luzco Dragon in diciottesima posizione e Stanton Barrett in una desolante ultima piazza. Male anche Dan Wheldon con Panther e Ryan-Hunter Reay con Vision, entrambi veleggiano nelle ultime pericolose posizioni. Promossi della giornata invece Darren Manning (Dreyer&Reinbold), che si è assicurato un posto in Indycar all’ultimo momento, e Alex Tagliani (Conquest) anch’egli fra gli ultimi arrivati.


1. 02 Graham Rahal 1:03.408 102.196
2. 19 Justin Wilson 1:03.588 0.180 0.180 101.906
3. 10 Dario Franchitti 1:03.701 0.113 0.293 101.726
4. 13 EJ Viso 1:03.816 0.115 0.408 101.543
5. 11 Tony Kanaan 1:03.845 0.029 0.437 101.495
6. 6 Ryan Briscoe 1:03.860 0.015 0.452 101.471
7. 9 Scott Dixon 1:04.007 0.147 0.599 101.239
8. 3 Will Power 1:04.085 0.078 0.677 101.116
9. 14 Vitor Meira 1:04.164 0.079 0.756 100.991
10. 7 Danica Patrick 1:04.278 0.114 0.870 100.813
11. 23 Darren Manning 1:04.282 0.004 0.874 100.806
12. 24 Mike Conway * 1:04.304 0.022 0.896 100.771
13. 34 Alex Tagliani 1:04.541 0.237 1.133 100.402
14. 26 Marco Andretti 1:04.596 0.055 1.188 100.317
15. 27 Hideki Mutoh 1:04.657 0.061 1.249 100.221
16. 06 Robert Doornbos * 1:04.701 0.044 1.293 100.153
17. 5 Mario Moraes 1:04.775 0.074 1.367 100.038
18. 2 Raphael Matos * 1:04.797 0.022 1.389 100.005
19. 4 Dan Wheldon 1:04.919 0.122 1.511 99.817
20. 21 Ryan Hunter-Reay 1:04.988 0.069 1.580 99.710
21. 20 Ed Carpenter 1:06.094 1.106 2.686 98.042
22. 98 Stanton Barrett * 1:10.320 4.226 6.912 92.150

Indycar - St Petersburg - Libere 3 - Power in testa


Will Power si è imposto nella terza ed ultima sessione di prove libere disputatesi nella mattinata prima delle qualifiche. L’australiano della Penske, che sostituisce Helio Castroneves almeno nei primi due appuntamenti della stagione, è stato abile a contenere gli attacchi della Target Ganassi di Dario Franchitti, posizionatosi appena dietro la Dallara n.3 e davanti il suo compagno di scuderia, il neozelandese Dixon.

Sale Marco Andretti, dopo le prime due sessioni mediocri, quarto assoluto nella lista dei tempi, quinto è Doornbos per un totale di ben quattro scuderie diverse nelle prime cinque posizioni. L’olandese debuttante nella serie quest’anno è stato a lungo in terza piazza prima di essere scalzato dagli altri due contendenti.

A seguire Tony Kanaan con la Dallara 7-Eleven, sesto, mentre settimo è il migliore della seconda sessione, l’altro pilota della Newman-Haas Graham Rahal. Dan Wheldon sale con la sua Panther Delphi fino all’ ottava piazza, Justin Wilson con Dale Coyne e Vitor Meira su Foyt Racing completano la Top Ten.
Ryan Briscoe è dodicesimo, piazzatosi fra due debuttanti, Mike Conway e Raphael Matos. Viso, Hunter-Reay e Manning sono racchiusi nell’ordine di pochi millesimi di secondi.
Ancora in forte difficoltà Stanton Barrett, perentoriamente ultimo, e la Vision Menard di Ed Carpenter.

1. Will Power Penske 1:02.838
2. Dario Franchitti Ganassi 1:02.957 +0.119
3. Scott Dixon Ganassi 1:03.014 +0.177
4. Marco Andretti Andretti-Green 1:03.234 +0.396
5. Robert Doornbos Newman/Haas 1:03.251 +0.414
6. Tony Kanaan Andretti-Green 1:03.281 +0.442
7. Graham Rahal Newman/Haas 1:03.289 +0.452
8. Dan Wheldon Panther 1:03.331 +0.493
9. Justin Wilson Dale Coyne 1:03.368 +0.530
10. Vitor Meira AJ Foyt 1:03.394 +0.556
11. Mike Conway D&R 1:03.403 +0.565
12. Ryan Briscoe Penske 1:03.485 +0.647
13. Raphael Matos Luczo Dragon 1:03.653 +0.815
14. Hideki Mutoh Andretti-Green 1:03.740 +0.902
15. Ernesto Viso HVM 1:03.830 +0.992
16. Ryan Hunter-Reay Vision 1:03.841 +1.003
17. Darren Manning D&R 1:03.865 +1.027
18. Danica Patrick Andretti-Green 1:04.138 +1.300
19. Mario Moraes KV 1:04.530 +1.693
20. Alex Tagliani Conquest 1:04.556 +1.718
21. Ed Carpenter Vision 1:04.911 +2.074
22. Stanton Barrett 3G 1:07.353 +4.518

Indycar - St Petersburg - Qualifiche - La prima pole position è di Rahal
Sarà Graham Rahal a partire dalla pole position nella prima prova della Indycar Series, sul cittadino di St.Petersburg, Florida. Il pilota del Newman/Haas/Lanigan Racing, all’età di 20 anni e 90 giorni, diventa così il più giovane poleman della storia della Indycar Series.

Curiosamente, a dividere la prima fila con lui ci sarà l’ex compagno di squadra Justin Wilson, adesso con Dale Coyne. Terzo partirà Tony Kanaan, l’unico che si salva nella debacle del’Andretti-Green Racing in queste prime qualifiche. Lo stesso Rahal ha ammesso di essere sorpreso del risultato ottenuto, soprattutto dopo la toccata contro il muro all’uscita di una curva.

“Ieri sapevamo di essere stati veloci, ma sono un po’ sorpreso di esserlo anche oggi“, ha detto Rahal. “Molti hanno potuto girare con le gomme più morbide, mentre io non l’ho potuto fare. Ho toccato il muro nel tentativo di dare gas più presto possibile perché pensavo di avere ancora un pò di margine. Sono andato troppo oltre.” Quarto partirà Ryan Briscoe, mentre quinto è Dario Franchitti, che era stato il più veloce nella Q2. Da segnalare Mike Conway, dodicesimo nonostante abbia saltato la seconda parte di qualifiche per aver danneggiato la vettura in una uscita alla fine del Q1.

Questa la griglia di partenza per la gara di domani, in programma alle 14 locali (le 20 in Italia):
1.  Graham Rahal      Newman/Haas/Lanigan  1m02.4110s
2.  Justin Wilson     Dale Coyne           1m02.4604s
3.  Tony Kanaan       Andretti Green       1m02.5307s
4.  Ryan Briscoe      Penske               1m02.5699s
5.  Dario Franchitti  Ganassi              1m02.6927s
6.  Will Power        Penske               1m02.7368s
7.  Alex Tagliani     Conquest             1m02.6952s
8.  Scott Dixon       Ganassi              1m02.9891s
9.  Raphael Matos     Luczo Dragon         1m03.1344s
10.  Darren Manning    Dreyer & Reinbold    1m03.3038s
11.  Dan Wheldon       Panther              1m03.4733s
12.  Mike Conway       Dreyer & Reinbold    -
13.  Robert Doornbos   Newman/Haas/Lanigan  1m02.7934s
14.  Ryan Hunter-Reay  Vision               1m03.0223s
15.  Danica Patrick    Andretti Green       1m02.8268s
16.  EJ Viso           HVM                  1m03.0601s
17.  Vitor Meira       Foyt                 1m02.9132s
18.  Marco Andretti    Andretti Green       1m03.3652s
19.  Hideki Mutoh      Andretti Green       1m03.3300s
20.  Mario Moraes      KV                   1m03.4520s
21.  Stanton Barrett   3G                   1m06.5934s
22.  Ed Carpenter      Vision               1m04.2416s
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da Elio11 » 06/05/2009, 21:10

NEWS in vista della 500 Miglia di Indianapolis delle ultime settimane.


- John Andretti, nipote del grande Mario e cugino di Michael Andretti, tenterà la sua decima qualificazione alla 500 Miglia di Indianapolis grazie ad una collaborazione davvero d’eccezione. Il 46enne pilota americano verrà infatti iscritto da una partnership formata dal Dreyer&Reinbold Racing (che nella Indycar Series schiera il duo britannico Conway-Manning) e dal Richard Petty Motorsports, ovvero la squadra fondata e diretta dal 7 volte campione NASCAR Richard Petty. Il mitico The King in passato era stato spesso presente all’Indianapolis Motor Speedway da semplice spettatore, ma non era mai stato impegnato in ruoli agonistici. La conferma ufficiale dovrebbe arrivare lunedì prossimo in una conferenza stampa ad Indianapolis. Dennis Reinbold, co-proprietario del Dreyer&Reinbold Racing, per adesso non conferma ne smentisce. “Robbie (Buhl, l’altro co-proprietario) ed io siamo stati piloti, e se avessimo la possibilità di schierare una terza auto a Indy con un buon pilota e buoni sponsor, non ci tireremmo certo indietro“, ha detto Reinbold. Va ricordato che già in passato Andretti aveva guidato in NASCAR per il Richard Petty Motorsports.

- Scott Sharp spera di tornare a calcare le scene della Indycar Series. Il pilota del Connecticut, dopo il l’addio tumultuoso dato alla serie ed al suo ultimo team, Rahal-Letterman, è intenzionato a partecipare alla prossima 500 Miglia di Indianapolis.

Il campione IRL 1996 (titolo che condivide assieme a Buzz Culkins) fa sapere - “Vorrei davvero esserci, il mio primo obiettivo è trovare la giusta sponsorizzazione e qualcuno che mi conceda una vettura. Se questa poi sarà competitiva è un altro paio di maniche. Vedremo l’evolversi della vicenda, io sono fiducioso”.

Scott Sharp ha debuttato nel campionato CART nel 1993, una sola gara con una
Penske PC-22, poi una stagione completa nel 1994 di apprendimento  senza risultati eclatanti. Nel 1995 disputa solamente la 500 Miglia di Indianapolis, evento valido anche per il titolo USAC. Nel 1996 approda in IRL con il team Foyt, lo stesso che un anno prima gli aveva garantito una vettura per la gara dell’Indiana.  Nelle tre gare disputatesi, Orlando, Phoenix ed Indianapolis  alterna una Lola T9500 ad una Lola T9400. Nel 1997 è appoggiato dalla sponsorizzazione “Conseco”, ma la stagione è alquanto tribolata: vince a Loudon, e finisce anzitempo la stagione ad Indianapolis.Utilizza tre telai differenti e nelle gare, poche disputate, è costretto a molti ritiri. Ad Indianapolis cambia la G-Force incidentata nelle libere, per correre e qualificarsi in pole con una Dallara. In gara appena dopo il via è subito coinvolto in un incidente che pone fine alla sua stagione.

A partire dal 1998 inizia la storica collaborazione con il neonato team “Kelley Raacing” con lo sponsor  “Delphi”. Dal 1998 al 2004 Scott Sharp conquista otto vittorie e quattro pole positions compresa quella nella 500 Miglia di Indianapolis del 2001. E’ ininterrottamente fra i top drivers della IRL fino al 2003 quando l’arrivo di scuderie e piloti provenienti dalla CART riduce le speranze di vittoria del piccolo ma combattivo team. Nel 2005 dopo lo scioglimento della scuderia , passa al team “Fernandez Racing” assieme allo sponsor “Delphi” che continua a colorare la Dallara di Sharp con il tris di colori giallo-nero-rosso. Vince in Kentucky a Sparta nell’anno del titolo di Wheldon.

Per la stagione 2007 si accorda con Rahal-Letterman e guida una Dallara nero-verde sponsorizzata dalla “Patron”. Jeff Simmons il suo compagno di scuderia viene sostituito da Ryan Hunter-Reay in occasione dell’appuntamento di Watkins Glen. I suoi migliori risultati stagionali sono un terzo posto ad Iowa replicato a fine stagione nella difficile e lunga gara del Michigan. Un’altro acuto è rappresentato dalla pole position fatta segnare nell’ovale di Forth Worth in Texas.



- I corpi militari statunitensi della fanteria di marina , i “Marine Corps” e quelli dell’aeronautica, la “Air Force” seguono l’esempio della “National Guards” ed entrano in prima persona anche loro a supporto della massima serie automobilistica a ruote scoperte. L’esperienza della Panther Delphi dunque si ripete nel giro di una manciata di anni, e di fatti ora è la volta della Luzco Dragon Racing.

“Marines” ed “Air Force” si alterneranno nelle vesti di sponsor primario della Dallara n°2 del rookie “Rafa” Matos nel corso della stagione.

“Siamo veramente onorati di essere stati scelti per rappresentare entrambi i corpi d’armata” - fa sapere Jay Penske, che poi prosegue - “Rappresentano ambedue valori quali la forza di volontà, l’attaccamento al dovere e la meticolosa metodologia di lavoro, qualità che pedissequamente cercheremo di far nostre”.

La nuova livrea ha debuttato ufficialmente nel primo evento stagionale a St.Petersburg. Per Matos tuttavia un ritiro dovuto ad un contatto con la Dallara di Danica Patrick.

- Penske a Long Beach con 3 Vetture? Da St. Petersburg arriva una notizia confortante, confermata in prima persona da Roger Penske. Se Helio Castroneves dovesse essere dichiarato innocente nel processo in cui è implicato e dove compare nelle vesti di imputato con l’accusa di aver evaso il fisco per milioni di dollari, la scuderia sarebbe pronta a riaccogliere il pilota brasiliano con effetto immediato. Si prospetterebbe per il due-volte vincitore della 500 Miglia di Indianapolis un ritorno alla Dallara Marlboro n°3 che ora è nelle mani di  Will Power.

“Se sarà dichiarato ‘non colpevole’, riavrà il suo sedile” - le parole testuali del team manager - “Io gli sono vicino, per noi ha corso centocinquantaquattro gare e non rappresenta per la nostra scuderia l’ultimo arrivato”.

Castroneves ha vinto venti gare iridate con Penske, incluse quattordici nella IRL/Indycar Series.

L’udienza definitiva è prevista nella corte federale del distretto di Miami di fronte ad una giuria di dodici membri durante questa settimana. Se Castroneves dovesse uscire indenne potrà addirittura prendere parte al secondo appuntamento stagionale, in programma il 19 Aprile a Long Beach, California.

Il ritorno di Helio non significherà però un relegamento a pilota di riserva per  Will Power, per il quale infatti verrà apprestata una terza vettura ufficiale.

“Possiamo fornire anche a lui i mezzi per correre” - dice Penske a proposito del pilota acquistato a Gennaio dalla KV Racing - “Possiamo espandere il nostro programma a tre vetture”.

Probabilmente se questo dovesse accadere, Power potrebbe avere una livrea differenziata dal duo Penske 2008, magari la stessa, quella giallo-verde, che ha caratterizzato la sua vettura negli ultimi anni. Tuttavia proprio l’abbandono dei suoi sponsors personali australiani avevano convinto Vasser e Kalkhoven a venderlo alla Penske ed a ridurre il loro parco vetture ad una sola ingaggiando Mario Moraes.

- Roberto Moreno intenzionato a partecipare alla 500 Miglia Il brasiliano Roberto Moreno, pilota di grande esperienza pluri-decennale, vuole correre la 500 Miglia di Indianapolis 2009. Avvistato questo fine settimana nei box della scuderia “3G” che ha corso a St. Petersburg con Stanton Barrett, ha dichiarato - “Spero di avere l’occasione di correre la 500 Miglia. Mi sto guardando attorno e cercando team managers che possano offrirmi un sedile. Lavorare attivamente per una scuderia come io sto facendo con ‘3G’ aiuta notevolmente, anche a rimanere in contatto con le persone che contano. Sto aiutando Barrett ad avere un approccio meno traumatico nei confronti dei circuiti misti stradali, e sono concentrato su questo versante. Ma non disdegno neanche la possibilità che vi ho prospettato sopra e mi sto dando da fare per cercare una valido sponsor partner. Con un pò di fortuna possiamo farcela”.

