Didier non era affatto una brutta persona ed era anche un ottimo pilota.
A Imola fece una fesseria (complice il muretto vedicaso orfano di Furia) di cui al momento con capì la gravità ma di cui in seguito ebbe tutto il tempo di pentirsi.
A sua scusante l'escursione alla Rivazza di Gil (cosa di cui fino ad una quindicina d'anni fa non si parlò mai

)
In ogni caso molti della Ferrari, tra cui io, festeggiarono il suo rocambolesco ritiro a Montecarlo. Vi assicuro che non è facile tifare contro un proprio pilota, ma la morte di Gil era ancora troppo fresca.
Col tempo l'ho perdonato e sono certo che anche Gil (molto più umorale e spesso musone di Didier) l'avrebbe fatto se non ci fosse stata la maledetta Zolder.
Fino ad Imola il loro rapporto era stato ottimo, di vera amicizia. Forse ancora migliore di quello, anch'esso ottimo, che si creò dopo tra Michele e Renè.
A volte si fanno cose di cui poi non ci si spiega il perchè, ma è tardi per tornare indietro. Sono comunque convinto che senza la cattiva influenza di Piccinini Didier si sarebbe comportato in modo diverso.
A me piace ricordarlo quando faceva il giro d'onore a capo scoperto e i capelli al vento. Un gesto proibito dai regolamenti, ma molto bello verso il pubblico.
Io non accetto che per trovare l’effetto suolo si debba strisciare per terra. Secondo me è assurdo, è immorale da un punto di vista tecnico. (Mauro Forghieri)