Finbarr O’Connell, l’amministratore che si sta occupando della Caterham, ha confidato alla BBC che “…stiamo trattando con tre investitori che hanno i mezzi per portare avanti la squadra. Uno è un milionario che entrerebbe nei Gp per promuovere i suoi prodotti, mentre gli altri due operano nell’automotive. La Formula 1 è molto costosa e non tutti possono affrontarla, ma queste tre persone hanno le risorse necessarie”. (continua...)

Qualcosa, però, non quadra perché se O’Connell può trattare con tre investitori interessati, vuole dire che ha una buona possibilità di salvare la squadra, puntando ad un prezzo di vendita più alto di quello che avrebbe potuto sperare qualche settimana fa e, invece, al momento tutto tace, al punto che l’altro amministratore, Henry Shinners, ha dei seri dubbi sul fatto che la squadra di Leafield si presenti ai test di Jerez in programma dal 1 al 4 febbraio.

“Le trattative vanno avanti – ammette Shinners - , ma se non dovessero andare in porto prima dell’inizio dei test, la scuderia non sarà presente in Andalusia”.

La Caterham ha intenzione di schierare la CT05 dotata del motore Energy Renault del 2014, anche se il regolamento consente ad ogni Costruttore di deliberare un solo tipo di power unit. L’unità che verrà fornita da Renault Sport F1 a Red Bull Racing e Toro Rosso sarà completamente diversa da quella utilizzata l’anno scorso, per cui sarà necessaria anche una deroga normativa.

La Honda, per esempio, potrebbe appoggiare questa soluzione, in cambio della possibilità di sviluppare il V6 turbo giapponese che verrà omologato il 28 febbraio e che a dire di Charlie Whiting, responsabile tecnico della FIA, dovrà rimanere congelato, mentre i nipponici, sostenuti da Ron Dennis, patron della McLaren, sostengono che anche il propulsore siglato 1X2 possa usufruire di 32 gettoni di sviluppo nel corso della stagione...

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