Roberto”Pupo” Moreno, classe 1959, è in attività dai primi anni Ottanta, quando entrò nel mondo della Formula Uno nelle vesti di pilota tester della Lotus di Elio de Angelis e Nigel Mansell assieme a Geoff Lees. Debutta ufficialmente come pilota titolare in occasione del Gran premio di Olanda, a Zandvoort, dove sostitui’ l’infortunato pilota inglese. Per lui una qualifica mancata che gli valse la perdita di fiducia da parte del team stesso. Da allora una carriera divisa fra la Formula Uno (ritornò in scena come sostituto di Fabre alla AGS per gli ultimi gran premi della stagione 1987 cogliendo ad Adelaide addirittura l’unico punto, storico, della scuderia) e la Cart. Vinseil campionato F3000 nel 1988, ingaggiato dalla Ferrari come tester ha portato in pista la poco famosa ‘F88/A’ e la “papera” ‘639′ durante alcuni tests tra l’estate e l’autunno 1988. Dal 1989 al 1992 è stato pilota della Coloni, della Eurobrun, sostituto di Alessandro Nannini in Benetton, pilota ufficiale della scuderia italo-inglese nel 1991 prima dell’avvento di Schumacher. Proprio gli eventi che coinvolsero Gachot, Schumacher, Eddie Jordan e Flavio Briatore, lo costrinsero ad emigrare prima in Jordan per il gp di Italia e Portogallo 1991, poi in Minardi per il gp d’Australia, famoso per essere stato il penultimo, prima di Malesia 2009, ad essere stato interrotto con conseguente punteggio dimezzato a metà. Nel 1992 corre la sua ultima stagione in Andrea Moda prima del richiamo in Forti nel 1995.

Per quanto riguarda la carriera Cart cinque gare nel 1985, una stagione completa nel 1986, una mancata qualifica alla 500 Miglia nel 1994, una carriera ininterrotta dopo l’addio alla Formula Uno tra il 1996 ed il 2001 nel campionato CART con anche due gare a Phoenix e Charlotte in IRL nel 1999. Dopo un anno sabbatico lo ritroviamo in Champ Car nel 2003, in gara a St Petersburg nel 2006 con Vision in IRL, una gara a Houston nel 2007 in Champ Car e la partecipazione lo stesso anno alla 500 Miglia. Ha partecipato anche all’evento di Long Beach 2008 che ha sancito la fine della storia della CART/CCWS.

- Scott Sharp, che vi avevamo annunciato in procinto di correre la 500 Miglia, ha interrotto bruscamente e momentaneamente le trattative con Panther Racing.

- Paul Tracy ha fatto sapere all’emittente radio “Raceline Radio” che è attorniato da proposte interessanti per un sedile in Indycar e che tuttavia ancora non ha trovato un accordo concreto con uno sponsor per poter correre. Si dice ottimista circa un suo impiego nella 500.
Miglia con il team Hemelgarn.

- Secondo Curt Cavin Thomas Scheckter non avrebbe ancora firmato con “3G” per correre la stagione con una seconda vettura a disposizione del team. Il pilota che dovrebbe correre già a partire da Long Beach non ha ancora versato il denaro per il sedile.
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da Elio11 » 06/05/2009, 21:11

- Dale Coyne starebbe sul punto di concludere un accordo con un pilota “misterioso” da affiancare a Justin Wilson, autore di una bellissima prestagione a St.Petersburg domenica scorsa. Potrebbe trattarsi di Oriol Servia o di Bruno Junqueira.

- Nelson Philippe è in trattative con  il team di Bachelart , Conquest Racing, e con quello di Keith Wiggins, HVM. Quest’ultimo ha provato durante questo inverno ad ingaggiare Doornbos e Ryan Hunter-Reay ed in entrambi i casi l’accordo era stato sul punto di essere finalizzato. Una delle due scuderie dovrebbe comunque aumentare di una unità le vetture a disposizione

- Milka Duno. La venezuelana, che è stata letteralmente scaricata dai suoi sponsors personali (Citgo) e dal team con cui aveva intrepreso ormai una collaborazione tanto da essere stata schierata nei tests collettivi di Homestead ed in quelli privati di Sebring, la Newman-Haas, sembra essere tornata sul mercato. Di fatti si vocifera che si sia trovato un accordo con il suo ex-team, la Dreyer&Reinbold per correre otto o nove gare con il team nei circuiti ovali. Non trovando sponsorizzazione necessaria per schierare un terza vettura, si prospetta uno scenario simile al 2008, quando Duno  si  è alternata con Townsend Bell. Per di più lo stesso Darren Manning è stato ingaggiato all’ultimo momento, ma non si hanno notizie precise circa una sua stagione “full-time”.

- Panther Racing ha annunciato  il raggiungimento di un accordo con Scott Sharp e lo sponsor Patrón Spirits Company per la prossima 500 Miglia di Indianapolis. Il pilota americano, impegnato regolarmente nella American Le Mans Series,  guiderà la vettura numero 16. “Era da diverso tempo che avevamo dei contatti con Sharp affinchè potesse corre con noi“- ha detto il boss del Panther Racing John Barnes. “Siamo felici di aver potuto finalizzare questo programma nei tempi giusti, in modo da poter essere pronti a fare una bella figura ad Indianapolis grazie alla collaborazione di Scott e Patrón“.

“Non riesco a esprimere la soddisfazione di poter essere di nuovo a Indianapolis, in particolare con la possibilità di correre con Panther Racing“-  ha detto Sharp, poleman nel 2001 e con un sesto posto nel 2007 quale miglior risultato. “John Barnes e l’intero team Panther sono inflessibili nel portare la loro auto verso l’alto, e lo hanno dimostrato coi loro risultati. Sarà una grande cosa essere insieme“. Sharp detiene il record di corse disputate nella IndyCar Series, 146, con nove vittorie, sei pole position, 38 arrivi nella top-five e 82 nella top-ten. “Niente batte l’ebbrezza e l’eccitazione delle corse automobilistiche, e attraverso le nostre numerose sponsorizzazioni nel mondo delle corse dimostriamo quanto siamo appassionati di questo grande sport“, ha detto Ed Brown, presidente di Patrón Spirits International. “La partnership con Panther Racing e con Scott Sharp ci rende molto soddisfatti. Siamo estremamente orgogliosi di poter iscrivere un’auto col marchio Tequila Patrón e competere anche quest’anno nel più grande evento motoristico del mondo, la Indianapolis 500.”

- A Long Beach, fra una settimana, la Vision di Hunter-Reay recherà un nuovo schema cromatico grazie all’apporto del marchio “William Rast”. Lo scorso anno il logo di questo sponsor aveva accompagnato la Dreyer&Reinbold di Townsend Bell in alcune gare tra cui la 500 Miglia di Indianapolis. Allora i colori furono il verde oliva e l’arancio, per Hunter-Reay ci sarà una combinazione fra il rosso, il nero ed il bianco. Pressocchè immutato lo schema. La Vision n°21 recherà anche i suoi classici sponsors del 2009, la “Izod” e la “Sonax”.

La notizia dello scorso anno.

La vettura Dreyer&Reinbold n.99 di Townsend Bell ha debuttato nelle libere del martedi’ con una nuova livrea color verde militare ed arancio. L’idea per stessa ammissione del pilota è nata da un incontro con il cantante Justin Timberlake in occasione di un evento kartistico.
” Ero impegnato in una gara di kart in California, con Timberlake ed alcuni suoi amici per un paio di settimane. Indossavamo cappelli della linea William Rast, ed abbiamo pensato che un colore verde militare non stesse poi tanto male addosso ad una vettura di Indycar. Cosi’ ho chiamato Dennis Reinbold e quella che era una semplice idea si è concretizzata. La gente è contenta di questo strano abbinamento, a loro piace, in effetti questo abbinamento di colori rende la vettura quasi un veicolo “da combattimento” eheh .. E’ originale come idea rispetto alle altre vetture, sono uscito fuori dagli schemi. Sicuramente è una vettura che si fa notare senza patemi.”


- Oriol Servia- KV RACING per la 500 Miglia? Oriol Servia è confidente di poter agguantare l’accordo per correre la 500 Miglia di Indianapolis del prossimo Maggio. Secondo lo spagnolo, lo scorso anno titolare nel team di Vasser e Kalkhoven , potrebbe profilarsi proprio un ritorno nel team KV Racing. Quest ‘inverno Servia è  stato costretto forzatamente ad abbandonare il suo sedile  da titolare, nonostante il talento dimostrato anche nell’arco del campionato 2008 dove è risultato il miglior “debuttante” della serie fra i piloti delle scuderie ex-Cart/Champ Car, settimo assoluto. Proprio la  mancanza di sponsorizzazioni adeguate  hanno finito con il mettere in difficoltà la stessa scuderia che ha ridotto il suo schieramento ad una sola vettura.

“Il cielo  si sta schiarendo, la tempesta è passata ed ora che sta tornando il sereno ho soltanto bisogno di fare un piccolo sforzo per raggiungere questo traguardo” - fa sapere Servia che è in trattative anche con un’altra scuderia - “Spero di poter disporre di un volante per la 500 Miglia e per le gare che verranno dopo. Non voglio abbandonare la Indycar, voglio correre ancora  dove sono cresciuto come pilota”.

- HVM pronta a schierare due vetture per Indianapolis e non solo Nel frattempo  Keith Wiggins, nonostante i tentativi scioltisi come neve al sole proprio all’ultimo momento, non demorde nell’idea di costruire una scuderia che possa allargare il suo parco vetture al numero di due monoposto. Dopo aver perso prima Doornbos e poi Hunter-Reay, il titolare del team di EJ Viso è fortemente intenzionato a schierare una ulteriore macchina in vista della gara dell’ Indiana.

“E’ incredibile quanto buffa questa situazione. Però devi accettare l’idea  che nel mondo delle corse questi avvenimenti sono di norma. Non ho una spiegazione precisa per tutto ciò. Posso solo dire che siamo dispiaciuti di come si siano evoluti entrambi i rapporti, perchè c’è sempre stato un qualcosa che ha determinato una virata proprio all’ultimo momento ed un cambio radicale delle nostre e delle  prospettive dei piloti con cui abbiamo intavolato dei discorsi contrattuali. Però non demordiamo ed è nostra ferma intenzione essere li’ ad Indianapolis con due vetture.  La nostra esperienza ci mostra come ci siano stati buoni propositi in passato, gli stesi che per un motivo o per l’altro non si sono concretizzati. Nel caso di Hunter-Reay il richiamo della Vision  è stato più forte, potevano offrire una solida base dal punto di vista economico. Dopotutto siamo ben felici di aver aiutato entrambe le parti. Loro hanno investito su Ryan, sia perchè la serie non poteva perdere un pilota tanto forte, sia perchè il patron della serie ha il programma della sua scuderia da portare avanti, team che gode di una salute di ferro rispetto alla nostra in quanto a finanziamenti. Si sono addossati l’onere , a parti invertite anche io avrei fatto lo stesso.

In più Wiggins fa sapere che è in atto una trattativa separata da quella che riguarda Indianapolis. Di fatti il team HVM potrebbe avere una seconda vettura anche per altre gare , non tutte, che si disputeranno da Giugno fino a fine campionato. Non si sa se il pilota e lo sponsor siano gli stessi di entrambi gli eventuali contratti su cui si sta lavorando.

“Stiamo lavorando a lungo termine su qualcos’altro. Non saremo un team che disporrà permanentemente  di due vetture, però siamo in grado di poter schierare un altro pilota per alcuni restanti appuntamenti in programma nel 2009″.


- Scheckter non corre a Long Beach Era dato come affare sicuro al 100%, ma la conferma ufficiale non è arrivata in tempo per la prossima gara che si disputerà a Long Beach. Thomas Scheckter non sarà alla guida di una seconda Dallara del team “3G”, almeno per la prossima gara, perchè l’annuncio è stato rimandato a data indefinita da destinarsi.

Nessun accordo già finalizzato quindi, a dispetto delle recenti speculazioni giornalistiche e non che volevano il sudafricano già in partenza per la California. Il pilota, deluso per l’andamento delle trattative,  ha di fatti commentato  laconicamente cosi’ - “Peccato, avevo le valigie pronte per partire”. Il tutto è stato confermato oggi dal proprietario della scuderia Greg Beck che aggiunge anche di star a lavorare al che il connubio 3G-Scheckter possa divenire solida realtà già a partire dalla prossima gara in programma dopo il 19 Aprile. “3G” sarà al via a Long Beach soltanto con Stanton  Barrett, vettura n° 99.

- Paul Tracy  non ha ancora firmato ufficialmente per guidare una vettura della scuderia KV Racing nella prossima 500 Miglia, ma secondo le recenti notizie, ciò apparirebbe una mera formalità. Un piccolo intoppo il cui disbrigo è affidato solo al decorso del tempo,  al trascorrere di qualche giorno. Una conferenza infatti si terrà Venerdi’ prossimo proprio a Long Beach, teatro del secondo appuntamento agonistico della stagione Indycar 2008, e in  occasione di questo evento molti si aspettano l’annuncio ufficiale di quell’ accordo che da oggi a quel giorno sarà stato già raggiunto.

Il canadese, quarant’anni festeggiati da poco a Dicembre, ha gareggiato per l’ultima volta nella 500 Miglia nel 2002, terminando in seconda posizione, dietro il trionfatore Helio Castroneves. Non mancarono anche allora delle critiche e dubbi sulla regolarità dell’esito finale della corsa. Per lui si potrebbe trattare della sesta 500 Miglia disputata in carriera.

E’ addirittura possibile che KV Racing, a quanto afferma Curt Cavin, possa schierare occasionalmente per la gara dell’Indiana addirittura una terza vettura preparata per Oriol Servia o Townsend Bell.

Recentemente è stato dato come quasi sicuro un approdo di Tracy nel team Hemelgarn per la gara dell’Indiana: ipotizziamo noi che  si potrà trattare di un connubio fra quest’ultima scuderia e quella di Vasser, eventualità non dissimile dall’esperienza di Edmonton 2008 che ha visto come protagonista lo stesso Tracy alla guida di una Vision Racing preparata dalla squadra di Derrick Walker.

- Per quanto riguarda Sarah Fisher, apprendiamo dal sito ufficiale della “Dollar General”,  che nei due eventi di Homestead e Texas lo compagnia main partner della Fisher Racing darà pieno supporto alla vettura della  scuderia di Sarah nelle vesti di sponsor. Questa è una conferma indiretta del prolungamento ed ampliamento del programma del team nella stagione agonistica della Indycar Series 2009.

- Sarah Fisher compra un telaio da Schmidt (per la 500 Miglia?)  Un’altra notizia sempre riguardante Fisher, afferma che il team ha acquistato un telaio da Sam Schmidt, probabilmente si intende ampliare il parco vetture almeno per la 500 Miglia di Indianapolis.
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da Elio11 » 06/05/2009, 21:13

Le accuse contro Helio Castroneves si risolvono con un nulla di fatto. Il brasiliano è stato assolto e tutti i capi d'accusa contro di lui si sono dissolti come neve al sole dopo che nella tarda serata di oggi (in Italia) è stato reso pubblico il verdetto finale. La giuria si è pronunciata favorevolmente nei suoi confronti a seguito di un lungo iter decisionale che perdurava da quasi una settimana. Il due volte vincitore della 500 Miglia di Indianapolis potrà dunque riprendersi il sedile da titolare in Penske. Lo stesso patron della scuderia si era pronunciato recentemente in maniera favorevole circa l'idea di schierare tre vetture e supportare anche il confermato Will Power. Castroneves era stato accusato di aver dichiarato il falso circa una possibile evasione fiscale di svariati milioni di dollari accumulati fra il 1999 ed il 2004.

La giuria aveva preso una decisione unanime proprio ieri in relazione al verdetto finale su due capi d'accusa, informando di ciò il giudice federale incaricato di pronunciare la sentenza definitiva. I restanti giorni sono serviti per prendere cognizione di alcune delucidazioni di carattere legale su determinate questioni concernenti le restanti accuse imputate al pilota, rimaste insolute fino a quel momento.

