Con Vettel e Alonso ancora a giocarsi il titolo mondiale a tre gare dalla fine, non si può certo dire che la stagione in corso abbia poco da dire, almeno per quanto riguarda le posizioni nobili della classifica. Scendendo un po’ più in basso nello schieramento, invece, i valori in campo sembrano ben più consolidati, con un solo possibile spunto di interesse, rappresentato dato dalla lotta fra Mercedes e Sauber per la quinta piazza nel campionato costruttori. (continua...)
Fra i team che possono iniziare già da ora a pensare al futuro c’è sicuramente la Force India, che anzi si trova in un certo senso costretta a guardare avanti, sotto più di un punto di vista. Il primo aspetto puramente sportivo sul quale Vijay Mallya deve concentrare la sua attenzione, oltre alle questioni giudiziarie che lo vedono implicato e che potrebbero mettere a rischio la sopravvivenza stessa della scuderia, riguarda i piloti che guideranno le sue monoposto nel 2013.
Del destino di Nico Hulkenberg si è detto tanto, con il tedesco che, dopo essere stato accostato alla Ferrari, lascerà la Force India per approdare alla Sauber del dopo Perez-Kobayashi: un’operazione conclusa nelle scorse settimane, della quale, però, non è ancora stata data l’ufficialità, al punto che il vicepresidente della scuderia indiana, Bob Fernley, ha affermato che solo i media danno per certo il trasferimento del pilota, chiedendo che si smetta di fare speculazioni in merito.
Con l’addio di Hulkenberg resta ovviamente disponibile un volante a fianco di Paul Di Resta, che la tanto sospirata chiamata da un top team non l’ha ricevuta, nonostante anche il suo nome abbia fatto parte degli aspiranti sostituti di Felipe Massa a Maranello; l’italo-scozzese, dunque, rimarrà con ogni probabilità alla corte di Mallya, e la cosa non sembra pesargli poi troppo, dato che si è permesso di commentare, quasi criticandola, la scelta di Hulkenberg: “Non so quali siano i suoi progetti, ma ritengo che questa squadra sia forte quanto la Sauber, se non addirittura meglio. Per quanto mi riguarda, sto bene dove sono”.
Ad ogni modo, almeno un posto libero in Force India per il 2013 ci sarà, e i nomi sui papabili ad aggiudicarselo non mancano, a cominciare dall’ex Toro Rosso Sebastien Buemi. Dopo essere stato scaricato dal team di Faenza, o sarebbe meglio dire dalla casa madre Red Bull, lo svizzero è rimasto nell’orbita della scuderia di Dietrich Mateschitz, in veste di terzo pilota. Un ruolo che chiaramente gli va stretto, dopo tre stagioni piene trascorse in Formula 1, alla luce soprattutto di un appiedamento considerato da molti come ingiustificato. Conferma di questa voce di mercato è arrivata dal consigliere austriaco della Red Bull, Helmut Marko, il quale ha aggiunto che se Buemi non dovesse trovare l’accordo con la Force India, potrebbe partecipare alle gare di durata con i colori della Toyota.
Altro nome accostato alla squadra di Mallya è quello del connazionale Narain Karthikeyan, attualmente sotto contratto con l’HRT. Un’operazione alla quale starebbe addirittura lavorando niente meno che Bernie Ecclestone, che vede molto di buon occhio l’accoppiata fra un’auto e un pilota di nazionalità indiana, per fare colpo sul remunerativo mercato di quel paese. A smorzare gli entusiasmi del grande capo ci ha pensato, però, ancora Bob Fernley, secondo il quale Karthikeyan non è abbastanza bravo per guidare una Force India.
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