finito Trulli... eheh
tanto per restare (io e Uitko) un pò OT...
a parte gli scherzi...
Clark sarà sempre uno dei miti inavvicinabili della storia della F1, ne ha proprio
tutte le carte in regola.
Era
naturalmente simpatico e
sorridente per tutti.
Certo, l'automobilismo, in quei tempi, era ben diverso da quello di adesso... tutto era molto più
casalingo
...ma sempre fino ad un certo punto e con le classiche eccezioni.
In ogni caso, guardando le foto... tra tutti i piloti dell'epoca, Jim è quello che appare
più spesso sorridente;
tanto che
io me lo immagino comunque
sempre così.
Sorridente.
Era veloce ed "
eroico" nelle sue gesta (e se vogliamo, anche l'assenza della TV... come anche nel caso di molti altri miti dello sport... contribuisce non poco).
Passava dalle
cavalcate inavvicinabili al comando sin dal via, ai recuperi
forsennati dalla coda del gruppo, tanto da non riuscire ad immaginarsi (ogni volta) quale sarebbe stato il suo reale limite fisico e psicologico.
"
ne aveva sempre da dare" insomma.
L'assenza delle dirette ammanta il tutto con un'aura irripetibile, così come è avvenuto per altri miti dello sport (
Nuvolari, Coppi e Bartali, Zatopek Puskas ecc...)
La sua scomparsa resta e resterà per sempre ammantata di mistero.
La (triste) cigliegina sulla torta di una
parabola incompiuta.
Un evento inspiegabile che ha troncato il top tra i piloti del momento della maturità, nel momento del "
avrebbe potuto ancora..."
Ha vinto tanto ed era in grado di correre veloce con facilità
disarmante con qualsiasi "
cosa" semovente.
Non solo F1... ma anche la Indy in modo leggendario... e il bello che la Indy l'avrebbe vinta anche
prima se una assurda squalifica (o qualcosa del genere) non l'avesse privato del successo...
Clark correva forte con tutto, in ogni caso... Si racconta della sua guida a dir poco "
inspiegabilmente veloce" anche con auto "
sgabecie" in gare Rally dell'epoca.
...
che dire...
ce ne sarebbe sempre da dire...
e proprio il segno che distingue i
miti dai comuni mortali...