Ci aspettiamo, dunque, come promesso da Roger Penske un team formato da tre piloti per altrettante vetture. E' fortemente messa in dubbio però la partecipazione di Helio all'appuntamento di Long Beach dal momento che le prime prove libere del venerdi' si sono già svolte.


Indycar - Long Beach Libere 1 - Franchitti la spunta su Briscoe
Dario Franchitti  vola  nella prima tornata di quel che si può ritenere a tutti gli effetti il gran premio di debutto di Long Beach nella Indycar Series. L’evento in programma per molti anni nel calendario Cart (1984) è stato lo scorso anno protagonista e teatro del commiato di questo stesso campionato creato nell’ormai lontano 1979. Di fatti mentre Danica Patrick vinceva a Motegi, contestualmente si correva nelle strade di questo tracciato cittadino l’ultima gara della Cart/CCWS che nel frattempo assegnava anche  punti iridati validi per la classifica generale della Indycar Series.

L’italo-scozzese che ha ben figurato ma non impressionato nella gara di debutto a St. Petersburg ha messo la sua Target Ganassi davanti a tutti, in primis Ryan Briscoe, distaccato di circa tre decimi e mezzo. Per Franchitti si tratta della prima apparizione ufficiale da pilota qui dal lontano 2002. Il crono del campione IRL 2007 , che a Long Beach torna con una vesta solita biancorossa in quanto a colori della livrea, è risultato alla fine di 1.11.1915. Dietro il vincitore della gara inaugurale, Briscoe, si è piazzato un sorprendente Mario Moraes sulla KV Racing, scuderia pronta ad annunciare nella serata di oggi (in Italia sarà la notte del 19 Aprile) il prossimo ingaggio di Paul Tracy in occasione della 500 Miglia di Indianapolis 2009. E’ invece l’ex-pilota della scuderia di Vasser e Kalkhoven, Will Power, ora non più sostituto di Helio Castroneves in Penske, a piazzarsi in quarta piazza. Il brasiliano sembra orientato a correre già a partire dal Kansas, anche se alcune speculazioni tardive fanno presumere che incredibilmente sia pronto a gareggiare già nelle qualifiche di domani.

Il duo della Newman-Haas-Laningan segue in classifica con Rahal davanti a Doornbos per completare la virtuale “Fast Six”. Lo stesso olandese era stato per la prima mezz’ora di prove saldamente in testa.

Ancora in difficoltà Scott Dixon, che sembra non aver recuperato lo smalto e la cattiveria agonistica che lo ha reso indiscusso protagonista del campionato 2008. Mike Conway, nona posizione, è il terzo miglior debuttante, lo precede infatti il campione Indy Lights 2008 Raphael Matos che si piazza in ottava posizione. Con il venezuelano EJ Viso in decima posizione che va a chiudere la provvisoria Top Ten, balza all’occhio un inquietante dato a conferma di un “trend” negativo manifestatosi ad intermittenza fino ad ora: in casa Andretti Green non si riesce più ad essere sempre competitivi in maniera continua. Tony Kanaan, ancora una volta l’ancora di salvataggio, è undicesimo dopo un testacoda, dietro di lui il resto della squadra: spicca una desolante ventesima posizione di Danica Patrick, a ridosso ancora una volta di coloro che per ora si sono dimostrati i “peggiori” della serie, vale a dire Carpenter e Barrett. Per la vincitrice di Motegi ancora sirene di allerta in previsione di una eventuale, ennesima deludente prestazione su circuiti stradali. I due “eroi”  della Florida, Ryan Hunter-Reay (Vision) e Justin Wilson (Dale Coyne) sono rispettivamente dodicesimo e tredicesimo nella lista dei migliori tempi. A discolpa di Hunter-Reay, che ha comunque un minor feeling con la pista rispetto al britannico, c’è da dire che anche le libere di St.Petersburg avevano concesso poche soddisfazioni. Tra gli altri attesi, la Panther di Wheldon, piazzandosi in sedicesima posizione è staccata dalla vetta da un secondo e sei decimi; la Conquest di Alex Tagliani è attardata di oltre due secondi in diciassettesima piazza.

Pos  Pilota           Team              Tempo
1.  Dario Franchitti  Ganassi              1m11.1915s
2.  Ryan Briscoe      Penske               1m11.5385s  + 0.3470s
3.  Mario Moraes      KV                   1m11.6395s  + 0.4480s
4.  Will Power        Penske               1m11.6512s  + 0.4597s
5.  Graham Rahal      Newman/Haas/Lanigan  1m11.6777s  + 0.4862s
6.  Robert Doornbos   Newman/Haas/Lanigan  1m11.9263s  + 0.7348s
7.  Scott Dixon       Ganassi              1m11.9562s  + 0.7647s
8.  Raphael Matos     Luczo Dragon         1m12.023s   + 0.8318s
9.  Mike Conway       Dreyer & Reinbold    1m12.0611s  + 0.8696s
10.  EJ Viso           HVM                  1m12.1371s  + 0.9456s
11.  Tony Kanaan       Andretti Green       1m12.3380s  + 1.1465s
12.  Ryan Hunter-Reay  Vision               1m12.3799s  + 1.1884s
13.  Justin Wilson     Dale Coyne           1m12.5172s  + 1.3257s
14.  Marco Andretti    Andretti Green       1m12.6952s  + 1.5037s
15.  Hideki Mutoh      Andretti Green       1m12.7809s  + 1.5894s
16.  Dan Wheldon       Panther              1m12.8060s  + 1.6145s
17.  Alex Tagliani     Conquest             1m13.3121s  + 2.1206s
18.  Darren Manning    Dreyer & Reinbold    1m13.4413s  + 2.2498s
19.  Vitor Meira       Foyt                 1m13.5154s  + 2.3239s
20.  Danica Patrick    Andretti Green       1m13.8488s  + 2.6573s
21.  Ed Carpenter      Vision               1m13.8651s  + 2.6736s
22.  Stanton Barrett   3G                   1m14.1921s  + 3.0006s
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da Elio11 » 06/05/2009, 21:14

Per la cronaca Tracy è il quarto pilota più longevo del team Penske dopo Mears, Fittipaldi Emmo e Al Unser jr....


Indycar -  Ufficiale la collaborazione Paul Tracy-KV Racing per la 500 Miglia
Paul Tracy , come previsto, ha ufficializzato la sua prossima partecipazione alla 500 Miglia del prossimo Maggio nella conferenza stampa tenutasi poche ore fa a Long Beach. Il quarantenne originario del Canada farà il suo ritorno in pista con la scuderia di Jimmy Vasser, suo ex-rivale ai tempi della Cart negli anni Novanta, la KV Racing. L'ultima partecipazione di "The Thrill from the West Hill" risale al lontano 2002 quando corse l'evento dell'Indiana grazie ad una partecipazione estemporanea nell'evento IRL da parte del sua scuderia di allora, il "Team Green" ora "Andretti-Green".

Lo stesso Jimmy Vasser ha a lungo sperato di far firmare un contratto a Paul Tracy per dargli l'occasione di correre l'intero campionato ma questo non è stato possibile, nonostante le parti siano state molto vicine per lungo tempo, a causa del mancato apporto dei giusti sponsors. Una collaborazione agognata che, dunque,  si potrà concretizzare solo in occasione della gara dell'Indiana.

"Credo di poter parlare a nome di tutti gli uomini della squadra. Vorrei soltanto dire questo: dare la possibilità di far correre Paul ci riempie di soddisfazione ed il solo pensiero ci da una grande carica per affrontare al meglio l'evento importante" - le prime dichiarazioni a caldo del campione Cart 1996, Vasser.

"Sebbene Paul non abbia toccato il volante di qualsivoglia monoposto da competizione dallo scorso anno ad Edmonton, sono sicuro al cento per cento che ciò non sarà un forfait per lui. Lo conosco troppo bene per credere che sia altrimenti. Dopotutto lui ha più esperienza di me, ha debuttato prima e si ritirerà dopo. Riprenderà confidenza con la Dallara subito, è solo una questione di abitudine. Un buon rapporto con la velocità e l'aggressività nell' approccio all'evento gara lo possiede per grazia ricevuta".

Per Tracy un nuovo ritorno alla vita agonistica. Proprio nel giorno della sua conferenza è stato annunciata anche l'innocenza di Helio Castroneves, i destini dei due tornano curiosamente ad incrociarsi. Allora il brasiliano della Penske fu il  suo acerrimo rivale in quella che viene ricordata come la più controversa edizione della 500 Miglia degli ultimi anni, quella datata 2002. Allora fu Tracy ad uscirne sconfitto, non senza polemiche. Il canadese passò il brasiliano, leader della corsa, all'ultimo giro appena prima che la gara venisse interrotta da una bandiera gialla e conseguente caution provocata da un incidente che vide coinvolti altri due piloti. Nonostante Tracy avesse protestato e rinfacciato all'organizzazione gara di aver compiuto il sorpasso regolarmente in regime di bandiere verdi, la vittoria venne assegnata a Castroneves.

A detta del canadese - " un evento che allora provocò un bruciore di stomaco continuo" -  ma che ora è  pronto a giurare che sia - "dimenticato, alle spalle".

"Il passato non conta, non ho rancore, Helio meritò la gara come me perchè entrambi eravamo li' a battagliare per la vittoria fino all'ultimo giro. Piuttosto sono pronto per questa nuova sfida. Dopo quell'edizione non sono mai tornato qui nelle vesti di protagonista. Indianapolis per me è un luogo speciale, carico di ricordi legati sopratutto alla prima fase della mia carriera, un tempio sacro per le competizioni automobilistiche, che tutti noi veneriamo. Vorrei riuscire quest'anno a completare ciò che non sono riuscito a fare in questi anni. Sarà difficile ma il mio sogno è quello di entrare nella storia di questa corsa dalla porta principale, desidero tanto che il mio nome compaia nell'albo d'oro dei vincitori".

"Ho speso la mia intera vita nel mondo delle corse, una vittoria qui sarebbe il coronamento di tutti i sacrifici che ho dovuto nolente o volente sopportare".

Paul Tracy sarà sponsorizzato dalla "GEICO".

Indycar - Decisione della Penske Racing in merito a Castroneves

La Penske Racing ha indetto poco fa una conferenza stampa dove si è annunciato quanto segue.

Per  Ryan Briscoe non si prospetta alcun cambiamento, rimarrà titolare del numero 6 e dei colori consueti.

I cambiamenti sostanziali riguardano, invece, gli altri due interessati. Will Power , pilota che è stato acquistato dalla scuderia di Roger Penske nelle vesti di sostituto di Castroneves, avrà la Dallara n° 12. In più non vestirà i consueti colori bianco-rossi della Marlboro, che spetteranno di diritto a Castroneves e Briscoe, i piloti 2008, ma verrà sponsorizzato dallo sponsor "Verizon Wireless". Helio Castroneves  tornerà nell'abitacolo della Dallara n°3 , e ciò che è più importante è che potrà farlo già domani nelle qualifiche valide per l'appuntamento di Long Beach. Quindi un esordio stagionale non posticipato all'appuntamento del Kansas, quanto invece anticipato già alle prossime due sessioni di libere.

Un'altra notizia importante inerente l'argomento. Nella conferenza stampa si è parlato dell'assetto in casa Penske in occasione della gara di Long Beach, ma nessun menzione è stata fatta per le altre gare concernenti la stagione, eccetto quella di  Indianapolis. Penske Racing infatti ha confermato ufficialmente la partecipazione di Will Power alla sola gara dell'Indiana ma resta un alone di mistero in merito al futuro apporto di Power in seno alla scuderia.


Indycar - Long Beach Libere 2 - Power davanti, Helio non scende in pista

Un convincente Will Power , in attesa di sapere quale sarà il suo futuro apporto alla squadra Penske, è apparso in forma nelle seconde libere del venerdi’, guadagnano piuttosto agevolmente il primo posto. Il vincitore dell’appuntamento dello scorso anno valido per il campionato IRL ed allo stesso tempo formalmente anche per la Champ Car, ha fatto fermare le lancette del cronometro sul tempo di di 1.10.5486 , distaccando nel circuito cittadino di due miglia, che annovera un totale di undici curve, un redivivo Scott Dixon per circa un decimo di secondo. Terzo, a tre decimi dalla vetta, il giovane Raphael Matos con Luzco Dragon, Dan Wheldon e Mike Conway a seguire.
Helio Castroneves non è sceso in pista e la vettura n° 3 è stata guidata proprio dall’australiano, a cui però in qualifica ed in gara verrà affidata la Dallara n° 12 sponsorizzata dalla “Verizon Wireless”. “Sono felice che tutto si sia risolto per il meglio per Helio. Io non sono turbato per quanto potrà accadere. Parlando del presente qui a Long Beach ci siamo trovati bene, la vettura è veloce, ben bilanciata. Domani? Sarò su una monoposto diversa e dovremmo fare tutto daccapo però ho piena fiducia negli uomini della Penske, stanno lavorando davvero al meglio in questo fine settimana e non ci saranno particolari problemi nel trasferire i dati da questa all’altra monoposto. Loro sono pronti per riaccogliere Helio e sono davvero in forma ed ottimisti” - le parole dell’ormai ex-sostituto di Castroneves, Will Power.
Dixon ammette che i risultati di fine giornata sono stati condizionati dall’usura precoce delle gomme e, nonostante il secondo posto, mostra un alone di amarezza per le prestazioni che Ganassi avrebbe potuto sperare di raggiungere.
“Forse soltanto due piloti non hanno usato nuovi set di pneumatici, quindi non sappiamo ancora quale siano le vere forze in campo. Il secondo posto è precario, la vettura siamo riusciti a bilanciarla verso la fine della sessione, prima di ciò stavamo vagando senza meta cercando di districare il bandolo della matassa. I motoristi hanno fatto un lavoro arduo e pesante per permetterci di fare queste migliorie nelle prestazioni, ma sinceramente dobbiamo capire meglio domani cosa non va. Dipende in parte da noi in parte dagli altri. Noi proveremo a fare del nostro meglio per guadagnare in velocità ma allo stato di cose di oggi non sappiamo quale siano i veri punti di riferimento sopratutto per quel che interessa il consumo e l’utilizzo delle gomme come dicevo”
Matos, si rivela il più prestante fra i rookies, appena dietro Conway, attardati invece Doornbos e Barrett fuori dalla Top Ten.
“Oggi è andato tutto alla perfezione” - afferma entusiasta il brasiliano - ” Siamo migliorati ovunque, davvero, ed abbiamo imparato a trasformare gli errori commessi in Florida in preziosa esperienza da mettere a frutto. E’ un passo avanti ma non abbiamo ancora tagliato il traguardo. Debbo ringraziare la squadra per la vettura che mi hanno messo a disposizione, sono davvero orgoglioso di far parte di questa scuderia”.
Circa le prove di oggi - “Abbiamo provato diverse soluzioni che sono risultate prestanti, non ci siamo concentrati soltanto sulle punte di velocità da raggiungere. Il nostro obiettivo è stato l’equilibrio, le gomme in temperatura, ed il ritmo gara. La partenza qui è fondamentale, quindi abbiamo cercato di trovare un punto di equilibrio per non avere pecche e lacune di ogni sorta”.
Dario Franchitti continua a mettere in cascina prestazioni concrete e regolari, nelle prime libere è risultato il migliore, ora è attardato di quasi cinque decimi. Dietro di lui la Vision di Ryan Hunter-Reay, Tony Kanaan e Ryan Briscoe.
“La nostra vettura è risultata veloce per tutta la giornata. Mi ritengo soddisfatto per ora, per le qualifiche siamo su un buon viatico. Non abbiamo provato pneumatici nuovi, non sappiamo dunque come è il comportamento della vettura in questo frangente, sommate alle nuove soluzioni che abbiamo introdotto rispetto alle prime libere. Sono contento di fare ritorno a Long Beach”.
Altri nomi importanti: Justin Wilson è dodicesimo, Marco Andretti in caduta libera in diciottesima posizione ad un secondo e due decimi dalla prima posizione , cosi’ come Danica Patrick, ancora più dietro. Graham Rahal è appena dietro a Kanaan distanziato di 0,628 decimi di secondo, la HVM di Ernesto Viso completa la Top Ten.
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da Elio11 » 06/05/2009, 21:21


In occasione della gara di Long Beach molte vesti cromatiche sono cambiate.

