Vijay Mallya prova a difendersi ed ha deciso di affidarsi ai social network per farlo. Il grande boss della Force India è ricercato in India per l'accusa di frode bancaria, con un consorzio di ben 17 banche che lo ha denunciato per un debito di oltre un miliardo di euro legato al fallimento della sua Kingfisher Airlines. (continua...)
Accuse che avevano portato ad una richiesta d'arresto ed al ritiro del passaporto, ma questo quando Mallya aveva già lasciato l'India lo scorso 2 marzo. Per questo veniva indicato come latitante, ma il diretto interessato su Twitter ci ha tenuto a precisare di non essere scappato, ma di essere già all'estero per lavoro.
"Sono un imprenditore che viaggia spesso per il mondo, non sono fuggito dall'India né sono un latitante" ha detto Mallya tramite il suo account ufficiale. "Come membro del Parlamento indiano rispetto e rispetterò la legge del mio paese. Ma non voglio processi dai media" ha aggiunto.
Tuttavia, nel paese è in atto un forte scontro sul fronte politico: il governo è stato accusato di associazione a delinquere proprio per aver permesso a Mallya di lasciare il paese e rifugiarsi probabilmente in Inghilterra. Tuttavia, il ministro delle finanze Arun Jaitley sostiene che il procedimento per impedirgli di lasciare il paese sia stato avviato solamente quando il patron della Force India aveva già varcato il paese.
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