Frase di Bartolini su AutoSprint

Aneddoti, immagini, informazioni inerenti le vecchie stagioni

da echoes » 31/03/2006, 0:31

ciao a tutti,

riemergo dai troppi impegni di lavoro per segnalarvi una bella dichiarazione di andrea bartolini su AS.

Premessa 1: immagino che tanti di voi sanno dell'esistenza di un team ferrari dedicato alle vecchie formula 1 che segue i proprietari di quei gioiellini nei vari circuiti in giro per il mondo per la manutenzione; uno dei tester di queste vetture una volta finita la revisione è andrea bartolini, il pilota della maserati nel fia gt.

Premessa 2: vi ricordate i diversi dibattiti sulla difficoltà di guida delle monoposto attuali e di quelle di 10-15-20 ecc anni fa?? in pratica c'è chi sostiene che una volta, a causa dell'inesistenza di aiuti elettronici, minor evoluzione per quanto riguarda progettazione e materiali disponibili e così via era decisamente più difficile andare al limite per un gp rispetto ad oggi, mentre di contro c'è chi sostiene che la dificoltà è la stessa o forse ancora maggiore a causa del maggiore stress fisico che i piloti devono sopportare.

ora...sull'ultimo numero di AS c'è una breve intervista al pilota italiano andrea bartolini il quale, dopo un collaudo di una 312 (mi sembra una B2; ma non sono sicuro...) dice che con quelle macchine se volevi fare il tempo era un lavoro di staccate ardite (e fa il paragone con oggi, dicendo che si stacca tutti nello stesso punto...) e di "guida" (lui dice che ad gni staccata ci sono almeno 9-10 manovre da eseguire in pochissimi istanti e non una sola e benedetta levetta da schiacciare...)...insomma...da quelle poche parole che dice, oltre ad aver elogiato la 312 che guidava (per la cronaca, il giornalista riporta che al pilota hanno detto di essere arrivato a poco meno di 2 secndi dai tempi di lauda...) traspare anche un pò di nostalgia per quello che era il "vero" pilotaggio...il vero "guidare un'auto da corsa"...

ora..dalle mie parole immagino che traspare chiaramente come la penso...per me la f1 ha iniziato il suo declino con i cambi semi automatici e le sospensioni attive, seguiti poi dai 1000 gingilli elettronici che oggi usano...e permettetemi per una volta di usare un pò di retorica e poco buon senso dicendo che mi piacerebbe proprio vedere i "campioni di oggi" (schumacher, hakkinen, raikkonen, alonso...) contro i "campioni di ieri" (a partire da senna, prost, villeneuve g., mansell, alboreto, stewart, peterson, clark e così via...). so che sto dicendo una cosa senza senso...ne sono conscio e vi chiedo scusa per la bestialità, ma..ma...a volte la passione può far dire anche delle vere amenità...

ciao a tutti

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da Uitko » 31/03/2006, 9:08

Come non concordare con quanto dici, è anche vero però che quelle auto rappresentavano il massimo della tecnologia dell'epoca e di conseguenza erano auto "aliene". Lo stesso succede oggi pur se con delle limitazioni regolamentari che, in mancanza, esaspererebbero ancora di più il discorso.
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da Niki » 31/03/2006, 18:14

E' un discorso che è stato fatto molte volte ma il risultato finale è sempre lo stesso: quelli di ora comparati ai piloti di una volta sono impiegati del volante. Certo, ci sono quelli migliori, ma secondo me da un ipotetico paragone escono perdenti.
Ci ho ripensato quando sono stato a fare le foto alla 500 F2. Se uno pensa che i piloti all'epoca andavano a 300 con quelle vere e proprie bare, senza nessuna protezione, può immaginare che perizia avevano.
Riguardo la difficoltà di pilotaggio tra le auto vecchie e quelle moderne, penso che sia riassumibile nella percentuale del margine che c'è prima di superare il limite.
Spiego meglio. Con le auto di una volta la percentuale che c'era tra raggiungere il limite dell'auto ed il superarlo, poteva essere del 10-20%. Con le auto di ora credo che sia del 2-3%.
Le parole di Bartonlini non fanno altro che confermare le parole di altri e le sensazioni del sottoscritto, come credo di molti altri che seguono la F1 da parecchi anni.
Una volta un'auto che sbandava poteva essere ripresa perchè lo faceva in modo "dolce", ossia il pilota aveva un lasso di tempo abbastanza lungo, nei limiti di quello che può essere il tempo di reazione di un pilota, per accorgersi che la macchina stava per sbandare.
Le auto di oggi invece con tutti gli aiuti elettronici che hanno, raggiungono il limite assistite artificialmente per cui spesso e volentieri quando un pilota si accorge che l''auto sta sbandando è troppo tardi.
Credo che questa sia l'unica difficoltà maggiore che le auto di oggi hanno rispetto a quelle di un tempo.
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da Baldi » 31/03/2006, 20:21

Quoto.

Si vede anche dalla facilità che giovani sponsorizzati già da teams o multinazionali riescono a far carriera senza problemi.
Basta l'appoggio, approdare in teams buoni e il gioco è fatto.

Una volta non bastava e tanti, alla resa dei conti della F1, sparivano.
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