Tony Kanaan abbandona momentaneamente lo storico abbinamento bianco-verde-rosso della “7-Eleven”, per colorarsi di bianco-rosso grazie all’apporto dello sponsor “Dr. Pepper”. Lo scorso anno aveva cambiato livrea per Edmonton (blu-celeste-bianco) e a Chicagoland (giallo-arancio-rosso-bianco). La foto dell’articolo si riferisce al pilota brasiliano.

Justin Wilson, dopo aver utilizzato la vettura n°19 sponsorizzata dalla “Sonny’s”, adopera infatti il telaio Dallara che lo scorso anno era destinat a Bruno Junqueira. Lo sponsor è “Z-Line”, il numero il 18 ed i colori il rosso ed il nero.


La Conquest di Tagliani n° 34 cambia lo sponsor laterale (a St Petersburg c’era il rimando alla “Rexall Edmonton grand Prix”).


La Dreyer&Reinbold di Mike Conway si veste di rosso-blu (a St. Petersburg con lo sponsors “Dad’s”  campeggiava decisamente il giallo sulle fiancate e sugli alettoni).


La Vision di Ryan Hunter-Reay, come vi abbiamo annunciato giorni fa, ha l’appoggio della “William Rast”.

Andretti è sponsorizzato a Long Beach dalla “AFS (Automatic Fire Sprinklers).

Infine la vettura di Raphael Matos, la Luzco Dragon,  che si sapeva avrebbe alternato lo sponsor  “Marines” con “Air Force” (il primo mostrato a St.Petersburg con i colori  rosso e nero) in occasione della gara Californiana cambia entrambe le tonalità trasformandole in argento e blu.

TUTTE LE FOTO QUI:http://www.eracemotorblog.it/2009/04/18/indycar-nuove-livree-per-long-beach.html


Indycar - Long Beach Libere 3 - Franchitti bis

Dario Franchitti ancora al top nelle terze prove libere di Long Beach dopo l’exploit il venerdi’. Nella mattinata del sabato, nonostante un crash a fine sessione, il campione IRL 2007 è risultato per la seconda volta il migliore in assoluto per la seconda volta in questo fine settimana.

Il pilota della Ganassi n°10, ereditata quest’anno da Dan Wheldon, ha battuto il venezuelano Ej Viso del team HVM di soli tre centesimi di secondo.

Will Power ha debuttato sulla vettura n°12 della Penske, gestita dagli uomini della Grand-Am del team omonimo: per lui un ottimo e confortante terzo posto. Inserito nel secondo gruppo di piloti gli sono stati concessi due giri aggiuntivi per fare uno shake-down della nuova vettura a causa del cambio in corsa. Il suo distacco cronometrato dalla vetta ammonta ad ottantasette centesimi di secondo.

Scott Dixon, il migliore del primo gruppo, segue il trio a 0,3100 di secondo da Franchitti, poi Justin Wilson autore di alcuni “lunghi” fuori pista nel corso della sessione.

Il più atteso della giornata, Helio Castroneves, provato dal “tour de force” processuale durato sei mesi circa, cerca di riprendere confidenza con la vettura e guadagna la settima posizione assoluta. Al brasiliano è stato concesso di prendere parte  ad entrambe le sessioni della durata di mezz’ora (i piloti infatti sono divisi in due gruppi). A seguire  Graham Rahal con la prima delle due Newman-Haas.

Il migliore dei rookies è Mike Conway della Dreyer&Reinbold, po Matos dodicesimo, Doornbos quattordicesimo. A completare la Top Ten è Dan Wheldon con Panther, davanti a lui il trio AGR composto da Marco Andretti, Kanaan, Patrick (per lei la nona posizione rappresenta la  migliore prestazione nelle personali sei libere disputate nel 2009).

Ancora in forte difficoltà Barrett e Carpenter.

1.  Dario Franchitti  Ganassi              1m10.2789s

2.  EJ Viso            HVM                  1m10.3158s  + 0.0369s

3.  Will Power        Penske              1m10.3667s  + 0.0878s

4.  Scott Dixon        Ganassi              1m10.5889s  + 0.3100s

5.  Justin Wilson      Dale Coyne          1m10.5897s  + 0.3108s

6.  Graham Rahal      Newman/Haas/Lanigan  1m10.6381s  + 0.3592s

7.  Helio Castroneves  Penske              1m10.6763s  + 0.3974s

8.  Mike Conway        Dreyer & Reinbold    1m10.9066s  + 0.6277s

9.  Tony Kanaan        Andretti Green      1m10.9846s  + 0.7057s

10.  Danica Patrick    Andretti Green      1m11.0542s  + 0.7753s

11.  Dan Wheldon        Panther              1m11.1232s  + 0.8443s

12.  Raphael Matos      Luczo Dragon        1m11.1797s  + 0.9008s

13.  Hideki Mutoh      Andretti Green      1m11.2015s  + 0.9226s

14.  Darren Manning    Dreyer & Reinbold    1m11.3388s  + 1.0599s

15.  Robert Doornbos    Newman/Haas/Lanigan  1m11.3767s  + 1.0978s

16.  Ryan Briscoe      Penske              1m11.4604s  + 1.1815s

17.  Ryan Hunter-Reay  Vision              1m11.5848s  + 1.3059s

18.  Mario Moraes      KV                  1m11.6394s  + 1.3605s

19.  Vitor Meira        Foyt                1m11.6590s  + 1.3801s

20.  Marco Andretti    Andretti Green      1m11.7303s  + 1.4514s

21.  Alex Tagliani      Conquest            1m11.8993s  + 1.6204s

22.  Ed Carpenter      Vision              1m12.1573s  + 1.8784s

23.  Stanton Barrett    3G                  1m14.4918s  + 4.2129



Indycar - Long Beach Qualifiche - Will Power e Penske Verizon si impongono
Con Helio Castroneves nuovamente in squadra, Penske gioisce doppiamente per la pole position guadagnata dall’ormai esperto  Will Power. La vettura n°12 del team Verizon Wireless è davanti a tutti al suo debutto in occasione del gran premio di Long Beach, dove Roger Penske schiererà in pista ben tre vetture occasionalmente.
Alla media di 101.631 miglia orarie Will Power conquista cosi’ la sua prima partenza al palo nella serie dove ha debuttato lo scorso anno, la quarantaduesima assoluta per la scuderia tra IRL e Indycar.

“La chiave di tutto è stata la prima sessione di qualifiche dove si dovevano utilizzare gli pneumatici rossi” - commenta entusiasta del risultato ottenuto il protagonista della giornata - “Riusciere a centellinare il loro consumo, stando attenti ad una loro possibile eccessiva usura, è stato il segreto del nostro successo. Alla fine di ogni turno abbiamo tentato di piazzare il nostro giro veloce e lo stesso abbiamo fatto nella “Fast Six”, la parte finale dove si sarebbe assegnata la pole position. Forse con le gomme “nere” non saremo riusciti a battere i nostri concorrenti. Sono felice per la squadra, siamo entrati subito in simbiosi con la nuova squadra che  ha  incominciato ad assistermi appena ieri. Abbiamo dovuto settare alcuni piccoli particolari, ad esempio i freni , i pedali dell’accellerazione e della stessa frenata, copiare l’assetto. Sono contento per loro, e spero che questa prestazione valga ad aumentare le mie credenzialità. Per domani ci aspetta una gara dura, combattuta, ma siamo pienamente concentrati per affrontarla al meglio”.

Dario Franchitti partirà accanto al pilota Penske. La sua media velocistica è risultata di 101.403 miglia orarie. “L’equilibrio della Target è stato molto buono in particolar modo alla fine. Ho cercato di fare un giro pulito senza intoppi di doppiaggi o quant’altro e ci è andata bene, alla curva nove mi sono accorto di essere a corto di carburante e non ho potuto tentare di strappare la prima posizione a Will” - le parole del pilota Ganassi.

Terzo è un sorprendente Raphael Matos, alla sua seconda gara assoluta in Indycar, tra l’altro il miglior risultato in qualifica di sempre della Luzco Dragon Racing - “Devo tutto a chi mi ha seguito dal muretto e dai box. E’ stata una bellisima riscossa dopo il boccone amaro inghiottito a St.Petersburg. Vorrei cogliere l’occasione per  esprimere la mia solidarietà al mio amico Helio. Quanto a noi, è difficile portare in pista una sola vettura perchè non c’è un compagno con cui comparare i dati e scambiare informazioni utili di ogni sorta. Il lato positivo è che  l’interesse della squadra è  concentrato appieno su di un solo pilota, che può beneficiare dell’apporto e appoggio pieno da parte dei suoi uomini. Il primo gradino è stato imparare il tracciato e tutte le sue insidie. E’ il mio primo anno in Indycar, anche un “debutto” per Luzco Dragon se si considera il fatto che corre l’intera stagione per la prima volta. Possiamo lottare per la vittoria domani, chissà…”.
EJ Viso, pilota proveniente dalla Gp2, si trova a suo agio nei circuiti misti, anche se quando il venezuelano disputava questo campionato propedeutico l’unico tracciato cittadino era rappresentato da Montecarlo. La quarta posizione è un risultato importante per il morale e per la salute del team di Wiggins - ” Un giorno fantastico, tutto è andato per il verso giusto. Anche per noi vale quanto appena illustrato da Raphael a riguardo dello schierare una sola vettura. Ed un piccolo accorgimento che paga è sicuramente avere la fiducia da parte della squadra visto che sono stato confermato per il secondo anno consecutivo”.

Quinto e sesto sono rispettivamente Justin Wilson con Dale Coyne, altro team che ha soltanto una vettura in pista, e Scott Dixon, campione uscente. Graham Rahal e Helio Castroneves sono settimo ed ottavo. Briscoe completa la Top Ten, tre Penske nelle prime dieci posizioni , davanti a lui Alex Tagliani con Conquest.

Castroneves e Briscoe sono stati autori anche di due incidenti nelle qualifiche.

“Ho spinto un pò troppo cercando di riuscire a guadagnare il terzo turno di qualifiche ma ho esagerato”- le parole di Castroneves, che spende parole di apprezzamento anche per Will Power - “La pole fatta segnare dimostra appieno  la bontà agonistica e le sue doti velocistiche senza ombra di dubbio”. Per il pilota brasiliano anche un check-up medico dopo il crash che lo ha visto protagonista in negativo. La sua partecipazione alla gara non sembra essere però messa in dubbio. Briscoe, invece ha perso il controllo della sua macchina andando ad impattare una pila di pneumatici.

Tony Kanaan è il primo pilota della sua squadra, undicesimo. Per la prima volta Helio e Tony sono risultati fuori dalla Top Six.

Il peggiore della giornata è stato Ed Carpenter, ultimo alla media di circa 98 miglia orarie, Danica Patrick penultima a causa di un incidente che l’ha vista protagonista, Stanton Barrett non è in quest’occasione il fanalino di coda.




Indycar - Franchitti vince a Long Beach
Dario Franchitti domina il secondo appuntamento della Indycar Series sul circuito cittadino di Long Beach, California, e conquista il suo primo successo stagionale. Dopo il secondo tempo nelle qualifiche, il pilota scozzese riesce a piegare la resistenza di Will Power, partito dalla pole position e autore di una gara solida e costante con la terza vettura schierata da Penske e che avrà a disposizione ancora solo per Indianapolis. La svolta della gara è avvenuta quando Franchitti ha deciso di anticipare il primo pit stop, al diciassettesimo giro, per poi riuscire a sopravanzare l’australiano, leader nelle prime fasi, quando questi ha dovuto effettuare il rifornimento durante un periodo di caution.

Al via Power era riuscito ad andare via bene, mentre Franchitti si fa sorprendere dal sorprendente Matos, che dalla seconda fila passa al secondo posto. Power guida in tranquillità i primi 15 giri, poi improvvisamente rallenta all’uscita di una curva (probabilmente per un problema al cambio) e crea il caos alle sue spalle, con Dixon che scarta e colpisce EJ Viso, che finisce ko. I primi in classifica vanno al pit (Franchitti si era fermato un giro prima), e davanti si portano Kanaan, Briscoe, Doornbos, Hunter-Reay, Andretti e la Patrick, rimasti fuori. Pochi giri dopo il restart, caos all’ultima curva: una toccata tra Moraes e Wilson causa un mega ingorgo che coinvolge anche Mutoh e Manning. Solo Justin Wilson è costretto al ritiro (a causa della rottura della sospensione) , gli altri vengono doppiati. I primi effettuano il pit stop, restano fuori solo Andretti e Carpenter, che si portano davanti a tutti. Quando Andretti deve fermarsi ai box per la sua sosta, Franchitti prende la testa della corsa per non lasciarla sostanzialmente più.

Altro momento importante della gara al giro 52, quando Conway va a muro e provoca la quarta caution della giornata. Al momento del pit, Graham Rahal, in quel momento sesto, sbaglia, riparte troppo presto e resta bloccato con il bocchettone. Viene anche penalizzato e retrocede in fondo al gruppo. Franchitti continua in testa davanti a Power, Kanaan, Patrick e Wheldon, mentre al pit Scott Dixon e Briscoe riescono a scavalcare Castroneves. Al giro 72 Moraes finisce a muro. In regime di caution, dietro la pace car, Briscoe sbaglia e tampona Dixon. Dixon finisce in testacoda e perde un giro, mentre Briscoe deve fermarsi con il musetto danneggiato e verrà poi penalizzato. Al restart Franchitti riallunga e vince su Power, Kanaan, Danica Patrick (autrice di un’ottima gara dopo essere partita ventiduesima) e Wheldon che nel finale riesce a resistere agli attacchi di Andretti.

Dopo delle qualifiche disastrose, l’Andretti-Green Racing riesce così a raddrizzare il weekend grazie ad un’ottima tattica dei pit stop e portando così tre piloti nei primi sei posti. Helio Castroneves termina al settimo posto nel giorno del suo rientro, mentre il suo compagno di squadra Ryan Briscoe termina soltanto tredicesimo dopo un weekend totalmente diverso da quello di St.Petersbrug. Raphael Matos conclude un grande weekend portando a casa l’ottavo posto finale, primo arrivo nella top ten in carriera, così come Robert Doornbos che termina decimo. Prossimo appuntamento domenica prossima al Kansas Speedway per la prima prova stagionale su ovale.

Classifica finale:

Pos Driver Team Gap

1. Dario Franchitti Ganassi

2. Will Power Penske + 3.3182s

3. Tony Kanaan Andretti Green + 4.0537s

4. Danica Patrick Andretti Green + 5.0742s

5. Dan Wheldon Panther + 6.5655s

6. Marco Andretti Andretti Green + 7.5900s

7. Helio Castroneves Penske + 8.6332s

8. Raphael Matos Luczo Dragon + 9.4835s

9. Robert Doornbos Newman/Haas/Lanigan + 9.9583s

10. Alex Tagliani Conquest + 13.6185s

11. Ryan Hunter-Reay Vision + 15.2097s

12. Graham Rahal Newman/Haas/Lanigan + 15.8507s

13. Ryan Briscoe Penske + 1m05.1013s

14. Vitor Meira Foyt + 1 lap

15. Scott Dixon Ganassi + 1 lap

16. Darren Manning Dreyer & Reinbold + 1 lap

17. Stanton Barrett 3G + 1 lap

18. Ed Carpenter Vision + 3 laps

Ritiri:

Driver Team Laps

Mario Moraes KV 71

Hideki Mutoh Andretti Green 60

Mike Conway Dreyer & Reinbold 51

Justin Wilson Dale Coyne 24

EJ Viso HVM 16
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da Elio11 » 06/05/2009, 21:22

In una conferenza stampa svoltasi a Long Beach venerdì è stata confermata anche la partecipazione di Davey Hamilton alla 500 Miglia di Indianapolis. Hamilton guiderà la vettura numero 44 che sarà schierata in partnership tra il Dreyer&Reinbold Racing e il Kingdom Racing, con Hewlett-Packard quale sponsor principale. “Sono fortunato ad essere in grado di disputare ancora una volta una corsa che amo“, ha detto Hamilton, che è anche proprietario del Davey Hamilton/Kingdom Racing, che schiera una vettura nella Indy Lights per Brandon Wagner. “Con Dennis Reinbold siamo amici da tanto tempo. Avevamo parlato di lavorare insieme in passato e ora che Larry Curry lavora con loro, e visto il rapporto che ho avuto con lui quando correvo con il Vision Racing, tutto questo ha fatto sì che potessimo giungere ad un accordo. Sono grato anche che Hewlett-Packard torni per il terzo anno consecutivo con me, e così si apre davvero un’opportunità a lungo termine per un nuovo rapporto di sponsorizzazione.” Il team Dreyer&Reinbold Racing ha già iscritto altre tre vetture per la 500 Miglia di Indianapolis, una per il rookie Mike Conway, una per Darren Manning (i due piloti titolari per l’intera stagione) ed un per John Andretti in partnership con il Richard Petty Motorsports.


