[GP2 Turchia] Cani in pista!!!

[Powerslide]

[quote=""Niki""]E la frase "...perchè così va il mondo..." francamente non si addice ad uno come te. [.....] Se il mondo va così è perchè lo vogliamo noi, altrimenti andrebbe in altro modo.
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Intanto sono contento che tu rispetti il tuo "animalismo" con i fatti e non solo con le parole. Me se la coerenza l'ho sempre apprezata, l'estremismo, l'integralismo mi hanno sempre fatto paura.

Io la penso così: l'uomo è un animale onnivoro e non è certamente l'unico carnivoro su questa terra. Lo si voglia o no questo è un fatto che dobbiamo accettare: siamo bestie un po' (spesso poco) più evolute.
Io accetto cose che reputo necessarie, ma mi astengo da altre che reputo voluttuarie ed ottenute con mezzi crudeli. Capisco che è un compromesso, una contraddizione e, se rileggi il mio intervento, l'ho anche scritto.
La frase <ma è così che va il mondo> era da interpretare nel senso letterale della parola: i dinosauri vegetariani venivano mangiati da quelli carnivori; l'uomo primitivo uccideva gli animali per cibarsene e proteggersi dal freddo con le loro pelli; il leone da la caccia alla gazzella.
Io ho sempre pensato che l'uomo sia ancora molto primitivo e che la civiltà abbia ancora molta strada da percorrere. Non nego che, come giustamente affermi, il mondo è ciò che noi vogliamo (e a parer mio va sempre peggio), ma se penso alle migliaia di bambini che la nostra civiltà lascia morire ogni giorno di fame e sete in Africa (sennò il petrolio arriva a 300 dollari e giriamo tutti in bici, mangiando al lume di candela e riscaldandoci bruciando legna), allora aragoste e polli per me passano in secondo piano.

E' una questione di priorità: se sbaglio un pitstop, meglio che mi accada sul carico di carburante che sul serraggio di una ruota.

[Powerslide]

[quote=&quot;"duvel"&quot;]
Vent’anni fa al bar che frequentavo veniva a far qualche consegna un signore che faceva il commissario a Monza giusto nel tuo periodo...........
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L'avrò certamente conosciuto, magari anche solo di sfuggita, ma non ti posso dire che mi venga alla mente.

Ricordo che uno dei "veci" raccontava di aver spezzato la bandiera sul casco di Clark a Lesmo, ma, come ben puoi immaginare è la storia del pescatore: dividi per quattro, togli la tara e ottieni la verità :wink:

Certo che anche all'epoca c'erano gli indisciplinati, ma tutto è relativo: per noi, quando i soccorsi erano in pista, le macchine dovevano passare veramente adagio. Ecco perchè qualcuno si può vantare di averne colpita una con la bandiera.
Per le sanzioni non c'erano vie di mezzo: o nulla o la nera. Ricordo un GP di F2 (ma non chiedermi quale, l'unico elemento è che gareggiavano 3 Dino con Brambilla, Bell e quel pilota romano che fino a un paio d'anni fa era spesso ospite in Rai per la F1 e di cui ora ovviamente non ricordo il nome) in cui ci fu un grave incidente in Parabolica, con la macchina che restò in fiamme in mezzo alla pista. Vennero esposte 4 o 5 bandiere nere per quelli che fecero i furbi, alzando il braccio e schiacciando il piede.
Che poi a volte ci fregassero ci stava: le telecamere fisse a disposizione della Direzione proiettavano immagini di pessima qualità ed ampiezza di campo, su schermi microscopici. Le decisioni venivano prese esclusivamente sulle nostre segnalazioni e di ciò che era veramente accaduto, spesso restavano sensazioni confuse ed anche contrastanti. Un po' la differenza tra arbitrare una partita dal campo o vederla in moviola comodamente adagiati su una poltrona.

Vedendo l'incidente di Kova di due settimane fa, mi chiedevo cosa aspettassero ad intervenire. O a volte il perchè un detrito resti in pista anche per un paio di giri. Infondo però li capisco: i piloti tirano su il piede quando glielo comunica il box e, per fortuna, il fuoco non è più quell'orrendo pericolo con cui è convissuta la nostra generazione.

[sundance76]

Power, un mio amico milanese mi ha raccontato che in un GP di F2 o F3 si incendiò alla partenza il pilota Boley Pittard, e lui con altri inesperti commissari si lanciarono in mezzo alla Parabolica a sventolare, i piloti dovettero aprirsi a ventaglio per evitarli e molti passarono direttamente sui prati. Brambilla era tra questi e in dialetto stretto a fine gara disse che erano tutti matti, e da allora non avrebbe gareggiato più in quella categoria...

[Powerslide]

[quote=&quot;"sundance76"&quot;]Power, un mio amico milanese mi ha raccontato che in un GP di F2 o F3 si incendiò alla partenza il pilota Boley Pittard, e lui con altri inesperti commissari si lanciarono in mezzo alla Parabolica a sventolare, i piloti dovettero aprirsi a guinzaglio per evitarli e molti passarono direttamente sui prati. Brambilla era tra questi e in dialetto stretto a fine gara disse che erano tutti matti, e da allora non avrebbe gareggiato più in quella categoria... [/quote]

Anche 'sta volta hai messo a dura prova i miei poveri neuroni.

Sono mescolati due avvenimenti: la Coppa Autodromo di Monza F3 del 1967 e il GP Lotteria F2 del 1968.

Nel primo vi fu la tragica fine di Boley Pittard: gli riempirono il serbatoio sulla linea di partenza, mentre la vettura era sollevata su un cavalletto per invertire le ruote posteriori. Evidentemente entrò troppa benzina per cui al via la vettura divenne una palla di fuoco. Pittard non saltò giù subito, ma, per evitare di coinvolgere i concorrenti schierati dietro di lui (partiva in seconda fila), portò la vettura fin nel prato sotto la tribuna centrale. Questo gesto gli costò la vita dopo sei giorni di agonia. La sua tuta era un giubetto di nylon :roll:

Il secondo è quello cui mi riferivo nel precedente intervento. Mi è venuto in mente il terzo pilota della Dino: Mario Casoni.
Poco prima di metà gara, vi fu un incidente multiplo in Parabolica che coinvolse 7 vetture, una delle quali (potrebbe essere Jaussaud, ma non ne sono certo) rimase capovolta in fiamme. Furono momenti difficili, ma i commissari si dimostrarono all'altezza.
Tra i piloti coinvolti nomi come Brambilla, Bell e Baghetti, tra quelli fermati con bandiera nera Regazzoni e Pescarolo.

[Uitko]

[quote=&quot;"Niki"&quot;]Come ti ho detto sono un animalista estremista, [/quote]
Come in tutte le cose, quando si arriva all'estremismo si perde di vista l'obbiettività... non te ne faccio una colpa, è proprio un dato di fatto.

[Niki]

Affatto. In questo caso essere animalista estremista non significa mettere bombe nè altro del genere.
Però è un tema talmente estraneo al forum che preferirei se ne discutesse, casomai ci fosse l'occasione, altrove.