force_india_77Il primo pilota italiano ad essere stato confermato per il prossimo anno, Vitantonio Liuzzi ha parlato della stagione che verrà e di quella che si è conclusa ad Abu Dhabi lo scorso novembre. (continua...)

Dopo due stagioni all’ombra dei riflettori, nel ruolo di tester, il 2010 ti vedrà di nuovo nella mischia, fin dalla prima gara. Obiettivi per la prossima stagione?
“Sicuramente l’obiettivo principale è quello di riuscire a portare la macchina regolarmente nella top ten e di incamerare più punti possibili. E se nel corso della stagione dovesse scapparci anche qualche podio, beh, non sarebbe male. Tutto il team è ottimista e sta spingendo tantissimo sullo sviluppo della monoposto, per cui sono convinto che, nel nostro piccolo, anche noi avremo le carte in regola per poter fare bene ad ogni gara.”

Nei giorni scorsi, la FIA ha varato il nuovo sistema di punteggi. Dal prossimo anno quindi, saranno premiati i primi dieci classificati e al vincitore andranno 25 punti e non più dieci, come accadeva dal 2003. Qual è il tuo parere?
“È senz’altro un sistema di distribuzione dei punti interessante e molto più adeguato. Gli ingressi di nuove scuderie come Campos, Virgin o Lotus rimpolperanno la griglia di partenza, per cui premiare i primi dieci classificati è a mio avviso più idoneo. Per quanto riguarda invece i venticinque punti anziché i dieci, sono convinto che rappresenti una novità positiva per i primi tre o quattro della griglia, mentre in questo modo vengono penalizzate un po’ le posizioni dal quinto classificato a scendere.”

La riduzione dei test a stagione in corso imposta dalla Federazione quest’anno si è rivelata quanto di più limitante ci potesse essere per un collaudatore. Quali sono state le principali difficoltà incontrate nell’adattarti alla guida della VJ-02 nelle ultime cinque gare, visti gli esigui chilomentri macinati quest’anno?
“La limitazione del chilometraggio dei test ha rappresentato senza ombra di dubbio un handicap enorme, soprattutto per le terze guide e in particolar modo per gli esordienti, per i quali riuscire a crescere velocemente come invece accadeva in passato non è affatto facile. Per quanto mi riguarda, ad esempio, quando ho appreso di dover sostiruire Fisichella, risalire in macchina a Monza e andare subito forte non è stato certo una passeggiata, perché non provavo la macchina dal mese di novembre. Come in tutte le cose però, anche qui c’è il rovescio della medaglia: abbiamo visto che il taglio dei costi è stata una misura cautelativa necessaria perché molti team, spendendo troppo, inevitabilmente sono rimasti schiacciati.”

Secondo i ben informati, Michael Schumacher sarebbe ormai vicino al rientro in F1, con la Mercedes. Niki Lauda, però, si è detto scettico, mentre Button ha addirittura dichiarato che “se accetterà di tornare, rimetterà in gioco la sua reputazione”. Sei d’accordo?
“Assolutamente si, anche se, personalmente, non sono ancora così convinto che alla fine accetti di tornare. Schumacher è stato uno dei più grandi piloti della storia della F1, negli anni d’oro della Ferrari è riuscito a fare la differenza rispetto alla concorrenza, ma molte cose sono cambiate da allora e dal momento in cui ha appeso il casco al chiodo. Per lui non sarà facile tornare in auge da subito, visti i tre anni di inattività alle spalle, ma la notizia di un suo ritorno ai Gran Premi può solamente fare bene alla F1 e aiutare questa categoria a portare sempre più in alto l’elite della categoria, aumentandone ancora di più il prestigio e la competitività. Al di là di tutto, comunque, lui è un pilota espertissimo visto che ha corso per tantissimi anni in F1 e quindi, se davvero tornerà a gareggiare, penso che non ci vorrà molto tempo perché riprenda di nuovo la mano.”