Il team Conquest  di Eric Bachelart potrebbe dare forfait per la gara in programma la prossima settimana nell’ ovale di Kansas. Il team di  Eric Bachelart, che in occasione dell’evento californiano dello scorso week-end aveva raggiunto un accordo con tre sponsors, non è ancora in grado di supportare una intera stagione senza un valido appoggio di natura economica. Lo stesso team manager aveva preventivato questa eventualità quando nello scorso inverno era stato costretto a ridurre il personale di molte unità ed il numero delle vetture da due ad una. Una notizia positiva arriva invece per quanto riguarda la prossima 500 Miglia di Indianapolis, dove il team, che quest’anno corre con Alex Tagliani, potrà forse contare su una seconda monoposto da schierare grazie al recente contributo concesso dalla Rubicon Sports. Quest’ultima scuderia, che ha rinunciato a correre privatamente la gara dell’Indiana in questa stagione, si è riciclata nelle vesti di partner ed appoggio economico a vantaggio del team “arancione”. Una soluzione simile è stata messa in atto quest’anno da Sam Schmidt (correrà con Ganassi), e da Kingdom Racing (partner della Vision nel 2008 e della Dreyer&Reinbold nel 2009).

Tra i piloti si fa il nome di Jaime-Camara, ancora sotto contratto con Conquest o di Buddy Rice



Indycar - Molte novità (piloti e sponsors) in vista del Kansas

E’ stata diramata la lista dei partecipanti alla gara del Kansas che si terrà nel prossimo fine settimana. Le novità più importanti riguardano innanzitutto l’assenza dalla gara del team Conquest, come già preannunciato ufficiosamente nella giornata di ieri; la presenza di Sarah Fisher al debutto quest’ anno con la sua scuderia personale; l’assenza di Darren Manning nelle vesti di pilota del team Aj Foyt Racing; l’assenza di una seconda monoposto per il team 3G. In più la Penske ha deciso di “tagliare” Will Power nonostante l’ottima prestazione fornita in California. Non ci sarà dunque una Penske Verizon anche in Kansas.

Per quanto riguarda la Conquest, ciò significa che non vedremo Alex Tagliani nel prossimo appuntamento. Sarah Fisher, correrà invece la prima delle sue sei gare stagionali. AJ Foyt Racing correrà con due piloti: mentre del primo sappiamo il nome, Vitor Meira, del secondo non è fatta menzione ed infatti è presente la sigla “TBA”. Possiamo al proposito ipotizzare diverse soluzioni, addirittura un impiego di Alex Tagliani, o il debutto stagionale per uno fra Oriol Servia e Townsend Bell (entrambi comunque molto vicini a firmare un accordo per correre con KV Racing), o addirittura Buddy Rice. Quest’ultimo si trova per la prima volta senza volante dopo che la Rubicon, team per il quale aveva firmato in inverno, ha dismesso le sue speranze di prendere parte alla stagione ed alla 500 Miglia di Indianapolis. Molto probabile anche il nome di Aj Foyt IV,  nipote del proprietario del team, pilota rimasto senza un volante dopo il “taglio” subito a fine 2008 da parte della Vision Racing.

Non ci sarà neanche il compagno di scuderia di Stanton Barrett nel team 3G. Il nome di Thomas Scheckter non è più di attualità nonostante si fosse quasi annunciato un accordo ufficiale per Long Beach. Il pilota sudafricano, sue stesse parole, è intenzionato “almeno” a prendere parte alla 500 Miglia di Indianapolis. Una speranza, quella del pilota che non ha ancora un valido fondamento concreto e reale. Tutti noi ci auguriamo che possa questa volta andare tutto per il verso giusto.

La decisione di Roger Penske di non far correre Will Power è dovuta a problematiche di natura economica.

Nuovo sponsor per Franchitti in occasione della prima gara stagionale su tipologia ovale. Sulla livrea della Ganassi n° 10 sarà infatti presente il logo ed i colori della “Nicorette”, azienda produttrice di prodotti che tentano di aiutare i fumatori di tabacco a dismettere il loro vizio.

In più Andretti Green ha rinnovato l’accordo con lo sponsor “Dr.Pepper/Snapple”. A Long Beach la Dallara n°11 di Kanaan si era colorata di bianco-rosso in omaggio al nuovo partner temporaneo. Ora sembra che sia stato finalizzato un contratto secondo il quale i loghi dello sponsor saranno presenti sulla vettura di Marco Andretti nelle vesti di partner principale in dieci appuntamenti fra i quindici restanti, tra cui  Kansas ed Indianapolis. La livrea di Marco Andretti in Kansas recherà i loghi della “Venom Energy Drink”, prodotto dell’azienda suddetta.
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da Elio11 » 06/05/2009, 21:23

Indycar - Rilasciata la Entry List della 500 Miglia di Indianapolis

Il 20 Aprile è stata rilasciata la entry list per la 500 Miglia di Indianapolis: IMS_IndyCar_Series_Entry_List_4_20_09.pdf

Oltre ai protagonisti abituali della serie, sono presenti alcune novità, alcune preannunciate nelle scorse settimane:

    * Il team Foyt ha iscritto altre due vetture, una per AJ Foyt IV (la n.41), una per un pilota ancora da annunciare (la n.48);
    * La vettura n.22, iscritta in questi ultimi anni dal Vision Racing, sarà gestita dal Bryan Herta Autosport per un pilota ancora da annunciare;
    * Sono presenti due vetture iscritte dal Roth Racin, coi numeri 25 e 52, con piloti ancora da annunciare;
    * Il Sarah Fisher Racing ha iscritto, oltre alla vettura n.67, una seconda vettura n.68 per un pilota ancora da annunciare;
    * Il Rahal Letterman Racing ha iscritto la vettura n.17 per un pilota ancora da annunciare;
    * Il KV Racing Technology, oltre alla vetture per Moraes e Tracy, ha iscritto la vettura n.8 per un pilota ancora da annunciare;
    * L’Hemelgarn Johnson ha iscritto la vettura n.91 per un pilota ancora da annunciare;
    * Il Conquest Racing ha iscritto due vetture, la n.34 e la n.36, ma non ha ancora ufficializzato chi saranno i piloti, nemmeno l’attuale titolare della n.34 Alex Tagliani;
    * Allo stesso modo, il Dreyer&Reinbold Racing ha iscritto la vettura n.23 senza aver confermato la presenza di Darren Manning.

Riassumendo invece le notizie già note:

    * Scott Sharp guiderà la vettura n.16, schierata dal Panther Racin coi colori dello sponsor Tequila Patron;
    * Paul Tracy correrà con la vettura n.15 schierata dal KV Racing Technology;
    * Davey Hamilton guiderà la vettura n.44 schierata in partnership dal Dreyer&Reinbold Racing e dal Kingdom Racing (che corre in Indy Lights insieme al team proprio di Hamilton) e lo sponsor Hewlett Packard;
    * Alex Lloyd parteciperà con la vettura n.99 del Sam Schmidt Motorsports, iscritta in coabitazione con il team di chip Ganassi;
    * John Andretti guiderà la vettura n.43 iscritta dal Dreyer & Reinbold Racing e dal Richard Petty Motorsports, che per la prima volta parteciperà alla 500 Miglia di Indianapolis.

Alla prossima edizione della 500 Miglia di Indianapolis sono così iscritti 40 partecipanti, tra i quali sono presenti 4 vincitori: Helio Castroneves (2001, ‘02), Dan Wheldon (2005), Dario Franchitti (2007) e Scott Dixon (2008). Al momento, inoltre, sono iscritti 4 rookie, a cui sono riservati i primi due giorni di prove libere (Rookie Orientation Program in programma il 5-6 Maggio): Raphael Matos, Stanton Barrett, Mike Conway e Robert Doornbos.

PROSPETTO GENERALE:  http://www.eracemotorblog.it/2009/04/22 ... polis.html
Ultima modifica di Elio11 il 06/05/2009, 21:25, modificato 1 volta in totale.
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da Elio11 » 06/05/2009, 21:29

Articolo originale con foto esplicative:

http://www.eracemotorblog.it/2009/04/22/indycar-il-team-hertavision-fornisce-alcuni-indizi-sul-suo-pilota-per-indianapolis.html

“Hint, if the deal comes together he has previous starts at Indy and first or last name starts with the 2nd letter in the alphabet.”

Questa frase compare nella pagina “Twitter” di Brian Herta. Dunque si può dedurre che la vettura Dallara-Honda n°22 del team Vision, gestita dagli uomini della “Bryan Herta Autosport”, sarà al via con uno di questi papabili  piloti, i cui nomi sono stati recentemente protagonisti di voci di mercato:

- Buddy Rice
- Towsend Bell
- Buddy Lazier
- Bruno Junqueira
- Enrique Bernoldi
- Alex Barron
- Bryan Herta in persona!

Tuttavia:
- Buddy Rice sembra indirizzato verso  la sponda Rahal-Letterman, Bobby Rahal infatti ha iscritto una vettura , la n°17.
- Buddy Lazier è storicamente legato alla n°91 del team Hemelgarn Racing.
- Servia sembra avere un contratto quasi assicurato con KV Racing.
- Il nome di Enrique Bernoldi non sembra essere più di attualità nel mondo delle competizioni d’oltreoceano. Tranne che in occasione dell’avvicendamento con Tagliani nelle ultime gare della scorsa stagione e in occasione delle voci di mercato nei seguenti primi mesi invernali in relazione alla scuderia Conquest Racing, crediamo sia difficile ipotizzarlo ai nastri di partenza.
- Alex Barron è assente dalle competizioni agonistiche della IRL da alcuni anni, ma non possiamo escludere a priori nè il suo nome nè quello di Bryan Herta stesso. Quest’ultimo dopo il ritiro dalle competizioni,  dallo scorso anno presta il suo apporto in seno al team di Tony George ed è impegnato in prima persona nella gestione di una scuderia Indy Lights a partire da questa stagione.

Possiamo dunque ipotizzare, con un ampio margine di probabilità, che il sedile venga occupato da Townsend Bell.

Fantascienza sarebbe poi parlare di Sebastien Bourdais…



ARTICOLO ORIGINALE CON FOTO
http://www.eracemotorblog.it/2009/04/24 ... ilton.html

- E’ stata presentata la vettura con cui Davey Hamilton tenterà di qualificarsi alla nuova edizione della 500 Miglia di Indianapolis. Il pilota, quarantasei anni, è stato impegnato regolarmente nella serie IRL ininterrottamente dal 1996 al 2001, anno in cui fu coinvolto nell’ incidente che gli causò diverse fratture agli arti inferiori. La conseguenza dell’accaduto significò la fine della sua carriera a tempo pieno. Rimasto protagonista nella serie in qualità di commentatore tv e pilota della vettura promozionale biposto , è tornato alle corse grazie all’apporto di Kingdom Racing e Vision nelle ultime edizioni della 500 Miglia. Ora la nuova avventura con Dreyer&Reinbold.

“Conoscevo di persona Buhl e Reinbold sin da quando ho iniziato la mia carriera agonistica nella serie. Sono felice di poter dare il mio apporto a questa piccola scuderia che ormai da anni calca le scene della IRL. Siamo stati molto vicini dal concludere un accordo negli anni passati, l’occasione buona però è arrivata da poco. Di fatti lavorerò in coppia con Larry Curry, il mio ingegnere di pista che era con me in Vision” - le parole del pilota.

Hamilton è il terzo pilota che sarà al via con Dreyer&Reinbold in questa 93esima edizione della 500 Miglia. Mike Conway ha un accordo con la scuderia per correre una intera stagione, John Andretti sarà al via grazie ad una collaborazione con il team Richard Petty, mentre  Darren Manning, il pilota che ha corso i primi due appuntamenti stagionali,  non è stato ancora annunciato .





ARTICOLO ORIGINALE CON FOTOhttp://www.eracemotorblog.it/2009/04/24/indycar-venom-energy-livrea-per-marco-andretti.html

- Come annunciato previamente, lo sponsor “Dr. Pepper/Snaple” ha prolungato l’accordo con il team Andretti Green Racing che altrimenti sarebbe valso per la durata di una sola gara, Long Beach. I loghi del nuovo sponsor non saranno però presenti sulla vettura di Tony Kanaan, che ha abbandonato una tantum in occasione della gara californiana i colori storici della 7-Eleven, quanto invece sulla Dallara n°26, quella di Marco Andretti. L’accordo prevede la durata per una intera stagione, dieci gare delle restanti quindici, ed in occasione dei due prossimi appuntamenti, in Kansas e ad Indianapolis, la livrea di Marco recherà i colori della “Venom Energy Drink”, sub-prodotto in commercio appartenenti al marchio “Dr.Pepper”. Il colore predominante sarà il nero, con un apporto minimo anche della tonalità rossa sulle fiancate e sulle ali anteriori e posteriori.

Curioso notare come con la vettura di Marco Andretti il numero delle monoposto colorate di nero siano ben rappresentate:

- Probabilmente la n°2 di Matos se recherà come partner “Marines” ( Luzco Dragon Racing rosso-nero)

- La n° 7 di Danica Patrick (Motorola nero-celeste)

- La n° 12 di Will Power (Penske Verizon rosso-nero)

- La n° 13 di EJ Viso (HVM nero-verde)

- La n° 16 di Scott Sharp (Panther nera)

- La n° 18 di Justin Wilson ( Dale Coyne Z-Line rosso-nero-bianca)

- La n°21 di Ryan Hunter-Reay (Vision probabilmente “William Rast” nero-grigio-bianco)

- La n° 44 di Davey Hamilton (D&R nero-argento)

Anche qui metto il link al sito per le foto: http://www.eracemotorblog.it/2009/04/24 ... retti.html





ARTICOLO ORIGINALE CON FOTOhttp://www.eracemotorblog.it/2009/04/24/indycar-livrea-della-kv-racing-n%c2%b0-15-di-paul-tracy.html

- KV Racing Technology  schiererà tre vetture per la 500 Miglia di Indianapolis. Per ora sono due i piloti confermati, Mario Moraes e Paul Tracy. Il terzo nome è ancora ignoto, anche se si fanno voci consistenti circa un ritorno di Oriol Servia. La notizia però è un’altra. E’ stata infatti presentata qualche giorno fa la livrea con cui Paul Tracy affronterà la sua ennesima 500 Miglia di Indianapolis. Il quantantenne canadese sarà sponsorizzato dalla “Geico Insurance” e tenterà di qualificare la Dallara Honda n° 15.

“Sono onorato di annunciare che Paul Tracy e la “GEICO Insurance” saranno al via al nostro fianco” - ha proclamato il co-proprietario della KV Racing, Kevin Kalkhoven, cje ha poi continuato elogiando le qualità di entrambi - “Paul è uno dei piloti più forti  che le serie americane abbiano mai avuto, GEICO è una compagnia leader nel suo settore di marketing. Confido nelle potenzialità di coloro sui quali abbiamo puntato quest’anno. Saremo competitivi”.

