
Costa, giubilato dalla Ferrari nella scorsa estate come capro espiatorio degli scarsi risultati della 150° Italia, tornerà dunque a lavorare con Ross Brawn, che fu il suo superiore ai tempi dei cinque titoli in rosso di Schumacher, portando con sè l’esperienza accumulata in 15 anni a Maranello. Il suo nuovo ruolo sarà quello di direttore ingegneristico, a partire dal prossimo dicembre.
Per Willis, invece, si tratta di un ritorno a Brackley, dove fu direttore tecnico fino al 2006 riuscendo anche nel mezzo miracolo di portare l’allora BAR al secondo posto nel campionato costruttori. Dopo aver lasciato per scarse garanzie economiche la direzione tecnica della HRT, che deteneva fino a pochi giorni fa, l’inglese (sposato con una donna italiana) sarà direttore tecnologico dal mese prossimo.
Entrambi saranno alle dirette dipendenze di un altro direttore tecnico ex iridato (con la Renault): Bob Bell. “Aldo sarà responsabile della progettazione e dello sviluppo e Geoffrey dirigerà le funzioni di aerodinamica, dinamica del veicolo, sistemi di controllo e simulazione,” si legge nel comunicato ufficiale.
“Costruire un team vincente è una sfida emozionante per tutti noi, che lavoriamo per raggiungere la competitività e gli standard che ci aspettiamo da team ufficiale della Mercedes-Benz,” questo il commento del team principal Ross Brawn. Ma c’è anche chi non è convinto di questa strategia: “Mi sembra che Brawn stia sparando alla cieca nella speranza di colpire qualcosa,” ha criticato l’austriaco ai microfoni di “Auto Bild Motorsport”.