
Ora la storia si sta ripetendo, anche se le condizioni sono sicuramente mutate; innanzitutto il sette volte campione del mondo si ritrova sulle spalle 43 primavere, che non sono poche per uno sportivo, anche se fisicamente integro come lui. Inoltre, la seconda carriera di Schumi è stata tutt’altro che esaltante, specialmente nel biennio 2010/11, mentre quest’anno, a fronte di una ritrovata competitività, ci si è messa una bella dose di sfortuna a privare Michael di buoni risultati, podio di Valencia a parte.
Il contratto che lo lega alla Mercedes scadrà a fine 2012, e le trattative per il rinnovo sono entrate ormai nella loro fase cruciale, dato che il team di Brackley ha fissato una data limite entro il quale un accordo dovrà essere preso, in un modo o nell’altro, come dichiarato dal boss Ross Brawn: “Avremo una decisione entro questa estate; credo che nelle prossime sei settimane, o giù di lì, dovremo pensare a cosa fare il prossimo anno”, ha detto l’ingegnere inglese dal forum della FOTA, svoltosi nel quartier generale della Williams, a Grove.
A sentire la testata tedesca “Die Welt”, peraltro, la decisione sul prolungamento o meno del contratto fra Schumacher e la Mercedes spetterebbe a Michael stesso, in virtù dell’esistenza di una clausola che consentirebbe al pilota di rinnovare unilateralmente, senza che il team possa intervenire. Se questa cosa fosse vera, ovviamente Schumi potrebbe prendersi tutto il tempo che vuole, prima di dare una risposta, e probabilmente è questo il motivo per cui Brawn ha fissato il termine di sei settimane, entro il quale la questione dovrà essere risolta.
A fronte di tutte le voci sul futuro del sette volte campione del mondo, la sua manager, Sabine Kehm, ha affermato che il pilota tedesco non si presterà ad un dibattito pubblico sulla questione rinnovo, e che qualunque sarà la sua decisione, essa sarà comunicata insieme con il team, al momento opportuno.
Nel frattempo, non ci dovrebbero essere molti dubbi sul nome del sostituto di Schumacher, qualora il Kaiser optasse per il ritiro, stavolta definitivo. In pole per la successione c’è sempre Paul di Resta, che per alcuni avrebbe dovuto essere sulla Mercedes già quest’anno, dopo i buoni risultati ottenuti al debutto con la Force India, nel 2011. In teoria il contratto che lega lo scozzese al team di Vijay Mallya è valido anche per il prossimo anno, ma dalla base inglese della scuderia indiana hanno già fatto sapere che non metterebbero i bastoni fra le ruote a di Resta, se dovesse decidere di partire in direzione Brackley.