“Dobbiamo ringraziare coloro che ci hanno offerto la possibilità di entrare dalla porta principale in Indycar. Lo abbiamo fatto con Paul Tracy e ce ne vantiamo. Questo sarà il suo nuovo ritorno alle corse e soprattutto dopo anni di assenza sarà qui ad Indianapolis e ha scelto noi per farlo” - ha cosi’ espresso soddisfazione per l’accordo Ted Ward, vice-presidente della GEICO -  “L’intrattenere una relazione professionale con due dei piloti più competitivi al mondo con Paul Tracy e Massimiliano Papis, ci permette di incrementare le nostre credianziali e siamo grati a Jimmy Vasser e Kevin Kalkhoven per averci fornito quest’anno l’opportunità di correre la prestigiosa gara dell’Indiana”.

Il pilota, nativo del Canada, ma residente a Las Vegas, Nevada, vanta ben trentun vittorie, ventincinque pole position, 4.231 giri percorsi al comando. Settantacinque podii, centodue Top Five, centoquarantuno TopTen in un complessivo di ben duecentosessantatre gare disputate finora.





ARTICOLO ORIGINALE CON FOTO http://www.eracemotorblog.it/2009/04/24 ... icino.html

- Sarah Fisher Racing ha iscritto ben due vetture al via in occasione della 500 Miglia di Indianapolis del prossimo Maggio. La scelta ha spiazzato le previsioni più ovvie, ed ora, a pochi giorni dalla pubblicazione della lista ufficiale dei partecipanti, un comunicato ufficiale del team fa chiarisce la situazione fornendo dettagli precisi sull’operazione in corso. La scuderia infatti, ha superato in extremis il termine ultimo per iscrivere la seconda Dallara, ma potrebbe aver bisogno di un ulteriore aiuto per schierarla in pista. Di fatti il secondo pilota non è stato ancora designato, ed è la stessa Sarah Fisher a menzionare un possibile accordo con l’ex-scuderia CART/Champ Car Forsythe  Racing per una eventuale collaborazione in occasione della gara dell’Indiana.
“Se loro hanno una telaio disponibile, o possono lavorarci su, di sicuro sarà un grande apporto dato alla serie. Noi non disponiamo di un secondo pilota, se la Forsythe vorrà aiutarci in questa avventura saremmo ben lieti di accoglierla”.
L’alleanza, comunque, giusto per la cronaca, è già attiva in quanto gli uomini del team storico sono impegnati nel lavorio di preparazione della vettura n°67 che sarà guidata proprio da Sarah Fisher. E’ stato infatti contattato l’ingegnere Yom Brown che ha portato con sè alcuni suoi fedeli collaboratori provenienti dalla Forsythe stessa.

“Non dormo la notte al pensiero di un ritorno della Forsythe, per giunta al nostro fianco. Non vedo l’ora che il mese di Maggio incominci. Intanto c’è un antipasto in Kansas…” - le parole disincantate di Sarah.
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da Elio11 » 06/05/2009, 21:31

Milka Duno ritorna a calcare le scene della Indycar Series. Dopo i tentativi, andati quasi a buon fine con il team Newman-Haas tra Gennaio, Febbraio e Marzo (ha debuttato con una livrea personale nei tests privati di Sebring ed ha partecipato a quelli collettivi di Homestead), la venezuelano torna alla casa madre, la Dreyer&Reinbold, scuderia per la quale ha corso anche la scorsa stagione. Debutterà a partire dal prossimo appuntamento in Kansas con la vettura n°23 guidata nelle due precedenti gare da Darren Manning.

Sarà sponsorizzata dalla CITGO, PDVSA e Cantv. Da sottilineare il fatto che il secondo marchio, sponsor primario della HVM di Viso, è un sub-prodotto del primo.

“Siamo contenti di riaccogliere Milka con noi” - fa sapere Dennis Reinbold - “Lo scorso anno la collaborazione è stata fruttifera e vogliamo continuare a fare del nostro meglio, procedere per quella strada che momentaneamente non è stata più percorsa”.

Dietro le dichiarazioni di Reinbold c’è però una soddisfazione ben celata di riavere con sè un supporto economico adeguato a garantire la pretesa di schierare più vetture in pista.

Milka sarà al via di ben nove gare delle restanti quindici in programma: Kansas, Indy 500, Texas, Kentucky, Mid Ohio, Watkins Glen, Sonoma, Chicago and Homestead Miami. L’onore di correre a Milwaukee, Richmond, Iowa, Toronto, and Edmonton toccherà invece a Darren Manning.

Si prospetta, come annunciato mesi fa, un possibile ritorno di Roger Yasukawa in occasione del penultimo appuntamento a Motegi.



Indycar - Kansas - Libere 1: Ganassi, Penske e AGR in ottima forma

La Indycar torna a calcare la tipologia di circuiti che predilige , quella per la quale è nata, se si vuole considerare questo campionato, come giusto che sia,  la continuazione ideale dell’ USAC e dell’IRL.

In Kansas si disputa la prima gara stagionale dell’ex campionato “per anelli” , contestualmente Scott Dixon  sembra risvegliarsi dal terpore invernale nel quale è stato avvolto anche nell’incipit della stagione iridata. Nelle libere del sabato mattina, le prime ufficiali, si innalza al primo posto con una media oraria di 211.980 miglia. Il neozelandese grazie al suo inizio stagionale zoppicante ( o’ per colpa’  dello stesso se si vuole vedere il bicchiere “mezzo vuoto”) , è stato fra i primi a scendere in pista. La regola infatti prevede che la prima mezz’ora sia dedicata ai piloti che in classifica generale non rientrano fra i primi dieci. Il campione 2008 ha poi agevolmente controllato le libere, scalzando nell’arco del tempo rimanente chiunque avesse tentato di spodestarlo dalla vetta.

Gran ritorno a pieno ritmo da parte di Helio Castroneves, secondo assoluto, al termine di una sessione tribolata che lo ha visto anche autore delle uniche bandiere gialle che hanno intervallato le prove. Risponde alle critiche piovutegli addosso anche Marco Andretti, che sugli ovali  torna a dimostrare il suo potenziale inespresso finora. Il giovane pilota della Andretti Green però è rimasto a lungo nelle retrovie prima di piazzare la zampata quasi allo scadere.

A completare la riscossa del team capitanato da Michael Andretti e Kim  Green al muretto sono Danica Patrick, quinta,  poi Tony Kanaan, ad un decimo di distacco da Dixon in sesta posizione e Mutoh in ottava. A completare i ranghi della Top Ten ci sono Ryan Briscoe quarto, a sei centesimi dal primo della classe, la Panther Delphi di Wheldon in settima piazza e Dario Franchitti in decima. Grande sorpresa e menzione speciale per Sarah Fisher, al suo debutto stagionale, nona assoluta. Sembra che la collaborazione con l’esperta scuderia Forsythe abbia arrecato qualità positive in termini di competitività.

Vitor Meira porta il piccolo team AJ Foyt Enterprises in undicesima posizione, alla media oraria di 210.734 miglia, dietro di lui il duo Newman Haas:  il rookie Doornbos è davanti a Graham Rahal.

Gli altri attesi: Ryan Hunter-Reay ha problemi e non va oltre l’ultima posizione, Milka Duno è diciottesima, EJ Viso ventesimo. In ritardo anche Justin Wilson e Raphael Matos.

Pos Vett Pilota Team Tempo Gap Dal primo Velocità
1. 9 Scott Dixon Chip Ganassi Racing 25.814 211.980
2. 3 Helio Castroneves Team Penske 25.872 0.058 0.058 211.502
3. 26 Marco Andretti Andretti Green Racing 25.873 0.001 0.059 211.497
4. 6 Ryan Briscoe Team Penske 25.874 0.001 0.060 211.484
5. 7 Danica Patrick Andretti Green Racing 25.883 0.009 0.069 211.415
6. 11 Tony Kanaan Andretti Green Racing 25.920 0.037 0.106 211.110
7. 4 Dan Wheldon Panther Racing 25.935 0.015 0.121 210.990
8. 27 Hideki Mutoh Andretti Green Racing 25.957 0.022 0.143 210.807
9. 67 Sarah Fisher Sarah Fisher Racing 25.965 0.008 0.151 210.748
10. 10 Dario Franchitti Chip Ganassi Racing 25.965 0.000 0.151 210.743
11. 14 Vitor Meira AJ Foyt Enterprises 25.966 0.001 0.152 210.734
12. 06 Robert Doornbos* Newman/Haas/Lanigan Racing 26.034 0.068 0.220 210.187
13. 02 Graham Rahal Newman/Haas/Lanigan Racing 26.040 0.006 0.226 210.142
14. 20 Ed Carpenter Vision Racing 26.065 0.025 0.251 209.938
15. 5 Mario Moraes KV Racing Technology 26.072 0.007 0.258 209.877
16. 2 Raphael Matos* Luczo Dragon Racing 26.117 0.045 0.303 209.522
17. 24 Mike Conway* Dreyer & Reinbold Racing 26.166 0.049 0.352 209.127
18. 23 Milka Duno Dreyer & Reinbold Racing 26.240 0.074 0.426 208.536
19. 18 Justin Wilson Dale Coyne Racing 26.246 0.006 0.432 208.489
20. 13 EJ Viso HVM Racing 26.296 0.050 0.482 208.092
21. 98 Stanton Barrett* CURB/Agajanian/Team 3G 26.422 0.126 0.608 207.096
22. 21 Ryan Hunter-Reay Vision Racing 26.559 0.137 0.745 206.030



Indycar - Kansas - Qualifiche - Prima pole su un ovale per Rahal

Graham Rahal ha conquistato la prima pole position in carriera su di ovale, e partirà dalla prima posizione nella terza gara della stagione Indycar, sul Kansas Speedway. “Avevamo già dimostrato di poter competere sui circuiti stradali, ed ora abbiamo dimostrato che abbiamo anche la velocità per competere sugli ovali“, ha detto Rahal. “Questo risultato dimostra come questi ragazzi abbiano lavorato duro durante tutto l’inverno. E’ un risultato incredibile per noi“. Il ventenne pilota americano, che ha conquistato la seconda pole position stagionale (e in carriera), aveva preceduto inizialmente Dario Franchitti e Helio Castroneves, ma entrambi i piloti sono stati retrocessi in ultima fila in quanto i due piloti hanno oltrepassato la linea bianca inferiore che delimita la pista durante i loro giri di qualifica. Per Castroneves si tratta della seconda qualifica consecutiva su di un ovale che gli viene cancellata, visto che la stessa penalità gli fu inflitta nell’ultima prova dell’anno scorso, sul Chicagoland Speedway. Con Franchitti e Castroneves, il Newman/Haas/Lanigan Racing occuperà la prima fila nella gara di domani, con il rookie Robert Doornbos che affiancherà il compagno di squadra Rahal. Alle loro spalle, buon terzo tempo per Danica Patrick, che precede il campione in carica Scott Dixon. Molto buona la prova del giovane Mario Moraes, sesto, così come quelle delle altre due ragazze in pista: Sarah Fisher e Milka Duno partiranno affiancate in sesta fila. Continuano i problemi per Ryan Hunter-Reay, che ha realizzato l’ultimo tempo dopo essere stato in difficoltà per tutto il weekend.

Griglia di partenza:

Pos Driver Team Speed

1. Graham Rahal Newman/Haas/Lanigan 211.311

2. Robert Doornbos Newman/Haas/Lanigan 210.665

3. Danica Patrick Andretti Green 210.470

4. Scott Dixon Ganassi 210.368

5. Marco Andretti Andretti Green 210.220

6. Mario Moraes KV 210.197

7. Ryan Briscoe Penske 210.098

8. Tony Kanaan Andretti Green 210.082

9. Dan Wheldon Panther 209.144

10. Ed Carpenter Vision 208.956

11. Sarah Fisher Fisher 208.543

12. Milka Duno Dreyer & Reinbold 208.537

13. Hideki Mutoh Andretti Green 208.506

14. Vitor Meira Foyt 208.461

15. Raphael Matos Luczo Dragon 208.382

16. Mike Conway Dreyer & Reinbold 208.145

17. Justin Wilson Coyne 207.971

18. EJ Viso HVM 206.779

19. Stanton Barrett 3G 205.820

20. Ryan Hunter-Reay Vision 205.673

21. Dario Franchitti Ganassi

22. Helio Castroneves Penske



Indycar - Kansas - Qualifiche - Prima pole su un ovale per Rahal
Graham Rahal ha conquistato la prima pole position in carriera su di ovale, e partirà dalla prima posizione nella terza gara della stagione Indycar, sul Kansas Speedway. “Avevamo già dimostrato di poter competere sui circuiti stradali, ed ora abbiamo dimostrato che abbiamo anche la velocità per competere sugli ovali“, ha detto Rahal. “Questo risultato dimostra come questi ragazzi abbiano lavorato duro durante tutto l’inverno. E’ un risultato incredibile per noi“. Il ventenne pilota americano, che ha conquistato la seconda pole position stagionale (e in carriera), aveva preceduto inizialmente Dario Franchitti e Helio Castroneves, ma entrambi i piloti sono stati retrocessi in ultima fila in quanto i due piloti hanno oltrepassato la linea bianca inferiore che delimita la pista durante i loro giri di qualifica. Per Castroneves si tratta della seconda qualifica consecutiva su di un ovale che gli viene cancellata, visto che la stessa penalità gli fu inflitta nell’ultima prova dell’anno scorso, sul Chicagoland Speedway. Con Franchitti e Castroneves, il Newman/Haas/Lanigan Racing occuperà la prima fila nella gara di domani, con il rookie Robert Doornbos che affiancherà il compagno di squadra Rahal. Alle loro spalle, buon terzo tempo per Danica Patrick, che precede il campione in carica Scott Dixon. Molto buona la prova del giovane Mario Moraes, sesto, così come quelle delle altre due ragazze in pista: Sarah Fisher e Milka Duno partiranno affiancate in sesta fila. Continuano i problemi per Ryan Hunter-Reay, che ha realizzato l’ultimo tempo dopo essere stato in difficoltà per tutto il weekend.

Griglia di partenza:

Pos  Driver            Team                Speed
1.  Graham Rahal      Newman/Haas/Lanigan  211.311
2.  Robert Doornbos    Newman/Haas/Lanigan  210.665
3.  Danica Patrick    Andretti Green      210.470
4.  Scott Dixon        Ganassi              210.368
5.  Marco Andretti    Andretti Green      210.220
6.  Mario Moraes      KV                  210.197
7.  Ryan Briscoe      Penske              210.098
8.  Tony Kanaan        Andretti Green      210.082
9.  Dan Wheldon        Panther              209.144
10.  Ed Carpenter      Vision              208.956
11.  Sarah Fisher      Fisher              208.543
12.  Milka Duno        Dreyer & Reinbold    208.537
13.  Hideki Mutoh      Andretti Green      208.506
14.  Vitor Meira        Foyt                208.461
15.  Raphael Matos      Luczo Dragon        208.382
16.  Mike Conway        Dreyer & Reinbold    208.145
17.  Justin Wilson      Coyne                207.971
18.  Stanton Barrett    3G                  205.820
19.  Ryan Hunter-Reay  Vision              205.673
20.  Dario Franchitti  Ganassi           
21.  Helio Castroneves  Penske
22.  EJ Viso            HVM




Scott Dixon raddrizza un inizio di stagione difficile e vince la prima prova su ovale della stagione Indycar. Il pilota neozelandese, dopo le prime due gare in cui era stato coinvolto in due incidenti, ha vinto la Road Runner Turbo Indy 300 disputata sul Kansas Speedway. La gara è stata caratterizzata dalle condizioni climatiche difficili, con la pioggia che ha minacciato di cadere per tutto il giorno (pericolo per altro scampato) e soprattutto un vento molto forte che ha dato filo da torcere ai piloti (specialmente quelli della Indy Lights, la cui gara è stata caratterizzata da tanti incidenti ed è stata vinta dal venezuelano Saavedra). Al secondo posto ha concluso Helio Castroneves, autore di una grande rimonta dopo essere partito dall’ultima fila dopo la squalifica rimediata nelle qualifiche. Completa il podio Tony Kanaan, che passa in testa al campionato.

