Ho avuto lo stesso pensiero.
A mio parere si tratta di caschi ''lasciati'' a qualche tifoso , o ad un tifoso/meccanico/seguace a vario titolo anche della Scuderia, che naturalmente, come può capitare (è una scelta individuale) ha ritenuto di lasciarlo così come lo ha avuto: intonso.
Però. Una volta ''dato'' al museo (forse si tratta di prestiti, non di cessioni definitive, e dunque il museo NON può alterare il prestito in alcuna maniera) io, se fossi il responsabile del museo, ci metterei una piccola descrizione, anche per spiegare ''come'' è giunto.
Non necessariamente col nome del generoso donatore/prestatore, basta scrivere '' un tifoso di Clay che lo ebbe al termine del GP argentino 1977'' o qualcosa così.
Come peraltro avviene nello stesso museo, dove si vede la grgia argentea Ferrari 360 Modena, commissionata a Pininfarina nell' edizione barchetta : regalo dell' avvocato per antonomasia, Giovanni Agnelli, a Luca Cordero di Montezemolo per il suo matrimonio, auto costruita in un solo esemplare.
Il cartello ce ne spiega le origini e ci ricorda che l'attuale proprietario è sempre lui, LCDM.