È a Spa Francorchamps ma Federico Gastaldi nel paddock non si riesce a vedere. Il vice team principal della Lotus sta cercando di salvare il salvabile di una squadra che in questo momento è quasi allo sbando. La Renault non ha ancora definito il riacquisto della struttura di Estone che già le apparteneva e il team si trova con l’acqua alla gola per fare fronte alle pendenze con i fornitori, dal momento che c'era chi sperava nel subentro dei transalpini per risolvere tutti i guai. (continua...)
Un mese fa la X-Trac, l’azienda specializzata che costruisce le parti interne del cambio, aveva avviato un’azione legale contro la Lotus per cercare di rientrare almeno in parte delle pendenze che gli sono dovute. E in Ungheria era stata la Pirelli a minacciare il team di non fornirgli le gomme se non si fosse messo in linea con i pagamenti degli pneumatici.
Visto l’andazzo che è stato preso, a Spa è stata la volta di Charles Pic che ha promosso un’azione contro la società di Enstone. Il francese, terzo pilota dello scorso anno, si è rivolto alla giustizia perché la Lotus non avrebbe rispettato un contratto che era ancora in essere e ha minacciato di far sequestrare il materiale da corsa per impedire a Romain Grosjean e Pastor Maldonado di correre nel Gp del Belgio.
E così è iniziata un’estenuante trattativa di Federico Gastaldi e Matthew Carter, l’inglese che è socio di minoranza, ma è il CEO della Lotus, per cercare una soluzione che non intacchi la presenza delle due E23 Hybrid nella griglia di partenza di domenica, mentre l'autorità giudiziaria belga era pronta a mettere sotto sequestro dei beni della squadra tenuti nei box.
È proprio per questo motivo che il vice team principal, insieme al direttore tecnico Nick Chester e al coordinatore della squadra, sono rimasti nei box ben oltre l’orario concesso dal “coprifuoco” della Formula 1 che scatta alle 21,30 nel tentativo di trovare una mediazione che evitasse il sequestro cautelativo.
I tre responsabili della Lotus, infatti, hanno contravvenuto alle regole FIA, ma la Federazione ha emesso un comunicato per spiegare come mai il collegio dei Commissari Sportivi (del quale fa parte anche Emanuele Pirro) aveva deciso di non punire i responsabili di Enstone che si era intrattenuti giovedi sera fino alle 23 nel box, certo non per questioni di natura tecnica, ma solo con la finalità di assicurare la presenza delle due vetture nel Gp di domenica.
I vertici della Lotus avrebbero ottenuto da Charles Pic una dilazione di tempo per trovare un accordo di natura finanziaria che sani il mancato rispetto del contratto, altrimenti scatterà l’inevitabile sequestro. E’ iniziata una corsa contro il tempo per trovare la cifra a copertura.
La Renault non vuole acquisire una squadra della quale non si conoscono tutti i debiti, per cui si fa strada l’ipotesi che si arrivi a un fallimento pilotato del team in modo che la Casa della Losanga possa poi riprendersi la struttura di Enstone pulita da ogni debito. Solo che così il Costruttore transalpino rischia di trovarsi solo una scatola… vuota. A partire dal responsabile aerodinamico Nicolas Hennel che ha lasciato la squadra nei giorni scorsi dopo che è stato fermato il lavoro di sviluppo in galleria del vento per quasi due mesi per l’assoluta mancanza di fondi. E come il francese sono in diversi che sono pronti a fare le valige al rientro dalla trasferta di Spa.
La situazione è molto intricata: non è escluso che alla fine possa essere Bernie Ecclestone a intervenire con un “anticipo” su una tranche dei diritti 2014 che ancora il team deve riscuotere, ma il quadro si sta facendo oggettivamente complicato con il trascorrere dei giorni...
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