La gara inizia con i due piloti Newman/Haas/Lanigan Racing in prima fila. Al via Rahal mantiene la leadership e conduce in testa i primi giri prima di cedere il passo a Dixon all’ottavo giro. Al giro 14 prima bandiera gialla: Meira rallenta e viene toccato da Castroneves. Il pilota di Foyt finisce a muro, Castroneves danneggia l’ala anteriore. Rientrano tutti al pit, il rookie Robert Doornbos esce in testa ma viene retrocesso in fondo al gruppo per aver toccato una delle gomme del compagno di squadra in uscita dal pit. Da questo momento l’olandese esce completamente dalla corsa.

Al restart Dixon allunga davanti a Rahal e Kanaan, mentre da dietro continua la rimonta di Castroneves e Franchitti. Il neozelandese accumula fino a tre secondi di vantaggio al momento del secondo pit stop, che effettua per ultimo nonostante sia rimasto sempre davanti. Al giro 95 seconda caution della gara, quando Raphael Matos finisce a muro. Tutti i primi rientrano ai box per il terzo posto, e all’uscita dal pit Ryan Briscoe ha preso la leadership della corsa, davanti a Kanaan, Dixon, Castroneves e Franchitti. Al restart tocca così all’australiano dettare il ritmo ed allungare.

Il momento decisivo della corsa arriva al giro 152: Dario Franchitti finisce a muro dopo che, rientrando ai box alle spalle di Rahal, blocca le ruote in frenata perdendo il controllo della vettura. Nello stesso momento Briscoe stava rientrando ai box. Il pilota di Penske è costretto a tornare in pista senza poter effettuare la propria sosta per non incorrere in una penalità, e si dovrà fermare il giro seguente insieme a tutti gli altri. Ad uscire per primo è Dixon, davanti a Castroneves, Kanaan, Briscoe e Danica Patrick. Questi 5 allungano al restart, e restano sempre ravvicinati, anche se Dixon riesce ad accumulare un vantaggio di circa mezzo secondo che riesce a mantenere per tutti gli ultimi 40 giri, andando a vincere con un margine di 7 decimi di secondo. Per il neozelandese si tratta della diciassettesima vittoria in carriera, l’undicesima su ovale.

“Sono state un paio di settimane pesanti“, ha detto Dixon, che con questa vittoria è salito dal diciassettesimo al quarto posto in classifica. “Abbiamo apportato alcune modifiche alla macchina, ed alla fine queste hanno sicuramente funzionato, portandoci alla vittoria. Penso che molti di noi si aspettavano che la gara fosse molto più difficile a causa del vento, specialmente nelle curve 3 e 4, forse di più mette in guardia. Nella riunione prima della gara ci avevano avvertito che ci sarebbero potute essere molte più caution. In definitiva sono molto felice di questa vittoria, che ci fa risalire in campionato e ci permette di presentarci fiduciosi ad Indy.”

Classifica finale:

Pos Driver Team Time

1. Scott Dixon Ganassi 200 laps

2. Helio Castroneves Penske + 0.7104s

3. Tony Kanaan Andretti Green + 1.5022s

4. Ryan Briscoe Penske + 1.8872s

5. Danica Patrick Andretti Green + 2.6502s

6. Marco Andretti Andretti Green + 3.8013s

7. Graham Rahal Newman/Haas/Lanigan + 7.8233s

8. Hideki Mutoh Andretti Green + 8.5430s

9. Ed Carpenter Vision + 8.9871s

10. Dan Wheldon Panther + 9.7681s

11. Mario Moraes KV +20.9048s

12. Robert Doornbos Newman/Haas/Lanigan + 1 lap

13. Sarah Fisher Fisher + 1 lap

14. Justin Wilson Coyne + 1 lap

15. Ryan Hunter-Reay Vision + 4 laps

16. Milka Duno Dreyer & Reinbold + 5 laps

Ritiri:

Stanton Barrett 3G 181 laps

Dario Franchitti Ganassi 151 laps

Mike Conway Dreyer & Reinbold 109 laps

Raphael Matos Luczo Dragon 95 laps

EJ Viso HVM 37 laps

Vitor Meira Foyt 14 laps

Classifica
1. Tony Kanaan 100
2. Ryan Briscoe 99
3. Dario Franchitti 96
4. Scott Dixon 81
5. Ryan Hunter-Reay 74
6. Danica Patrick 74
7. Marco Andretti 73
8. Graham Rahal 72
9. Will Power 69
10. Helio Castroneves 66
11. Dan Wheldon 66
12. Justin Wilson 65
13. Robert Doornbos 59
14. Hideki Mutoh 51
15. Vitor Meira 50
16. Raphael Matos 48
17. Ed Carpenter 46
18. Stanton Barrett 44
19. Mario Moraes 43
20. Alex Tagliani 40
21. Darren Manning 38
22. E.J. Viso 37
23. Mike Conway 36
24. Sarah Fisher 17
25. Milka Duno 14
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da Elio11 » 06/05/2009, 21:34

Il veterano , nonchè ex-campione IRL,  Buddy Lazier si appresta a calcare nuovamente le scene da protagonista assoluto nella immenente 500 Miglia di Indianapolis. E’ stato infatti finalizzato l’accordo con il suo team storico, “Hemelgarn Racing”, per correre la gara dell’ Indiana nell’ormai celebre vettura n°91. Si tratterà della diciasettesima partecipazione, da parte del pilota campione IRL 2000, al prestigioso evento del prossimo ventiquattro Maggio. Tredicesima con Hemelgarn, stessa scuderia con cui ha trionfato nella 500 Miglia del 1996 e nell’edizione, sopra menzionata, del campionato Indy Racing League. Lo scorso anno aveva terminato la gara in trentaduesima posizione dopo essere partito in diciassettesima posizione.

Ora il numero dei vincitori della gara partecipanti all’edizione 2009 sale a cinque: Helio Castroneves (2001-02), Dan Wheldon (2005), Dario Franchitti (2007) ed il campione in carica , il neozelandese Scott Dixon.


Il francese Nelson Philippe, 22 anni, tenterà la sua prima qualifica ad Indianapolis, alla guida della vettura n.31 iscritta dall’HVM Racing, e sarà quindi compagno di squadra del venezuelano EJ Viso. Il pilota francese ha corso dal 2004 al 2007 in ChampCar, e sarà il quinto rookie a tentare la qualificazione ad Indy, insieme a Stanton Barrett, Mike Conway, Robert Doornbos e Raphael Matos. “La Indy 500 è di gran lunga la più grande corsa a cui potessi mai pensare di competere“, ha detto Philippe, che parteciperà insieme agli altri quattro esordienti al Rookie Orientation Program. “Sono molto orgoglioso di farne parte. Non credo di aver capito ancora che cosa sarà finché non sarò in pista il 5 maggio per il Rookie Orientation Program. So che sarà difficile perché non ho esperienza, ma non vedo l’ora di cominciare questa sfida. Quello che voglio è avere il tempo a mia disposizione per raggiungere una velocità adeguata. L’obiettivo è quello di essere nel giro del leader a fine gara. Quello che voglio di più è essere pronto per questo.” Nelson Philippe aveva già corso per Keith Wiggins e l’HVM Racing nel 2006 in ChampCar, ottenendo una vittoria e due podii. “Keith e io non abbiamo una lunga storia alle spalle, ma una storia di successo sì“, ha detto Philippe. “Nel 2006 abbiamo lavorato insieme, e ho finito al quarto posto in campionato, che è un grandissimo risultato se si pensa che quando ho iniziato la stagione avevo 19 anni e solo nelle ultime tre gare 20. Sono molto orgoglioso di poter essere finalmente in grado di competere ad Indy e di farlo insieme.”

Indycar - La novità apportata da Nelson Philippe

HVM Racing, è stato annunciato da pochi giorni, schiererà una seconda vettura, la Dallara n°91 per la precisione, nella prossima edizione della 500 Miglia di Indianapolis con Nelson Philippe alla guida.

Per il pilota appena ventiduenne si tratta dell’ufficiale debutto nella Indycar Series, carriera che però, almeno ad oggi, non avrà seguito alcuno nel corso della stagione 2009. Infatti la collaborazione con il team di Keith Wiggins è temporanea ed appositamente prevista per la sola gara dell’ Indiana, evento a cui non ha mai preso parte. Il team ha annunciato anche un accordo di massima con “iTeam Sports” , un’ organizzazione che offre ai tifosi la possibilità di contribuire alla crescita della scuderia mediante un’acquisizione di una quota di proprietà della stessa. Attivo già nel fronte del baseball a partire dal 2008, il business della “iTeam Sports” si sta infatti espandendo nel mondo delle competizioni motoristiche.

Novità ingente anche sul fronte del binomio Philippe-HVM Racing. Di fatti il francese, schierato sulla Dallara n°31, potrà usufruire del prima vettura con emissioni ad impatto neutrale, o ” zero”,  di  carbonio, cioè di  anidride carbonica.

” Non c’è bisogno di avere una vettura ibrida per poter avere consumi ridotti, devi disporre,  casomai, di un’ ottima ripresa e se poi riesci anche ad imparare come diventare un pilota “ecologico”, puoi anche incrementare il consumo di carburante di circa il 33% complessivamente in una gara. Per converso anche le emissioni di anidride carbonica e dunque, inquinamento”.

“Molti spettatori incoscienti ancora non capiscono che il motorsport non implica il concetto “pigiare l’accelleratore a tavoletta il più possibile”. I piloti, saggiamente, spesso conservano carburante per trovarsi poi nelle posizioni di testa, con il risultato di spendere meno tempo nei box a rifornire e perdere secondi preziosi. Il miglior comportamento per salvaguardare il consumo, per i piloti che vogliono essere rispettosi dell’ambiente ed utilizzare questi piccoli accorgimenti, è essere intelligenti nell’usare il pedale dell’accellerazione” - le saggie parole di  Nelson Philippe.

Il francese aggiunge anche di essere in trattative con Greg Ballard, il sindaco di Indianapolis, per far diventare una realtà diffusa il progetto a cui sta prestando il nome da testimonial - “L’obiettivo è sperare di diffondere ciò che io sto facendo e far si che  tutte le trentatrè vetture al via nel 2010 qui a Indy siano ‘ecologiche’ “.

Tutte le vetture della Indycar, per la cronaca, corrono utilizzando l’etanolo, una fonte rinnovabile. Il dibattito è però acceso su un fronte abbastanza caldo e vede due differenti ed opposte tesi in ballo : se  la sua produzione ed utilizzo siano dannosi per l’ambiente, o meglio,  in termini più diretti , se esso produce meno anidride carbonica rispetto alla normale benzina.


Il team “Sarah Fisher Racing” aggiunge un nuovo secondo sponsor primario sulla proprio livrea. Il marchio “Direct Supply”, comparso sulla vettura giallo-nera di Sarah in Kansas, sarà presente anche ad Indianapolis e nei prossimi  quattro restanti eventi stagionali previsti nel programma del team.

” Direct Supply è orgogliosa di essere entrata a far parte del mondo della Indycar, perchè Indianapolis è l’ emblema della nostra tradizione motoristica ed uno dei fiori all’occhiello della storia degli Stati Uniti” - le parole del presidente della compagnia, Bob Hillis - “Lo facciamo di buon grado assieme a Sarah Fisher, la prima donna che può vantare nella storia delle corse nostrane a possedere un proprio team da gestire. Sarah è una persona molto dolce, gentile e disponibile ad ascoltare ed aiutare chiunque. E’ per questo che ha conquistato la stima dei fans della Indycar e degli addetti ai lavori nella nostra azienda”.

” Sono onorata di dare il benvenuto alla Direct Supply, si tratta di un ritorno in effetti. Credo che tutti loro meritino di essere considerati “di famiglia” qui nella nostra scudeia, perchè hanno manifestato l’intenzione di aiutarci quando la situazione non era più tanto rosea. Per questo sono davvero loro grata”.
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da Elio11 » 06/05/2009, 21:34

Indycar - Novità sul fronte Conquest, Bryan Herta rinuncia alla 500 Miglia

Dilemma Conquest Racing: il team ha iscritto ben due vetture per la prossima gara di Indianapolis, tuttavia ad oggi ancora non è stata fatta chiarezza sui nomi degli eventuali piloti. Nella entry ufficiale troviamo la dizione vaga e generica “TBA” , pilota  da ufficializzare ( “To Be Announced”).

Un pò di nebbia allora cercheremo di schiarirla noi. Sulla pagina “Twitter” della scuderia è stata pubblicata la foto che abbiamo riportato sopra con la seguente dizione: “La nostra vettura avrà una nuova veste cromatica per la 500 Miglia. Non possiamo ancora svelare tutta la macchina cosi’ da far intuire quale sarà lo schema della livrea, ma vi lasciamo all’immaginazione. Provate ad indovinare!”.

Innanzitutto analizziamo il testo sulla base di una mera e semplice interpretazione letterale. Con la locuzione “our car”, “la nostra vettura”, si vuole far forse intendere che sia una sola Dallara-Honda? Non si spiegherebbe altrimenti l’uso del singolare. In più i colori fanno presagire un’ accoppiata giallo-nera molto simile a quella della Luzco Dragon Racing sponsorizzata dalla “Symentec” lo scorso anno.

Questa compagnia tuttavia non è propriamente nella posizione finanziaria più adatta ad entrare in competizione nel motorsport. Basti pensare al fatto che Thomas Scheckter dopo aver perso il suo appoggio è stato liquidato in fretta dall’ex team satellite della Penske ed ora non riesce a trovare un volante da titolare.

Alcuni si domandano se questa Conquest possa far correre proprio Thomas dal momento che l’accordo quasi raggiunto con il team Beck “3G” è stato proprio alla conclusione della trattativa gettato al vento. Possibile vedere ancora Alex Tagliani sulla vettura di Eric Bachelart?

La risposta ci sarà data proprio domani, Martedi’ 5 Maggio, dal momento che è in programma una conferenza stampa in cui la scuderia darà l’annuncio ufficiale e districherà la matassa delle supposizioni.

Intanto una brutta notizia sul fronte “Bryan Herta”. L’ex-pilota della Andretti Green  e del team Rahal-Letterman ha da poco annunciato di aver abbandonat ogni velleità di presentarsi alla 500 Miglia del 2009 nelle vesti di team manager. Il team “Bryan Herta Autosport” ha dato forfait proprio all’ultimo momento quando la collaborazione con Vision Racing era in dirittura d’arrivo. Nella lista ufficiale dei partecipanti pubblicata qualche giorno fa, era stato iscritto con la vettura n°22, mentre per il pilota si attendeva soltanto l’annuncio finale. Di fatti alcune dichiarazioni ufficiali da parte del diretto interessato erano state pronunciate al riguardo e tutti gli indizi portavano al nome di “Townsend Bell”.



Indycar - Tagliani confermato per Indy

Alex Tagliani prenderà parte alla 500 Miglia di Indianapolis. Il 36enne pilota canadese ha raggiunto l’accordo con il team Conquest Racing, con cui aveva preso parte alle prime due corse della stagione, per guidare la vettura n.34 schierata dal team dell’ex pilota belga (in passato al via anche della Indy 500). Nonostante l’età e l’esperienza accumulata nei vari campionati CART/ChampCar e Indycar/IRL, Tagliani è un rookie per Indianapolis, non avendovi mai preso parte. Domani sarà quindi in pista insieme agli altri cinque esordienti (Stanton Barrett, Mike Conway, Robert Doornbos, Raphael Matos e Nelson Philippe) per il Rookie Orientation Program. “E’ il sogno di ogni pilota partecipare alla Indy 500″, ha detto Tagliani. “A causa della scissione temevo di non riuscire a partecipare più a questa corsa, che è sempre stata nei mi sogni. E’ una corsa che è sempre stata in cima alla lista dei miei desideri. Adesso, dopo più di nove anni dal mio esordio in una importante categoria a ruote scoperte (Tagliani esordì in CART/ChampCar nel 2000 con il team di Forsythe) potrò sperimentare ciò che significa il famoso mese di maggio. Il fatto di poterlo fare nell’anno del Centenario, poi, rende tutto ancora più memorabile. Anche se ho alle spalle tanti anni di corse, davanti all’Indianapolis Motor Speedway non posso che sentirmi un esordiente. E’ un luogo unico, non c’è niente di simile.”



