
La volontà di ricominciare dall’ultima puntata, insomma, di riannodare i fili del discorso dove lo si era lasciato. La stessa spinta, probabilmente, che sente Robert Kubica, assente dalle gare ormai da oltre un anno (dal 6 febbraio 2011, per la precisione) per colpa dello lo schianto durante il Rally di Andora che lo costrinse a un calvario di operazioni alla mano destra. E proprio sul rally è caduta la scelta del campione polacco per rimettersi al volante.
E’ avvenuto giovedì scorso, di nuovo in Liguria, di nuovo con una Skoda Fabia, in versione WRC, che comprò qualche tempo fa per poter fare qualche traverso per divertimento. Lo hanno rivelato gli amici di “Rally Emotion”: a Rovegno, nel genovese, si è rivisto finalmente seduto alla guida di una vettura lo sfortunato Kubica. Ed è stato solo l’inizio.
Presoci gusto, alle 16 di ieri pomeriggio il pilota di Formula 1 è salito su un kart elettrico alla pista indoor MyKart di Montecatini, nella “sua” Versilia, ormai patria d’adozione. Portato a sorpresa da due amici conoscenti dei proprietari, i fratelli Barni, vestito con il cappellino rosso d’ordinanza e con il sorriso sulle labbra, Robert ha compiuto tre giri di pista (subito sfiorando il record del circuito, tanto per cambiare). Poi, dopo aver parlato con lo staff del kartodromo e firmato qualche autografo, Kubica se n’è andato senza escludere un possibile prossimo ritorno.
Robert Kubica, insomma, è tornato. Certo, per rivederlo al volante di una vettura di Formula 1, anche solo per un test, occorrerà attendere. Ancora la frattura alla caviglia destra causata dalla caduta a Pietrasanta riportata quest’inverno non si è del tutto rimarginata. E lo stesso Jaime Alguersuari ha recentemente gettato acqua sul fuoco dichiarando alla stampa: “Le sue condizioni non sono tanto buone. Non riesce nemmeno a tenere in mano un bicchiere d’acqua.”
Ma ora, Robert ha dimostrato a tutti che un volante in mano è ancora capace di tenerlo. E, a questo punto, il sogno di chi lo vorrebbe un domani in Ferrari (tra i quali c’è anche Bernie Ecclestone, come lui stesso ha recentemente dichiarato) non è più così impossibile.