"Prima della volata"-
Tra zavorre, penalizzazioni, precipitazioni piovose, guasti, danni e svarioni imperdonabili da parte di gentleman o campioni, alla fine, gli organizzatori ed i tifosi hanno avuto ciò che volevano. Nove piloti in lotta per un titolo piloti imprevedibile e mai scontato. Quando le foglie degli alberi erano verdi, l’idea che Biagi avrebbe vinto questo titolo sembrava più che ragionevole. (continua) "Prima della volata"-
Tra zavorre, penalizzazioni, precipitazioni piovose, guasti, danni e svarioni imperdonabili da parte di gentleman o campioni, alla fine, gli organizzatori ed i tifosi hanno avuto ciò che volevano. Nove piloti in lotta per un titolo piloti imprevedibile e mai scontato. Quando le foglie degli alberi erano verdi, l’idea che Biagi avrebbe vinto questo titolo sembrava più che ragionevole. In pochi avrebbero scommesso su un suo declino, perché da un pilota così esperto e da una macchina così forte è difficile aspettarselo.
Ma la fortuna ha finito di girare il 15 luglio, in una fredda mattina belga, quando Van de Poele - mica uno qualsiasi - ha gettato al vento una vittoria che per Thomas avrebbe voluto dire tanto. Poi ad Adria le toccate nella notte, subite da qualcuno per vendetta o per semplice casualità, prima della doccia fredda di Brno, quando la gioia per una pole fantastica ottenuta da Bartels si è trasformata in incubo, che ha portato la MC12 a chiudere settima, con un Biagi indiavolato a salvare il salvabile. Settimo, con gli amici-rivali Bertolini/Piccini a godersi un quarto posto, che sarebbe potuto anche essere un terzo, se Kumpen non si fosse inserito a rovinare la festa all’equipaggio italiano, che comunque, dopo un inizio d’estate da dimenticare, ora ha rimontato il gap e si trova in prima posizione, di fianco al romagnolo del team Vitaphone.
Ma non è finita qui, perché ora a lottare tra i grandi e a complicare la vita a Biagi c’è un nuovo fattore. Infatti, l'italiano non potrà contare sull’appoggio di giochi di squadra, visto che dopo la bella vittoria di domenica scorsa, anche Montanari e Ramos si sono portati a ridosso dei primi ed ora, forti dei loro 44 punti, sono pronti a vender cara la pelle ai più quotati avversari. Ma, visti i risultati, sempre in crescendo, una vittoria nel campionato non sarebbe poi così inattesa.
Altri pretendenti alla corona: la coppia Wendliger/Sharp ( 43 punti), che da Monza hanno ottenuto grandi risultati, anche per via di un regolamento che consente alle Aston di guadagnare in aspirazione. Questa volta saranno loro i più pesanti, con una settantina di kg di zavorra, mentre gente come Biagi, Bartels, Hezemans e Deletraz potrà contare su una zavorra ridotta, dopo “l’ingrassamento” post Spa. Come anticipato, quindi, saranno le altre due Corvette a dare sfida agli altri per la lotta al titolo, con Hezemans/Deletraz a quota 40 punti, mentre Kumpen e Longin si trovano a 34: ancora in lotta, anche se il distacco è tanto, ma ormai siamo pronti ad aspettarci di tutto.
Nella classe GT2 la situazione è ormai ampiamente decisa, come le posizioni all’interno del team AF Corse: primi Muller e Vilander e secondi Bruni ed Ortelli, per non rischiare di autodistruggersi entrambi a vantaggio di Malucelli e Collard che, a quota 51 punti, sono ancora in grado di dar pensiero alla coppia al comando. Anche se un eventuale ritiro o, più semplicemente, l’arrivo dietro a Vilander e Muller, li escluderebbe definitivamente dalla lotta per il titolo. Occhi puntati quindi sulle vetture del Team Edil Cris, che hanno come obiettivo quello di recuperare il gap e poi superare in classifica costruttori il team BMS, secondo con soli 3.5 punti di distacco a meno due gare dal termine.
Nogaro è un circuito di 3.5 km e poco più, stretto ma non troppo, molto tecnico, con vie di fuga quasi inesistenti che non permettono errori. Qui la distribuzione dei pesi e del carico aerodinamico giocano una parte fondamentale, come il deterioramento delle gomme, e da questo punto di vista occhi puntati sulle coperture Pirelli, che da quando utilizzano la nuova mescola sono sempre andate molto bene. La mappa del tracciato e costituita da due parti miste e ricche di curve, spezzate da un lungo rettilineo, che consentirà di apprezzare numerosi sorpassi. La possibilità di pioggia non è del tutto nulla, infatti molti piloti, come Piccini, hanno già messo in conto questa eventualità.
E’ il quarto circuito francese a fare da cornice alla serie regina del GT: un'incognita quasi per tutti, tranne che per i piloti del Team BMS, che lo scorso marzo hanno avuto la possibilità di testare il circuito, e per i piloti provenienti dalla F3, che su questa pista erano soliti effettuare collaudi e gare. Uno su tutti? Christophe Bouchut, il vero outsider di questa gara su Lamborghini Murcielago, che su questa pista, ai tempi della F3, si era tolto tante belle soddisfazioni, tra cui la sua prima vittoria.
Giacomo Sgarbossa