Indycar - “Boost Mobile” veste d’arancio Danica
“Boost Mobile”, questo è il nome del nuovo sponsor di Danica Patrick. L’accordo è giunto grazie ad una collaborazione fra Motorola Inc. (quello che l’ha “vestita” per più di due anni in AGR) e la compagniaa “NYSE” (comparso a tempo debito sulla livrea di Marco lo scorso anno).

Danica ha svelato la nuova livrea della Dallara n°7 lo scorso 1 Maggio compiendo alcuni giri di dimostrazione sull’asfalto dell’ aeroporto di Indianapolis, località  sede del prossimo appuntamento del campionato. Uno schema non molto differente da quello che ha da poco abbandonato (forse temporaneamente), il celeste che sfumava nel nero sostituito da un arancio  che vagamente ricorda quello della n°27 di Dario Franchitti nell’anno del titolo IRL. Fatto sta che forse come sponsor primario, ovvero come secondario, la scritta “Boost Mobile” campeggerà sulla livrea per il resto della stagione.

“Danica Patrick  è la testimonial perfetta per il marchio Boost Mobile, perchè questo rispecchia alcune sue caratteristiche:  la non convenzionalità, l’ aggressività, l’astuzia,  la volontà di essere al top” - le parole di Matt Carter, presidente dell’azienda. “Boost Mobile ha una lunga storia di partnerizzazione con Motorola e siamo contenti che questa opportunità ci venga data dalla Andretti Green per far conoscere ulteriormente il nostro marchio”.

“La consapevolezza di avere un supporto solido e florido dal punto di vista finanziario come  il binomio Boost/Motorola è la spinta migliore per accrescere la mia fame di vittoria. Il loro spirito di competizione si accorda amabilmente con la mia carica agonistica pronta ad esplodere,  e ciò aiutare la AGR a scalare un ulteriore gradino verso una maggiore solidità economica” - le dichiarazioni di Danica.

Fin dal 2007 Motorola è stato lo sponsor principale della vettura di Danica in Indycar ed ha provveduto a fornire tecnologie di comunicazione per la quaterna di vetture del team. Il marchio, presente da protagonista assoluto nelle competizioni a ruote scoperte da più di dieci anni, è compagno di viaggio del team Andretti-Green da circa sei stagioni. Continuerà ad esserlo ancora.

“Per Motorola, partners come Boost Mobile e Danica Patrick/Andretti Green Racing sono la chiave per il successo dell’azienda” - fa sapere Jean-Pierre Le Cannellier,  direttore esecutivo della Motorola Inc. nel Nord-America. ” Siamo emozionati come sempre da qualche anno a questa parte, ogni qual volta si corre qui ad Indianapolis”.

FOTO DI DANICA a quest'indirizzo:
http://www.eracemotorblog.it/2009/05/04/indycar-boost-mobile-veste-darancio-danica.html
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da Elio11 » 06/05/2009, 21:36

- Presentate in anteprima le livree della Panther n°4 di cui disporrà il campione IRL 2005 Dan Wheldon, e quella del team Ganassi-Sam Schmidt del giovane Alex Lloyd.

La vettura della National Guard abbandona per ora la combinazione di colori bianco-rosso-blu per affidarsi ad una livrea che ricorda cromaticamente una tuta mimetica. La Dallara n° 99  Target Chip Ganassi-Sam Schmidt Racing di Alex  Lloyd invece sarà sponsorizzata dalla marca “Her”  (Healthy Energy Revitalizer) azienda produttrice di bevande energetiche. Il colore è un rosa “pesca”.
Compare anche in rete la foto ufficiale del servizio fotografico di Paul Tracy con la livrea GEICO. Tracy correrà questa edizione della 500 Miglia con KV Racing.

- Nelson Philippe ha chiesto ed ottenuto di cambiare il suo numero da n°31 ad un quasi inedito, comunque curioso, n°00.



- John Andretti apre il sito ufficiale www.Petty-Andretti.com. Come già detto in precedenza grazie all’apporto del team Nascar potrà correre la 500 Miglia anche quest’anno. Sotto la livrea della vettura n°43.



]Tutte le foto a questo indirizzo (purtroppo non posso copiare le foto perchè si oscurano da sole, chiederò presto all'amministratore di togliere questa precauzione):

http://www.eracemotorblog.it/2009/05/05/indycar-wheldon-e-lloyd-presentano-la-livrea-philippe-cambia-numero.html
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da Elio11 » 06/05/2009, 21:36

Indycar - Prima giornata di prove ad Indianapolis

Il canadese Paul Tracy, alla guida della vettura n.15 del KV Racing Technology, è risultato il più veloce nella prima giornata di prove ad Indianapolis, con il tempo di 40.3426 (358,918 kmh). Il 40enne originario di Toronto è stato ammesso alla prima giornata, dedicata al Rookie Orientation Program, in quanto inattivo su un ovale da lungo tempo. Un altro veterano si è piazzato al secondo posto: Scott Sharp alla guida della vettura n.16 del Tequila Patron Panther Racing. I rookies, più che al tempo, si sono dovuti dedicare a superare le quattro fasi del Rookie Test: Robert Doornbos, Raphael Matos, Alex Tagliani e Mike Conway li hanno superati tutti e quattro, Nelson Philippe tre e Stanton Barrett due.

Domani ci sarà un’altra sessione dalle 9 del mattino alle 14.00 per superare le restanti fasi, prima che il tracciato venga aperto a tutti i piloti, compresi i veterani. Robert Doornbos ha fatto segnare il miglior tempo tra gli esordienti con 40.5889 (356,772 kmh). I rookie ssono stati seguiti durante questa prima giornata da tre grandi campioni del passato: Al Unser jr, Rick Mears e Johnny Rutherford. “L’obiettivo di questa giornata è di dare i nostri consigli e seguire questi ragazzi in modo che non comincino questa avventura col piede sbagliato“, ha detto Rutherford. “Che ci crediate o no, a 300 kmh la macchina non si comporta allo stesso modo che a 360.” “Il nostro compito è quello di rispondere alle domande dei piloti che vanno in pista“, ha aggiunto Unser. “Il nostro ruolo di driver coach è molto importante. Si tratta di comunicare con il pilota, parlare di quali sensazioni ha, e poi si può dare suggerimenti su come rendere migliore un qualunque aspetto. E’ un beneficio per tutti. La sicurezza è di gran lunga la cosa più importante” . Su cosa significhi correre ad Indy, Unser risponde: “Questo è l’Indianapolis Motor Speedway, il più grande stadio del mondo, la più importante cosa del mondo, la più antica corsa al mondo. E’ la Corsa. Anche i veterani hanno le farfalle nel loro stomaco in questo periodo. Garantito.”





Indycar - Svelate alcune livree al Rookie Orientation Test- Commenti post-prove


Nel giro di appena cinque tornate Tracy è riuscito a salire alla media  velocistica di 220 miglia orarie. Più tardi, sceso nuovamente in pista, ha battuto e scalzato Scot Sharp in cima alla lista dei tempi.

“Grazie all’opportunità concessami, di prendere parte al Rookie Orientation Test pur non essendo un debuttante qui, partiamo abbastanza avvantaggiati” - le parole di Tracy, assente ad Indianapolis dal 2002 - “Le previsioni meteo prevedono pioggia per i prossimi giorni, quindi molte giornate di prove libere probabilmente salteranno e non saranno recuperate. Sono soddisfatto del lavoro svolto finora. Non sono venuto qui per vincere, voglio soltanto correre questa fantastica gara. Questo è stato il mio desiderio fin da bambino, da quando avevo sei anni, e non volevo appendere il casco al chiodo dopo sedici-diciassette anni di attività agonistica ad alti livelli senza essere tornati qui, la culla del nostro motorsport. E’ come un cerchio che si chiude. Quando lo scorso anno ci fu il fallimento della Champ Car, alias Cart, il mio team non decise di venire a correre in Indycar ma di allontanarsi dalla competizione. Fu un brutto momento perchè si ruppe una sorta di armonia quella del  mio legame con le corse qui in America, e mi ritrovai d’un colpo senza volante e prospettive sicure per il futuro. No, non volevo finisse tutto cosi’. Sapevo benissimo di non poter correre altri dieci anni, che sono di media una carriera normale per un pilota, ovviamente avevo superato i trent’anni ed ero anche oltre, vicino ai quaranta. Per qualche altra stagione in più però volevo essere ancora protagonista, me lo sentivo dentro, avevo quella rabbia agonistica che si prova quando si è giovani e si vuole emergere. Qualche spiraglio dopo si è aperto, prima con Walker e Vision ad Edmonton, ora con Jimmy ad Indy. Voglio regalare per quel che mi resta da correre, ancora forti emozioni ai miei fans, qualcosa per cui saranno ricordati quest’ ultimo mio lasso di tempo di attività.  <Paul Tracy? Quel pilota che correva negli anni Novanta e che ha dato l’anima in Cart ?”> <No, quello che a quarant’anni suonati, era ancora li’ davanti a combattere come un leone sugli ovali della IRL>.


La prima giornata di prove ha regalato ai fans anche la prestazione notevole di Scott Sharp (221.878 mph). L’ex- alfiere della Kelley Racing, e di Rahal-Letterman, ha lasciato la Indycar Series per correre nell’ALMS, dove è al volante di un prototipo della Acura. La sua livrea non è molto differente da quella con cui l’avevamo visto in azione l’ultima volta nel 2007.

“Mi sento bene, l’attesa è grande e qui ad Indy proprio per tradizione si costruisce un apparato scenico di preparazione meticolosa alla gara vera e propria che si corre dopo un mese di attesa e suspance. Devo ringraziare Patron e Panther Racing che mi permettono di essere nuovamente protagonista qui. Uscire in pista per i primi giri mi ha regalato nuove emozioni del tutto nuove ed inaspettate, seppur quest’ asfalto mi sia molto familiare. E’ come se mi fossi indossato una scarpa che non calzavo da molto tempo e scoprire con mia grande sorpresa di camminarci comodamente. Ero teso ed ora sono rilassato”.


Robert Doornbos ha guidato il gruppo dei debuttanti veri e proprio con il tempo di 221.735 miglia orarie di media. L’olandese della Newman Haas è stato il primo rookie a superare le quattro fasi necessarie, per un totale di 72 giri. “Mi sono trovato a mio agio, sembra che impari in fretta a guidare sugli ovali. Il mio team sta facendo un lavoro incredibile per permettermi di fare bene, ed io cerco di ripagarli come posso. Non vedo ad ora una ragione per cui non possiamo entrare nella top 11 nelle qualifiche” - parole che sembrano pronunciate con molta sicurezza quelle di Robert. La sua livrea denota alcuni cambiamenti: il rosso predomina ancora, ma si nota sulla fiancata l’utilizzo del logo della scuderia Newman Haas Laningan. Si offre dunque all’occhio anche la sua parte e si rende la vettura esteticamente più appetibile di quanto sia stata finora.


Raphael Matos  è quarto assoluto, con il tempo di 218.613 miglia orarie di media. “Oggi è stato un gran giorno. La vettura consistente, il team ha apportato cambiamenti aerodinamici che si sono dimostrati veramente efficienti. Ciò ci ha dato l’opportunità di verificare come la vettura si può comportare nelle variegate situazioni che potenzialmente  possono presentarci davanti. Sono stato abile ad impormi mentalmente ed a non farmi sopraffare dall’idea di correre qui nel tempio della velocità. E’ un passo importante per il proseguio del mese”. Utilizza la livrea argento-blu (Air Force) che ha portato in pista anche a Long Beach ed in Kansas.

Alex Tagliani (Conquest n°34) e Mike Conway (Dreyer&Reinbold n°24)  hanno passato le quattro fasi del loro programma. Tagliani (218.333 mph) è quinto, Conway (217.063 mph) sesto. “Il primo giro è stato un pò strano. Qui il circuito è enorme, e la velocità molto alta.  Dopo aver compiuto la prima tornata, sono tornato ai box, mi sono seduto appartato e ho incominciato a rimuginare. Mi sentivo in difficoltà come se il pensiero di correre qui mi avesse sopraffatto. Dopo il secondo tentativo mi sono sentito di gran lunga meglio. Questo da l’idea di come sia correre con queste vetture, solo se  ti  rilassi puoi concentrarti, e puoi controllare agevolmente la tua velocità, capire dove sbagli, dove stai per sbagliare e rimediare prima che succeda il peggio con un contatto a muro. Ho imparato molto, il mio setup non è male, pensiamo di poter migliorare domani”.

Per entrambi i piloti importanti modifiche estetiche sulle loro livree. Conway utilizza una vettura che conserva il colore blu oltremare, tuttavia molto più curata nei particolari con sfumatore di ciano e bianco. Lo sponsor principale a sorpresa non è “Dad’s” quanto invece la famosa marca di detergenti “Purex” che proprio in IRL è stata a sponsor del team Reinbold nel 2002 con proprio Buhl (e Fisher) alla guida.conway

Alex Tagliani e Conquest/Rubicon invece abbandonano la livrea arancione per firmare un accordo con un paio di nuovi sponsors: “AmazingMail” e”LifeLock” che si vanno ad aggiungere alla già presenti “Rexall Edmonton” e “Northlands”, scritte che compaiono sulle fiancate laterali. Veramente singolare la colorazione della “gobba” del muso davanti raffigurante la celeberrima maschera funebre del faraone egizio “Tutankhamon”. Per il resto una splendida combinazione cromatica fra nero e bianco intervallato da sottili linee dorate che corrono lungo i lati del muso fino a raggiungere l’airscoope e gli scarichi.


Nelson Philippe (settimo - 214.786 mph) e Stanton Barrett (nono — 207.522 mph)  continueranno i loro tentativi domani dal momento che non hanno completato la trafila delle prove previste.

Livrea della HVM n°00 abbastanza particolare anch’essa, forse quella che ha i colori più psichedelici ed “elettrici” di questa edizione, un’accoppiata verde pisello e giallo limone che vivacizza il gruppo di vetture (molte vetture hanno una livrea tendente al nero) e si rende distinguibile a primo colpo.


Per Lloyd solo dieci tornate prima di rientrare definitivamente ai box. La sua livrea l’avevamo già anticipata ieri, tuttavia ora possiamo mostrarla per intero in azione.

TUTTE LE FOTO QUI
:
http://www.eracemotorblog.it/2009/05/06/indycar-svelate-alcune-livree-al-rookie-orientation-test.html
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da Elio11 » 06/05/2009, 21:38


Indycar - Rahal-Letterman al via, la livrea un omaggio a Dan Gurney


Dopo tanto parlare e bocconi amari mandati giù, finalmente la conferma è giunta. Uno dei più popolari teams che la Cart ed IRL abbiano mai avuto , ritorna protagonista anche se per una sola gara. Bobby Rahal  questo inverno aveva annunciato l’immediato ritiro dalla competizione in Indycar a causa della mancanza di sponsors, le porte per Indianapolis però erano state lasciate aperte. Sembra un paradosso che un colosso come l’accoppiata Rahal-Letterman annunci il ritiro (fino al 2006 vennero schierate ben tre vetture) quando molti piccole scuderia che non navigano certo nell’oro come Conquest, Panther, Aj Foyt e Dale Coyne continuino imperterriti la loro avventura.

La vettura Dallara-Honda n°17 è stata colorata con una livrea che ricorda molto quella utilizzata dalla Eagle sia in  F1 che in USAC da Dan Gurney, uno dei massimi protagonisti della storia della Formula Uno stessa oltre che di quella dell’USAC e della Cart. Un omaggio che  Bobby Rahal , tri-campione Cart, nonchè vincitore della 500 Miglia Indianapolis 1986, ha voluto fare ad uno dei suoi eroi personali.

L’annuncio ufficiale del pilota che sarà al via con Rahal-Letterman ancora non è stato fatto.

FOTO QUI:
http://www.eracemotorblog.it/2009/05/06/indycar-rahal-letterman-al-via-la-livrea-un-omaggio-a-dan-gurney.html




Notizia dell'ultimo minuto: è Oriol Servia il pilota prescelto per guidare la n°17 della Rahal-Letterman. Erano in lizza T.Scheckter e Buddy Rice. Servia è stato il miglior pilota di transizione dello scorso anno giungendo settimo in classifica generale.
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