Nella “sfida delle stelle” a cui hai preso parte qualche settimana fa in Brasile, hai tagliato la bandiera a scacchi secondo, proprio dietro a Schumacher e davanti a Massa. A proposito del brasiliano, come vedi la rivalità interna tra lui e Alonso in vista del 2010?
“Il 2010 sarà un anno scintillante per la Ferrari. Per loro non sarà sicuramente facile gestire due piloti come Alonso e Massa per cui dovranno essere molto bravi a mettere le cose in chiaro fin dall’inizio per non accusare poi ripercussioni interne nel corso del campionato. Ad ogni modo, da italiano, auguro alla Ferrari di tornare ad essere quella dei tempi d’oro anche se sarà interessante vedere la ‘guerra’ fra i due come andrà a finire.”

Nico Hulkenberg, Robert Kubica e addirittura Valentino Rossi hanno ammesso di aver avuto dei contatti con la Ferrari per sostiuire Massa a partire dal Gran Premio d’Italia. E Liuzzi?
“Ci sono stati dei periodi in cui c’è stato un interessamento da parte loro anche se non ho mai pensato realisticamente di poter sostituire Felipe perché c’era una lista lunghissima di nomi e altrettante varianti che potevano condizionare la scelta dei vertici della Ferrari. Per me, alla fine, è stata comunque una grande soddisfazione essere stato chiamato dalla Force India per salire in macchina a Monza, nel mio Gran Premio di casa, anche se non nego che il pallino della rossa c’è sempre.”

Alla fine, però, i vertici del Cavallino hanno compiuto scelte diverse. Come giudichi la parentesi ferrarista di Giancarlo Fisichella?
“Molto breve e difficile da interpretare. Le prestazioni della vettura, di per sé, non erano sicuramente al top e le complicazioni al livello di guida, hanno fatto il resto. Purtroppo ha avuto soltanto cinque gare per dimostrare qualcosa, senza avere nemmeno la possibilità di potersi cimentare prima alla guida della F60 e abbiamo visto tutti che per lui non è stato facile. È un peccato perché aveva disputato una gara fantastica a Spa, mentre le ultime cinque gare sono state davvero difficili per lui.”

Raikkonen ha ufficializzato nei giorni scorsi il proprio passaggio nel Mondiale Rally dal 2010. Qualcuno, però, sostiene che in F1 nessuno sentirà la sua mancanza. Quanto c’è di vero, secondo te, in quest’affermazione?
“Beh, la F1 è fatta di cicli: se ne va un talento e ne entra subito un altro. Ogni anno abbiamo continuamente nomi nuovi, nomi diversi, anche se ciò non toglie che Kimi ha sicuramente fatto parte della storia della F1, per cui un po’ la sua mancanza si sentirà ma adesso lo attende una nuova avventura. Ad ogni modo è ancora giovane, ha 30 anni e chi lo sa… potrebbe sempre tornare. Kimi ha una mentalità particolare, per cui vedremo. Con lui non si può mai dire.”

Sincerità per sincerità: da 1 a 10 che voto daresti alla stagione che si è conclusa?
“8,5. Devo dire che, nonostante le critiche che ho sentito in giro da parte di addetti ai lavori e non, a mio avviso è stato un campionato di alto livello, nonostante la crisi di Ferrari o McLaren. Abbiamo visto che anche i cosiddetti piccoli team possono competere per la vittoria o fare la differenza, malgrado dispongano di risorse economiche ridotte, e questo ha sicuramente rinvigorito anche lo spettacolo. Certo, è stato un peccato non avere lì davanti le due rosse ma è stato ugualmente un Mondiale divertente, affascinante ed avvincente da tutti i punti di vista.”

Ora dai un voto a te stesso.
“Penso 7,5. Siamo partiti fortissimo a Monza ma siamo stati semplicemente sfortunati. Nelle restanti quattro gare, invece, siamo stati condizionati da problemi aerodinamici e non potevamo obiettivamente chiedere di più.”

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