mercedesgp_64C’è chi manda in archivio il 2010 con buoni ricordi, chi con sollievo. E’ il caso della Mercedes, che nell’anno in cui ha fatto il suo chiacchieratissimo ritorno in Formula 1 con il proprio team, ha contestualmente fatto un enorme salto indietro rispetto alla squadra che rilevava, la Brawn iridata della scorsa stagione. (continua...)

Quarto posto in classifica costruttori, ma con una distanza notevole dal podio e, soprattutto, mai in grado di lottare per una vittoria, nemmeno in gara. Le scuse si sprecano: un finale tirato come quello del 2009, con il team di Ross Brawn in piena lotta per il titolo, aveva dissipato le ultime scarse risorse rimaste in cassa dopo l’addio della Honda.

Ma la pazienza del consiglio di amministrazione di Stoccarda non sarà infinita e, dunque, già nel 2011 l’imperativo sarà quello di un pronto riscatto. Del miglioramento in vista sono convinti tutti, piloti compresi. Ma sull’entità dello stesso, rimane ancora qualche punto interrogativo.

A partire dalle parole di Nico Rosberg, attualmente in Finlandia per trascorrere il Natale in famiglia: “Speravo in migliori risultati, ma arriveranno, speriamo fin dal prossimo futuro,” dichiara il 25enne tedesco. “Ovviamente, il distacco che dobbiamo recuperare è piuttosto grande. Ci vorrà tempo e non so quanto.”

Dunque, nemmeno il giovane figlio d’arte, che quest’anno si è preso il lusso di conquistare 70 punti in più del suo celebre compagno di squadra Michael Schumacher, è pronto a scommettere che la prossima monoposto progettata a Brackley sarà vincente. “Forse all’inizio della prossima stagione saremo vicini. Ma dovremo vedere, è difficile fare previsioni. Quel che è certo è che andremo meglio di quest’anno,” sottolinea.

Su una Mercedes da titolo mondiale non sono però pronti a scommettere nemmeno i tifosi tedeschi: è quanto emerge da un sondaggio della principale agenzia di stampa tedesca, la “SID”. Oltre il 70% degli intervistati, infatti, ha detto di non credere in un ottavo titolo mondiale di Michael Schumacher, anch’egli deluso dal suo ritorno alle corse nel 2010 dopo ben tre anni di ritiro.

Un altro ex rientrante di lusso, Niki Lauda, dà la sua versione al quotidiano spagnolo “El Pais”: “Nella mia seconda fase in F1, i test non erano limitati, perciò potei percorrere molti chilometri per prepararmi. Michael ha avuto problemi ad adattarsi. In più, si è dovuto scontrare contro tanti giovani che volevano dimostrare di poterlo battere, compreso Rosberg che è davvero veloce.” prosegue il tre volte campione del mondo austriaco. “All’inizio pensavo che non gli ci sarebbero volute più di quattro gare per essere di nuovo competitivo. Ma vincere i Gran Premi non è mai stato facile e ora è più difficile che mai. Tuttavia, se c’è qualcuno che sa cosa serve per farlo, è lui.” Basterà?

“Il 2010 è stato un anno di apprendistato per lui,”

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